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Ti hanno dato un buon consiglio sulla colorazione dei cannoni. Quello e' un ottimo trucco, usato qualche volta.
Per zone non raggiungibili con le dita, puo' essere utile usare un panno oppure i cotton-fioc. Anche loro servono ottimamente all'uso.

Un altro metodo per ottenere delle belle finiture e' quello di usare vernici metalliche lucidabili. Io usavo una vernice della Humbrol serie Metal Cote, Gun Metal, che una volta asciutto assumeva un aspetto opaco. Ma se prendevo un panno e lo lucidavo (Naturalmente deve essere molto asciutto, almeno un paio di giorni) allora diventava molto simile al metallo. Quasi come la grafite.
Ora e' un po' che non lo uso piu' e so che l'Humbroll ha anche cambiato le sue vernici per cui non ti posso assicurare sull'effetto finale.

Ciao,
Rodolfo.

Grazie Rodolfo per i tuoi consigli, vedrò di metterlo nel cassetto dei consigli da approfondire. Per prima cosa vedremo sul sito della Humbrol se sono ancora in produzione.

Martedi 7 Luglio 2009: fine di un lavoro decisamente non adatto a me.

Oggi pomeriggio ho speso le ultime due ore di lavoro per montare anche gli altri due cannoni sul ponte di batteria inferiore della Santìsima Trinidad. Veramente due palle . . .

Ma finalmente è finito e posso quindi pensare al montaggio dei bagli, delle colonnine e del piano del ponte intermedio. Qui non c'è molto di nuovo rispetto ai ponti sottostanti. Poi ci sarà l'apertura delle finestre dei cannoni con lo stesso procedimento illustrato alcuni giorni fa. Vediamo se riesco a fare tutti questi particolari prima del meritato periodo di vacanze, fra una settimana me ne vado . . .

Per oggi non ci sono immagini del ponte di batteria con i cannoni montati.

Mercoledì 8 Luglio 2009: ho scattato alcune fotografie del modello così come è dopo il montaggio definitivo dei cannoni sul ponte inferiore di batteria. Oggi pomeriggio conto di proseguire con la costruzione di qualche nuovo particolare per terminare questo ponte (scaletta e colonnine) e di incollare i bagli del ponte intermedio.

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Arrivederci appena ci saranno delle novità. Jack.Aubrey

Ciao Jack, ben ritrovato! Grazie del lavoro che fai.
Sono alle prese con il motobattello veneziano, con il restauro delle finestre di casa ne ho 14 ed hanno trentanni, quindi carta da vetro, levigatore e riverniciare.
Inoltre debbo finire di realizzare un gonfalone della Serenissima per una rievocazione storica a Lepanto.
Vorrei finire la Bisarck e l'Amerigo Vespucci.
Dopo mi prenderò cura della sezione di maestra rubandoti tutte le idee sul come procedere.
Ciao e complimenti.
OLI (Mario A su DeA)

Ciao Mario, con tutte le cose che dici che stai facendo farò quasi sicuramente in tempo a finire questa sezione della Santìsima Trinidad . . . . anche se tra una settimana mi piglierò un paio di settimane di vacanza.

Venerdì 10 Luglio 2009: finito con i cannoni (per il momento), si riparte a razzo con il nuovo ponte. Ecco pronti i due pezzi che compongono il ponte di batteria intermedio. La foto li mostra come sono fatti sopra e sotto con lo stesso trucchetto "simil ammiragliato" per simulare tutti i bagli che reggono il ponte. Sono già stati trattati con l'olio impregnante.

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Ques'altro pezzo è quello che dovrebbe essere il piedistallo del modello. E' fatto con il solito compensatino morbido pretagliato che utilizza la DeA. Viene consigliato di tingerlo con mordente, cosa che ho prontamente fatto. Lo sto pure utilizzando per provare la vernice opaca trasparente che prima o poi dovrò decidermi a mettere sul modello.

A questo proposito mi piacerebbe buttare lì una domanda sperando in una risposta di qualcuno che ha già una simile esperienza: è realistico pensare di non utilizzare la vernice ma di lascialo così com'è, cioè imbevuto semplicemente con l'olio che utilizzo fin dall'inizio ?

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Prima della copertura del nuovo ponte però bisogna mettere ancora le colonnine, colorate come quelle sottostanti anche se più corte e la scala che collega l'orlop (ebbene so come si chiama in inglese ma non in italiano) al ponte di batteria inferiore.

