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 Oggetto del messaggio: Re: Le Soleil Royal - Vascello 1° rango francese - 1670
MessaggioInviato: 07/05/2011, 9:42 
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Mi trovo ora qui a cercare di commentare quest' esperienza, appena conclusa, di applicazione del primo fasciame sul Soleil Royal.

Mi accingo in questa, diciamo, impresa con il preciso scopo di voler fornire una possibile guida di riferimento, anche se incompleta, a coloro che stanno costruendo questo modello della De Agostini e che sono ancora in alto mare con questa attività. Non voglio sostituirmi alle istruzioni della DeA ma mostrare al massimo un'alternativa al loro sistema classico, ormai illustrato in almeno tre modelli da loro proposti in passato oltre al nostro Soleil. Io stesso l'ho utilizzato per la Santìsima Trinidad e il San Juan Nepomuceno ed il risultato è arrivato senza particolari difficoltà.

Mi è venuta questa idea in quanto le istruzioni nei fascicoli emessi fino a poco tempo fa (io sono al n° 65) fanno interrompere spesso la posa dei listelli per fare altre cose, come le scialuppe o altri particolari minori, ed il primo fasciame non è ancora terminato.

Quindi sono convinto, oppure mi illudo, che molti modellisti potrebbero trovare utile quanto scriverò. Mi rendo conto che l'argomento è vasto e quindi procederò a "puntate" e probabilmente senza un preciso "sommario" in testa. Vedremo cosa salterà fuori.

Un'ultima precisazione: il Soleil Royal non è l'unico modello che ho in cantiere in questo periodo, alcuni sicuramente sapranno che sto lavorando ad un ketch olandese che ho interrotto a scafo finito al 95% per lavorare sul Soleil e non restare troppo indietro e quindi di non essere di alcuna utilità agli altri abbonati. Poi c'è anche il San Juan e, quasi dimenticata, la sezione maestra della Santìsima Trinidad.

Quindi da questo momento farò meno lavoro sul Soleil, ad esempio non eseguirò i particolari quali le scialuppe che potranno essere fatte più avanti, ma mi concentrerò esclusivamente sulle cose essenziali per completare lo scafo. Conto così di trovare tempo per riprendere gli altri modelli. Se avrò successo in questa strategia non sono in grado di prevederlo (mi rendo conto di essere maledettamente lento e con tanti modelli in ballo ed un casino di problemi, magari non insormontabili, che però tutti insieme portano via tempo al modellismo), ma ci conto molto.

Quindi, dopo questa lunga e tediosa premessa, vi do appuntamento alla prossima puntata . . cordiali saluti. Jack.Aubrey


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 Oggetto del messaggio: Re: Le Soleil Royal - Vascello 1° rango francese - 1670
MessaggioInviato: 07/05/2011, 9:42 
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Continuazione . .

Durante la realizzazione dello scafo della Santìsima Trinidad (e del San Juan Nepomuceno) ho seguito il metodo proposto dalla DeA, quello che io ho battezzato dei "triangolini". Con questo metodo non c'è la necessità di rastremare i listelli, di solito si interrompono nel posto adatto e successivamente si chiude il "triangolo che si produce con un pezzetto sagomato ad hoc di listello.

Questa è una tecnica semplice ed efficace se il modello prevede il doppio fasciame ma non è proprio il massimo, anzi controindicata, se è previsto un solo fasciame.

Ora per il Soleil sappiamo tutti che ci sarà il secondo fasciame ma io ho fatto una scelta differente. Già nella realizzazione dello scafo del Dolphyn ho adottato questa "nuova" tecnica per uno scopo ben preciso: voglio prima o poi arrivare ad aver accumulato sufficiente esperienza per approntare un modello con un unico fasciame ben fatto.

Era quello che avevo in mente con il progetto "in condominio" con il mio amico Oreste: il Pinco Genovese, ma, a causa delle disavventure di salute di Oreste, ormai ci ho messo una croce sopra.

Quindi ho deciso di sfruttare il Soleil Royal per proseguire ad affinare la tecnica del fasciame rastremato.

Due parole su come ho provveduto a rastremare il listelli: Il particolare tipo di scafo del Soleil necessitava di rastremare sia a prua che a poppa.

