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 Oggetto del messaggio: Re: San Giuseppe
MessaggioInviato: 14/03/2011, 13:38 
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Iscritto il: 19/10/2009, 18:22
Messaggi: 1057
Località: Torino
cognome e nome: Tibollo Mario
Caro Pino,
potrebbe andare bene il tiglio, ma lo devi mordenzare altrimenti è troppo chiaro. Ho un mordente color quercia e feci delle prove con il ramino, non male, anche se il legno appropriato è un'altra cosa. Ho una discreta scorta di ramino che non mi serve...tavolette cm.100 ca.,larghe cm.5, spesse cm.0,5 che si possono ridurre con la pialla a spessore Proxxon che hai...
A parte l'ebano che è molto "rognoso" quasi tutti i legni si piegano, bisogna "convincerli" un po', bagnandoli anche con l'ammoniaca, quella che si usa per lavare pavimenti ecc., con il calore, basta un comune saldatore, facendo delle fessurine (listello mm.2 diciamo profondità mm.0,5) nei punti di incollaggio alle ordinate e così via...
Se decidi di "colorare" prova il pioppo delle cassette della frutta e verdura, sono gratis...
Visto che ho la testa dura propendo sempre per pero, ciliegio, melo, limone, pruno, ecc. Il mio amico Marco mi ha fatto conoscere il cipresso, può sembrare quercia, ma con venature molto più sottili e dritte.
Conosco una persona che usa rametti di quercia non molto grossi che potrebbero andar bene per te, ma...bisogna procurarseli...
Altro non ti saprei dire. Vediamo se c'è qualcuno più esperto nel forum che può consigliarti meglio.
Ciao
Mario

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 Oggetto del messaggio: Re: San Giuseppe
MessaggioInviato: 25/03/2011, 9:37 
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Iscritto il: 17/02/2010, 22:10
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Località: Torino
cognome e nome: Bellacicco Giuseppe
Mario, ti rispondo dopo aver visto "Mare Piatto" da parte di tutta la "Ciurma", mi rendo conto che bisogna anche farsi esperienza da soli con un po' di coraggio ovviamente.
Ti anticipo che mi sono procurato un tavolone di Abura di prima qualità proveniente dalla Germania, la cui tonalità mi gusta molto, è privo di nodi, venature e spaccature, ho cominciato a lavorarlo e pare proprio che possa andare, pagato 20 Euro.
E' pazzesco come una tavola da 110x40x3000 si riduca nei vari tagli, lo spreco del solo taglio determinato dalla lama, porta via un sacco di materiale, l'ho ridotta in tavole da 1 metro e sezionato in spessori di varie misure necessarie alla reaalizzazione delle varie parti.
Mi intriga il fatto dell' Amoniaca?, mai sentito nulla del genere, potresti spiegare in cosa consiste?
--Pino--

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 Oggetto del messaggio: Re: San Giuseppe
MessaggioInviato: 25/03/2011, 15:12 
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Iscritto il: 19/10/2009, 18:22
Messaggi: 1057
Località: Torino
cognome e nome: Tibollo Mario
Caro Pino,
mi fa piacere che hai trovato legno...per i tuoi denti...ma forse non per la Fet?
Per l'ammoniaca la cosa è semplice: chiedi a tua moglie di indicarti un prodotto adatto, ce ne sono moltissimi, scegli quella più concentrata, ma sempre per uso comune domestico; in un recipiente di dimensioni adatte al legno che vuoi piegare metti acqua calda ed il prodotto con l'ammoniaca, fai delle prove con scarti, mettici a bagno il legno e dopo un po' di tempo prova a piegarlo eventualmente aiutandoti anche con il calore di un comune saldatore a "penna".
Non ti so dire diluizione e tempi del "bagno", le variabili sono molte...
L'ammoniaca sfibra le fibre del legno: se è troppo concentrata o il bagno dura a lungo non va bene perchè poi le fibre non si ricompattano asciugandosi ed è un male, come tutte le cose ci vuole giusta misura, prova...e riprova...
Altro non saprei dire.
Ciao
Mario
P.S.: dimenticavo, l'unico inconveniente certo è la puzza...

