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 Oggetto del messaggio: Lancia Armata 1803 - Kit Panart
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Sabato 29 Gennaio 2011 - Finalmente la Teca !!

Dopo aver fatto alcune prove di taglio e di montaggio di piccoli pannelli di policarbonato acquistato presso un Bricocenter e constatato che le difficoltà per la costruzione di una teca di questo materiale di dimensioni maggiori sarebbero state troppe per il sottoscritto, mi sono deciso a commissionare ad un artigiano del settore la costruzione della teca che potete osservare qui sotto. Diciamo subito che, essendo passato attraverso un intermediario che conosceva l'artigiano (il nostro carissimo Presidente), intermediario decisamente sempre occupato, ho dovuto pazientare da poco prima di Natale fino ad ora ma la cosa alla fin fine si è risolta con soddisfazione.

Qui sotto quattro immagini della nuovissima teca in policarbonato che si incastra perfettamente nel piedistallo del modello, a suo tempo costruito con questa soluzione in mente.

01 Immagine

02 Immagine

03 Immagine

04 Immagine

La teca è fatta con lamine di 4 millimetri di spessore in tre pezzi. Due sono i pannelli laterali a prua e a poppa, mentre il terzo è tutto il resto che è tratto da un foglio unico piegato due volte. Gli incollaggi sono trasparenti e non si vedono per nulla, segno di una discreta abitudine a lavorare con questi materiali. Il peso è contenuto in un paio di chilogrammi, forse meno.

Considero questa soluzione come la migliore per proteggere il modello dagli agenti esterni, sia naturali che umani. A proposito di questi ultimi, questo modello è stato portato dall'associazione modellisti alla fiera di modellismo di Verona e, non essendo protetta da alcuna teca, mi ritornò indietro con un pezzo di alberatura mancante.

Il modello in questione, come dovreste notare dalle immagini, non è ancora stato terminato, in quanto mancano alcuni particolari da inserire all'interno dello stesso: secchi, canestri, contenitori per le palle del cannone, scovoli, calcatoi, lanterne, bandiera, ecc. nonchè parte dell'alberatura e il fissaggio della vela.
Ebbene, costi quel che costi ho deciso di provare a terminare questo modello, interrompendo per il tempo necessario gli altri cantieri. Mi sembra, a questo punto, un atto dovuto.

Ieri 31 Gennaio 2011 ho quindi passato un paio di ore per provare a costruire, secondo istruzioni del kit, uno dei cinque secchi in dotazione. Esperienza sufficiente per farmi capire che è necessario un metodo "personale" per eseguire questi particolari. Un cordiale salutone a tutti. Jack.Aubrey

Immagini in alta risoluzione:
01 http://i1238.photobucket.com/albums/ff4 ... 070184.jpg
02 http://i1238.photobucket.com/albums/ff4 ... 070185.jpg
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 Oggetto del messaggio: Re: Lancia Armata 1803 - Kit Panart
MessaggioInviato: 01/02/2011, 23:09 
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Qui di seguito altre quattro immagini della teca, dove sono evidenziati i vari componenti: nelle immagini 01 e 02 possiamo osservare il basamento/piedistallo costruito in modo da favorire l'incastro e il contenimento dela parte trasparente della teca.
Nell'immagine numero 03 i vari componenti separati mentre l'ultima mostra il tutto posizionato nella sua postazione definitiva sulla sua mensola.

01 Immagine

02 Immagine

03 Immagine

04 Immagine

immagini in alta risoluzione:
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02 http://i1238.photobucket.com/albums/ff4 ... 070189.jpg
03 http://i1238.photobucket.com/albums/ff4 ... 070190.jpg
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Oggi è stata una giornata dedicata ad altre cose e quindi niente modellismo. Domani riprenderò il lavoro per vedere di costruire i famosi secchi/tinozze, probabilmente con ulteriori passi di sperimentazione. Appena possibile avrete mie notizie. Cordiali saluti. Jack.


