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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Re: salto di qualità
MessaggioInviato: 27/09/2009, 14:15 
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Iscritto il: 29/12/2008, 13:03
Messaggi: 113
Ciao, Elisa

I consigli che ti ha dato Antonio sono ...come dire?.. essenziali e vitali per chi si appresta ad iniziare uno dei suoi primi lavori di costruzione di un modello navale.
Concordo con lui sul fatto di non lasciare a lungo i listelli in acqua, anche se a differenza sua, io per le piegature utilizzo un vecchio attrezzo dell'Aeropiccola, che ormai avrà quasi 20 anni, che non è altro che un saldatore con la testa fatta da un blocco di metallo che trasmette il calore e che è sagomato in diversi tipi di curvature.

Dopo aver bagnato uno/due minuti appena il listello, lo poggio su un piano di legno e con questo attrezzo, premendo, faccio riscaldare la parte che mi interessa piegandola nel contempo... in pochi secondi hai una bella piegatura che non si stira.

Un'altro paio di accorgimenti che mi sento di darti, prima della stesura dei listelli, sono relativi a:
1) al cosiddetto "angolo di quartabuono", ossia l'angolo con cui l'ordinata deve essere smussata, per farci appoggiare il listello sopra, in modo naturale.
Tu sai che le ordinate sono tagliate ad angolo retto, ma se poggi un listello lungo di esse, seguendo l'andamento dello scafo, vedrai che su alcune ordinate (in genere quelle a centro scafo) il listello poggia "piatto", mentre su quelle verso poppa e prua, il listello, per appoggiare di piatto, necessita che l'ordinata venga appunto smussata per farli aderire insieme il meglio possibile.

2) ti consiglio, sopratutto agli inizi delle tue attività modellistiche, di riempire gli spazi a prua e poppa (dove in genere le curvature dei listelli e dello scafo sono più accentuate) con un blocchetto di legno sagomato, nè troppo duro (altrimenti sarebbe difficile da tagliare e sagomare) nè troppo morbido (in quanto non riuscirebbe a tenere bene i listelli ed i chiodini)
Questo blocchetto lo dovresti sagomare, con una rspae poi carta vetrata sempre più sottile, fino a fargi appunto "riempire" lo spazio tra la prima ordinata (sia essa a prua o poppa) e la chiglia, creando appunto un buon "appoggio" ai listelli che vi incollerai sopra.

Questi sono consigli generici... li trovi anche riportati nel forum, oppure in un qualsiasi libro o manuale di Modellismo Navale che si trova in vendita (e ce ne sono anche in italiano)... ma proprio perchè generici, se li inizi a seguire fin dai primi lavori, vedrai che diventeranno un'abitudine e ti daranno la sicurezza di realizzare uno scafo "pulito" senza spigoli o svergolature...

Ultimo consiglio (per quando avrai incollato tutti i listelli e "chiuso" lo scafo, a parte la coperta) è quello di spalmare abbondantemente l'interno dello scafo con colla vinavil cercando di coprire tutti i listelli internamente ed il loro attacco alle ordinate. Se poi insieme alla colla ci metti anche dei pezzi di tessuto o garza, vedrai che quello scafo non ti si "muoverà" più nemmeno tra 50 anni !!!

FAcci sapere come inizi e come procedi e sappi che ci sono tante persone qui a darti una mano e tanti consigli

ciao ed a riscriverci presto
JP


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 Oggetto del messaggio: Re: salto di qualità
MessaggioInviato: 27/09/2009, 22:17 
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Iscritto il: 15/09/2009, 22:31
Messaggi: 24
Località: Roma
Grazieeeeeeeeeeeee, cercherò di mettere in opera i vostri consigli, ti farò ora una domanda stupida ma meglio che la faccia, nella parte centrale dello scafo dove i listelli non fanno tanta fatica ad essere incollati non li devo piegare, questo vale solo principalmente nella prua e la poppa?


