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Oggi 3 Maggio 2009 ho ufficialmente iniziato la costruzione della sezione maestra della Santìsima Trinidad.

Si tratta dell'opera in fascicoli della DeA che non avevo venduto insieme al modello del veliero qualche mese fa. Ora che la spedizione dei fascicoli è terminata ho deciso che, vista anche la relativa semplicità, è il caso di portarla a termine.

Dopo aver valutato alcune modifiche migliorative sul tipo di quelle eseguite da un modellista in un altro forum ho però deciso di attenermi scrupolosamente alle istruzioni DeA in modo da "allenarmi" senza troppi problemi in vista di progetti futuri in stile ammiragliato e di portare a termine il lavoro in un tempo relativamente breve.

Ovviamente non è il solo progetto che ho al momento in ballo. L'altro è il completamento della Lancia Armata della Panart che ho fino ad ora ampliamente descritto e illustrato nella discussione a lei dedicata ( http://scuoladimodellismo.forumattivo.c ... rt-t68.htm ). Qui ormai manca abbastanza poco.

Il lavoro su questi due modelli lo sto portando avanti a casa mia, sul tavolo dela sala o della cucina, ogni volta tirando fuori tutto l'occorrente e una volta terminato rimettendo via tutto.

Per oggi ho fatto relativamente poco, anche perchè la colla ha comunque i suoi tempi di asciugatura. Mi sono quindi limitato ai passi descritti nel fascicolo n° 141. Onestamente c'è voluto di più a tirar fuori e a metter via che altro.

Perchè tutto ciò in casa ? Semplice: perchè entrambi questi progetti non richiedono di fare un lavoro enorme di falegnameria e neppure un grande utilizzo di utensili quindi me li posso portare avanti in casa mia dove conto di lavorare magari la sera dopo cena.

Ma sto nel frattempo lavorando, come ormai saprete, ad un altro progetto nel giardino della suocera dove sto costruendo una casetta di legno che dovrebbe finalmente risolvere il problema del laboratorio ( http://scuoladimodellismo.forumattivo.c ... y-t230.htm ). Per questo però occorre ancora un pò di tempo e sopratutto che mi vengano consegnati i "power tool" che ho descritto in un'altra discussione.

Quando tutto sarà a posto ho deciso di partecipare alla gara di modellismo che prevede la costruzione di un Gozzo Ligure. La singolar tenzone dovrebbe entrare nel vivo in settembre. Conto di costruirlo in stile ammiragliato utilizzando non tanto piani di costruzione particolarmente dettagliati ma le centinaia di fotografie su queste barche esistenti sulla rete.

Tornando alla nostra sezione maestra nei prossimi giorni vedrò come al solito di iniziare questo diario con adeguate illustrazioni, appena sarà possibile.

Per oggi è tutto. Cordiali saluti. Jack.Aubrey

Come dicevo nel mio primo messaggio, l'altro ieri ho ufficialmente iniziato la costruzione della sezione maestra.
Molto diligentemente ho preso in mano le schede delle istruzioni ed ho iniziato con la primissima. Il lavoro da fare era poco ma di fondamentale importanza. Un errore di montaggio in questa fase e sei fritto.

Ho preso la dima guida fornita con i fascicoli, ne ho fatto due fotocopie, ho applicato il nastro adesivo trasparente nelle zone dove avrei dovuto eseguire l'incollatura (centro chiglia e baglio inferiore) e via.

Ho tinteggiato con un mordente tipo "mogano" i quattro pezzi (le semi costole) e ho aspettato che asciugassero. Quindi ho provveduto all'incollaggio, facendo nello stesso momento anche il montaggio del baglio in noce 5 x 5. Ecco qui di seguito tre immagini del lavoro della giornata. Ho utilizzato colla alifatica. Conto di utilizzare quasi esclusivamente questo collante.

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Confesso che ho considerato l'opportunità di rifarle con un compensato un pò più robusto, perchè mi sembra decisamente "leggero" ma poi ho lasciato perdere. Anche se il tutto assemblato è abbastanza piatto, ciononostante le due costole non sono perfettamente piane. Questo fatto mi ha fatto riconsiderare il metodo di assemblaggio. Ma questo lo vediamo in un prossimo messaggio.