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 Oggetto del messaggio: Re: Lancia Armata 1803 - Kit Panart
MessaggioInviato: 05/02/2011, 15:36 
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Sabato 5 Febbraio 2011 - Costruzione dei secchi e dei mastelli

Più o meno una settimana fa, avendo deciso (fino a decisione contraria . . ) di terminare questo modello (iniziato nel 2006) mi sono cimentato nella costruzione di un mastello (che dovrebbe servire a contenere la gomena dell'ancora). Ovviamento ho seguito il metodo di costruzione proposto nel kit.

Il metodo consisteva nell'incollare tra di loro, tramite un quadrello di tiglio 10 x 10 e alto circa 15, due dischi di compensato (pretagliati al laser). Successivamente, utilizzando dei listelli sempre in tiglio 6 x 1 sagomati con una leggera rastremazione per assecondare la forma tronco conica, incollarli sullo spessore dei due dischi fino a costruire il mastello vero e proprio.

Primo dilemma: colla al ciano-acrilato o la vinilica ? Ho optato per la prima. Poi ho notato che la larghezza di 6 mm. era troppa, quella ideale del listello è tra mm. 5 e 4, altrimenti il punto di contatto sul disco era troppo poco con conseguente incollaggio poco affidabile. Poi (non è il caso di quello proposto nella foto qui sotto ma per tutti gli altri quattro sì) ad un certo punto si dovrebbe rimuovere il disco più largo per lasciare il secchio vuoto. Come potete vedere dalla foto 01 pur osservando lo schema costruttivo proposto ho utilizzato del listello da 5 x 0,5 e ho eseguito l'operazione di fasciatura esterna due volte . . . in pratica come un doppio fasciame. Dopo il primo fasciame, e alla fine, la solita levigatura. Il risultato, visibile qui sotto, non è poi malaccio. Ovviamente mancano ancora dei particolari per considerare il mastello terminato, ma questo non è lo scopo di questo messaggio.

01 Immagine

Rimane da risolvere il problema della rimozione del disco a mastello o secchio terminato. Questa esperienza è stata per me sufficente per capire che il sistema andava rivisto. Quindi per gli altri quattro secchi ho approcciato la costruzione in un modo radicalmente diverso.

Utilizzando i dischi pretagliati forniti nel kit ho costruito quattro stampi, incollando i dischi su una tavoletta di balsa dell'altezza desiderata ottenendo delle dime come mostrate nell'immagine 02. La balsa è molto tenera e questi "stampi" non sono stati molto faticosi da preparare. Essi costituiscono la forma interna del secchio.

02 Immagine

A questo punto ho ricoperto ogni stampo con la carta stagnola (Domopak) e sopra di essa ho passato del nastro adesivo (quello nero per elettricisti) per tenere il tutto ben aderente. Su questo semilavorato ho poi incollato con la colla vinilica i listelli. Le foto 03 e 04 mostrano l'ultimo secchio che non ho appositamente terminato per poterlo mostrare, da due angolature differenti, in questo stato "intermedio".

03 Immagine

Una volta che la colla si è ben essicata, ho passato un paio di mani di colla vinilica diluita al 50% per consolidare il più possibile l'incollaggio dei listelli tra di loro.

04 Immagine

Nel prossimo messaggio vedremo la continuazione di questo metodo. Nel frattempo è ora di levigare (con cautela) il pezzo sopra fotografato per rimuovere gli inevitabili spigoli tra un listello e l'altro. Non ci vuole molto ma è un lavoro comunque da fare. Alla prossima. Jack.Aubrey.

Immagini più grandi:
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02 http://i1238.photobucket.com/albums/ff4 ... 070194.jpg
03 http://i1238.photobucket.com/albums/ff4 ... 070196.jpg
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 Oggetto del messaggio: Re: Lancia Armata 1803 - Kit Panart
MessaggioInviato: 06/02/2011, 16:05 
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Continuiamo in questo messaggio il discorso interrotto nel mio ultimo di ieri. Questo terminava con l'immagine di un secchio in corso di costruzione ove era stato applicato il primo strato di listelli, incollati sullo stampo protetto dal nastro isolante.

Una volta che la colla si è completamente asciugata, si era poi provveduto a levigare il cilindro per smussare gli spigoli tra un listello e l'altro. A questo punto ho applicato il secondo "fasciame" utilizzando listelli di faggio spessi 0,8 mm. Questi listelli sono incollati sopra quelli pre-esistenti in ramin e qui è indifferente la colla vinilica o il ciano-acrilato. Dipende se uno ha fretta oppure meno. L'operazione è in tutto e per tutto analoga alla prima "passata" già descritta.