Se suddividiamo lo scafo in tre sezioni, quella centrale che va dalle ordinate numero 4/5 alle ordinate numero 8/9 e le relative sezioni di poppa dalla 9 alla 12 e di prua dalla 4 alla 1, possiamo dunque affermare che la rastremazione a prua potrebbe iniziare in corrispondenza dell'ordinata numero 4 e a poppa dall'ordinata numero 9. Ed è in un certo modo questa la regola che ho adottato.

Ho utilizzato un piano di plastica come piano di lavoro su cui operare per la rastremazione del listello. Ho poi utilizzato una riga di ferro, acquistata in un Bricocenter da utilizzare i coppia con un cutter a lame intercambiabili. La lama è importante che sia sembre ben affilata.
La rastrematura avveniva in due punti in quanto l'andamento non è rettilineo da un'estremità all'altra ma deve avere un andamento bombato. Un angolo di rastrematura più basso dalla parte rivolta sull'ordinata 4 fino alla 2 circa e più accentuato tra la 2 e l'estremità a prua del listello. In generale il listello, di 5 mm. veniva rastremato a 2,5 mm. in punta. Una volta preparati i due listelli (lato destro e lato sinistro) li accoppiavo e con il blocchetto levigatore li pareggiavo ben bene e sopratutto gli davo la forma leggermente bombata citata in precedenza.

A questo punto la rastremazione era terminata e immergevo i due listelli nell'acqua per una ventina di minuti. Non ho mai utilizzato il piega listelli ma mi sono limitato a bagnarli e a piegare il listello durante l'installazione facendo questa operazione con delicatezza e in modo molto progressivo. Non ne ho mai rotto neanche uno, se la cosa può interessare.

Lo stesso modo di operare è stato utilizzato per la rastremazione dei listelli di poppa, solo che qui la rastremazione portava il listello ad un'altezza di circa 3/3,5 millimetri. Queste misure sono state da me determinate teoricamente in un messaggio che ho postato qualche tempo fa, dove ho presentato una tabella delle misure teoriche. Questa tabella in pratica non è possibile replicarla in pratica ma da comunque un'idea abbastanza precisa di come effettuare la rastremazione.

Inutile affermare che l'installazione dei listelli è stata facilitata dall'uso dei chiodini che, quando non necessario, venivano piantati solo parzialmente e rimossi dopo un'oretta, quando la colla aveva ormai fatto presa. Tutti i listelli sono stati incollati sull'ordinata e tra di loro: questo è un particolare MOLTO importante.

L'applicazione dei listelli rastremati è iniziata dall'alto verso il basso a partire dalla zona sottostante a dove sono presenti le striscie di compensato. Ho applicato in questo modo (se tornate indietro nel diario potrete trovare le foto) circa 7/8 corsi di fasciame. Per mantenere livellati i listelli ed evitare il più possibile scalini tra un corso e l'altro ho utilizzato dei morsetti piazzati opportunamente.

Ma ora mi accorgo che il messaggio sta diventando un pò troppo lungo, quindi vi dò appuntamento alla prossima puntata.


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 Oggetto del messaggio: Re: Le Soleil Royal - Vascello 1° rango francese - 1670
MessaggioInviato: 15/05/2011, 22:30 
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Continuazione del messaggio precedente . .

Vediamo di proseguire su questa difficile strada intrapresa.

Ho scritto come abbia iniziato ad applicare il fasciame dall'alto verso il basso. Dopo circa 7/8 corsi di fasciame ho però deciso di iniziare anche ad applicare il fasciame dal basso verso l'alto. I motivi di questa scelta sono almeno due:

1 - nella parte superiore dello scafo erano necessari quattro spezzoni di listello per completare un corso e ho notato che a lungo andare l'andamento dei corsi, a cause di queste frequenti giunte, tendeva ad assumere una curvatura "serpentina", con ingrossamenti nella zona delle giunture ed avallamenti nella zona senza. Quindi la curvatura laterale del corso non era bella fluida (un bel problema a descrivere questo fatto). Questo problema era praticamente inevitabile anche se ponevo una cura maniacale nell'allineamento delle giunture stesse. Per evitare di amplificare il problema e in attesa di idee migliori, ho preferito a questo punto interrompere e partire dal basso.

