Risolto il problema della foratura: in pratica, le punte si rompevano, oltre che per la non fuoriuscita del truciolo, anche per l'elevata velocità di rotazione del trapano (un avvitatore a 18 volt e velocità fissa) che portava in pratica al surriscaldamento eccessivo della punta fino al "grippaggio" della stessa con conseguente rottura; è bastato cambiare trapano usandone uno a velocità variabile e far avanzare la punta a piccoli scatti per evitare l'attrito prolungato e così non ne ho rotte più....
Dopo aver completato tutti i fori per i chiodi, ho praticato quelli per il passaggio dei cavi di sostegno dei mantelletti
delle cannoniere del primo ponte, i fori per lo scolo delle acque sotto le soglie delle stesse cannoniere (che gli uomini destinavano ad altro uso, da cui il nome di "Vespasiani") e le aperture degli ombrinali delle trombe maggiori, di forma rettangolare, che andranno poi rivestiti di piombo.
In foto si può notare che il piccolo "Vespasiano" è rivestito di un tubicino di rame (in realtà avrebbe dovuto essere di
piombo, ma sinceramente, non sapendo come fare in un foro così piccolo, ho pensato di nobilitarlo!!!...)
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