Quindi una volta terminata questa attività e a colla asciutta sono passato a levigare ancora i nuovi listelli. Questa volta ho pure livellato i due fondi, portando tutti i listelli alla stessa lunghezza e pareggiandoli ben bene tra di loro (nel secchio della foto 01 quest'ultimo lavoro non è ancora stato eseguito).

Solo dopo aver rifinito ben bene la forma del secchio ho provveduto a rimuovere la carta stagnola dalla parte del disco più largo e premendo leggermente dalla parte più stretta del secchio ho fatto uscire lo stampo di balsa. Invece la maggior parte della carta stagnola e del nastro adesivo è rimasta attaccata all'interno del secchio.

01 Immagine

Con delicatezzo ho quindi rimosso il nastro adesivo dal secchio. Questa operazione è resa possibile, comunque se eseguita con delicatezza, dal fatto che la colla vinilica non ha una presa forte sul nastro adesivo ed è quindi sufficente una pinzetta e un pò di malizia per rimuovere completamente il nastro.

E questo mostrato nella foto 02 è il risultato dopo questa operazione . . Da una parte lo stampo, riutilizzabile un domani per fare un secchio simile e il secchio a destra.

02 Immagine

Ho successivamente ritagliato un disco in compensatino della corretta misura come fondo è l'ho incollato in posizione . .

03 Immagine

Qui ci sono altri due secchi nei quali ho eseguito anche un ulteriore fasciame interno sempre di faggio dello 0.8 di spessore. I due secchi mostrati sono i due più grossi e mi è sembrato opportuno uno spessore maggiorato: 0,8 + 0,5 + 0,8 = 2,1 che in scala 1/16 significa 336 mm. Uno spessore credo plausibile per dei mastelli da lavoro di 56 e 52 cm. di diametro.

04 Immagine

05 Immagine

Ovviamente i secchi ed i mastelli non sono finiti qui, ma lo scopo del mio intervento non è quello di mostrare i particolari finiti ma di illustrare il processo costruttivo utilizzato. Ovviamente nei prossimi giorni mostrerò anche il lavoro terminato, ma è un lavoro ancora tutto da fare . .

Un cordiale arrivederci, Jack.Aubrey.

Immagini più grandi:
01 http://i1238.photobucket.com/albums/ff4 ... 070202.jpg
02 http://i1238.photobucket.com/albums/ff4 ... 070200.jpg
03 http://i1238.photobucket.com/albums/ff4 ... 070201.jpg
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05 http://i1238.photobucket.com/albums/ff4 ... 070199.jpg


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 Oggetto del messaggio: Re: Lancia Armata 1803 - Kit Panart
MessaggioInviato: 10/02/2011, 13:12 
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Giovedì 10 Febbraio 2011 - Ancora mastelli

Settimana poco produttiva dal punto di vista modellistico a causa di impegni su altri fronti, ma comunque qualcosina sono riuscito a fare. Per prima cosa ho colorato in rosso l'interno dei secchi e in giallo ocra l'interno dei mastelli, usando colori acrilici. Ho poi colorato in nero il fondo di tutti i pezzi, anche se potevano andare anche in color legno.

01 Immagine

Successivamente mi sono cimentato con la preparazione dei cerchi di ferro che tengono insieme i secchi e i mastelli.
Come materiale ho utilizzato una scatoletta di alimenti per gatti in alluminio. La parte interna della lattina è bianca smaltata mentre quella esterna è in alluminio dorato.

Con una forbice ho ritagliato la lattina ottenendo sulla sua circonferenza una bella striscia alta un paio di centimetri. La cosa non è per nulla difficile in quanto lo spessore dell'alluminio e molto limitato e si riesce a tagliarlo benissimo. Una volta ottenuto il prodotto base ho provveduto a ritagliare il tutto a striscette di circa 1,5 millimetri di altezza.

