Il cad e il navimodellismo
Dodicesima puntata
Carissimi Amici ho chiuso la scorsa puntata cercando di spiegarvi come si stampa con AutoCad, ho risolto il tutto a modo mio, ma può servire anche a voi. Nulla vieta che facciate esperimenti e se trovate un modo più razionale per farlo, ditelo, c’è sempre da imparare. Per disegni “più grandi” bisognerà rivolgersi ad una eliografia e se vi diranno a che scala stampo? Rispondete al 100% che per noi comuni mortali vuol dire 1:1 ovvero così come sta.
In teoria i miei “spiegoni” potrebbero finire qui, ne abbiamo visti di comandi e di trucchetti, ma ritengo di dovermi soffermare su alcuni punti, almeno sommariamente:
-disegnare e non copiare (caso di Pino e spero di qualcun altro intraprendente come lui);
-cosa ho copiato oltre le sez.trasversali per La Belle (può interessare a chi ha in progetto la sua realizzazione od altro modello più in generale);
-veloce carrellata sui comandi “iconcine” che non vi ho descritto e come “raddrizzare un jpg “storto” con AutoCad, ricordate? L’avevo lasciato in sospeso;
-conclusioni finali.
Ho fatto l’elenco per non dimenticare quello che ora ho in mente; se mi viene qualcosa d’altro lo dirò.
Disegnare e non copiareTanto di cappello a chi ci sta provando o vuol provarci, a mano o con il cad, è lo stesso, con il cad ritengo meglio per vie delle misure al centesimo, la possibilità di cancellare facilmente ecc. ecc. ne abbiamo già parlato e vedremo ancora nelle conclusioni.
Tutto quello che dirò è come la penso, non si offenda chi la pensa diversamente. Un collega napoletano anni fa, agli inizi della diffusione dei computer casalinghi, in una riunione di lavoro, a proposito di queste macchine “infernali” argutamente disse:
“Munnezza in, munnezza out” in seguito scoprii che era la traduzione letterale dall’inglese in partenopeo della frase “garbage in, garbage out” pronunciata da un personaggio famoso nel campo dell’informatica (mi sembra). Cosa vuol dire esattamente? Come in tutte le cose, per ora e fortunatamente, le macchine le comandano gli uomini (maschi e femmine, please) e visto che essi non sono infallibili non è detto che usando male un computer lo stesso restituisca qualcosa di buono, anzi il contrario. Torniamo a noi, presupposto per disegnarsi una barca/nave è avere delle misure le più precise possibili, come possiamo fare? Le prendiamo noi dal vivo (Pino) o dai sacri testi inglesi dove sono elencate tutte le misure dei vari componenti la nave, quasi tutte fatte di proporzioni, es. lo spessore di una costa all’altezza del madiere è 5/10 dello spessore della chiglia (misure a caso) e così via…Boudriot da delle misure, ma andiamoci cauti (vedere ultime pag. 1° vol 74 cann., provate a fare i calcoli con il piede di mm.325 e ne vedrete delle belle…) insomma non è per niente facile non avere “immondizia in”…
Torniamo a Pino (mi scuserà per la continua citazione) ha le sue misure, ci ha fatto anche vedere il modo ingegnoso con cui le ha prese, Ok? Ora ha sviluppato a mano i disegni delle ordinate, della chiglia, ha tagliato i pezzi e…si è accorto che qualcosa non andava (in effetti non ci ha detto cosa). Che consiglio posso dargli? Provare e riprovare fino a che non ha un risultato buono oppure disegnare il tutto con il cad e verificare preventivamente. Come? Non ho i suoi disegni e le sue misure, ipotizzo: disegnarsi le ordinate come abbiamo visto per le sez. trasv. e già potrà farsi un’idea, mi spiego, se una ordinata è più larga o più stretta della seguente o precedente mentre logicamente dovrebbe essere il contrario e lo si vede ad “occhio nudo” evidentemente c’è qualcosa che non va. Ammesso che le ordinate appaiano ok, svilupperei una vista da sopra della barca, alle distanze prese sul posto traccerei delle rette parallele rappresentanti la larghezza delle ordinate ad una altezza uguale per tutte, diciamo cm.2, poi congiungerei le estremità di tali rette con una “spline” e vedrei: se la curva è “fair”, filante, coerente direi io, tutto ok; se invece sembra un “tratturo” (Pino mi capisce, siamo entrambi pugliesi) e cioè ondivaga, allora ci sono problemi. Come rimediare? O riprendere meglio le misure, ma non è facile sia perché la barca non “sta” a Torino e sia perché è oggettivamente difficile anche avendola a disposizione. Reputo Pino persona intelligente e quindi sicuramente riuscirà nel suo intento, sono a sua disposizione per eventuali altri consigli. Morale? Almeno per cominciare partiamo da una buona monografia, da prendere sempre “con le molle”, ne abbiamo già parlato troppo…studiare i disegni, misurare, controllare, ricopiare con cad ecc.ecc.ecc. ed alla fine realizzare comunque una “ciofeca” (parlo in generale, Pino non c’entra e mi ci metto io per primo) ovvero comprarsi una bella scatola di montaggio e…fare gli stessi errori di chi l’ha progettata…A voi la scelta…Argomento chiuso.