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 Oggetto del messaggio: Re: salto di qualità
MessaggioInviato: 27/09/2009, 22:27 
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Iscritto il: 21/12/2008, 22:52
Messaggi: 259
Località: Catania
cognome e nome: Antonio Barbagallo
Ciao Elisa
se continuiamo di questo passo il tuo compagno e mia moglie finiranno col guardarci di traverso.
Ti lamentavi che nessuno ti aveva risposto per la posa del fasciame ed invece sei riuscita a coinvolgere anche JP. La sua risposta andrebbe messa in cornice, e non sto scherzando.
Da parte mia non ero stato accurato ed avevo dato alcune cose per scontate. I suggerimenti di JP seguili passo passo e non commetterai errori. Ai miei tempi insieme alla garza preferivo usare colla alla nitro, l'unica differenza.
Senza volerlo parlando del tuo "spezzato", che va chiamato sezione, e facendo riferimento a quanto si vede sul forum hai messo il dito su una ferita. Anche se il modello viene fatto per esercizio e per tenersi in forma, anche se si è partiti da una scatola di montaggio, è il condensato di un mare, anzi un oceano, di errori. Non errori di esecuzione ma concettuali, inammissibili per uno che ha già costruito diversi modelli. Persona con la quale non si può dialogare. Se mi permetto di esprimere un parere è solamente perché in passato, per un lungo lasso di tempo sono stato giudice internazionale della Naviga, federazione internazionale di navimodellismo. Tra l'altro in un periodo quando tra i giudici vi erano persone del calibro di Orazio Curti, Edoardo Guerreri, Ercole Longoni, Giorgio Osculati, Pasquale Improta, Giancarlo Barbieri, Mario Marzari, Sergio Bellabarba e tanti altri.
Un periodo nel quale con personaggi come Vincenzo Lusci, Alvaro Matteucci e l'Amm. Franco Gay si intrattenevano rapporti di amicizia più o meno stretti.
E mi fermo al territorio nazionale perché se dovessimo andare all'estero questa mail non avrebbe più termine. Posso solo dire che ho intrattenuto lunghi rapporti epistolari con storici i cui libri sono considerati testi fondamentali in architettura navale.
A sentirsi consigliare da un tizio simile di dedicarsi alla lettura della Gazzetta dello Sport e a portare la propria esperienza e sapienza da altre parti perché a lui da fastidio o lo si manda a quel paese in malo modo o lo si ignora del tutto.
Quando deciderai di costruire la tua "sezione" basterà chiedere consigli al forum e invece di un modello farai un "signor modello".
Scusami per quanto sopra ma voglio evitarti di sprecare tempo.
Visto che abiti a Roma, tramite Magellano, prova a metterti in contatto con Simona Aglitti; oltre che modellista si occupa anche di restauro.
Se mi permetti, un affettuoso abbraccio
antonio b


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 Oggetto del messaggio: Re: salto di qualità
MessaggioInviato: 27/09/2009, 22:44 
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Iscritto il: 15/09/2009, 22:31
Messaggi: 24
Località: Roma
grazie di nuovo del consiglio, per fortuna non mi sono messa in contatto con lui ho visto solo le immagini ma se mi dici che ci sono molti errori e non ha l'umiltà di ascoltare i consigli lo eviterò sicuramente. Ultimamente sto conoscendo tante persone che non sanno nulla e vogliono impararti il mestiere. Diciamo che l'umiltà e la discrezione stanno diventando inversamente proporzionali alla cultura :lol:
Non credo che il mio compagno e tua moglie possano ingelosirsi di una platonica amicizia epistolare :)un saluto alla Sicilia di cui adoro soprattutto la pasta di mandorle e i canditi, oltre alle bellezze artistiche è ovvio :)


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 Oggetto del messaggio: Re: salto di qualità
MessaggioInviato: 27/09/2009, 23:13 
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Iscritto il: 21/12/2008, 22:52
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Località: Catania
cognome e nome: Antonio Barbagallo
a casa ho un notevole numero di libri. Subito dopo i libri riguardanti le navi come numero seguono quelli sulla pittura. Amo tantissimo gli impressionisti, i macchiaioli italiani e così via, ed in egual modo il resto della pittura. Temo di non vivere abbastanza per dedicarmi a quello che più desidero: dipingere paesaggi ad acquerello.
Per il resto è ovvio che stavo scherzando.


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 Oggetto del messaggio: Piegatura fasciame e libri di riferimento
MessaggioInviato: 28/09/2009, 10:58 
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Iscritto il: 29/12/2008, 13:03
Messaggi: 113
Ciao, Elisa

la tua domanda, circa la piegatura del fasciame è corretta ed è assolutamente giusta.
In effetti, nelle aree centrali di uno scafo, dove la curvatura tra un'ordinata e l'altra è pochissimo accentuata, se non addirittura inesistente, non vi è necessità di curvare i listelli.

La curvatura necessaria (ed anche questa dipende da quanto prua e poppa sono "bombate".. scusa il termine) è essenziale appunto a prua, e molto spesso anche a poppa.

Tieni conto, per favore, anche di un'altro fatto (che Antonio sottolineava in modo deciso e corretto) : la rastrematura (assottigliamento in senso della larghezza) dei listelli verso prua e verso poppa.
Infatti, se tu misuri la lunghezza di un'ordinata a centro scafo (secondo il suo profilo esterno) e misuri quella di un'altra ordinata a poppa o prua, vedi che la lunghezza che sviluppa dell'ordinata a centro nave è appunto maggiore di quelle che sviluppano a prua e poppa.

Questo significa che, a parità di numero di listelli, la larghezza degli stessi a centro nave dovrà essere superiore a quella che si avrà quando il listello arriva a poppa e prua.
In poche parole, quindi, devi rastremarli, o assottigliarli un pò... con il tempo e con qualche semplie calcolo, riuscirai a capire di quanto devono essere assottigliati e realizzare questa diminuzione con l'aiuto di una riga in metallo (mi raccomando l'impugnatura) ed un taglierino affilato... poi una leggera passata di carta vertata e via con l'incollaggio del listello.

Ricordati sempre di incollare il listello anche lungo il bordo che appoggia a quello precedente, lungo tutta la sua lunghezza.