02 Immagine

Passaggio quindi alla seconda fase dell'operazione, cioè l'incollaggio sui pezzi. Qui è d'obbligo l'utilizzo della colla al ciano-acrilato del tipo in gel. Dopo aver segnato sul secchio con una matita la linea di riferimento sopra cui incollare la striscia ho applicato sulla linea alcuni puntini di gel per una lunghezza di circa 1,5 cm. Ho quindi posizionato la striscia e dopo alcuni secondi questa era incollata e puntata correttamente.

A questo punto il più era fatto. E' stato sufficente applicare la colla su tutta la circonferenza e incollare la rimanente parte della scriscia metallica seguendo la linea sottostante. Sulla giunzione ho applicato per un paio di minuti un morsetto per tenere a posto il tutto in tutta sicurezza. Con uno straccio ho poi ripulito i punti ove la colla era fuoriuscita. Quest'ultima operazione è stata resa possibile grazie al formato in gel della colla che è più lento ad asciugare e addirittura lentissimo se non si stende come film. Se fosse stata liquida questa sarebbe asciugata quasi istantaneamente. Credo che tutti conosciate le caratteristiche d'uso di questa colla per cui non mi dilungo su questo aspetto "tecnico".

Purtroppo non ho ancora finito perchè sul più bello ho dovuto interrompere il lavoro e non l'ho ancora ripreso . .

03 Immagine

04 Immagine

Immagini in alta risoluzione:
01 http://i1238.photobucket.com/albums/ff4 ... 070203.jpg
02 http://i1238.photobucket.com/albums/ff4 ... 070206.jpg
03 http://i1238.photobucket.com/albums/ff4 ... 070207.jpg
04 http://i1238.photobucket.com/albums/ff4 ... 070208.jpg


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 Oggetto del messaggio: Re: Lancia Armata 1803 - Kit Panart
MessaggioInviato: 12/02/2011, 15:29 
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Siamo quasi alla fine della costruzione dei secchi e mastelli . .
Terminata l'installazione di tutti i cerchi metallici come descritto in precedenza, le novità di oggi sono la verniciatura con nero opaco degli stessi.

Il processo si è articolato in sette fasi:

1) mascheratura con nastro adesivo (nastro isolante) delle aree da non verniciare. Visto le piccole dimensioni ho dovuto ritagliare delle scriscie di circa 3-4 millimetri di altezza non essendo possibile l'uso del nastro ad altezza intera;
2) prima mano di vernice acrilica nera;
3) attesa di circa un'oretta, quindi seconda mano sempre con la stessa vernice;
4) grattando la grafite di una matita sulla carta abrasiva fine ho preparato della polvere di grafite; questa è stata poi passata dopo circa 30 minuti dalla seconda mano sui cerchi in modo da simulare il ferro brunito;
5) rimozione della mascheratura il giorno successivo;
6) applicazione di una mano di fissativo trasparente a spruzzo (bomboletta) per fissare la polvere di grafite;
7) una mano di trasparente opaco come finitura (ancora da dare).

Ora rimangono solo da predisporre i manici. Essi sono costituiti da una corda annodata tra due fori che verranno eseguiti sulla sporgenza superiore dei mastelli e dei secchi. Un cordiale saluto. jack.Aubrey

01 Immagine

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Immagini ingrandite:
01 http://i1238.photobucket.com/albums/ff4 ... 070210.jpg
02 http://i1238.photobucket.com/albums/ff4 ... 070211.jpg


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 Oggetto del messaggio: Re: Lancia Armata 1803 - Kit Panart
MessaggioInviato: 12/02/2011, 16:03 
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Dimenticavo un particolare: questo argomento di discussione è partito da un evento che si è verificato poche settimane fa.

Chi fosse interessato a seguire tutta l'avventura di questo modello, può trovare il diario intero su:

http://www.forumscuoladimodellismo.com/t68-lancia-armata-1803-kit-panart


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 Oggetto del messaggio: Re: Lancia Armata 1803 - Kit Panart
MessaggioInviato: 20/02/2011, 12:25 
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Sabato 19 Febbraio 2011 - Aggiornamento sui lavori eseguiti nell'ultima settimana

Questa settimana è stata abbastanza produttiva. Siccome la prossima settimana mi vedrà impegnato in altre attività come l'imbiancatura del salone a casa e lavori di facchinaggio per liberare la casa di mia mamma che ho recentemente venduto e avrò quindi ben poche possibilità di progredire, ho deciso di concentrare diversi lavoretti nella settimana appena trascorsa e ho quindi alcune novità ma sopratutto nuove esperienze da presentarvi.