2 - Avevo deciso di provare ad accelerare il lavoro aprendo un secondo fronte per lato, in modo da poter avanzare su entrambi i lati dello scafo con un listello dal basso verso l'alto e con uno dall'alto verso il basso. In pratica avrei raddoppiato il numero di corsi applicati per seduta di lavoro. Con il senno di poi devo ammettere che questa soluzione è durata abbastanza poco, poi mi sono trovato nell'impossibilità di lavorare a causa dei tremila morsetti presenti . .

Dunque ho iniziato anche con i corsi a salire e qui la rastremazione è stata necessaria solo per la parte di prua, mentre per la parte poppiera, almeno per i primi 6/7 corsi, non ho dovuto eseguire nessuna rastremazione, anzi, ad un certo punto ho dovuto inserire un paio di riempimenti.

Ho posto una cura particolare nella rastremazione a prua per evitare che i listelli salissero troppo verso l'altro in coincidenza con la fine dello scafo. Siccome sarebbe stato necessario rastremare l'estremità a misure inferiori ai 2-2,5 millimetri, con il rischio di non poter fissare bene il listello a prua, ho interrotto alcuni corsi sull'ordinata numero 1, venendo a creare il famoso triangolino da riempire successivamente. Vista la particolare conformazione della prua. sono stati necessari in tutto circa sei di questi "trucchetti" per lato.

A mano a mano che la voragine (la distanza tra il fasciame a scendere e quello a salire) si chiudeva mi sono reso conto che mi era sempre più difficile evitare che i cari corsi fossero incollati tra di loro senza scalini perchè diventava impossibile utilizzare i morsetti. Quindi la zona di giunzione è quella venuta, sotto questo punto di vista, meno bene. Vedremo in seguito come intendo procedere per sistemare queste imperfezioni durante la fase di levigatura e sopratutto un particolare tipo di morsetto autocostruito che ho in mente utilizzabile fino all'ultimo.

Che lezioni posso aver tratto da questa nuova esperienza ? Abbastanza.

Prima lezione: quattro spezzoni di listelli per formare un corso di fasciame sono decisamente troppi. Rallentano il lavoro e creano un sacco di piccoli problemini, l'ideale sarebbe stato utilizzare due listelli per formare un corso sufficientemente lunghi da andare alternativamente dalla prua al centro fino all'ordinata numero 8 e dalla 8 fino a poppa e, per il corso successivo, dalla prua fino alla 6 e dalla 6 fino a poppa. Meglio ancora un unico listello ma forse l'applicazione diventava più laboriosa in quanto all'utilizzo della colla.

Seconda lezione: la rastrematura alle estremità, specialmente a prua, a 2,5 (e talvolta 3) millimetri era troppo poca. Forse occorreva procedere a rastremare di più. Infatti ho dovuto ogni tanto ricorrere all'interruzione di un corso sull'ordinata numero 1. Forse sarebbe stato comunque inevitabile ma se considero che i primi due corsi dal basso non sono stati rastremati, non è detto.

Terza lezione: anche se apparentemente la poppa ha un andamento molto più complesso della prua, essa è comunque più semplice da fasciare. Qui si ha la necessità di rastremare in certe zone e di inserire dei "filler blocks" in altri. Se andate a rileggere alcuni messaggi precedenti troverete che ho ridotto in modo deciso lo spessore del compensato della falsa chiglia per mantenere lo spessore totale della zona in prossimità del dritto di poppa ad un valore accettabile. Dopo la levigatura o spessore dovrebbe arrivare ai previsti 5-6 millimetri, cioè a quella misura che dovrebbero avere i pezzi della chiglia quando la DeA li fornirà.

Ci risentiamo alla prossima puntata. Jack.


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 Oggetto del messaggio: Re: Le Soleil Royal - Vascello 1° rango francese - 1670
MessaggioInviato: 15/05/2011, 22:31 
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In questo nuovo messaggio, con l'ausilio di immagini esplicative, vorrei analizzare alcune situazioni che sono presenti sullo scafo del mio Soleil Royal. Si tratta di situazioni che possono capitare a tutti e quindi penso sia utile descriverle, capirne le ragioni e come correggerne gli effetti negativi. Anticipo che quanto segue non termina con questo messaggio.