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Godetevi le ultime immagini dei quattro cannoni perchè poi sarà molto, molto difficile rivederli così, una volta che il nuovo ponte sarà stato incollato . . . . ma la cosa importante non è il vedere ma il sapere che ci sono, montati di tutto punto. Il fatto di vederli a questo punto oserei dire che diventa secondario . . .

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Un cordialissimo saluto dal vostro Jack.Aubrey. Salvo imprevisti credo che non ci saranno novità su questo fronte nelle prossime due settimane. Riaprirò il cantiere i primi di agosto. Comunque, da buon vecchio informatico, sarò sempre in "rete" per seguire tutti gli sviluppi.

Lunedì 17 Agosto 2009:

pur essendo tornato dalle vacanze ai primi di agosto, tra una cosa e l'altra non ho trovato nè il tempo nè la voglia per mettermi al lavoro. Per prima cosa il caldo. E' da quando sono tornato dalla Toscana che nella zona di Milano fa un caldo bello tosto ed è già difficile sopportarlo senza fare nulla, figuriamoci a lavorare in casa senza condizionatore e con solo un misero ventilatore . . .

Però in questi ultimi tre/quattro giorni mi sono deciso a riprendere il lavoro cercando di sfruttare al massimo le prime ore del mattino, ore durante le quali si riesce a combinare qualcosa. Quindi sono tre giorni che ho puntato la sveglia alle cinque del mattino e, dopo aver fatto una colazione frugale, ho iniziato a fare qualcosa di nuovo sulla sezione maestra della SST.

Dove eravamo rimasti ? Prima di chiudere il cantiere a luglio ero arrivato a fissare il ponte di batteria intermedio e a spalmare una mano di olio sul tutto, tanto avrebbe avuto tempo di asciugare ben bene.

Quindi ho iniziato a ripetere più o meno le stesse operazioni fatte per il ponte di batteria inferiore anche su questo nuovo ponte:

installazione nel centro del ponte intermedio dei due master plank, del carabottino, del collare di mastra, ecc; ho nel frattempo colorato anche i carrelli di quattro nuovi cannoni (le canne erano già state tutte colorate tempo fa); ho quindi incollato provvisoriamente un affusto su un carrello per avere un prototipo per prendere correttamente le misure;

con la dima fornita dalla DeA, e facendo le opportune verifiche e correzioni con il prototipo del cannone, ho determinato l'esatta posizione delle aperture; quindi ho effettuato una serie di fori da 0,7mm. su tutto il contorno dell'apertura, utilizzando ovviamente il mio nuovissimo minitrapano Proxxon; poi, con l'aiuto di un cutter ho ritagliato le aperture che ho poi rifinito esattamente con alcune limette ad ago;

quindi ho terminato la parte esterna dello scafo
- a) incollando l'ultimo listello di noce 4x4 che completa il secondo incintone
- b) applicando i listelli 5x2 tinti con mordente rosso attorno alle aperture di cannoni e
- c) incollando due listelli in noce 4x4 che costituisco i 2/3 del terzo incintone;

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a questo punto ho costruito la struttura interna delle aperture, utilizzando un listello di tiglio di 7x3mm. come nella foto qui sotto riprodotta. Non è stata una cosa semplice perchè la zona è poco accessibile quindi la foto qui sotto che riproduce una delle due strutture mostra come siano necessari degli aggiustamenti con lima e carta vetro prima di procedere ad applicare il fasciame interno;

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dopo gli opportuni aggiustamenti alla struttura del punto ho provveduto a completare le murate interne, applicando anche qui listelli colorati in rosso 5x2.

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Per il momento mi sono fermato a completare le murate interne solo per il lato sinistro del ponte, mentre le murate esterne sono complete da entrambi i lati. Ovviamente ora debbo completare anche la parte interna di destra. Poi riprenderà il giro dei cannoni per questo ponte.

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Ulteriori immagini nel prossimo messaggio. Un cordiale arrivederci. Jack.Aubrey

Eh sì . . . la birra gelata in questi giorni ci vuole eccome !!

Ho ricevuto questa domanda sul posizionamento del trincarino: Per prima cosa ringrazio per l'apprezzamento sul mio lavoro. Per quanto riguarda la risposta alla domanda sul non corretto posizionamento del trincarino la si può trovare in questa citazione che contiene una parte del mio messaggio introduttivo a questo diario sulla sezione della Santìsima Trinidad.

