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 Oggetto del messaggio: Re: Cantiere RN REGINA MARIA PIA
MessaggioInviato: 12/06/2010, 12:04 
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Iscritto il: 29/12/2008, 13:03
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buongiorno a tutti gli amici del forum...

ecco un aggiornamento sul cantiere della Maria Pia..
L'ultima volta che ho scritto, le foto mostravano il ponte di batteria ancora non coperto dai vari listelli di tiglio che avevo tagliato a misura, per la ricopertura, e con la simulazione della calafatura realizzata con il solito sistema dei "blocchi" di listelli inseriti in un apposita "scatola" aperta e spruzzati con acrilico nero opaco spray..

L'aggiornamento di oggi (con foto di questa mattina, tanto per farmi perdonare) mostrano il ponte completamente ricoperto con i listelli (nella zona che intendo comunque mostrare visibile dai boccaporti e dalle cannoniere).

Usando il tiglio, il colore biancastro-rosato (che a me piace molto, tra l'altro..) non si intonava particolarmente secondo me a quello ch poteva essere un tavolato adatto ad una zona di un ponte coperto, in cui i danni da intemperie erano molto meno evidenti che non sul ponte superiore, e che comunque poteva essere un pò più "scuro" appunto del tavolato del ponte sovrastante.

Avevo da parte un preparato (comprato tempo fa in un brico center) che altro non è che una vernice impregnante che dà al legno il colore del quercia chiaro... basta spargerlo con un pennello..aspettare qualche minuto e passare con uno straccio pulito per fissare il colore ed asciugare quel pò di trasudo che rimane..

Più mani, date dopo qualche ora, permettono di rendere man mano il colore leggermente più intenso..

E così ho fatto... ed ho passato in questo modo il prodotto, fino ad ottenere una tinta che (a mio avviso) potesse passare per quella giusta di un ponte di quercia.

Ma a questo punto è ritornata l'antica voglia della nave "vissuta" (so che cos' facendo non parteciperò mai a gare della Navimodel...ma a me non importa... :-) ) ed ho cercato di renderla leggermente vissuta, tenendo conto che pur essendo una nave militare e quindi di regola ben tenuta, alcune aree del ponte sarebbero comunque state restie ad ogni tipo di pulizia...

Ed allora ho sporcato il tavolato con un mix di caffè (fatto questa mattina appena alzato...miscela macinata a mano...) e di nero di seppia, con una punta di terra di siena.

Le sporcature le ho applicate nei punti in cui, successivamente, sarebbero andate alcune sovrastrutture che presentano propensione allo sporco e più in dettaglio :
* le aperture del passaggio delle catene delle ancore ed il percorso che la catena fa quando è in riposo o quando è in movimento
* i portelli delle carboniere ausiliarie (sono 4 su questo ponte)
* la zona dove andrà l'argano verticale
* la zona poppiera, dove ci sono le aperture nelle murate per il passaggio di gomene e/o catene
* la zona in cui è previsto andrà la cucina (stove) della Maria Pia
* la zona intorno al piede d'albero

Poi ho inziato ad allestire il ponte, partendo appunto dalle catene delle ancore, che vanno ad inserirsi in fori nella paratia corazzata di prua, per poi proseguire (nella realtà, non nel mio modello) negli occhi di cubia a prua.

I disegni che avevo riportano che, verso la paratia, ci sono un paio di strozzatoi per il blocco della catena in caso di necessità... questi li ho fatti in plasticard, esattamente come le aperture del condotto delle catene che arrivano dal gavone delle catene che sono realizzati con sottili anelli di plasticard, tagliato e rastremanto internamente.

il tutto è stato poi verniciato con del nero opaco, lasciato asciugare ed incollato al suo posto.

Ultima cosa fatta, ma per mio sfizio, dato che non si vedrà per nulla, sono state le porte nelle paratie di poppa e di prua...
Mi sembrava brutto lasciarle così vuote e senza modanature, ed allora ho preso delle striscioline sottili di carta e le ho incollatee sovrapposte l'una all'altra per realizzare una specie di "persiana" che ho verniciato con del marroncino chiaro... giusto per dare un riscontro all'intelaiatura lasciata bianca.

Poi un chiodino di ottone, con il cambo troncato, è servito per le maniglie....

il tutto incollato da dietro la paratia... le foto mostrano il risultato finale...