Ti consiglio, come ulteriore ausilio, di usare come referenza un testo di modellismo... come dicevo ce ne sono molti, in varie lingue.

In italiano, un libro "storico" sul modellismo navale è quello di Orazio Curti, che pur essendo "datato", è ancora attuale per molte tecniche illustrate e poi ti fornisce una serie di informazioni aggiuntive importanti sulle attrezzature delle navi, specialmente navi a vela.

Io ne ho una copia che avrà ormai 30 anni più o meno ma ancora la uso (anche perchè è una piacevole lettura, anche senza usarlo come base per il modello...) per verificare e studiare soluzioni per i miei modelli. Umilmente parlando, ogni volta che lo prendo in mano e lo sfoglio, anche dopo tanti anni, c'è sempre qualcosa da studiare e da imparare in un testo "senza tempo" come questo.

Altro libro o manuale che ti consiglio (ma lo trovi solo usato) è quello di Vincenzo Lusci che io ho in lingua inglese, ma di cui esistono copie in giro (anche in elettronico) in lingua italiana.

Anche questo è uno dei testi fondamentali per il modellismo statico (quello del Curti tratta anche di dinamico, verso la fine) ed ancora su questo ci sono esempi, disegni e foto molto esplicative...

Quindi, il mio personale consiglio è quello di arricchiere la tua bibliografia con qualcuno di questi manuali, in modo da usarli come ausilio e verifica di quanto ti viene descritto nelle istruzioni che trovi nelle dispense o nel corso della De Agostini.

Un saluto ed a riscriverci presto

JP


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 Oggetto del messaggio: Re: salto di qualità
MessaggioInviato: 28/09/2009, 14:03 
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cognome e nome: Antonio Barbagallo
Ciao Elisa
come stai?
come già detto in un altro topic le uniche domande stupide sono solo quelle che non vengono poste. Solo le risposte possono essere stupide.
Ma come puoi notare sinora non ti sono state date risposte stupide.
antonio b


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 Oggetto del messaggio: Re: salto di qualità
MessaggioInviato: 28/09/2009, 22:16 
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Rispondendo a Jp... per prima cosa grazie della spiegazione così dettagliata. Per quanto riguarda i manuali comincerò a cercare quello che mi hai detto, ho visto che su amazon ce ne sono diversi fatti molto bene...quello di Lusci ho provato a scaricarlo da inetrnet ma il mio pc non ce la fa quindi devo aspettare che vado da mio fratello molto più esperto di me in pc.

Per rispondere ad Antonio, allora c'è un altro argomento di cui potremmo ampliamente parlare. Sono diplomata all'accademia di belle arti...dipartimento scenografia. Ho iniziato ad appassionarmi al modellismo perchè in precedenza ho costruito diversi modellini per il teatro. Ovvio adoro la pittura, agli impressionisti preferisco una pittura più delineata come quella dei preraffaeliti e Klimt. Il verismo in generale lo adoro, pensa ora sto facendo una copia della VISITA di Silvestro Lega come regalo a mia zia e un'altra copia di un paesaggio del settecento con mulino per una signora ( questo a pagamento). Anche per me il tempo non basta mai ho un elenco di cose da fare ma non so se riuscirò a farle tutte, ma ci proverò. Ci vorrebbero , per quanto mi riguarda, almeno tre vite, una per il lavoro, una per lo spettacolo ( scenografia e costume, quest'anno mi sono iscritta alla specializzazione) e un'altra per gli Hobbies ( modellismo, suonare e ricamare).
Mi sono dilungata troppo e misà che questa non è la sede adatta. Mi scuso con chi sta leggendo se ho deviato dal discorso sul fasciame.

Ritornando al fasciame metterò sicuramente in opera i vostri consigli, quelli dei fascicoli e del cd che mi hanno inviato , nel frattempo andrò alla ricerca dei manuali. Così cercherò anche di imparare altri termini marinareschi:)


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 Oggetto del messaggio: Re: salto di qualità
MessaggioInviato: 29/09/2009, 14:22 
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cognome e nome: Antonio Barbagallo
tantissimo tempo fa mi era stato chiesto se ero interessato ad insegnare modellismo scenografico.
Ma nel sangue mi scorre Meccanica.
Mia figlia quest'anno si è iscritta all' Accademia di Belle Arti.
Klimt? il discorso possiamo solo continuarlo con MP.
Venendo ai manuali di Vincenzo, Lusci, vi sono due edizioni, la seconda ampliata; se non riesci a trovarli posso farti avere le fotocopie, magari su CD,
Se vuoi avere un altro bel volume sul modellismo ti consiglio quello di Bernard Frolich, l'Art du Modélisme. Lo puoi trovare da Franco Fissore. Avrai proprio da riempirti gli occhi!!!
Circa il volume di Orazio Curti c'è poco da dire: ogni buon modellista ne ha una copia. Circa l'amico Orazio, ormai non più tra noi da circa dieci anni, c'è da dire che, tra l'altro, è stato presidente della Navimodel, direttore del Museo della Scienza e della Tecnica di Milano ed anche presidente dell' International Council of Museum. Penso che basti!
A rileggerti presto.
Un abbraccio
antonio b


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