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 Oggetto del messaggio: Re: La Belle - Hachette - Discussione Generale
MessaggioInviato: 07/05/2017, 8:26 
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Iscritto il: 18/02/2009, 13:42
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Io non sono un gran modellista ma di artiglieria cinquecentesca (che poi è durata fino al 1700 senza troppe variazioni) ne conosco il funzionamento in quanto da molti anni partecipo in prima persona a rievocazioni storiche dove vengono simulate battaglie con cannoni sia a avancarica che a mascolo pur di campagna. Ecco due esempi

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Assicuro che per la manipolazione di quelli ad avancarica occorre dello spazio che sulla Belle non ci sarebbe .
Non ho solo letto dei libri, ma ho pure messo in pratica quello che ho letto. Quei cannoni e molti altri sono auto costruiti e perfettamente funzionanti copiando modelli esistenti nei musei.
Inoltre abitando a Venezia ho la fortuna di accedere (come ricercatore e rievocatore storico) all Arsenale e al Museo Navale dove sono conservate opere sia in originale che in scala (modelli) a partire dal motore dell'Elettra di Marconi.
Desidero far presente che tutti i studiosi di storia medioevale e rinascimentale ritenevano fino a poco tempo fa che le rievocazioni storiche fossero delle carnevalate. Dopo una nostra collaborazione con Franco Cardini si sono ricreduti in quanto la storia vissuta, come la viviamo noi, li aiutava nel loro lavoro di studio e critica.
Attenzione! Se non si dibatte e non ci si confronta non si progredisce. Pensate che se l'uomo avesse aspettato solo che intervenisse lo studioso di turno e non avesse fato delle ricerche tante invenzioni non sarebbero mai state realtà. L'uomo è progredito confrontandosi e ricercando la soluzione a volte uscita per caso, che senza i vari tentativi sarebbe stata per sempre nel limbo.
Il ponte predisposto per lo sparo veniva corredato da una serie di attrezzature necessarie per il funzionamento dei cannoni.
questi per un pezzo ad avancarica sistemato in un ponte inferiore

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e sulla tolda

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certo che non tutto ciò era deposto sulla tolda in quanto micce, polveri ecc non potevano rimanere alle intemperie e quindi venivano sistemate al momento della battaglia dai mozzi prelevandole dalla santabarbara. Si capisce che in caso di battaglia, ammarare la lancia, spostare l'invasatura e gli alberi di ricambio. sistemare i cannoni sui sabordi e manovrare le vele non era certo cosa funzionale.
Mi sono chiesto inoltre se il combattimento bordo contro bordo con le due navi incrocianti poteva continuare con l'inversione della rotta cambiando mura con conseguente ricomposizione della velatura. Allora il concetto di combattere da un solo bordo non sarebbe giustificabile e quindi la supposizione del Boudriot non sarebbe supportata dalla eventuale realtà perchè ricomporre sul lato opposto tutto l'armamentario diventerebbe troppo ferruginoso per non dire impossibile in quanto la rapidità di fuoco era l'elemento decisivo. In questo gli inglesi erano maestri, dal momento che i loro equipaggi migliori, composti da sei serventi, riuscivano a pulire, caricare e rimettere in punteria un pezzo in circa 90 secondi. Gran parte delle quasi ininterrotte vittorie che hanno riportato per secoli sui mari è dovuta proprio alla superiorità in questo campo: a Trafalgar, per esempio, i cannonieri della Victory o del Royal Sovereign (la nave di Collingwood, il vice di Nelson, un tenace fautore dell'addestramento al tiro) sparavano tre volte più veloci di francesi e spagnoli.
Anche a terra il personale impiegato per il funzionamento era costituito da un Comandante di Sezione ed una squadra formata da un Sergente, due cannonieri e quattro serventi.
I cannonieri erano responsabili del puntamento del pezzo sia per la gittata che per la direzione.
L’alzo veniva modificato utilizzando zeppe di legno sotto la canna.
I quattro serventi – due di destra e due di sinistra – servivano per l’armamento e lo sparo: i primi due per il caricamento, il secondo di sinistra era addetto all’innesco, il secondo di destra per l’accensione dell’innesco.
Effettuato il caricamento con il calcatoio si battevano sette colpi di intasamento per comprimere la carica che successivamente veniva bucata con uno spillone attraverso un forellino praticato sulla culatta (il cosiddetto foro focone); si immetteva poi dallo stesso foro la polvere per l’innesco che si infiammava con un “buttafuoco” (miccia a lenta combustione).
Dopo ogni colpo sparato si effettuava lo scovolamento per pulire l’interno della bocca da fuoco per eliminare i residui carboniosi dello sparo; per poter ottenere anche il raffreddamento della canna si impiegava uno scovolo umido di acqua.
Il Comandante impartiva tutti gli ordini sia per la messa in batteria del pezzo che per il relativo funzionamento.
Concludo pertanto questo mio intervento tirando questa conclusione:
Su la Belle l'utilizzo di cannoni ad avancarica (3 libbre) è possibile solo sparando da un bordo, dopo aver sgomberato il ponte amarrando la scialuppa, spostando il ricambio degli alberi sul bordo opposto e svincolando dal interno della murata i cannoni piazzandoli dopo averli caricati nei sabordi. Se poi si cambia mura, cosa che a vela è una consuetudine con conseguente movimento di personale sul ponte per ricomporre la velatura , viene fuori una certa confusione, Mi sembra un operazione abbastanza intricata e ferruginosa.
L'utilizzo di cannoni a retrocarica mi sembra una supposizione più inerente alla realtà, in quanto non abbisognano di movimentazione sul ponte e quindi tutte le strutture ivi postate non debbono essere rimosse e i cannoni possono essere già impostati davanti ai propri sabordi.
Tutto ciò non certo per modificare quanto già sviluppato dal Boudriot, ma per capire come potevano essere veramente le cose nel passato, attingendo da più fonti e confrontando gli studi e le ricerche effettuate da molti insigni studiosi. Così si impara e si progredisce.