Cominciamo con la prima immagine (01) proposta in formato standard e successivamente in alta definizione. Qui la causa è chiara: siamo in presenza di un chiodo piuttosto riottoso durante la fase di rimozione dei chiodini di ottone descritta a suo tempo. Per riuscire a rimuoverlo ho dovuto produrre una bella voragine. Tra l'altro nelle vicinanze c'è un altro chiodo che non sono riuscito a rimuovere, fermato anche dal risultato ottenuto con il primo. Azione che intendo intraprendere: ovviamente per prima cosa dovrò procedere alla levigatura dello scafo con i miei soliti blocchetti levigatori (vedi ultima foto). Una volta terminata questa operazione molto probabilmente la voragine si sarà ridotta di molto ma sempre visibile. Qui sarebbe il caso di utilizzare un filino di stucco per chiudere del tutto il buco. Ma comunque si potrebbe anche lasciar stare in quanto verrà sicuramente ricoperto dal secondo fasciame. Conoscendomi so che applicherò lo stucco perchè sono fatto così . .

01 P1070566.jpg
Immagine

Nella foto 02 siamo nella zona del dritto di poppa. Come potete osservare, il listello al centro della zona evidenziata è leggermente piegato/schiacciato a causa di un morsetto troppo forte. Per quanto la zona verrà fortemente levigata, è molto probabile che l'imperfezione rimarrà visibile. Anche qui si potrà utilizzare un po di stucco oppure lasciare il tutto com'è, tanto il secondo fasciame ricoprirà il problema.

02 P1070567.jpg
Immagine

Nelle prossime due immagini (03 e 04) abbiamo invece un altra situazione. Non si tratta in questo caso di un errore ma del punto di incontro tra il fasciame installato a scendere e quello a salire: alla fine rimane una fessura aperta, ovviamente di larghezza inferiore alla larghezza di un listello di fasciame. Se si è fortunati la fessura è piuttosto larga ma in alcuni casi, come il mio, questa fessura era meno di due millimetri. Alle estremità era anche molto meno. Soluzione: Utilizzando gli scarti della rastrematura ho inserito e incollato dei listellini molto sottili nella fessura fino a chiuderla completamente. Una leggera carteggiatura una volta che la colla si è asciugata ed il gioco è fatto. Nella foto 04 possiamo inoltre osservare un altro chiodino riottoso.

03 P1070572.jpg
Immagine

04 P1070573.jpg
Immagine

I blocchetti levigatori:
05 P1070055.jpg
Immagine

Alla prossima puntata, per altri esempi pratici.

PS: le foto ad alta risoluzione fanno sembrare questi listelli dei crateri lunari, vi assicuro che a grandezza naturale e con la vista normale sono decisamente meno inquietanti.


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 Oggetto del messaggio: Re: Le Soleil Royal - Vascello 1° rango francese - 1670
MessaggioInviato: 10/07/2011, 18:28 
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Domenica 10 Luglio 2011 - Considerazioni sul secondo fasciame

Come forse avrete da tempo capito, quando alcuni mesi fa, era esattamente il 26 Aprile 2011, ho terminato l'applicazione del primo fasciame ho messo in stato di attesa questo cantiere per dedicarmi a terminare un altro modello, quello della sezione maestra della Santìsima Trinidad.

Da quel fatidico giorno il Soleil Royal è sopra una mensola ad aspettare che lo riprenda in mano. Nel frattempo però la raccolta è andata avanti ed ora siamo attorno al fascicolo 76/77 degli oltre 100 previsti.

La Dea ha iniziato da qualche numero a distribuire il materiale per l'applicazione del secondo fasciame. Si tratta degli ormai soliti listelli dello spessore mm.0,5 e alti mm.5 della solita lunghezza di 25 cm.

Si tratta in sostanza dello stesso materiale a suo tempo fornito per la Santìsima Trinidad e per la USS Constitution. Materiale assolutamente valido e adattissimo per la sua destinazione d'uso ma che a me ormai ha abbondantemente stufato. Ultimamente ho una forte antipatia per il legno di mogano (o sapelli) e anche per il noce; troppo scuri, preferisco legni più chiari come il faggio, il rovere, il castagno ed il tanganica.

