Carissimi, sono contento di aver scatenato "volontariamente" una discussione che ha fatto emergere in particolare almeno tre aspetti. Più che su questo forum la discussione si è gonfiata in un altro forum ma ritengo di esporre anche qui le mie "personali" conclusioni perchè ritengo l'argomento di interesse generale. Mi scuso per una certa mia latitanza in questi giorni ma mi sono rimesso al lavoro, anche se fa ancora caldo. Non ho fatto progressi sensibili ma è comunque già qualcosa di buono.
Per semplificare li elenco tutti e tre:
1) modello colorato e modello in legno naturale;
2) la copertura in rame;
3) invecchiamento o non del modello.
Modello colorato o in legno naturale: c'è poco da dire, il colore tende a rendere un modello simile o uguale (dipende dalla documentazione esistente) all'originale; il legno naturale valorizza il legname usato e le capacità ebanistiche del modellista. Chi ha ragione ? Tutti e due, dipende da cosa si vuole dimostrare. Per esempio uno che proviene dal modellismo plastico è per natura portato alla colorazione, l'esperienza opposta porta in genere a preferire la seconda soluzione. Fino ad ora nei miei modelli ho privilegiato questa seconda soluzione introducendo dei piccoli ma efficaci spunti di colore in particolari relativamente poco appariscenti per renderli più visibili (ad esempio nella sezione della SST le colonnine).
La copertura in rame. Nella mia personale libreria cartacea l'argomento è trattato in quattro volumi:
- il libro di Goodwin:
http://www.forumscuoladimodellismo.com/ ... 0-t508.htm- il libro di Frolich:
http://www.forumscuoladimodellismo.com/ ... o-t177.htm- il libro di Brian Lavery "Arming and Fitting of English Ships of War 1600 - 1815"
- il libro di Gardiner
http://www.forumscuoladimodellismo.com/ ... p-t236.htmDa quanto ho poturo leggere e vedere in queste quattro fonti mi sono fatto l'idea che Gran Bretagna e Francia avessero due diversi modi di applicare il rivestimenti in rame: le piastre di rame inglesi avevano una dimensione approssimata di 122x38 cm. mentre quelle francesi di circa 162x49. In questo caso le quattro fonti corcordano e quella francese concorda con l'immagine seguente:
Quindi ovviamente il numero dei chiodi sui bordi era diverso !! Anche lo spessore delle piastre di rame, per quanto riguarda la Gran Bretagna era di tre tipi: grosso (zona di prua), intermedio (zona prua-centrale) e sottile (zona centrale verso poppa e poppiera). Non ho notizie di questa differenza sui velieri francesi.
Altro punto la chiodatura all'interno della piastra di rame: francamente qui le opinioni divergono anche per le tre fonti inglesi mentre è sicuro che fosse implementata sui velieri francesi. Insomma un gran casino !!
Invecchiameto o non del modello. Concordo con coloro che si sono schierati per "o tutto invecchiato o tutto come appena uscito dal cantiere", invecchiare ad esempio la copertura in rame e lasciare immacolato il resto è un nonsenso. Piuttosto non sapevo che nei concorsi (cosa a cui personalmente non parteciperò mai) si richiedono solo modelli finiti senza invecchiamento. A tale scopo mi piacerebbe sapere dove andare a reperire questi regolamenti che ritengo siano abbastanza internazionali, giusto per sapere cosa si può fare e cosa non si può fare.
Cordialissimi Saluti. Jack.Aubrey