Alla prossima
Ciao
OLI


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 Oggetto del messaggio: Re: La Belle - Hachette - Discussione Generale
MessaggioInviato: 07/05/2017, 21:25 
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Iscritto il: 19/02/2009, 12:56
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Ciao Oli
Io non sono uno studioso, ma faccio tutti i miei ragionamenti da quel poco che so.
Primo La la belle non credo che abbia mai fatto uno scontro a fuoco essendo una nave da carico seppur armata con 6 cannoni, è stata costruita appositamente per la spedizione di De Salle, inizialmente il progetto prevedeva un kit di montaggio che, numerata e caricata su altra nave, doveva essere poi ricomposta nel luogo di destinazione, dopo invece si cambiò idea e venne costruita in Francia e parliamo di una barca lunga 16,6 mt e larga 4,5 mt una motobarca dei tempi nostri. I cannoni a bordo penso siano stati proporzionati sia alle dimensioni della barca che alla missione da compiere, cioè colonizzare la foce del mississipi, partì insieme alla Joly nave con 36 cannoni ed altre 2 navi da carico, dunque la punta di diamante era la Joly.
In uno scontro navale dell'epoca le navi iniziavano a sgombrare i ponti e prepararsi allo scontro appena si avvistavano a miglia di distanza, tutto ciò che ingombrava i ponti veniva tolto e immagazzinato, così come le barche ammarate se davano fastidio. Si iniziava prima a mettersi nella posizione migliore per il vento a favore e quindi per poter manovrare e acquisire la posizione migliore allo scontro, di tempo ne passava parecchio, secondo una volta che erano a distanza di tiro iniziava la bordata che non era come ci fanno vedere nei film tutti i cannoni in una sola volta, avrebbero sfondato la murata con il rinculo, ma uno si e uno no in sequenza. Dopodiché ogni nave (quel che ne rimaneva)doveva rimettersi di nuovo in posizione se queste andavano in direzioni opposte l'un l'altro, e questo richiedeva parecchio tempo con quel che rimaneva dell'alberatura, sempre che una delle due non venisse disalberata, se andavano nella stessa direzione si sparavano finchè potevano, dopodiché c'era l'arrembaggio.
vass