Così ho preso una decisione importante per quanto riguarda il secondo fasciame del "MIO" Soleil Royal: non utilizzerò il sapelli ma mi farò da solo i listelli utilizzando del tranciato di castagno che ho acquistato giusto alcuni giorni fa presso un negozio tipo Brico/Leroy Merlin che c'è a Pisa, dove sono stato settimana scorsa a trovare una delle mie due figlie.

Questo tranciato viene venduto a metro lineare, si presenta come un foglio della larghezza di 20 centimetri ed ha uno spessore di mm.0,5, forse 0,4. Su uno dei due lati del foglio è applicato un velo sottilissimo di quel materiale tipo tessuto o carta che ha la funzione principale di evitare che il foglio si apra seguendo la venatura. Se osservate le prime due immagini, specialmente quelle in alta risoluzione dovreste riuscire a capire di cosa parlo.

01 P1070686.jpg
Immagine

02 P1070687.jpg
Immagine

L'intenzione è quella di utilizzare listelli ricavati da questo materiale della lunghezza in scala corrispondente ai classici 7-8 metri ed applicati con uno schema simile a quello dei ponti. Per ottenere i listelli ho preparato un distanziatore che, usato in concomitanza con un cutter ben affilato, mi permetterà di ritagliare listelli alti 4 o 5 millimetri.

Qui sotto altre due immagini del tranciato, quello sopra tutti è castagno mentre quelli sotto sono rovere. Quello delle immagini 01 e 02 è castagno. Ne ho preso quattro metri . . . credo basti e avanzi.

03 P1070688.jpg
Immagine

04 P1070689.jpg
Immagine

Ora, per concludere, non so ancora assolutamente prevedere quando riaprirò questo cantiere, ma il secondo fasciame sarà sicuramente la seconda attività che inizierò, la prima è una buona ed accurata levigatura del primo fasciame, cosa ancora da fare e non credo che luglio e agosto siano i mesi migliori per usare il famoso "olio di gomito". Però se l'argomento "tranciato" vi interessa io ci sono . . .

Un cordiale arrivederci dal vostro Jack.Aubrey


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 Oggetto del messaggio: Re: Le Soleil Royal - Vascello 1° rango francese - 1670
MessaggioInviato: 09/09/2011, 19:58 
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Mercoledì 7 Settembre 2011:

era dal mese di Aprile 2011 che lo scafo completato con il primo fasciame riposava su una mensola in attesa di riaprire il cantiere una volta terminata la sezione della Santìsima Trinidad.

Ora in un certo senso sono fermo per almeno un paio di settimane su quel fronte e oggi ho ripreso il lavoro sul Soleil.

Per terminare realmente il primo fasciame ci sono tre/quattro cosette da fare, ma la cosa principale e prioritaria è quella di levigare tutto lo scafo in modo da pareggiare tutti i listelli e prepararlo per accogliere il secondo fasciame che eseguirò come spiegato in un paio di messaggi precedenti.

Quindi oggi pomeriggio, grazie anche ad una temperatura clemente, mi sono messo a usare olio di gomito e carta vetro e, dopo un paio di ore di lavoro ho finalmente levigato come dico io il lato sinistro dello scafo. Domani vorrei riuscire a fare lo stesso sul lato destro.

Sgrossatura con carta n° 80 e n° 120. Rifinitura con carta abrasiva n° 240 e n° 320 finale.

A presto per ulteriori notizie. Jack.Aubrey


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 Oggetto del messaggio: Re: Le Soleil Royal - Vascello 1° rango francese - 1670
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Ieri, giovedì 8 settembre, ho terminato di levigare anche il lato destro dello scafo. Ci ho messo tre orette buone e questa notte ho dormito come un sasso dopo tutta quella ginnastica. Il problema è che lo scafo del nostro Soleil è piuttosto ingombrante e, a parte le fasi iniziali dove tenevo lo scafo rovesciato su un tavolino, per la rifinitura finale me lo sono tenuto in grembo e ho temuto più di una volta che se ne partisse per i fatti suoi andando ad atterrare sul pavimento . . .

Alla fine è andato tutto bene . .

Oggi ho invece lavorato sullo specchio di poppa (incollaggio della tavoletta di compensatino descritto nella scheda n° 70) e sulla listellatura della zona frontale del castello di prua, prossimo step rifinitura ed posa del fasciame a poppa.