Adesso si proseguirà con l'allestimento del ponte (argani, pompe, verricelli, paiolati, cucina e, sopratutto, artiglieri !!) e con la predisposizione per il ponte superiore...

Alla prossima, allora, ed a riscriverci presto

JP


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 Oggetto del messaggio: Re: Cantiere RN REGINA MARIA PIA
MessaggioInviato: 13/07/2010, 22:03 
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Iscritto il: 29/12/2008, 13:03
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buonasera a tutti gli amici del forum

è un mese esatto che non sono riuscito ad aggiornare il cantiere della Maria Pia, complice anche un periodo di lavoro e di viaggi all'estero particolarmente intenso.

In questi ultimi giorni, però, anche approfittando del caldo (che non permette di andare fuori a passeggiare) ho cercato di dare "una botta" all'allestimento del ponte di batteria.

Mentre sto ancora "colando" la resina nello stampo per le canne per poi fare gli affusti (ho deciso di farli in plasticard e poi verniciarli a simulazione del legno dipinto) ho messo mano ad alcune attrezzature che i miei disegni riportano :

* Cucina (stove)
* Argano verticale
* Pompe di sentina
* Ruote del timone con il rimando meccanico per quello che sarà contenuto nella torre corazzata del ponte superiore.

Ho utilizzato per la maggior parte plasticard (fogli sottili, tondini, listelli, etc..) ed ho tornito in metallo la forma dell'argano, arricchita poi da particolari in plasticard.

Andiamo per ordine :
La stove (cucina)
Mi sono basato sui disegni originali francesi di una cucina di una fregata di secondo rango francese del 1866, periodo più o meno equivalente a quello della Maria Pia.
E' realizzata in modo più semplificato che non sui disegni originali, e comunque, in linea di massima, la disposizione dei fuochi e degli sportelli di caricamento carbone è quella dei disegni. Anche le misore sono risportate in scala 1:100... la cucina aveva circa 1,30 metri di lato ed era leggermente rettangolare. Era alta, da terra al piano di cottura 87 cm.
L'ho costruita utilizzando fogli di plasticard e tondini, per poi simulare i fuochi circolari con punzoni tondi per incidere e tagliare una sottilissima lastra di rame.

Ho dato una mano di fondo spray grigio tamiya, poi nero acrilico spray opaco, ed ho usato la tecnica del "pennello asciutto" per evidenziare in grigio ed ottone alcuni particolari che secondo me dovevano risaltare. Il tubo è molto alto, in quanto, dopo aver posizionato il ponte superiore, dovrà essere coperto da un'altro tubo con il terminale del camino della stufa.

L'argano verticale
Questo è stato più semplice...
tornito da un tondino di ottone pieno, l'ho poi arricchito con le nervature verticale in plasticard bianco tagliato sottile ed incollato con cianoacrilato.
Il disco sottostante è in plasticard inciso a sega tutto intorno per simulare i denti che dovevano bloccarsi negli "scontri" mobili a destra e sinistra.
L'ho verniciato com primer Tamiya gricio e poi spray acrilico bianco opaco.
Dipinte nervature a pennello con nero acrilico opaco e sporcato con grigio e color ruggine.
La base è fatta da listelli in plasticard, tagliati e "rastremati" su due lati lunghi, in modo da creare la "gola" visibile tra ogni due listelli. Inciso dal basso il "bullone" alle due etremità di ogni listello con un punzone di acciaio, verniciato tutto con colore "gun metal" spray acrilico Tamiya, poi sottoposto a lavature di nero opaco molto diluito ed evidenziamento a pennello asciutto con colore grigio chiaro


Le pompe di sentina
realizzate grazie a tondini ed a striscette di plasticard, insieme a anelli di filo zincato arrotolato intorno ad una matita e poi tagliati a misura..
Il tutto incollato con cianoacrilato
Anche qui, primer grigio, poi colore spray nero opaco, velature in nero opaco e pennello asciutto in colori grigio chiaro e bronzo