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 Oggetto del messaggio: Re: San Giuseppe
MessaggioInviato: 27/03/2011, 21:09 
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Iscritto il: 17/02/2010, 22:10
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Località: Torino
cognome e nome: Bellacicco Giuseppe
Mario in effetti sapevo dell'uso dell'amoniaca da parte dei restauratori, ho visto alcuni portoni di stabili nel centro storico di Torino, essere trattati con rasiere e amoniaca, ma non sapevo che poteva essere impiegata anche nel modellismo per curvare il legno, a tua esperienza, ritieni sia il caso di adoperarla in tutte le occasioni o per quali spessori?
Se hai esperienza in questo senso, quanto deve stare a bagno un listello da 2 mm per essere poi curvato a caldo, e l'acqua quale temperatura deve avere?
Ciao, --Pino--

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 Oggetto del messaggio: Re: San Giuseppe
MessaggioInviato: 28/03/2011, 13:17 
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Iscritto il: 19/10/2009, 18:22
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cognome e nome: Tibollo Mario
Caro Pino,
un listello da 2 mm. dovebbe curvarsi facilmente in generale, certo che a prua la curva è più accentuata.
Usa solo l'acqua calda dei rubinetti di casa, lasciaci il listello una mezzora e fai una prova, aiutandoti con i "diti" fai diverse passate fino a che ottiene la curva desiderata. Se il listello si rompe o fa resistenza riprova con la stessa acqua calda e l'ammoniaca e ripeti la procedura. Se ancora non ottieni quello che vuoi, riprova ancora, lascia a bagno più a lungo, stessa procedura in più eventuale calore di un saldatore. Per precauzione dopo che si è scaldato benino io stacco la spina, sai comè elettricità ed acqua non vanno d'accordo, non fulminarti...
Quando avrai più o meno avuto la curva desiderata metti a dimora il listello umido e per tenerlo a posto finchà non si asciuga puoi usare, spilli, chiodini, nastro adesivo da carrozziere, mollette da bucato, morsetti vari anche autocostruiti, a te la scelta più opportuna.
Dopo 24 ore o più, con il listello ben asciutto, puoi incollarlo definitivamente aiutandoti come detto sopra. Una raccomandazione: sempre un listello a sinistra ed altro a destra, così eviti possibili svergolature.
Altro non saprei. Buon lavoro.
Ciao
Mario

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 Oggetto del messaggio: Re: San Giuseppe
MessaggioInviato: 29/03/2011, 8:28 
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cognome e nome: Bellacicco Giuseppe
Mario con il tuo spiegone sono riuscito ad eseguire con successo l'operazione, forse la rottura della mia circolare non è venuta per caso, come sai ero riuscito ad eseguire 10 listelli da 2mm x 20mm lunghi 1 metro, calibrati con la pialla a spessore e per l'incidente non ho potuto continuare a farne altri.
Ieri sera mi sono accorto che nel presentare il primo listello che sosterrà i Bagli, la sua curvatura molto accentuata a poppa e a prua, deviava di brutto la sua inclinazione-
Pur avendo rilevato l'andatura irregolare, che ho poi riportato sul listello, questo è risultato essere insufficiente in larghezza per consentirmi di curvare in modo adeguato a poppa e successivamente a prua.
Conclusione, la prima tavola dello spessore di 15mm non si può ricavare da un listello da 20mm, dovro quanto meno realizzarla da un listello largo 25 o addirittura da 30 mm, quindi dovrò appena possibile realizzare listelli più larghi!
Vi farò sapere appena avrò rilevato l'esatta curvatura della prima tavola, che imposterà anche la curva del cavallino!
Ciao,--Pino--

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 Oggetto del messaggio: Re: San Giuseppe
MessaggioInviato: 29/03/2011, 13:14 
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cognome e nome: Tibollo Mario
Bravo Pino,
procedi come hai detto e facci sapere i risultati.
Ciao
Mario