Salutoni, Jack.Aubrey

Come ho anticipato nel messaggio precedente, ho valutato che lo schema di montaggio proposto nelle istruzioni della DeA era a dir bene semplicistico. Mettere in verticale perfetta le due costole ed incollare la chiglia nella posizione proposta mi sembrava poco "scientifico". Inoltre non è da sottovalutare la delicatezza dei due pezzi.

Per me era dunque necessario uno strumento, o meglio uno scaletto, che permettesse il montaggio di questi pezzi in modo preciso, solido e fungesse anche come base di lavoro espandibile in futuro, man mano che si sale con la costruzione dei ponti.

Ho quindi ideato una aggeggio come quello mostrato nelle immagini sottostanti, che permette di fissare i tre pezzi (le due costole e la chiglia) all'interno di una struttura solida e sopratutto in squadra sotto tutti i punti di vista. Questa è la struttura iniziale, destinata poi a modificarsi e a crescere man mano che il lavoro procede. Le sporgenze ai lati sono intenzionali perchè servono per fissare lo scaletto al tavolo di lavoro con morsetti.

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In questa ultima immagine possiamo vedere come funziona: qui si possono vedere le costole e la chiglia posizionate sullo scaletto. Comunque al momento non sono ancora incollate.

Cordiali saluti. Jack.Aubrey

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PS. Questione colla alifatica: al momento di iniziare il lavoro mi sono ritrovato che il tubetto della colla vinilica che usavo abitualmente era in questi mesi seccato. Ho quindi dovuto ripiegare su due soluzioni: una vinilica per esterno che però fa presa in 20/30 minuti oppure un vasetto praticamente nuovo di colla alifatica che avevo acquistato tempo fa per fare delle comparazioni. Di fatto ho scelto quest'ultima in quanto è abbastanza rapida nel fare presa, più o meno come la Pattex Vinyl Express. Avendo cominciato in questo modo, ho quindi deciso di continuare così. Occhio però che non è trasparente, quindi occorre pulire bene le fuoriuscite di colla in eccesso. Io uso un panno in microfibra leggero inumidito.

Ulteriori immagini che mostrano i pezzi montati sullo scaletto. Ora non mi rimane che procedere con l'incollaggio.

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Alla prossima puntata. Jack.Aubrey

PS: la colla alifatica l'ho acquistata tempo fa presso un negozio di modellismo. E' un flacone in plastica da 100 cc. e, leggendo l'etichetta molto anonima scopro ora che è confezionata e commercializzata dalla Mantua Model. Non mi ricordo il prezzo. Non mi sembra male come utilizzo. L'altro ieri e oggi ho portato avanti un bel pò di lavoro e si utilizza molto bene: fa presa subito (tenete presente che non ci sono incollaggi difficili in questo modello) e già dopo pochi minuti puoi maneggiare il pezzo con una certa sicurezza.

Lo scaletto ha ora subito una leggera modifica, appena posso scatto delle nuove foto.

5 Maggio 2009: dopo aver predisposto lo scaletto di montaggio ho provveduto ad incollare i due quinti alla chiglia. La chiglia distribuita nei fascicoli era leggermente arcuata per cui ho provveduto a rifarla con un listello delle stesse dimensioni in faggio massello. Per la verità lo spessore della nuova chiglia è di mm. 5 invece di 4 ma la cosa non ha comportato significativi cambiamenti. Comunque questo pezzo è stato poi tinto con lo stesso colore usato per i quinti.

Dopo un paio di ore l'incollaggio della chiglia ai quinti era asciutto completamente ed allora ho iniziato a installare il fasciame interno. Per questo lavoro si sono utilizzati dei listelli da 5 x 2 in sapelli. A differenza dell'installazione di una fasciame esterno, dove una volta terminato puoi passare ben bene la carta abrasiva per pareggiare il tutto, per un fasciame interno occorre fare molta più attenzione perchè la zona da lisciare non è facilmente accessibile. Ho quindi lisciato singolarmente sui quattro lati ogni listello ed ho cercato poi di livellarli tutti insieme prima di incollarli: i listelli sono stati appoggiati su una piattaforma piana (asse nuova da taglio da cucina in plastica) e lisciati tutti insieme con un blocchetto levigatore. Una volta incollati non dovrebbero mostrare grossi dislivelli e ridurre quindi al minimo il lavoro di levigatura necessario.