Le ruote del timone
Queste sono realizzate nel mio solito metodo : plasticard sottilissimo tagliato a strisce ed arrotolato più volte (a più strati) su una forma circolare (ho usato il manico tondo di un vecchio cacciavite tagliato a misura)
Incollato prima con cianoacrilato e poi spennellato con colla per plasticard, per ottenere una superficie ababstanza uniforme.
Forato lungo la circonferenza, con una punta da 0,4 mm ed inseriti come raggi tanti piccoli spezzoni di ottone da 0,3 mm precedentemente resi dritti con una pinzetta.
Infine, nel punto dove i raggi del timone convergono, due dischi di plasticard a destra e sinistra, con molta colla cianoacrilata gel per fare da "spessore" e collante tra i vari raggi.
Con delle puntine di colla vinilica bianca, ho fatto i rigonfiamenti lungo i raggi del timone.
Asciugato tutto, spruzzato con il solito primer grigio, e poi verniciato in nero opaco.
Sporcatura finale con nero molto diluito e pennello asciutto con grigio ed ottone.
L'esterno e l'interno delle circonferenze sono state trattate con colore ottone diluito e passato con pennello molto sottile.

L'effetto è abbastanza accattivante... tenendo conto che, una volta installati i cannoni e chiuso il ponte superiore, si vedrà comunque molto poco di quanto realizzato.... ma la soddisfazione sta nel sapere che "qualcosa" là sotto, c'è.... :-)

ciao ed a riscriverci presto

JP


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 Oggetto del messaggio: Re: Cantiere RN REGINA MARIA PIA
MessaggioInviato: 22/07/2010, 14:36 
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Iscritto il: 29/12/2008, 13:03
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buongiorno a tutti gli amici del forum...

come detto nell'ultimo post, il proseguo dell'allestimento del ponte di batteria è costituito dalla costruzione della... batteria (di cannoni)...

Per la costuzione delle canne, ho utilizzato il mio solito sistema di realizzare il legno tornito la canna, e da questa ricavare uno stampo in gomma soliconica per poi colare la resina e ricavare un certo numero di copie in questo modo.

Ho quindi tornito un tondino di noce, prendendo (e semplificando legegrmente) le dimensioni di un pezzo di artiglieri della Regia Marina del 1861-66 che avevo in scala 1:20 in un libro dell'Ufficio Storico della Marina.

Questo riportato in scala 1:100, è servito come base (appunto semplificata) per la tornitura e la realizzazione del master in legno.

La canna tornita non ha gli orecchioni, per evitare di creare dei pericolosi sottosquadra nello stampo e rovinare, in questo caso, le canne colate in resina.

Perciò, una volta colate e lasciate asciugare tutte le canne, per la realizzazione degli orecchioni, ho costruito una dima per aiutarmi nella foratura.
La dima è stata fatta con una "scatola" di legno, che racchiude esattamente una canna tenendola dritta orizzontalmente, e sulla cui parte chiusa superiore presenta un foro all'altezza dell'orecchione.

Per la foratura, inserisco la canna nella scatola, e con un minitrapano a mano, con una punta adatta, foro la canna utilizzando il foro superiore come guida...

Ho poi usato degli spezzoni di tondino di plasticard per inserirli nei fori, per creare gli orecchioni. Il tondino è incollato al suo posto con della colla cianoacrilica gel.

Gli affusti, invece, li ho realizzati in plasticard, tagliando i due lati separatamente e poi montandoli con i "fondi" a misura, in un'altra dima che mi permette di incollare i fianchi degli affusti ed i fondi mantenendo la corretta inclinazione degli affusti ed il parallelismo rispetto alla linea superiore.

Incollando con qualche punto di cianoacrilato, ho poi "spennellato" con cura le giuntire interne all'affusto con colla liquida per polistirene che ha "saldato" tra loro i vari pezzi.

Finita l'asciugatura dell'affusto, ho poi fatto 4 fori per gli anelli di ritenuta, che ho realizzato con del filo di rame da 0,25 mm, chiuso ad anello ed incollato il gambo di questo dentro i fori con dei punti di colla cianoacrilata.

Rimane ora da verniciare adeguatamente tutti gli affusti e le canne, dargli il giusto grado di "vita vissuta" ed arricchierli con la braga principale ed i paranchi di ritenuta, mentre saranno incollati al loro posto, cercando di trasmettere l'aria "guerresca" di questa pirofregata corazzata....