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 Oggetto del messaggio: Re: San Giuseppe
MessaggioInviato: 30/04/2011, 22:48 
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Ciao a tutti, l’ultimo mio intervento un Mese fa, del ricambio della mia sega circolare ancora nulla, non per questo sono rimasto con le mani in mano.
Ho fatto esperienza sui corsi di fasciame, ed ho scoperto che queste tavole, non sono affatto lineari ma seguono una linea deforme, per rilevare il suo andamento mi sono creato da un cartoncino colorato alcuni segmenti sufficienti a coprire la distanza di qualche Quinto ed incollandoli uno dietro l’altro ho potuto così ottenere la sagoma del “Dormiente”, che nel mio caso è alto 15mm, e spesso 2mm.
Dopo averli opportunamente carteggiati per tutta la loro lunghezza, ho provveduto a sagomarli con il classico metodo a “Candela”. Costruendomi un attrezzo che mi ha permesso di eseguire questa operazione senza il rischio di bruciare il listello, e lo spessore di 2mm come diceva il mio Amico Mario Tibollo, non è stato affatto un problema, la curvatura conferita al “Listello” è di una precisione tale da non richiedere alcuno sforzo al momento del fissaggio la foto che segue mostra ciaramente con quale naturalezza li listello segue l'andamento dei Quinti. Il rischio di rotture indesiderate è praticamente “0”, i morsetti impiegati mi sono serviti solo a mettere in pressione il punto d’incollaggio.

P.S. All’Amico Giorgio Firpo, come sai la mia “FET” è “KO”, con la “Sega a Nastro” sono riuscito ad ottenere “Listelli” perfetti, rettificandoli successivamente con un paio di passate nella pialla a spessore, lo scarto di materiale è veramente ridicolo!
Il tuo suggerimento della deriva, e il modo in cui ho rotto la FET mi hanno fatto ingegnare un sistema che potrà essere applicato anche sulla “FET” con l’unica differenza che questa ultima mangerà molto più materiale a noi tanto prezioso!

Amichevolmente, --Pino-- e “Buon 1° MAGGIO a Tutti”


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 Oggetto del messaggio: Re: San Giuseppe
MessaggioInviato: 01/05/2011, 11:29 
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cognome e nome: Tibollo Mario
Ciao Pino,
vedo con piacere che continui a trovare ottime soluzioni...bravo!
Non ti arrendere e tienici informati.
Buon 1° maggio anche a te,
Mario

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 Oggetto del messaggio: Re: San Giuseppe
MessaggioInviato: 06/05/2011, 21:45 
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cognome e nome: Bellacicco Giuseppe
Vi presento il mio Kit usato per piegare i listelli, una pinza modificata per l’occasione, sagomata a dovere è in grado di stringere il listello senza lasciare segni sulla superficie, la sua presa sulle estremità consente di stare molto vicino alla sorgente di calore e di effettuare una presa sicura sul pezzo senza il rischio di scottarsi le dita.
Come sorgente, la candela posizionata sotto un lamierino a cui ho conferito una curvatura di raggio medio, nella foto ne vedrete un secondo dal raggio più ampio adatto per curvature di raggio maggiore. Immancabile il piega listelli elettrico, che prende posto alla base della struttura, sarà utile in quelle curvature più accentuate. Un piattino con una spugnetta per bagnare di tanto in tanto il listello, e dei guanti per non scottarsi le dita durante la manipolazione a mano libera.
Come anticipato, ho curvato il listello da 2mm di spessore senza difficoltà, il vapore prodotto dall’umidità dell’acqua a contatto del lamierino scaldato dalla fiamma consente di curvare il listello in tutta sicurezza, nessuna bruciatura sulla sua superficie, mi sono state sufficienti poche impregnature d’acqua sulla parte da piegare per ottenere a più riprese la curvatura desiderata.
Ho costruito questo attrezzo ispirandomi al metodo fatto con il barattolo, dove all’interno viene posizionata una candela, visto su di un Forum che trattava l’argomento, ma non mi convinceva la troppa vicinanza della fiamma sullo stesso, a mio giudizio la fonte di calore poteva generare bruciature indesiderate, quindi la soluzione con un foglio di lamiera curvato a dovere per l’occasione.
--Pino--


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