Ecco, in ultima analisi si tratta di un kit, tra l'altro senza i disegni a supporto che permetterebbero di prendersi qualche licenza, e non mi sono prefissato alcun altro obiettivo che seguire al meglio le istruzioni e prenderlo come un allenamento. Confesso che comunque di deviazioni dal percorso indicato ne ho fatte già fin troppe. Non so se qualcuno che mi legge sta facendo lo stesso modello, ma sicuramente potrà notare queste differenze.

Con tutto questo confermo comunque che l'osservazione sul trincarino è più che corretta. Un cordialissimo saluto. Jack.Aubrey

Martedì 18 Agosto 2009

Salutoni a tutti. Sarei tentato di indire un piccolo sondaggio su come finire la sezione della Santìsima Trinidad. Premesso che ci vorrà ancora un bel pò di tempo prima di arrivare ad un buon livello di completamento, e di conseguenza c'è tempo per decidere, mi trovo combattuto su alcuni punti che costituiscono la sua colorazione. Vediamo di elencarli uno per uno.

Opera viva: scusate la precisazione per i più inesperti; si tratta della parte dello scafo che sta sotto la linea di galleggiamento. Ho quattro possibilità:
1 - lasciarla così com'è, trattata esclusivamente con olio per legno;
2 - applicare una o più mani di vernice trasparente opaca;
3 - colorare con un colore bianco panna per simulare la protezione a base di piombo usata per buona parte del XVIII secolo
4 - applicare le piastre di rame, pratica in uso verso la fine del XVIII secolo in avanti. In questo caso sarebbe necessaria anche una tecnica di invecchiamento.

Opera morta: cioè la parte emersa. Anche qui non so se:
1 - lasciare gli incintoni color noce così come sono trattati con olio
2 - una o più mani di colore trasparente
3 - colorazione con pittura nera e basta
4 - colorazione come da foto allegata (sembra essere quasi quella vera . . )
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5 - colorare con pittura rossa la parte delle murate che già ora è delle stesso colore ma dove al posto della pittura si è utilizzato il mordente per legname rosso.

Alberatura:
1 - color legno naturale
2 - colorazione gialla per l'albero e nera per le gabbie come qui sotto
02 Cross%20Section%20Santisima%20Trinidad%20640/DSCN3833.jpg


Sono aperte le votazioni ! In attesa ringrazio anticipatamente, Jack.

Venerdì 21 Agosto 2009:
francamente mi aspettavo qualche rispostina in più dello zero tondo tondo al mio primo tentativo di "sondaggio" . . . . diciamo che l'utenza è tutt'ora in ferie e quindi la partecipazione è scarsa . . .

Onestamente mi sarebbe piaciuto sentire cosa ne pensa un mio caro collega, che so essere un grande estimatore del colore e del suo utilizzo in campo modellistico, e al quale mi piacerebbe buttare lì alcune domande specifiche alle quali sono sicuro lui saprà rispondere. Aspettiamo . .

Nell'attesa vi propino altre quattro immagini del modello. Da Lunedì non ci sono state evoluzioni di nessun tipo in quanto qui veramente si muore dal caldo. Non avendo un impianto di climatizzazione (le mie donne nel 2004 non l'hanno voluto per non inquinare) ho trovato sollievo andando per centri commerciali e supermercati . . . lì il condizionamento è gratis, puoi mangiare senza svenarti, puoi fare la spesa, vedere gente bella e brutta che forse ha fatto lo stesso mio ragionamento per stare al fresco . . . .

Ecco a voi sua maestà la Reàl Armada Navio "Nuestra Senora De La Santìsima Trinidad":

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Arrivederci a presto. Jack.Aubrey

Ciao Jack,
onestamente avevo visto il tuo sondaggio, a cui non ho risposto sperando che lo facessero altri modellisti del legno.
Come saprai, ho una mentalita' forgiata dal modellismo plastico, e se un soggetto relae e' colorato, allora lo deve essere anche il modello, e naturalmente il colore deve essere lo stesso.
Le mie risposte sarebbero, e sono, di colorare tutto nel colore che aveva la nave vera, se si sa come e' colorata, oppure di scegliere i colori in base alle conoscenze di navi analoghe dell'epoca.

Questa e' la mia risposta.
Per delle dritte sulla colorazione, solo tecniche visto la mia ignoranza sui colori dei velieri, sonop a tua disposizione.

Ciao,
Rodolfo.