Allego qualche foto (scusate la scarsa qualità) della realizzazione dei cannoni al momento

Ciao ed a riscriverci presto
JP


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 Oggetto del messaggio: Re: Cantiere RN REGINA MARIA PIA
MessaggioInviato: 22/07/2010, 14:49 
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buon pomeriggio a tutti gli amici del forum

oggi, causa caldo e senza andare in giro, ne ho approfittato per cercare di dare un'avanzata alla realizzazione dei cannoni.

Avevo acquistato, qualche tempo fa, una bomboletta spray Tamiya di acrilico color marrone, con cui ho spruzzato un paio di mani gli affusti (prima però avevo dato un paio di mani di primer grigio di fondo...)

Il colore è in relatà si è dimostrato di un marrone-rossiccio un pò troppo "finto", ed allora con dell'acrilico nero molto liquido, ho passato delle lavature sugli affusti, in modo da scurire decisamente questo colore di fondo, per renderlo più reale e leggermente vissuto.

Gli affusti ancora non sono terminati, me nel frattempo, ho montato le canne e fatto le prove della sistemazione dei cannoni sul ponte di batteria.

Ecco le foto del risultato... il cannone al centro del ponte, sarà poi quello che sarà sistemato nella barbetta aperta a poppa, una volta allestito il ponte superiore.

Ciao ed a riscriverci presto

Buon caldo

JP


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 Oggetto del messaggio: Re: Cantiere RN REGINA MARIA PIA
MessaggioInviato: 22/07/2010, 14:57 
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Ciao a tutti

mi sono messo a ripassare con il drybrush gli affusti e le canne dei cannoni.

Ho utilizzato un marrone leggermente schiarito, passato a tocchi legegri orizzontalmente e sugli angoli superiori degli affusti.

Non ho voluto utilizzare un colore molto più chiaro, perchè nella mia idea gli affusti erano in legno ma verniciati di nero e, con il tempo, questo ultimo colore, comunque, si sarebbe leggermente schiarito per far emergere il legno sottostante.

Inoltre, dato che tutti i cannoni imbarcati erano in ferro, con lo stesso colore, ma molto diluito, ho dato una lavatura sulle canne ed ho fatto un leggero drybrush sui punti in rilievo... questo colore rossiccio appena accennato ha permesso di rendere il nero più opaco e leggermente "sporco"..

Prima di posizionare definitivamente i cannoni dovrò costruire la braga ed i paranchi di ritenuta uno per uno, per un maggior realismo degli stessi...

Ecco l'effetto finale su canne ed affusti

ciao ed a riscriverci presto
JP


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 Oggetto del messaggio: Re: Cantiere RN REGINA MARIA PIA
MessaggioInviato: 22/07/2010, 15:20 
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Veramente 1 lavoro stupendo


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 Oggetto del messaggio: Re: Cantiere RN REGINA MARIA PIA
MessaggioInviato: 23/07/2010, 19:49 
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claudia ha scritto:
Veramente 1 lavoro stupendo


Grazie, Claudia, ma ti assicuro che è un lavoro pieno di errori... magari non sono visibili immediatamente, ma ti assicuro che ci sono.

Il fatto è che lavorare su un modello di nave del 1861, anche se con disegni (parziali) originali, è molto difficile, in quanto anche se ci sono le linee d'acqua da cui estrapolare le ordinate, il resto (sovrastrutture, alberatura ed allestimenti) è abbastanza abbozzato e non ti fornisce le informazioni chiare e precise.

Allora devi andare a reperire le informazioni dai libri, dalle monografie, dai musei, da internet e metterle insieme (ed il più delle volte sono discordanti).... allora cerchi di aiutarti con un pò di buon senso... ma non sempre ci riesci e gli errori si sommano agli errori...

beh..poco importa, comunque se la costruzione ti diverte (come diverte me) :-)

Comunque grazie per il complimento, ma ripeto, è assolutamente immeritato !!

Ciao ed a riscriverci presto

Jp


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 Oggetto del messaggio: Re: Cantiere RN REGINA MARIA PIA
MessaggioInviato: 23/07/2010, 21:08 
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Ribadisco che è 1 lavoro stupendo visto che come monaci certosini dovete andare a reperire informazioni discordanti e purtroppo in quelle epoche cosi' particolari nn esistevano mica i cataloghi o le fotografie come ora :lol: :lol: per i posteri felice di averti sentito ciaoooooooooooo


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 Oggetto del messaggio: Re: Cantiere RN REGINA MARIA PIA
MessaggioInviato: 24/07/2010, 9:29 
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allora grazie ancora per i complimenti... (anche se continuo a ripetere che sono immeritati !!)

