Ciao BELLI!
Mi intrometto... da vero profano... ma vorrei capire e chiedere a mia volta una cosa.
Tempo fa, tra l'altro, avevo scritto un articoletto sul mondo della calafatura, sulle tecniche che venivano usate e gli attrezzi. (che allego nuovamente)
Il mio pensiero è questo: se parliamo del ponte a vista, nel modellismo, direi corretto inserire il famoso cartoncino nero tra un listello e l'altro per simulare la calafatura... ma in realtà si tende a simulare il tavolato "usato" dei ponti, ovvero dove nelle giunture andava anche lo sporco giornaliero (pur essendo lavati ogni giorno con sabbia e pietre). Con l'andare del tempo risultava una riga nera... tipo la via di fuga delle mattonelle dei pavimenti.. per intenderci. Veniva anche calafatato comunque, in modo che l'acqua di superfice non passasse nei ponti inferiori.
Riguardo allo scafo, la simulazione della calafatura la vedo molto ma molto difficile: veniva utilizzata una specie di canapa, che veniva forzatamente infilata nelle fessure che apparivano tra le tavole (ma difficilmente per tutta la loro lunghezza... mi sembra). Dopo, ma solo dopo aver inserito la canapa (a volte lei stessa impeciata) si passava l'opera viva con la pece e altro materiale. E comunque questa canapa, che lo scafo sia stato colorato o meno, era alla fine quasi invisibile, e comunque non nera!
Ho detto una castroneria?
spero di no...
Ciao belli!
Andrea M.