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 Oggetto del messaggio: Re: La Belle - Hachette - Discussione Generale
MessaggioInviato: 07/05/2017, 23:27 
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Ciao Vass, grazie dell'intervento. Tutto quello che cerco di capire e quindi di supporre è come fosse armata La Belle visto che sono state fatte dal Boudriot solo supposizioni.
Ecco che sono andato a ricercare ogni possibile soluzione derivata dall'esistenza di determinate artiglierie navali che potrebbero indicare con una probabilità maggiore il tipo di armamento adottato.
Certo che il tempo a disposizione era molto, ma mi spieghi il perchè avrebbero dovuto dovrei fare tutto quel trambusto se potevano usare artiglierie che lo evitavano.
Il mio problema era ed è quello dell'utilizzo o meno di artiglieria a retrocarica.
Io ho cercato di dimostrare che poteva essere possibile e spero che qualcuno mi dimostri il contrario.
Modestamente faccio presente che il ponte è sempre stato libero da ogni attrezzatura che non fosse indispensabile in quanto le manovre dovevano essere effettuate con tempestività. Pensati che la maggior parte degli armamenti era in stiva e veniva portata sul ponte dai mozzi addetti, al momento del comando "ai pezzi", come avrai potuto renderti conto leggendo i post passati dove ho copiato alcune pagine dei 74cannni appunto per significare cosa succedeva prima dello sparo.
Ciao
OLI


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 Oggetto del messaggio: Re: La Belle - Hachette - Discussione Generale
MessaggioInviato: 08/05/2017, 9:23 
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Iscritto il: 19/02/2009, 12:56
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OLI ha scritto:

Il mio problema era ed è quello dell'utilizzo o meno di artiglieria a retrocarica.
Io ho cercato di dimostrare che poteva essere possibile e spero che qualcuno mi dimostri il contrario.
Modestamente faccio presente che il ponte è sempre stato libero da ogni attrezzatura che non fosse indispensabile in quanto le manovre dovevano essere effettuate con tempestività. Pensati che la maggior parte degli armamenti era in stiva e veniva portata sul ponte dai mozzi addetti, al momento del comando "ai pezzi", come avrai potuto renderti conto leggendo i post passati dove ho copiato alcune pagine dei 74cannni appunto per significare cosa succedeva prima dello sparo.
Ciao
OLI

Ciao Oli
Se parliamo di navi di un certo rango come la 74 cannoni posso dirti che le petriere non venivano usate come armamento principale, per il semplice fatto che non erano abbastanza potenti da fare danni alla nave nemica, erano di calibro piccolo e gittata limitata per via che la maggior parte dei gas di scoppio veniva sprecata tra la giunzione del focone o mascolo con la canna. Il cannone a retrocarica fu infatti inventato verso la fine del 700 con l'avvento del vitone sulla culatta e perfezionato più avanti con la cartuccia metallica.
vass


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 Oggetto del messaggio: Re: La Belle - Hachette - Discussione Generale
MessaggioInviato: 08/05/2017, 13:28 
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Carissimo Vass sono perfettamente d'accordo con te. Gli esempi che ho fatto servono solo a far vedere come si procedeva nell'uso dell'artiglieria marina ad avancarica. Cannoni a retrocarica a mascolo su navi di rango è cosa impensabile se non per alcune petriere a forcella montate sul capo di banda.
Soltanto su La Belle, per la predisposizione di alcune strutture sul ponte e per il fatto che era una nave mercantile, la difesa a mezzo cannoni di piccolo calibro come quelli a retrocarica, potrebbe essere ipotizzabile.
Quindi se il Boudriot fa delle ipotesi sull'armamento o meno de La Belle senza alcuna documentazione, non capisco perché anch'io non possa fare altrettanto motivandole con delle documentazioni.
Se coloro che pensano che per fare fuoco si doveva ammarrare la scialuppa benissimo, portino per piacere una documentazione a tal riguardo!
E che non mi si venga a dire che in Francia il cannone a retrocarica non era praticato perché questo è un reperto francese

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Ciao
OLI


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 Oggetto del messaggio: Re: La Belle - Hachette - Discussione Generale
MessaggioInviato: 09/05/2017, 8:48 
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OLI ha scritto:
Soltanto su La Belle, per la predisposizione di alcune strutture sul ponte e per il fatto che era una nave mercantile, la difesa a mezzo cannoni di piccolo calibro come quelli a retrocarica, potrebbe essere ipotizzabile.

