Ciao Rodolfo, grazie per avermi espresso il tuo giudizio. Senza nulla togliere alle tue preferenze, io preferisco i vecchi vasceli a propulsione velica, perchè li ritengo testimoni di un'epoca ricca di fascino e di avventura, dove l'uomo spesso si doveva misurare con le scatenate forze della natura, senza disporre degli strumenti della moderna tecnologia. Quello che hai visto è il mio primo lavoro autocostruito seguendo le indicazioni dei disegni della Amati. In passato, e cioè qualche decennio fa, ho costruito, con un piccolo kit della Mamoli, la Victory. Poi, ho ricostruito, credo migliorandolo, un piccolo veliero che avevo acquistato per poche migliaia di lire ed infine, con i fascicoli della DEA, ho ,portato a conclusione il galeone S. Giovanni Battista. Ora, essendo in pensione da circa due anni, ho ripreso questa vecchia passione e, oltre alla Sovrana, sto di nuovo raccogliendo i fascicoli della DEA per la costruzione della Soleil Royal. Le modifiche che ho apportato alla Sovrana interessano in massima parte le decorazioni, in quanto o compri l'intera scatola ad un prezzo per me esorbitante, oppure devi riuscire a farle con le tue mani e siccome sono veramente tante e complicate ho desistito dall'impresa e mi sono avvalso di quello che sono riuscito a trovare sfuso in qualche negozio di modellismo, oppure comprando qualche cianfrusaglie dai ferramenta o nei negozi di bijotteria. L'unica cosa che sono riuscito a fare da me è il fanale di poppa e la polena, anche se quest'ultima non mi piace abbastanza e sto cercando di rimediare quella originale. Sono anche in attesa di acquistare le vele e poi dovrò completare il montaggio dei pennoni e del sartiame. Inoltre, ho trovato che i disegni sono piuttosto scarsi nella rappresentazione del modello. Non prevedono la costruzione delle lance e la loro sistemazione sul ponte di coperta. Infatti, nel posto dove andrebbero le lance è montato l'argano. Non sono previste la barra del timone e la chiesuola della bussola, ho dovuto rimediare con qualcosa di personale. Infine, quando avevo già montato i ponti, mi sono accorto che l'intera zona del cassero non aveva una via di comunicazione con il resto della nave e rimaneva isolata. Ho dovuto rimediare ricavando una falsa apertura nel ponte, incollandoci sopra un carabottino. Comunque, alla luce dell'esperienza sin qui acquisita, posso dire che se mai dovessi rifare questo progetto senza alcun dubbio il risultato sarebbe leggermente diverso. A presto risentirci, Peppe.
|