Ma procediamo con ordine. Per prima cosa vediamo la conclusione del discorso iniziato tempo fa sui secchi e mastelli. Qui sotto ho inserito le ultime due immagini di questi elementi (giuro che sono le ultime) dove potete vedere l'ultimo tassello mancante: i manici.

Le istruzioni prescrivevano questi particolari eseguiti in corda. Ne ho provato uno ma non mi piaceva: la corda non assumeva una postura che mi soddisfacesse e quindi ho fatto di testa mia. Con un tondino di ottone crudo ho preparato i manici come sono quelli dei secchi in commercio oggi, leggermente più larghi in modo che una volta inseriti nel foro per effetto della pressione non fuoriescono. Poi mi sono detto che lasciati così in metallo si potevano migliorare ed allora ho preso ago e filo e li ho ricoperti completamente con del cordoncino fine nero, come per simulare un rivestimento in corda (tipo quello sulla cicala delle ancore) che nell'intenzione dovrebbe favorire l'impugnatura del secchio. Un lavoro abbastanza lungo e noioso dal quale sono uscito distrutto come conseguenza di un'attività manuale alla quale i muscoli delle mie dita non erano assolutamente abituati e quindi su questo particolare NON SONO DISPOSTO ad accettare critiche (scherzo ma provatevi . . ). E con questo metto la parola fine ai secchi . .

01 Immagine

02 Immagine

Qui invece sono mostrate due botti. Nulla di particolare. Le botti sono in legno tornito e con evidenziato in rilievo i cerchi. Ho fortemente pensato di listellare, in nome di un maggior realismo, la parte esterna ma mi obbligava a far scomparire i cerchi in rilievo. Quindi avrei dovuto rifarli e così via come per i secchi. Necessario troppo tempo . . Allora ho pensato di simulare il fasciame con una matita ma non veniva bene. Idea scartata . . Quindi quello che sotto vedete è il minimo che uno potesse fare per questi particolari, nulla di più e nulla di meno.

03 Immagine

04 Immagine

Continua nel prossimo messaggio . . saluti. Jack.

Immagini in alta risoluzione:
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02 http://i1238.photobucket.com/albums/ff4 ... 070213.jpg
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 Oggetto del messaggio: Re: Lancia Armata 1803 - Kit Panart
MessaggioInviato: 20/02/2011, 13:37 
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Ed ora passiamo ad altri particolari costruiti in questa settimana: si tratta delle due colubrine brandeggiabili a mano piazzate nella zona prossima alla poppa sulle due fiancate e delle palle di cannone. In più c'è un altro pezzo che dovrebbe essere l'estremità di un mezzo marinaio ancora tutto da costruire.

I pezzi sono presentati nelle prime due immagini. In realtà quello che voglio raccontarvi in questo messaggio non è come ho costruito i cannoncini o le palle di cannone, ma il loro processo di brunitura. Essa è stata realmente un'esperienza molto istruttiva per me, essendo tra l'altro la prima volta.

Ma, anche qui andiamo con ordine.

PALLE DI CANNONE: Si tratta di sfere in acciaio per cuscinetti a sfere. Sono di due misure, mm. 3 per i cannonicini brandeggiabili e 5,5 per il cannone su affusto. Sono sfere perfette e questo particolare le rendono da questo punto di vista il meglio che si possa trovare sul mercato. A suo tempo inserii un commento in un'altra discussione chiedendomi/vi se le sfere di acciaio si potevano brunire e le risposte erano state poco incoraggianti. Invece . .

Sono andato in un'armeria e ho acquistato un brunitore per armi (sembra sia una pratica comune per i cacciatori e altri trattare le loro armi, a fronte di graffi, con questi prodotti). Ho preparato la miscela a base di una parte di brunitore e tre parti di acqua.