Quindi se il Boudriot fa delle ipotesi sull'armamento o meno de La Belle senza alcuna documentazione, non capisco perché anch'io non possa fare altrettanto motivandole con delle documentazioni.
Se coloro che pensano che per fare fuoco si doveva ammarrare la scialuppa benissimo, portino per piacere una documentazione a tal riguardo!


Ciao Oli
Certo che può essere ipotizzabile, senza una prova che lo smentisca tutto è ipotizzabile, anche se io ho dei dubbi su quel tipo di cannone su La Belle.
Per quanto riguarda l'ammaraggio delle scialuppe durante una battaglia le navi lo facevano per sgombrare il ponte e abbordare le navi nemiche, lo dimostrano i vari dipinti rappresentanti battaglie navali dell'epoca. Ne allego qualcuno che lo dimostra.
vass


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 Oggetto del messaggio: Re: La Belle - Hachette - Discussione Generale
MessaggioInviato: 09/05/2017, 9:03 
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Ciao Vass, grazie dell'intervento. Non credo però che avessero ammarrato le scialuppe per poter far rincuolare i cannoni in quel tipo di vascelli. Suppongo che il motivo fosse diverso.
Finalmente una risposta al quesito cannoni su La Belle degna di attenzione.
Lunedì, 08.05.2017

Ciao Mario, era un po’ che non ci sentivamo.
Ieri, in un uggioso pomeriggio domenicale di pioggia, stanco di lavorare ad un (brigoso) disegno del 3° Vol., ho “fatto un giro” su internet per vedere che novità ci potevano essere riguardo La BELLE e, ovviamente, ho scoperto che i forum e le discussioni al riguardo stanno proliferando a dismisura.
Ho letto con interesse i tuoi scritti (come fai a reggere   TRE  forum contemporaneamente ???   Non ti scoppia  “la virilita”?) e, se mi perdoni la battuta cattiva, direi che sta proprio venendo fuori un bel pasticcio (in pratica tante ma….confuse idee).
Ho allora deciso di aggiungere alcune (forse “non poche”) righe a quanto ti avevo già inviato: bada bene, l’intenzione sarebbe quella di provare a suggerire qualche soluzione, se poi invece il risultato sarà di ”aumentare il casino”, non tenerne conto e….. non cancellarmi dalla lista dei tuoi amici.
Andiamo per ordine cominciando dagli argomenti più vecchi

I CANNONI

Ho molto “rimuginato” su quel discorso e, tanto per cominciare, mi sembra che basarsi su quello che il Boudriot scrive riguardo la messa in batteria di un 36 libbre sia abbastanza “azzardato”: un 36 libbre era una “bestia inumana”, pesava 3.647 Kg che, con l’affusto, andavano probabilmente vicino alle 4 tonnellate, mentre un cannone da 3 libbre pesava, completo di affusto, circa 4,5 q.li (ho fatto un calcolo veloce, ma non penso ci possano essere differenze significative) e, anziché una palla da 17,622 kg (perdona la precisione al grammo ma sai com’è, purtroppo mi porto dietro la “tara” di una laurea in ingegneria) sparava una “biglia” da circa 1,5kg.
Questo chiaramente significava un rinculo ben inferiore, che risultava perfettamente controllabile da pochi serventi e poteva essere (sicuramente?) frenato prima che il pezzo andasse a sbattere contro le strutture centrali dello scafo.
Ovviamente le mie sono ipotesi, ma se si guardano i disegni di piccoli scafi armati con artiglierie di piccolo calibro, si potrà notare che, il più delle volte, non c’è assolutamente lo spazio per un rinculo “completo” che possa portare la volata ben all’interno della murata.
Un esempio è dato anche dal BERLIN, i cui disegni ho “MOLTO STUDIATO”  per la costruzione del modello: sul cassero e nella cabina del comandante ci sono quattro pezzi da 2 libbre (ad avancarica!!) ma, nonostante siano lunghi in totale circa un metro e mezzo (anziché 175cm come quelli de  La BELLE), non hanno assolutamente lo spazio per arretrare più di tanto, ma solo quanto serve a far rientrare la volata all’interno dei sabordi per poter chiudere eventualmente il portello (quelli dentro la cabina) .
E allora?
Ti dirò che ho dovuto andare a “rivangare” nella mia “vacillante memoria”  per ricordarmi come avevo “acquietato la mia puntigliosa coscienza” riguardo a tale amletico dubbio e mi è venuto in mente che il tutto si era basato su qualcosa che avevo visto da qualche parte non so quando e non so dove  (notare la precisione della mia citazione iconografica) ed ho cominciato a scartabellare a tutto spiano libri e disegni, ma senza assolutamente ritrovare quello che (mi sembra di ricordare) avevo visto e quanto cercavo (sai com’è, gli anni, l’età, gli stravizi,….)
Poi, consultando il volume di Boudriot sull’artiglieria di mare francese, ho trovato la figura che ti allego: non è assolutamente quello che cercavo, ma rende l’idea.

