Sabato e domenica ho ripreso in mano questo modello, con la seria intenzione di terminarlo. Mi sono dedicato alla costruzione dei cannoni del ponte superiore. Non ho utilizzato quelli forniti dalla Dea perchè erano quattro tutti uguali mentre su questo ponte erano presenti ben tre tipi diversi di cannoni e nella sezione ne sono rappresentati due di questi tre.
Queste cose le ho sapute a suo tempo quando costruivo il modello intero sul libro "The Ships Of Trafalgar" di un certo Peter Goodwin. Sul libro sono descritte tutte le navi che parteciparono a quella famosa battaglia.
Sono riuscito ad individuare nella mia scorta di vecchi pezzi due canne che facevano al caso mio ed ho deciso di utilizzare quest'ultime in sostituzione di quelle presenti nei fascicoli.
Sulle canne non c'è stato bisogno di fare un gran che come lavoro; avendo deciso di brunirle mi sono limitato a seguire la mia ormai collaudata procedura di brunitura:
- pulizia della superfice dei cannoni con una spazzola metallica rotante montata sul minitrapano;
- con questa operazione ho tirato a lucido l'ottone che in molti punti era ossidato ed opaco;
- immersione per qualche minuto dei pezzi in alcool denaturato per rimuovere gli ultimi residui di untuosità;
- immersione per una ventina di minuti nel liquido brunitore;
- infine, lavaggio ed asciugatura.
Potete vedere le canne così brunite giusto posizionate sul carrello nelle ultime due foto. Ricordo che questi cannoni erano in ferro e non in bronzo.
Ben altro impegno è stato necessario invece per i carrelli dei quattro cannoni: non ho utilizzato i carrelli in metallo ma li ho autocostruiti in legno, usando dei listelli della giusta misura e sagomandoli opportunamente.
La cosa non è complessa più di tanto, occorre solo un poco di precisione con la limetta e il seghetto del traforo. Il legno proviene dalle bacchette di legno bianco usato per i gelati che è lavorabile molto bene e comunque non eccessivamente duro. Le ruote sono state recuperate da due vecchi carrelli, sempre provenienti dalla riserva dei vecchi pezzi (mai buttare nulla . .), mezzi rotti ma con le ruote in perfetto stato.
Un aggiunta è stata necessaria per i due carrelli dedicati agli "obuseros", che erano montati su slitte. Infine due mani di rosso poliuretanico e prime prove di posizionamento sul ponte. Le potete osservare nelle prime due immagini che seguono.
01 Cross%20Section%20Santisima%20Trinidad/P1070574.jpg
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Il fissaggio degli
obuseros è, come per le carronate, diverso dai cannoni lunghi tradizionali; qui il rin.cu.lo del pezzo avviene su una slitta che è fissata, tramite un grosso perno sul davanti, al ponte del vascello. Questo perno è visibile nella foto che segue. Qui potete inoltre osservare i rinforzi metallici semicircolari posizionati sotto la parte posteriore della slitta, che ruotava lateralmente su delle ruotine metalliche molto piccole e che potevano rovinare il fasciame del ponte. Da qui la necessità di questi rinforzi nella zona di scorrimento delle ruote.
03 Cross%20Section%20Santisima%20Trinidad/Obuseros.jpg
Per il momento il tutto è posizionato in modo da osservare l'effetto sul modello, il montaggio definitivo è ancora là da venire. Ieri ho passato un bel po di tempo a preparare i bozzelli già collegati ai golfari; questa operazione è stata descritta in precedenza tempo fa, quindi non mi sembra il caso di riparlarne.
Oggi, tempo permettendo, mi aspetta un lavoro certosino. Ricoprire le ruote dei due carrelli con una scrisciolina di carta abrasiva grana 1000 per simulare la cerchiatura di ferro delle ruote. Non è sicuro che ci riuscirò perchè i particolari sono molto piccoli ma ci proverò. In caso di insuccesso . . pitturerò di nero tutte le ruote. La carta abrasiva è stata anche usata per i rinforzi semicircolari delle slitte. Ha un colore "gun metal" perfetto.
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Certo che il tempo necessario per eseguire questi piccoli particolari è tanto . . alla prossima. Jack.Aubrey