Inutile dire che tutto il montaggio è stato fatto con l'ossatura rigidamente fissata allo scaletto.

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Quando anche questo secondo lavoro di incollaggio si è completamente asciugato ho provveduto ad estrarre il modello dallo scaletto per verificare il lavoro fatto e passare una mano di colla (diluita) con un pennellino nella parte che non sarà poi visibile del fasciame in modo da far penetrare la colla nelle leggere fessure tra un listello e l'altro. Le prossime due immagini mostrano il modello estratto dallo scaletto.
Ribadisco che si tratta comunque di una struttura molto fragile nella parte superiore. Serve quindi molta attenzione per evitare rotture accidentali. Questa attenzione potrà diminuire gradualmente man mano che si salirà verso la sommità con la listellatura, ma la cosa non sarà molto breve. Quindi "Occhio alla Penna".

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6 Maggio 2009: ulteriori leggeri progressi sul modello.

Per prima cosa parliamo della modifica che ho dovuto eseguire sullo scaletto per permettere di rimuovere e di fissare il modello da/ad esso senza dover tutte volte incollare e poi scollare il listello che lo trattiene. In primo piano potete notare come lo scaletto è stato modificato in modo da ottenere una guida fissa, incollata nella corretta posizione, nella quale infilare un listello 5 x 5 di ramin. Questo trucco permette di rimuovere il modello semplicemente estraendo il listello 5 x 5.

Quindi ora vediamo cosa è stato fatto di nuovo: per primo è stato costruito il blocchetto che fungerà da base dell'albero di maestra. Il pezzo è costituito da cinque rettangolini in compensato che devono essere incollati tra di loro rispettando una determinata sequenza. Una volta asciutto è necessaria la rituale levigatina con carta via via più fine per pareggiare ben bene il tutto. Quindi si colora con il mordente e, una volta asciugato quest'ultimo, si incolla sulla chiglia nell'apposita scanalatura.

Nel frattempo è iniziata l'applicazione del fasciame esterno partendo dalla chiglia. al momento sono stati installati sette listelli di sapelli per ogni lato. Questa operazione si è dovuta dare con il modello estratto dallo scaletto.

Si lascia poi asciugare con il modello inserito nello scaletto e si inizia lo stesso lavoro di listellatura per chiudere completamente il fasciame della parte interna.

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In queste ultime due immagini potete osservare il modello ripreso estratto dallo scaletto ed è anche possibile osservare meglio le modifiche eseguite sullo scaletto, qui mostrato smontato.

Notare anche la notevole differenza di colore dei listelli di sapelli 5 x 2, che come al solito sono inseriti in piccola quantità in più fascicoli. Questo fa si che in ogni spedizione ci siano listelli di colore leggermente differente e talvolta pesantemente differenti.

Se si pensa che poi in questa zona ci sarà presente la zavorra (pietre) a ricoprire il tutto, questo aspetto passa in secondo piano, ma è comunque un suggerimento che quelli della DeA dovrebbero recepire e comportarsi di conseguenza per minimizzare se non annullare totalmente questo problema qualitativo.

Ricordo che anche per il modello intero della SST questi problemi erano emersi puntualmente. Se qualcuno ricorda i listelli in noce 4 x 2 che servivano per gli incintoni sicuramente saprà i salti mortali che si erano dovuti fare per rimediare.

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Alla prossima puntata. Jack.Aubrey

Venerdì 8 maggio 2009: continua il cantiere.
Per l'occasione ho adottato la prassi di utilizzare la cucina, locale molto luminoso, subito dopo il pranzo. La moglie è contenta perchè mi do da fare per sparecchiare ed io sono contento perchè lei è contenta. Scherzi a parte, iniziamo con una prima immagine dove sono presenti due prodotti: a sinistra il tubo della colla alifatica fin qui utilizzata e a destra una new entry, almeno per questo progetto. Si tratta di un olio per legno, disponibile anche in tonalità colorate, che io ormai tendo ad utilizzare al posto delle varie vernici tipo turapori, trasparenti acrilici o poliuretanici, ecc.