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In pratica:  è ovvio che per un cannone di grosso calibro disposto sottocoperta ci vuole un sacco di spazio, ma un pezzo di piccolo calibro, disposto sul ponte scoperto, può essere benissimo caricato anche se la volata non è rientrata all’interno dello scafo, purché ci sia la possibilità di scavalcare “abbastanza agevolmente” il capodibanda e ci siano “un po’ di cose” (parasartie, sartie o altro) che diano un minimo di sicurezza a chi effettua l’operazione, in modo da limitare il rischio che possa cadere in mare.
E se l’operazione era possibile per una “grossa boccia” come quella della figura, a maggior ragione non avrebbe certo dato grossi problemi per una palla da 3 libbre (neanche un chilo e mezzo) con un diametro di 7cm.
Per di più La BELLE era stata pensata per esplorazione fluviale, in America avrebbe dovuto arrivarci smontata e se ha fatto la traversata con i suoi mezzi l’ha fatta sotto la copertura delle artiglierie di una nave ben più grossa: La BELLE  non era stata costruita per combattere in mare (cosa avrebbe potuto fare contro un corsaro inglese o olandese con tre cannoni da tre libbre per bordo?) ma, al massimo, in un fiume e/o in acque interne per cui l’attrezzatura e l’armamento avrebbero dovuto servire per difendersi dai nativi armati di archi e frecce e, se ci fosse mai stato da utilizzare i cannoni, sarebbero stati impiegati in un fiume, con acque calme e con l’unico rischio per chi si sporgeva fuori murata di beccarsi una freccia dagli indiani.
Per inciso, la documentazione che non ho ritrovato era un bellissimo schizzo del caricamento di un (piccolo) pezzo di un cutter o di uno schooner armato, con due serventi (su un totale di tre o quattro in tutto) che, a cavalcioni della murata (o in piedi sui parasartie), si sporgevano fuori bordo tenendosi con una mano alle sartie (o qualcosa del genere) e con l’altra azionando uno il calcatoio mentre l’altro aveva in mano la palla e aspettava di inserirla nella bocca.
In conclusione:
Il pezzo da 3 libbre è decisamente “azzardato” ma, a mio parere, ci sono solo un paio di alternative: o si fa atto di fede rispetto a quanto disegnato da Boudriot, oppure si può ipotizzare un pezzo da 2 libbre con una lunghezza totale di 150cm circa.
Se lo avevano gli olandesi (e riguardo a questo Szymansky, nella sua ricostruzione della BERLIN è assolutamente categorico), perché non avrebbe potuto esistere anche in Francia? Boudriot non lo cita, ma non cita neanche il 3 libbre (almeno io nel volume non l’ho trovato) e, dato che nel relitto non sono stati trovati reperti che possano confermare i 3 libbre, perché non ipotizzare i 2 libbre?.
Per di più i pezzi a retrocarica non sono citati (perlomeno come pezzi imbarcati) né da Boudriot per la Francia,  né da Caruana per l’Inghilterra, né da altri che trattano la cantieristica olandese di quell’epoca ed anche le due foto che ho visto in uno dei forum si riferiscono (se non ho visto male) ad un pezzo da fortezza del XVI secolo, mentre la foto che ho trovato io non specifica più di tanto,  per cui….??).
Ovviamente questo è solo il mio parere, per il resto possono esserci altre opinioni e, dato che il tutto non si basa certo su una “inoppugnabile documentazione fotografica originale dell’epoca”, una diversa analisi delle fonti o una diversa conoscenza nel settore specifico può benissimo portare ad altre conclusioni.
Un’ultima considerazione.
Non penso che potesse esserci alcun problema per mettere a mare (o, meglio, a fiume) la barca di servizio, in quanto La BELLE era sicuramente equipaggiata con i paranchi di straglio: probabilmente Boudriot si è dimenticato di disegnarli (una delle non poche “sviste” nelle sue monografie), ma Anderson, nel suo libro che tratta dell’attrezzatura velica del XVII secolo, ne fa una accurata e precisa descrizione e Frölich li ha scrupolosamente montati nel suo modello (vedi foto di copertina).
Inoltre (a mio parere) dovevano esserci anche i paranchi alle estremità dei pennoni di maestra e di trinchetto, che erano un complemento indispensabile dei paranchi di straglio e di quelli di colombiere per la movimentazione dei carichi a bordo.
In effetti Anderson dice di non aver trovato tali paranchi su modelli di navi francesi, ma gli olandesi li avevano eccome anche se, contrariamente agli inglesi che li lasciavano sempre montati, sulle navi olandesi i paranchi di varea venivano attrezzati solo quando necessario per cui sembrerebbe molto strano che sulle navi francesi non fosse in uso un’attrezzatura di tale importanza che, fra l’altro, sulle navi francesi veniva utilizzata anche per traversare le ancore.
Dettaglio dell’estremità del pennone di maestra del modello originale d’arsenale di vascello olandese a due ponti del 1665 (lato di dritta, visto da prua): indicato dall’asterisco il penzolo del paranco di varea, la cui estremità, quando il paranco non era montato, veniva legata al pennone.