In effetti, in questi anni di modellismo navale, mi sono accorto sempre di più che la parte di ricerca storica è diventata sempre più importante ed affascinante nel complessivo della costruzione del modello.

Dato che a me piacciono poi le navi "strane" e "brutte", quelle sempre poco viste e quasi per niente "modellate", la parte di ricerca di documentazione, note, disegni, progetti, foto ed altro ancora diventa di fondamentale importanza....

Ad esempio, mentre per navi "famose" come la Victory, come il Cutty Sark, come l'Amerigo Vespucci, ed altre ancora, so sono scritti fiumi di libri, e sono state scattate montagne di fotografie e per alcune ancora esistono gli originali, sembra strano, ma per il periodo che ruota attorno al 1860, sopratutto per quando riguarda il naviglio italiano, esistono poche foto e spesso non esistono più (in Italia, almeno) i disegni di cantiere..

Ed allora scatta la parte affascinante...la "caccia all'indizio", il reperimento di una informazione, magari sparsa casualmente su un libro che ti apre un'altra pista di ricerca, e così via.

Per mia fortuna, per ragioni di lavoro, ho la possibilità di muovermi abbastanza spesso in giro per l'europa (e non solo) e questo mi ha permesso di utilizzare alcune fonti non presenti in Italia, ed aprire un "network" di stdiosi e modellisti stranieri che a volte forniscono l'indizio che serve.... non sempre si è fortunati, ma spesso è così.

Tieni conto, inoltre, che man mano si reperiscono informazioni e disegni, un'altro aspetto affascinante (e spesso anche frustrante) è quello di "mettere insieme" appunto disegni che, presi uno per uno sembrano perfetti, ma analizzati e comparati insieme mostrano a volte delle sostanziali differenze.

E capire dove è "la verità" non è sempre semplice ed intuitivo.... a volte servono anni per mettere a posto informazioni che a prima analisi sembrano discordanti.

Tutto questo, poi, è reso più difficile se (come nel mio caso) decidi di realizzare il modello della nave vera, ma calata in un periodo storico ben preciso... allora devi davvero cercare di estrapolare informazioni da foto, disegni ed immagini che raffigurano la stessa nave ma in un'altro periodo della sua vita..

Ti faccio un esempio, proprio riguardo la Regina Maria Pia... il modello che sto realizzando è "posizionato temporalmente" non al momento della sua costruzione (1861), ma al tempo della sua prima trasformazione (circa 1869-1870) in cui vennero fatti dei cambiamenti radicali nelle sovrastrutture e nell'alberatura.
Addirittura l'albero di trinchetto, che prima era spostato più verso poppa, venne avanzato al centro del castello; il bompresso divenne più articolato ed il suo piede non partiva più dal castello di prua, bensì spuntava dal centro della prua stessa... per non parlare dei due "tagli" laterali della prua che furono realizzati per far sparare inc accia due cannoni e la parte poppiera che fu resa abbattibile per il fuoco del pezzo di poppa, montato su una barbetta aperta corazzata...

Tutte queste modifiche cambiarono di molto l'aspetto della nave, e alcune sono state documentate anche in qualche foto dell'epoca (molto poco chiara)... Il riuscire a "trovare" l'esatta collocazione temporale di tutte le attrezzature e dell'aspetto della nave sul modello è di per sè una vera e propria caccia al tesoro.

Tieni conto che ormai ho impiegato quasi 4 anni per recuperare la documentazione su questa nave, prima di decidermi di iniziare il modello....

Ti auguro, quindi, che quando e se inizierai un tuo modello, di prendere gusto anche alla ricerca delle informazioni...magari inizialmente più con animo curioso che da studiosa..ma vedrai che sentirai il tuo modello ancora più "tuo"

ciao ed a riscriverci presto

Jp


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 Oggetto del messaggio: Re: Cantiere RN REGINA MARIA PIA
MessaggioInviato: 24/07/2010, 15:09 
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Che bello il tuo racconto, magari tutti avessero nella vita una tenacia e 1 costanza per seguire 1 propria passione.Leggendo le tue righe fantasticando mi ti immaginavo come 1 studioso,1 ricercatore che deve scrivere 1 libro avendo di quell'argomento pochi e confuse come mi illustravi certezze.Poi le moldifiche o 1 restauri che nel corso degli anni(per essere fortunati o anche 100 anni) avvengono nelle navi possono spiazzare.Quindi prima di riuscire a scrivere o direttamente rendere pubblico quello che io mi immagino 1 LIBRO trascorrono anni e anni della propria esistenza nn ho veramente parole ciaooooooooo claudia :D :D :D












JP- ha scritto:
allora grazie ancora per i complimenti... (anche se continuo a ripetere che sono immeritati !!)

