Finite le vacanze; si ricomincia . . . (Martedì 6 - Giovedì 8 Ottobre)Al ritorno dalle vacanze ho dovuto subire i rituali paio di giorni incasinatissimi a sistemare gli affari rimasti pendenti in mia assenza. Ma, appena mi sono liberato da questi piccoli fastidi, ho potuto riprendere il lavoro. Del Soleil Royal, o meglio del mancato arrivo di materiale ho già accennato in sede opportuna, sul Pinco Genovese aspetto che il mio amico Oreste possa riprendere a camminare dopo la frattura del ginocchio, quindi non ho avuto alternative: rimboccarsi le maniche sul Dolphyn.
Avendo terminato l'applicazione del fasciame, ho potuto dedicarmi ad iniziare una serie di lavoretti e piccoli particolari che potremmo riassumere in una sola parola:
sovrastrutture. Giusto quello che serve per ricominciare, lavoretti singolarmente piccoli e talvolta semplici ma che sono molto importanti per l'estetica generale del modello. Hanno inoltre una particolarità: dopo una completa mezza giornata di lavoro ininterrotto, ti sembra di non aver fatto nulla.
Un esempio sono i particolari presenti nella prima fotografia qui mostrata. Si tratta di
dieci scalmotti nella zona del castelletto di prua, che erano stati lasciati indietro in passato e che era ora di fare senz'altro indugio.
Sono stati realizzati utilizzando listelli di faggio 3 x 3 preventivamente colorati di rosso. In mancanza di istruzioni precise, ho preferito usare il 3 x 3 al posto del 4 x 4 utilizzato per gli altri scalmotti presenti sul ponte principale in quanto mi sembravano più armonizzabili in quest'area più ridotta. Anche il numero è stato stabilito da me in modo aleatorio in cinque per lato sempre per mancanza di piani che ne definissero esattamente la quantità.
Installazione: ogni pezzo ha dovuto essere sagomato con una limetta ad una forma che ricorda vagamente un triangolo isoscele prima di poter essere fissato in sede e il difficile, o meglio il noioso, è stato appunto questo fatto. Tempo speso in totale: un paio d'ore buone buone.
E' comunque servito per rimuovere la vernice rossa nella parte dove lo scalmotto viene incollato all'impavesata, permettendo l'uso di colla vinilica.
La maggior distanza tra il secondo ed il terzo scalmotto partendo da prua è intenzionale in quanto in mezzo dovrà essere aperto un foro quadrato per far passare la gru di capone.
Altri particolari realizzati in questi giorni: scalette e carabottini. le scalette presenti sui ponti sono in tutto cinque, anche se per il momento solo tre sono state fissate. I carabottini invece sono due e nelle prossime due immagini è visibile quello più piccolo, posizionato nella zona immediatamente prima dell'albero di maestra.
In questa immagine è visibile la scaletta che porta al ponte sottostante.
Qui invece abbiamo quello più grande, posizionato davanti all'albero di mezzana (si tratta di un modello dove non è presente l'albero di trinchetto). Sopra questo particolare sarà a suo tempo installata la scialuppa, ma credo passerà un pò di tempo . .
Due parole sul processo di costruzione dei carabottini, in particolare del grigliato. Si tratta di pezzi pre-lavorati presenti tra il materiale della scatola di montaggio nella forma di listelli seghettati e già tagliati in misura. Per montarli è necessario incollarli in modo da formare un wafer quadrato. A colla essiccata si spianano ben bene le due superfici in modo da livellare eventuali imperfezioni e si ritagliano i pezzi della giusta misura recintando il tutto con una cornice costituita di solito da un listello di mogano o noce 2x3. A questo punto vi chiederete dove sta il problema . .
Nella realtà non esiste nessun problema salvo che ho "inventato" un sistema semplice, funzionale e sopratutto veloce per incollare questi listellini tra di loro senza inestetiche sbavature di colla. Il termine "inventato" significa semplicemente che non l'ho visto fare da nessun altro, anche se è possibile che sia utilizzato da molti altri ed io non abbia inventato un bel nulla.
Personalmente monto a secco il pagliolato su una tagliera per salumi in plastica e poi applico, con un pennello duro e in modo decisamente abbondante, una passata di colla vinilica diluita 50% su tutto il grigliato. Dopo qualche minuto, a colla quasi asciutta, giro il wafer e ripeto la stessa operazione sull'altro lato dopo aver comunque ripulito dalla colla ancora umida la tagliera di plastica con un panno umido.
Lascio il tutto ad asciugare per un'oretta ed il pezzo è perfettamwente incollato senza la più piccola sbavatura. Il segreto credo stia nel fatto che la colla così diluita impregni totalmente i listelli permettendo il loro incollaggio dall'interno. Asciugando l'acqua non rimane più nulla di visibile.
La zona laterale dei due pagliolati costituisce la riservetta delle munizioni e deve essere riempita con pallini da caccia per simulare le palle di cannone (quando riuscirò a trovarli visto che non sono forniti nel kit).
Dell'ultima immagine propongo anche la versione ad alta risoluzione: http://i619.photobucket.com/albums/tt27 ... 060917.jpgPer il momento è tutto. Alla prossima puntata con altri particolari, qui abbiamo raggiunto il numero massimo di immagini. Cordialmente, Jack.