I pezzi da brunire andrebbero sgrassati in modo accurato con un solvente ma io ho utilizzato il detersivo per stoviglie, acqua caldissima e spugna. Ovviamente ho lasciato il tutto in ammollo nel detergente per una quindicina di minuti. Una volta sciacquati li ho poi immersi nel liquido brunitore.

Dopo un paio di minuti le sfere, da argentee sono virate al nero canna di fucile e dopo quattro/cinque minuti le ho estratte con una pinzetta e le ho sciaquate sotto acqua corrente. Il risultato lo potete vedere nelle due foto: a me sembra semplicemente perfetto.

01 Immagine

CANNONCINI BRANDEGGIABILI: anche questi due elementi erano fortemente prelavorati. Essi consistono di quattro pezzi in ottone: la canna tornita, un tondino di ottone diametro 2 da sagomare, un sfera che funge da impugnatura sempre in ottone e il fulcro che aggancia la canne e si infila nella struttura verticale di brandeggio. Questi pezzi erano già stati montati un paio di anni fa ed per incollarli avevo utilizzato l'Attack. Ho provveduto alla loro sgrassatura come per le palle di cannone e poi alla loro immersione nel liquido. Dopo un quarto d'ora il colore era cambiato di poco tanto da farmi pensare che questo brunitore per acciaio non funzionasse per l'ottone. Dopo una ventina di minuti ho ritirato i pezzi e lo ho sciacquati: per scoprire che il brunitore non aveva agito dove la colla Attack aveva sbavato. In quelle zone il colore non era cambiato per nulla. Quindi esperienza nunero uno decisamente negativa.

Una notte per ripensarci e il giorno dopo ho ripetuto la brunitura lasciando i pezzi in ammollo per ben tre ore. A questo punto erano veramente diventati scuri come le palle di cannone ma comunque il problema rimaneva dove c'era la colla e durante il risciacquo in molti punti la patina di ossido si lavava via lasciando il cannone tutto macchiato. Ancora un'esperienza negativa.

Altra notte di pensamento e la decisione drastica: ho smontato totalmente i cannoncini e con il trapanino PROXXON armato con una spazzola per metalli ho lucidato tutte le parti brunite, rimuovendo l'ossidazione presente e anche (almeno questa era la mia speranza) la colla. Ennesima sgrassatura ed immersione nel brunitore: Questa volta è bastata una mezz'ora per far virare il colore a quello che potete osservare nelle foto ma sopratutto la superficie era tutta uniforme, senza macchie. Esperimento riuscito.

Successivamente ho rimontato i pezzi sempre con l'Attack ed il risultato e ben visibile nelle foto.

02 Immagine

Ed ora passiamo all'ultimo particolare. Vi ricordate il primo mastello ? Esso era destinato a contenere la gomena dell'ancora. Ho brunito anche l'ancora tanto per cambiare e l'ho terminata con gli altri particolari, tra i quali vorrei far notare la cicala rivestita di corda. Nel mastello la gomena è stata arrotolata e fissata con colla vinilica diluita con la parte terminale del cavo che fuoriesce per andare all'ancora.

03 Immagine

Onestamente non sono in grado di giudicare se questo particolare del cavo sia verosimile e conforme alle pratiche marinare del tempo, quindi mi sono attenuto strettamente alle istruzioni (poche) contenute nei piani costruttivi. Accetto commenti in proposito anche se difficilmente un particolare simile si trova su modelli di velieri.

04 Immagine

Immagini in alta risoluzione:
01 http://i1238.photobucket.com/albums/ff4 ... 070215.jpg
02 http://i1238.photobucket.com/albums/ff4 ... 070216.jpg
03 http://i1238.photobucket.com/albums/ff4 ... 070219.jpg
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Ed ora presentiamo gli ultimi particolari costruiti nella settimana: i contenitori della riserva delle palle di cannone. Sono molto semplici, in pratica come se fossero delle casse, molto robuste visto il peso che dovevano sostenere, con manico dove sono contenute delle palle di cannone. Esse costituiscono la riservetta iniziale di munizioni. le altre in questo modello sono contenute in mastelli.

Qui sotto due immagini di questi particolari. La loro realizzazione non ha presentato problemi degni di menzione.

01 Immagine

02 Immagine

Un cordiale arrivederci. Jack.Aubrey

Immagini in alta risoluzione:
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