e buonasera a tutti gli amici del Forum
dopo una scappata fatta oggi ad Euroma, putroppo breve, ma intensa per il piacere di aver rivisto volti noti ed aver conosciuto quelli di nuovi amici, condividendo con tutti idee, ipotesi, problemi e possibili soluzioni, (nonchè spero anche per loro il piacere della compagnia...) eccomi qui di nuovo per documentarvi sull'attuale stato del cantiere della MARIA PIA.
ci eravamo lasciati con il fasciame in fase di stesura, e quasi completato, almeno fino al ponte di batteria... ebbene, per questa nave ho deciso appunto di allestore il ponte di batteria completamente e quindi dovrò necessariamente continuare "a piani" sovrapposti la costrazione della Maria Pia.
Una delle caratteristiche salienti di questa nave era appunto l'estesa corazza in piastre di ferro (oltre che lo sperone pronunciato) che andava da prua a poppa, a cavallo del galleggiamento, per poi salire fino al ponte superiore "chiudendo" il ponte di batteria a centro nave in una specia di "scatola" corazzata in cui erano concentrate le batterie proncipali (i cannoni da 16 e 20 cm)
Quindi, sopra al fasciame, ho necessariamente dovuto ingegnarmi per creare questa corazzatura... insieme al fatto che lo scafo della Maria Pia era anche esso in ferro e quindi la copertura in listelli necessitava di un trattamento per simulare i corsi di fasciame in ferro (per l'opera viva) e la corazza (per l'opera morta)
Anche questa volta, per mio diletto e per "esperimento" ho voluto provare alcune tecniche nuove che vi descriverò di seguito...
Prima di tutto, però, c'è stato il "trattamento" dello scafo in legno, con buon olio di gomito, rasiera, lama verticale e carta vetrata, fino a rendere lo scafo "abbastanza" liscio, ma con evidenti i segni dei chiodini (poi estratti) che avevo usato durante l'incollaggio.
Per prima cosa, dopo aver cercato di rifinire al meglio il legno "puro", ho impiegato una spennellata di resina bicomponente (la stessa che uso per la creazione dei pezzi in resina da stampi in gomma) fino a creare una specia di primo "guscio" rigido intorno allo scafo Ovviamente non ho esagerato, in quanto poi il trattamento della resina avrebbe causato enormi quantità di polvere anche abbastanza fastidiosa per le vie respiratorie.
Questa colata di resina l'ho quindi "rifinita" con raspa, lima, lama di rasiera e carta abrasiva, fino a tornare quasi al livello del legno. Nonostante tutto alcuni fori erano ancora visibili...
Quindi ho usato una pasta di legno, spalmata sui fori, lasciata asciugare e poi scartavetrata... (forse avrei dovuto usare questa prima della resina) e decisamente l'effetto è migliorato, ed i buchi "da mitragliatrice" dei chiodini si sono ridotti di molto.
A questo punto è nato il problema su come simulare i corsi d fasciame in ferro, nel tipico andamento "onterno-esterno" di queste costruzioni. Per fortuna avevo a disposizione delle sezioni della sorella della Maria Pia, la Castelfidardo, che mi hanno mostrato chiaramente l'andamento dei corsi di ferro.
Ed allora ho cercato un materiale per fare questi corsi (sopratutto quelli in rilievo).. pensa che ti ripensa, ho trovato in un negozio di modellismo un nastro per mascheratura della Tamiya largo 10 mm e leggermente plastificato...
A parte che questo nastro è ECCEZIONALE per le mascherature, la sua larghezza (10 mm) era di poco superiore a quella del fasciame originale (90 cm che in scala 1:100 sono 9 mm...) ed allora, ho deciso di utilizzarlo così come è.
Mi sono disegnato sullo scafo a matita gli andamenti dei corsi di fasciame (da 10 mm) ed ho usato il nastro Tamiya per simulare i corsi in rilievo. Beh... signori... questo nastro è davvero eccezionale anche per questo, attacca bene sul legno e con una mano di vernice trasparente opaca si fissa in modo inamovibile....
Poi sono passato alle piastre di corazzatura... Tutti i disegni che possiedo mostrano dei corsi di piastre di spessori differenti tra loro a seconda della loro posizione (100 cm, 45 cm, 55 cm,) ed allora ho deciso di usare anche qui una tecnica nuova. Siccome la corazzatura era appoggiata su un cuscino di legno, appoggiato sui corsi di fasciame in ferro, ho usato (a seconda della larghezza delle piastre di corazza) i seguenti materiali : * Nastrino adesivo di rame lago 4,8 mm e spesso 3 decimi di mm * Nastro Tamiya da 10 mm * Plasticard da 0,8 mm di spessore Il plasticard l'ho tagliato in corsi e l'ho inciso per le chiodature e le piastre affiancate. I due nastri, a seconda della loro larghezza, li ho prima incollati su dei listelli (4,5 mm, 6 mm, 10 mm) per tutta la loro lunghezza, e poi ho tagliato spezzoni di listello (con il nastro sopra) ed incollato questi con un mix di cianoacrilato e vinavil ai listelli sottostanti in legno. Poi, con un punteruolo smussato ho simulato le chiodature (non rilevate ma incise) delle piastre di ferro....
Una volta sistemato tutto ho dipinto lo scafo in due colori : un rosso micalizzato acrilico Tamiya per l'opera viva ed un acrilico nero opaco (bricofer) per l'opera morta....
Fatti gli ultimi ritocchi questa mattina, prima di Euroma...ecco le foto ...
Ciao ed a riscriverci presto
JP
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