In effetti, in questi anni di modellismo navale, mi sono accorto sempre di più che la parte di ricerca storica è diventata sempre più importante ed affascinante nel complessivo della costruzione del modello.

Dato che a me piacciono poi le navi "strane" e "brutte", quelle sempre poco viste e quasi per niente "modellate", la parte di ricerca di documentazione, note, disegni, progetti, foto ed altro ancora diventa di fondamentale importanza....

Ad esempio, mentre per navi "famose" come la Victory, come il Cutty Sark, come l'Amerigo Vespucci, ed altre ancora, so sono scritti fiumi di libri, e sono state scattate montagne di fotografie e per alcune ancora esistono gli originali, sembra strano, ma per il periodo che ruota attorno al 1860, sopratutto per quando riguarda il naviglio italiano, esistono poche foto e spesso non esistono più (in Italia, almeno) i disegni di cantiere..

Ed allora scatta la parte affascinante...la "caccia all'indizio", il reperimento di una informazione, magari sparsa casualmente su un libro che ti apre un'altra pista di ricerca, e così via.

Per mia fortuna, per ragioni di lavoro, ho la possibilità di muovermi abbastanza spesso in giro per l'europa (e non solo) e questo mi ha permesso di utilizzare alcune fonti non presenti in Italia, ed aprire un "network" di stdiosi e modellisti stranieri che a volte forniscono l'indizio che serve.... non sempre si è fortunati, ma spesso è così.

Tieni conto, inoltre, che man mano si reperiscono informazioni e disegni, un'altro aspetto affascinante (e spesso anche frustrante) è quello di "mettere insieme" appunto disegni che, presi uno per uno sembrano perfetti, ma analizzati e comparati insieme mostrano a volte delle sostanziali differenze.

E capire dove è "la verità" non è sempre semplice ed intuitivo.... a volte servono anni per mettere a posto informazioni che a prima analisi sembrano discordanti.

Tutto questo, poi, è reso più difficile se (come nel mio caso) decidi di realizzare il modello della nave vera, ma calata in un periodo storico ben preciso... allora devi davvero cercare di estrapolare informazioni da foto, disegni ed immagini che raffigurano la stessa nave ma in un'altro periodo della sua vita..

Ti faccio un esempio, proprio riguardo la Regina Maria Pia... il modello che sto realizzando è "posizionato temporalmente" non al momento della sua costruzione (1861), ma al tempo della sua prima trasformazione (circa 1869-1870) in cui vennero fatti dei cambiamenti radicali nelle sovrastrutture e nell'alberatura.
Addirittura l'albero di trinchetto, che prima era spostato più verso poppa, venne avanzato al centro del castello; il bompresso divenne più articolato ed il suo piede non partiva più dal castello di prua, bensì spuntava dal centro della prua stessa... per non parlare dei due "tagli" laterali della prua che furono realizzati per far sparare inc accia due cannoni e la parte poppiera che fu resa abbattibile per il fuoco del pezzo di poppa, montato su una barbetta aperta corazzata...

Tutte queste modifiche cambiarono di molto l'aspetto della nave, e alcune sono state documentate anche in qualche foto dell'epoca (molto poco chiara)... Il riuscire a "trovare" l'esatta collocazione temporale di tutte le attrezzature e dell'aspetto della nave sul modello è di per sè una vera e propria caccia al tesoro.

Tieni conto che ormai ho impiegato quasi 4 anni per recuperare la documentazione su questa nave, prima di decidermi di iniziare il modello....

Ti auguro, quindi, che quando e se inizierai un tuo modello, di prendere gusto anche alla ricerca delle informazioni...magari inizialmente più con animo curioso che da studiosa..ma vedrai che sentirai il tuo modello ancora più "tuo"

ciao ed a riscriverci presto

Jp


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