Cordiali saluti, Jack.Aubrey.


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Mercoledì 14 Settembre 2011 - Alcune immagini dalla riapertura del cantiere

Come ho scritto nei messaggi precedenti, ho ripreso l'attività sul Soleil Royal e da subito ho dovuto cimentarmi nella prima operazione (a lungo rimandata anche a causa del caldo): la levigatura dello scafo con eventuali ritocchi mirati in aree specifiche.

Sulle tecniche da me utilizzate per arrivare ad uno scafo levigato e pronto per il secondo fasciame ho scritto (e si è interagito) in abbondanza durante il mese di maggio.

Qui sotto vi presento un paio di immagini che mostrano lo scafo alla fine dell'attività di levigatura e ormai pronto per accogliere il secondo strato di listelli.

01 P1070790X.jpg
Immagine

02 P1070788.jpg
Immagine

Ques'altra immagine mostra sempre lo scafo, con un'anticipazione del lavoro svolto a poppa, che verrà commentato più in dettaglio nel prossimo messaggio.

03 P1070783R.jpg
Immagine

Per ultimo un'immagine del castello di prua, che è stato, secondo istruzioni, listellato con listellini di sapelli, in armonia con le altre paratie verticali dei ponti. Le aperture dei sabordi sono state precedentemente colorate con acrilico opaco.

Inutile dire che si è trattato di un'operazione decisamente semplice, unico mio dilemma è stato se applicare i listelli in verticale (come da istruzioni DeA) o in orizzontale, come era più probabile che fossero.

Alla fine ho optato per il verticale in quanto anche le altre paratie verticali dei ponti erano state eseguite con lo stesso orientamento.

04 P1070781R.jpg
Immagine

Un cordiale arrivederci, Jack.Aubrey


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Mercoledì 14 Settembre 2011 - Poppa

Oggi vorrei scrivere di un paio di argomenti, uno per illustrare il lavoro fatto a poppa e il secondo per come vorrei impostare l'installazione del fasciame sulle due fiancate del modello, installazione che vorrei impostare in un modo decisamente differente da quanto scritto nelle istruzioni.

Passiamo al primo argomento, l'applicazione dei listelli di fasciame a poppa.

I precedenza avevo manifestato l'intenzione di non utilizzare il solito sapelli per il secondo fasciame. Per due importanti (per me) motivi: a) uno scafo così imponente tutto in legno scuro non mi piace, troppo monotono, e b) come potete osservare anche dalle foto qui sotto proposte, questi listelli sono molto dissimili come colore e questo è un altro aspetto che mi piace poco o niente pure lui.

Fatte queste debite considerazioni, in ogni caso per la poppa ho deciso di utilizzare il sapelli per la parete terminale della poppa poiché molto probabilmente questa zona verrà fortemente ricoperta dalle balconate e dalle decorazioni. Per lo specchio di poppa invece ho utilizzato i listelli "home made" ricavati dal tranciato di castagno, che verrà utilizzato in futuro anche per le fiancate. La combinazione dei due legni non sta affatto male e fa "pendant" con la corrispondente zona ricoperta di sapelli a prua.

A proposito del tranciato di castagno, da esso si ricavano i listelli con una facilità estrema e sopratutto sono molto compatti, cioè non si rompono alle estremità come ad esempio il sapelli della DeA, sia se si usino delle comuni forbici che con il cutter. Credo che questo aspetto sia dovuto al sottile foglio di tessuto/non tessuto presente sul lato da incollare del tranciato che è per me una presenza portentosa.

Direi che le quattro immagini si commentano da sole. Prima di applicare il fasciame ho provveduto a colorare di nero l'interno dei quattro sabordi.

01 P1070785.jpg
Immagine

02 P1070786.jpg
Immagine

03 P1070784.jpg
Immagine

04 P1070789.jpg
Immagine

Ed ora veniamo al secondo punto che voglio esporre. L'argomento è: come procedere con l'applicazione del secondo fasciame sulle fiancate. Mi spiego meglio.

Le istruzioni dei fascicoli dicono di installare per prima cosa i listelli di sapelli su tutto lo scafo, ritagliando ovviamente i quadratini dei sabordi. Quindi rifinire con una levigatura adeguata e, infine, installare le cinte in noce 2 x 4 sopra il secondo fasciame, nella posizione opportuna.