Cosa ho fatto con La BelleAttualmente le viste trasversali (planche 3), la vista laterale (pl.1), la vista da sopra (pl.2 relativamente alla linea d’acqua n.7), la vista laterale con dettaglio delle doppie coste (pl.7), particolari vari tipo arcaccia, dritto di poppa ecc., mi riservo, quando ci arriverò, sistemazione dei bagli, interni, tutto quello che mi potrà servire ed aiutare, dimenticavo tutte le doppie coste (29) di cui a pl.4 e 5. Posto sezioni di tali disegni perché possiate vederne i particolari nel sub-argomento “nostri disegni”. A parte le sez.trasv. il tutto nasce da una griglia di base derivante da misurazioni e decisioni. Se interessano più dettagli parliamone in commenti
Carrellata sui comandi “iconcine” che ho nella mia finestra AutoCadApro e vedo cosa non vi ho illustrato. Qualcuno di buona volontà, Bruno a caso, potrebbe fare un elenco dei comandi che ho dettagliato, con la pagina relativa…scherzo Bruno. Vediamo, mi accorgo che sarebbe troppo lungo, ormai siete “svezzati” e potrete (dovrete) provare da soli altrimenti “facciamo notte”…. Comunque:
-File, Modifica ecc. comandi più o meno comuni in ambiente windows
-2a riga, abbiamo detto che appare di default, abbiamo cliccato con dx su “design center” per avere le iconcine che non appaiono di default
-3a riga, guardatevi i primi quattro, il quinto “colore” l’abbiamo visto, il sesto “DaLayer” ci dice il tipo di linea, cliccate sulla freccina e guardate la “tendina” se volete anche su “altro” e vedrete quanti tipi di linea potrete usare, il sesto, sempre “DaLayer” ci fa scegliere lo spessore delle linee…
-4a i vari tipi di “snap”, basta provare, layer ne abbiamo parlato ampiamente
5a i vari tipi di linee, curve, poligoni, cerchi ecc., sempre da provare; poi tutti i tipi di zoom ed altri comandi, alcuni già visti, altri da provare.
Non vi parlo dei blocchi, come si maneggiano, come si esplodono. Perché? Perché non ne ho la padronanza e potrei dire corbellerie, potrebbero servire, ma se ne può fare a meno…se volete sperimentate… TUTTO QUI e scusate se è poco…
Raddrizziamo con AutoCad un jpg stortoVe lo dovevo, vado a ripostare una immagine già vista, se non sbaglio, eccola, la ottengo con il comando: inserisci file raster:
Allegato:
Immagine-61.jpg
L’angolo di “stortura” l’ho dato con PhotoShop e quindi l’immagine è stata inserita già “storta”, vediamo come misurare l’angolo col cad e come raddrizzarlo:
Comando “quotatura” scegliere “angolare” a 1a domanda cliccare su linea storta, a 2^ cliccare su quella dritta e vedete:
Allegato:
Immagine-10b.jpg
Cancello la scritta 10°, comando ruota, seleziono tutto il jpg (TUTTO) sappiamo come si fa, mi chiede “specificare punto base”, clicco con snap intersez. al vertice, mi chiede “specificare angolo”, digito 10, enter ed ecco:
Allegato:
Immagine-10c.jpg
La “storta” è ora ortogonale, l’ex ortogonale è diventata “storta”. A questo punto vado avanti dopo aver cancellato l’ attuale “storta” (quella a sx.) . Ci siamo? Penso di si. Conclusioni finali con ultima puntata. Ciao
Mario
Torino, 26/2/2011
P.S.: non ci crederete, ma ho imparato qualcosa di nuovo e subito ve la passo. Numererò la/le pagine 75bis, ter ecc. per non incasinare le puntate già scritte e numerate.
Mi è capitato di vedere non perfettamente ortogonale il jpg inserito, l’occhio umano è una grande cosa, ho fatto tutto come ho dettagliato innanzi, ma arrivato alla quotatura ho avuto risultato 0 –zero- e mi son detto: “evidentemente non ci vedo bene”, me ne son fregato ed ho ricalcato (niente di male, come vedremo trattasi di decimi di grado, diciamo 0,5 se superiore avrei avuto risultato 1, ininfluenti forse, ma non preciso al 100%) sbagliavo, mi son ricordato un certo settaggio che abbiamo fatto, la sezione gradi aveva 0 –zero- come intero e nessun decimale…Ho riesumato questa immagine ed ho fatto uscire gli stessi decimali (4) degli altri settaggi. Bingo! Ho rifatto tutta la procedura e quando ho quotato ho visto 0,15 (è un esempio) continuata la procedura ho digitato angolo 0,15 e finalmente il jpg si è veramente raddrizzato…
Se volete leggetevi velocemente il capitolo precedente, è un po’ “ostico”, vediamo in pratica cosa fare:
Apro la finestra che appare a pag.8 -3^ puntata-: formato, unità, nella sez. “angolo” apro la tendina “precisione” e scelgo 0,0000 cioè 4 decimali, alla fine clicco su ok. E’ tutto, se e quando andrò a misurare angoli avrò una precisione maggiore, il sistema fa vedere i primi due decimali, ma fa i calcoli con quattro. Immagine:
Allegato:
Immagine-63.jpg
Grazie a tutti voi ho imparato una cosa nuova, avrei dovuto pensarci prima, ma l’ho fatto solo ora che mi sono “concentrato” sulla materia.