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Il modello (a grande scala – trovi alcune foto sui nostri due volumi), era conservato a Berlino e venne distrutto durante la 2a GM.
Appena possibile ti manderò ulteriori note riguardo il kit dell’HACHETTE che, più si va avanti, più dimostra di essere una emerita porcheria: per ora comprerò ancora un po’ di fascicoli, in quanto sono curioso di vedere come risolvono tutte le stupidaggini che stanno impostando e, in futuro, vista la mia posizione nell’ambiente modellistico, voglio poterne parlare con piena cognizione di causa.
Cordiali saluti e…..arrivederci alla prossima puntata
Federico Ostan
Grazie Federico comincio ad avere idee molto più chiare.
OLI


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Ciao Oli
Per quanto riguarda l'ammaraggio delle barche i motivi potevano essere molteplici, la principale era lo sgombero dei ponti a prescindere dal rinculo dei cannoni, che poi il rinculo di un cannone è frenato dalla sua braga dunque gli spazi, penso, fossero calcolati. Sono comunque d'accordo con Federico che il calibro dei cannoni montati su la La Belle fossero da 2 libre, mentre per i paranchi per ammarare la scialuppa venivano armati alla bisogna come tante altre manovre per i lavori di bordo.
vass


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MessaggioInviato: 09/05/2017, 20:57 
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Carissimo Vass vedi che alla fine tutto rimane ipotesi. Ma non ha importanza. Intanto ho imparato tante cose andando a cercare notizie a destra e a manca, tra l'altro l'ammarraggio della scialuppa me l'hai procurato tu a suo tempo per realizzarlo sulla Santissima Trinidad.
Cannoni da 2, 3 libbre, a retrocarica o ad avancarica, petriere sul capodibanda? Nessuno è in grado di dare una risposta certa in quanto nessuno sa cosa c'era su quel benedetto ponte de La Belle. Alla fine uno ci metterà il cannone che più lo soddisfa.
Comunque come hai potuto vedere nello scritto di Ostan il rinculo viene inteso non come dovuto allo sparo ma per la ricarica: scovolatura, incalco e inserimento della palla che come illustrato veniva eseguita fuori bordo. Ecco che in questo caso venivano utilizzati due uomini in meno per cannone (sulla tolda ovviamente) in quanto i serventi per il rinculo non servivano.
Certo che un cannone come questo non si addiaccerebbe!

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Ciao
OLI


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Caro Oli
In tutti questi anni che faccio modellismo ho imparato che nulla è certo, pur documentando alcune questioni si ipotizza sempre che in quel determinato periodo si utilizzava questo armamento o questa velatura ma nessuno può darlo per scontato anche perché ogni comandante attrezzava una nave secondo le sue esigenze.
vass


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