In tutto su ogni lato dello scafo, dalla linea di galleggiamento al ponte di coperta superiore (tralascio quindi quelle dei castelli/casseri per il momento) le cinte dovrebbero essere in tutto sette:
a) 2 sotto il sabordi del ponte di batteria inferiore (in alcuni modelli queste due cinte sembrano più grosse delle altre),
b) 1 sopra i sabordi del ponte di batteria inferiore e 1 sotto i sabordi del ponte intermedio,
c) 1 sopra i sabordi del ponte di batteria intermedio e 1 sotto i sabordi del ponte superiore,
d) 1 sopra i sabordi del ponte superiore (potrebbe essere una cinta più piccola delle sottostanti, così come quelle dei casseri . . . si scoprirà fra qualche numero).

Io, tanto per cambiare vorrei procedere in modo diverso, più rispecchiante della realtà (anche se conta relativamente in questa situazione):

- installare per prime le cinte dei punti a) b) e c) utilizzando listelli 3 x 4 e forse per il punto a) 3 x 5:
- listellare con listelli di legno leggermente più scuro del castagno (al limite il sapelli DeA) la zona dei sabordi del ponte inferiore ed intermedio e delimitata dalle cinte;
- listellare con il castagno tutto il resto dello scafo, compresa la parte che dovrebbe poi venir colorata di azzurro.


Dopo tutto questo scrivere è molto probabile che un utente (non per colpa sua) non abbia capito bene lo schema che ho in mente, ma mi piacerebbe leggere qualche commento in merito, giusto per sentire altre opinioni.

Ora ho praticamente esaurito la mia vena di scrittore e posto il messaggio così com'è, poi vedremo di rifinirlo per bene se sarà necessario. Un cordialissimo saluto, Jack.Aubrey.


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 Oggetto del messaggio: Re: Le Soleil Royal - Vascello 1° rango francese - 1670
MessaggioInviato: 15/09/2011, 20:15 
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Questa mattina sono andato in un paio di negozi di modellismo di Milano per cercare dei listelli "lunghi" in legno di noce (o similare) della misura di millimetri 3 x 4 da utilizzare per le cinte al posto dei 2 x 4 "corti" forniti dalla DeA. Il millimetro in più si spiega col fatto che la cinta verrà incollata direttamente sul primo fasciame, quindi ho tenuto conto (con una certa approssimazione) che il listello del secondo fasciame ne ridurrà lo spessore a 2 virgola qualcosa.

Purtroppo non ho trovato la misura, sembra non esista, quindi questo pomeriggio mi sono deciso a farmeli da solo utilizzando la mia sega circolare della Proxxon e delle tavole di faggio molto belle che avevo trovato mesi fa presso un Leroy Merlin. Ne avevo acquistate tre e ogni tavoletta è lunga 2 metri, larga 10 cm. e di circa 9 mm. di spessore.

Stabilito che la lunghezza massima del listello per la cinta è di poco meno di 80 cm., ho tagliato un pezzo di questa lunghezza e quindi ho cominciato a ritagliare strisce di 3 x 9 mm. Dimenticavo, sono stato leggermente scarso e invece di 3 mm. lo spessore è di 2,75.

Fin qui tutto bene, una volta trovata la giusta posizione del fermo è stato un lavoretto divertente e semplice ottenere le strisce. Unica "seria" attenzione a evitare l'incidente sul lavoro, in quanto non ho potuto lavorare utilizzando la protezione sopra la lama. Comunque tutto bene.

Dopo di che ho cambiato lama, utilizzando per la lavorazione del taglio delle strisce 2,75 x 9 una lama con i denti più sottili e più stretti. Quindi ho provveduto a tagliare a metà queste strisce ottenendo (botta di culo) con un unico taglio due listelli esattamente uguali di mm. 4.

Ovviamente poi ho dovuto passare una bella mezz'ora a raccogliere (e conservare) e ad aspirare la segatura prodotta, cosa che mi aveva in mattinata fatto propendere per l'acquisto . . .

Un hurrà per chi ha inventato gli aspirapolvere . . Salutoni, Jack.


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