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Per l'applicazione di questo olio, che una volta penetrato è perfettamente asciutto e opaco, utilizzo un pennello non molto grande e spalmo l'olio sulla parte da impregnare. E' però necessaria una buona preparazione tale da rimuovere il più possibile tracce di colla che altererebbero la penetrazione dell'olio. Quindi bisogna armarsi di pazienza e di carta vetro e "fare un po' di polvere". Applicare questo olio, che io uso nella versione non colorata, fa mutare il colore del legno, specialmente quelli scuri come il noce e il mogano (o sapelli) in modo impressionante. Le fotografie che seguono mostrano il modello dopo l'applicazione di questo olio. Non so quanto la resa cromatica delle immagini dia idea della differenza, ma posso assicurare che il colore è molto, molto cambiato.

Uno dei vantaggi di questo olio è che non tappa i pori del legno e quindi permette, anche dopo la sua applicazione, di utilizzare tranquillamente colla vinilica o alifatica sicuri che l'incollaggio che ne risulterà sarà come sul legno non trattato.

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Nel frattempo ho portato avanti un pò di lavoro sul fasciame esterno, sempre con listelli di sapelli 2 x 5, che ora arriva a sovrapporre quasi tutta la parte interna. E' stato inoltre applicato, come da istruzioni, un terzo baglio.
Ora sto lavorando ad applicare il fasciame sul pezzo di compensato da mm. 1,5 che diventerà il ponte inferiore.

Altre due immagini dove forse si può vedere ancora meglio l'effetto cromatico dovuto all'olio. Nulla di nuovo dal punto di vista nuovi particolari costruiti.

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Alla prossima puntata. Jack.Aubrey

Ottimo lavoro........complimenti!;) Io invece ho realizzato la sezione maestra H.M.S. Victory da scatola di montaggio della Corel. Uno di questi giorni aprirò un topic proprio su questo lavoro e poi magari mi dici cosa ne pensi....accetto anche le critiche.
Buon proseguimento e a risentirci! (sono curioso del tuo lavoro)
Ciao

Domenica 10 Maggio 2009: arrivato a questo punto le istruzioni della DeA fanno lavorare sul ponte più basso. I pezzi su cui lavorare sono il piano del ponte in compensato nobilitato di 1,5 mm. di spessore che deve essere listellato nella parte superiore con listelli 3 x 1 di "ramin". Le istruzioni parlano di tagliare tante striscie di circa 10 cm. e di incollarle sul ponte a partire da una linea di mezzeria.

Io ho adottato uno schema diverso.

Ho diviso il ponte (largo cm. 9) in tre parti da 3 cm. cadauna e ho applicato i listelli in modo sfalsato, per cui lo schema si ripete ogni tre listelli di fasciame. Le due immagini qui sotto (una senza flash e l'altra con il flash) mostrano l'andamento dei corsi. Il tutto è già stato levigato con un blocchetto levigatore ed è stata applicata una mano di olio (quello presentato qualche messaggio fa). Da notare la notevole differenza di colore dei listelli, forniti ancora una volta in tre diversi fascicoli. Alla DeA non imparano per nulla . . .

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Prima di fissare il ponte ai tre bagli in noce africano 4 x 4 appositamente installati ho deciso, dovo un'oretta di pensate, di tentare di riprodurre lo schema reale della struttura sottostante al ponte, che non si limitava a poggiare solo su tre bagli, anche se di grande dimensione.

Ho allora tentato una soluzione stile "ammiragliato". Attenzione,non si tratta di costruzione in ammiragliato "regolare" ma solo un tentativo di imitarne con poca spesa il risultato visivo. Le due immagini che seguono mostrano il lavoro fatto nella parte sottostante con listelli di legno chiaro (ramin (quello vero) in 3 x 3 e tiglio in 2 x 2) in modo che si incastri perfettamente sui tre bagli fissati alla sezione.

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Lunedì 11 Maggio 2009: la foto mostra il ponte incollato al suo posto. Rispetto alle foto precedenti sono stati aggiunti due listelli di noce africano 2 x 3 nella parte centrale. Il resto delle immagini nel prossimo messaggio.

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Cordialmente. Jack.Aubrey

PS: Caro magicbox, apri prima che puoi la discussione sulla sezione della Victory e popolala di immagini a più non posso. La cosa mi interessa molto. Jack.