Buona sera a tutti.
La mia derivazione è sicuramente mercantile, e per questo propongo una nave che durante la seconda guerra mondiale (il suo inizio) si è distinta per una sua ardita impresa, il trasporto di un prezioso carico di minerale dal Giappone all'Eropa.
Non è sicuramente facile, e per questo penso sia opportuno abbondare nell'aiuto.
Ecco un succinto racconto della sua impresa.. menzioanta anche nel libro "Forzatori di blocchi" edito penso dalla Marina Militare Italiana.
Il 6 novembre del 1941 la nostra nave salpava da Kobe e dopo tre giorni, e sotto le mentite spoglie della motonave nipponica "Dai Ichi Choyu Maru", raggiungeva il porto di Dairen. Da qui salpava il 16 novembre 1941, alle ore 20,15, e iniziava il suo lungo viaggio. Il 27 novembre passava le isole Caroline e le Marshall e qui incrociava tre sommergibili oceanici nipponici che navigavano in superficie e in fila indiana. L ' 8 dicembre del 1941, dopo aver oltrepassatole isole Gilbeert e le Ellice, si veniva a conoscenza, tramite radio, dell'attacco giapponese alla base statunitense di Pearl Harbour e della conseguente entrata in guerra degli Stati Uniti.
Subito la nave cambiava cammuffamento, trasformandosi nella nave neutrale svedese "Delhi", della "Svenska Ostasiasche Kampt.Det.". Grazie a tale cammuffamento, la nave riuscì a passare indenne le isole Samoa, e le isole Tuamotu, quest'ultima appartenente alle ostili forze francesi golliste filo inglesi. Proseguendo la navigazione in direzione sud-sud-ovest, il 24 dicembre la motonave doppiava felicemente Capo Horn, entrando finalmente nelle acque dell'Atlantico.
Dopo essere passata tra le Falkland-Malvinas e le isole della Georgia Australe, la nave italiana puntò decisamente verso nord, tenendosi costantemente al centro dell'Atlantico. Così dopo aver doppiato Capo Ortegal, l'unità italiana si tenne parallela alla costa settentrionale iberica per sfuggire alle probabili intercettazioni degli idrovolanti da ricognizione inglesi che erano a caccia degli U-Boote tedeschi. Il 25 gennaio la nave italiana si incrociava con 4 dragamine tedeschi e poi con tre cacciatorpediniere, sempre tedeschi, che erano salpati da Bordeaux per andare a fornire adeguata scorta all'unità navale italiana. Il 27 gennaio del 1942, e precisamente alle ore 12,23, dopo aver percorso ben 21.163 miglia in 1.730 ore di navigazione, ad una velocità media di crociera di 12,23 nodi, la motonave entrava nella Gironda per poi andare ad attraccare al molo di Le Verdun.
Per questa perigliosa e ben riuscita impresa, lo Stato Maggiore della Marina italiana assegnava: al comandante e al direttore delle macchine la medaglia d'argento al valor militare; quella di bronzo a tutti gli altri ufficiali; e la croce di guerra a tutti gli altri marinai. Nel frattempo il prezioso carico veniva trasportato per ferrovia in Germania.
Cordiali saluti a tutti
Giorgio