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Lo so, è da ri-brunire!!!!
Cosa vi avevo detto ieri sera che non mi era venuta affatto bene la brunitura?
Però ancora sto pensando se riprovare a brunire o colorare tutte le parti metalliche col colore tipo ghisa che userò per la caldaia...
Vedremo

Ciao Roberto,
vedo che viaggi alla velocità della luce!!!!!

Ci vuole un rompiballe ogni tanto ...non trovi?
Bene....
Volevo chiederti come pensi di fare la levigatura interna dei quinti oppure l'hai già fatta? Quali attrezzi intendi usare?
Perchè è una fase che anc'hio dovrò affrontare tra un po' e quindi uno scambio di prime esperienze non fa mai male.
Sinceramente io penso di levigare i quinti internamente ancora dentro lo scalo. Prima pensavo di dargli una sgrossata con la becco, poi una volta incollati e fissati definitivamente fare la levigatura finale.
Ciao e continua così che come primo lavoro sei forte!!

Cesco

Ciao Cesco
In effetti tutti i rinforzi che ho messo all'interno servono per irrobustire il tutto e permettermi di togliere lo scafo dall'invaso per poterlo montare capovolto. Questo per poter procedere con la rifinitura dei quinti e la posa del fasciame esterno dalla parte (la sinistra) che andrà rivestita.
Per l'interno so che dovrò un po' penare ma mi consola il fatto che sul lato sinistro non dovrò intervenire in quanto tutto coperto da cabine e gavoni vari tranne una piccola porzione centrale, peraltro ben accessibile. Per il lato di dritta invece dovrò si rifinire sia internamente che esternamente ma senza dover posizionare il fasciame non sarò così vincolato.
Adesso che posso prendere liberamente in mano il modello mi rendo conto che, a dispetto di quanto immaginavo, è anche abbastanza robusto quindi ritengo di poter sgrossare usando il famoso "becco" per poi rifinire con il classico tampone di legno rivestito di carta vetro.
Ciao, è sempre un piacere risentirti...
Roberto

A proposito di viaggiare alla velocità mia solita, il che è un difetto che non mi perdonerò mai, oggi mi sono procurato anche un bel incidente.
Con il dischetto sega montato sul dremel stavo asportando gli spezzoni in eccesso di alcuni bagli appena posizionati. Come si conviene tenevo l'attrezzo con entrambe le mani ma ad un certo punto, per spostare un grillo che mi intralciava il lavoro, ho staccato la mano sinistra e l'ho avvicinata all'utensile. I dentelli hanno immediatamente fatto presa sul polso e si sono trascinati procurandomi un bel taglio di circa 10 cm medicato al pronto soccorso con ben 8 punti di sutura!!!
Nessuna dica niente poichè mi sono già auto-bersagliato di tutti gli epiteti possibili ed immaginabili....
Il problema è che per qualche giorno ho il divieto assoluto di scendere in box, immagina come sono felice....
(Ogni tanto penso che se di professione avessi fatto il falegname a quest'ora sarei completamente a pezzi!!! )
Roberto

Mi spiace molto per l'accaduto, ha me è capitato lo stesso circa 10 anni fà, sempre con lo stesso utensile, a rimetterci è stato il polpastrello del "Terzo" dito della mano sinistra, medicato da me alla meglio oggi non ha più la sensibilità al tatto, brutta sensazione ma per fortuna il dito è salvo!
Ti faccio i miei migliori auguri per una pronta guarigione.
--Pino--

Cavoli, mi dispiace Roberto. Piccoli incidenti simili li ho avuti anch'io, ma meno gravi.
Quindi Amici: prudenza, prudenza, prudenza...
Ora capisco perche il titolare di una ferramenta, quando ho comprato dei dischetti di piccolo diametro da montare sul dremel, mi ha sempre detto: mi raccomando non usi il disco a mano...aveva ragione...
Che serva a tutti di lezione...di incidenti simili speriamo di non sentirne parlare più.
Auguri Roberto di pronta guarigione.
Ciao
Mario
P.S.: lato positivo, potrai dire, mostrando la barca finita, ci ho buttato il sangue...

Roberto ciao,

Visto che sei stato messo in castigo , ne approfitto per chiederti qualche informazione, se possibile, sull'uso del rame, che vedo adoperi con vera maestria. Nel rinnovarti i complimenti per il tuo lavro che seguo sempre assiduamente, desideravo sapere che tecnica usi per il rame, che tipo di saldature, se a stagno o ad ossiacetilene etc, Bacchette di rame fosforo, argentana o cosa ?
Ti ringrazio per le informazioni che potrai darmi.
Mi raccomando la convalescenza

Saluti.

Giorgio

Ciao Giorgio e grazie per gli auguri: fin che non cambio modo di agire mi succederanno spesso incidenti del genere...
Fin qui ho usato solo ed esclusivamente ottone e non rame: ciò è dovuto alla reperibilità in commercio di infinite forme, sia in lamine che in profilati, di questo materiale rispetto al rame. Il rame lo userò solo per alcuni raccordi che resteranno a vista e quindi mi obbligheranno a sceglierlo. Per le saldature uso sempre lo stagno pur avendo imparato, tempo fa, anche a saldare a castolin. Molto più veloce, pratico e facile! Ho preso l'abitudine di tenere un pezzo fra le dita e, dopo aver posato un po' di pasta salda con l'aiuto di uno stuzzicadente sull'altro pezzo fisso in morsa o con altro sistema, avvicinarlo e appoggiare la punta del saldatore sulla quale ho preventivamente sciolto una goccia di stagno.
So che è un metodo da autolesionisti (innumerevoli volte mi sono bruciato i polpastrelli) ma ti assicuro che è un modo molto pratico e veloce non avendo entrambe le mani impegnate una col saldatore e l'altra con la pasta salda.
Solamente in presenza di saldature di pezzi abbastanza grossi dove col saldatore non riuscirei a fondere lo stagno uso il bruciatore a fiamma della Valex mediante il quale scaldo il pezzo e poi gli avvicino lo stagno.
Roberto

Ciao Roberto,
auguri di pronta guarigione!!!!

Intanto finchè sei a riposo ti consiglio di leggere (se non l'hai già fatto) il frolich che ti aiuta tantissimo nel lavoro in arsenale...

Cesco

Buon giorno Roberto,

Grazie per le tue indicazioni, in effetti tenere in mano il pezzo ..... .

Io mi ero orientato al rame anche per questione di costi, visto che ho intenzione di iniziare il modello di una nave da carico costruita fedelmente nelle sue strutture e con i materiali originali. Con l'ottone mi serve un mutuo.
In officina ho l'ossiacetlene, ed in merito a calorie non ha problemi
Ti rinnovo gli auguri di pronta guarigione .... e di buona meditazione.

Saluti carissimi.

Giorgio