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 Oggetto del messaggio: Re: Bolzone dei Bagli e delle Late
MessaggioInviato: 02/10/2010, 9:21 
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Iscritto il: 21/05/2009, 17:00
Messaggi: 420
Località: quartu s. e. (cagliari)
cognome e nome: giovanni
Carissimo Antonio, Antyb,

pur rispettando quanto mi dici, e ti ringrazio per la tempestiva risposta, consentimi di non condividere.
Certo non siamo tutti uguali, la generosità non è da tutti e l'altruismo è merce sempre più rara.
Ma non sono i principi basilari di una libera associazione ? Se si condividono, bisogna allinearsi.

Io ti ringrazio molto pèrchè sò che sulla tua generosità ci si può sempre contare.
Con grande affetto.

_________________
giovanni

Non chi comincia ma quel che persevera


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 Oggetto del messaggio: Re: Bolzone dei Bagli e delle Late
MessaggioInviato: 02/10/2010, 14:13 
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Iscritto il: 12/03/2009, 8:55
Messaggi: 47
Ragazzi vedo con piacere che non mi avete cacciato ma che il mio pensiero ha qualche fondamento.
Concordo a pieno con quanto detto da Antonio B.
Il sapere deve nascere dai nostri ( alunni ) ragionamenti, solo così si focalizza bene l' argomento e si ricorda dato che è divenuto nostro, i professori ( voi tutti) fate bene a sussurrare ogni tanto qualche dritta o suggerimento proprio per continuare nella direzione giusta.
Io da alunno vi dico grazie.
Un saluto
Sandro

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Colui che crede di sapere sicuramente non sà.


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 Oggetto del messaggio: Re: Bolzone dei Bagli e delle Late
MessaggioInviato: 05/10/2010, 23:38 
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Iscritto il: 21/12/2008, 22:52
Messaggi: 259
Località: Catania
cognome e nome: Antonio Barbagallo
Un cordialissimo saluto a Tutti
nell'ultimo mio post vi avevo invitato a non abbuffarvi perché ancora abbiamo tanta strada da fare. Credo che invece ci siamo riposati fin troppo. Visto che in questo caso il topic non è mio forse sarebbe meglio, per il lungo riposo, e le mie abbondanti libagioni, che il padrone di casa, Pippo, mi ricordasse come riprendere il cammino passando all'argomento successivo.
Sono finalmente riuscito ad aggiustare l'ora esatta di inserimento dei miei post.
antonio b

p.s. a volte nelle foto o disegni che inserisco vorrei evidenziare delle parti con frecce o cerchi. Potete indicarmi quale programma usare o come posso fare? Grazie


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 Oggetto del messaggio: Re: Bolzone dei Bagli e delle Late
MessaggioInviato: 06/10/2010, 7:36 
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Iscritto il: 12/03/2009, 8:55
Messaggi: 47
Ciao puoi usare Paint di windows o un altro programma simile è GIMP 2 scaricabile gratuitamente.

Penso che in merito al bolzone nello specifico sia stato detto tutto ora dai suggerimenti di Giuseppe penso che si dovrà allargare la visuale e vedere tutto l' insieme della carpenteria almeno spero di averinterpretato correttamente.
Un saluto
Sandro

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 Oggetto del messaggio: Re: Bolzone dei Bagli e delle Late
MessaggioInviato: 06/10/2010, 10:23 
Era ora che "il volenteroso di turno" stimolasse la ripresa dei lavori (sic) - sembra quasi una blanda assonnata conversazione di tre gatti in presenza di tre topi come spettatori, piuttosto che una "laetio magistralis", come un giorno si e l’altro invece pure, uno degli spettatori umani continua a strombazzare dall’alto della sua maniera d’intendere significato e associati comportamenti consoni con la CONDIVISIONE. Condivisione che tanto gli riempie le orecchie ma non certamente l’animo e l’umiltà di esercitarla DANDO e non limitandosi al solo pretendere e per giunta offendendo colui dal quale pretende la condivisione del suo sapere !
Mi fermo qui per rispetto di me stesso, i benpensanti e attenti lettori nonché la “valenza” del mio “topic” sul Bolzone ……. . ====================================================================

Rinnovo ancora l’invito a jack.aubrey di partecipare a questa nostra chiacchierata, arricchendola con le personali conoscenze ed esperienze derivanti dalla variegata attività modellistica e non solo.

Ringrazio Antonio per il puntuale positivo sollecito che, naturalmente accolgo entusiasticamente: personalmente ero in attesa che ci fossero stati ulteriori interventi “sostanziosi” spaziando in lungo e largo per il “decalogo” come più e più volte avevo suggerito; ma inutilmente.
Si Antonio sono pronto con del materiale appositamente predisposto, che include Figure e Tabelle Numeriche, con l’intento di “sbloccare” e riprendere il discorso proprio affrontando il quesito indicato al punto 3 del “decalogo”:
Quali sono i Profili Geometrici adottati e per quali ragioni ?

Sandro tu scrivi “”Penso che in merito al bolzone nello specifico sia stato detto tutto ora dai suggerimenti di Giuseppe penso che si dovrà allargare la visuale e vedere tutto l' insieme della carpenteria almeno spero di aver interpretato correttamente.””
Ebbene, il tuo pensiero ed interpretazioni non sono corrette: prima di “accostarci” alla Carpenteria vera e propria, quindi al Baglio ed il suo Bolzone, dobbiamo acquisire tantissime conoscenze che attualmente non abbiamo e che “dobbiamo” “fare nostre” !
Sandro, qualcuno di noi ha dato risposta al capitolo 3 e agli altri che costituiscono “le fondamenta” per costruire il Baglio nella sua perfetta concezione fisica-geometrica ?
Sandro, hai dato risposta (a te stesso non necessariamente a noi del forum) ai contenuti del tema posto nel punto 3 ?
Conoscendoti per quello che scrivi e giacché non ne hai fatto esplicito cenno, devo ritenere che non disponi di dette conoscenze e allora mi e ti chiedo: come potremmo “prendere di petto” e affrontare la “carpenteria” privi di quegli e tanti altri indispensabili strumenti ?

Dagli ultimi interventi di Antonino, trassi il convincimento che stava predisponendo del nuovo materiale che ci avrebbe comunicato, e pertanto confidavo di inserire il mio contributo in conseguenza di ciò.
Attendo un po’ per dar modo ad Antonino di “nutrirci”: non mancherò di aggiungere un mio “grappino”.
Buona giornata e a presto,

Pippo


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 Oggetto del messaggio: Re: Bolzone dei Bagli e delle Late
MessaggioInviato: 06/10/2010, 14:41 
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Iscritto il: 12/03/2009, 8:55
Messaggi: 47
Ciao Giuseppe
Forse mi sono spiegato male con il mio scritto precedente, non volevo intendere di passare alla carpanteria di una nave ma che dobbiamo iniziare a vedere tale ogetto nella sua struttura e nell' insieme.
In merito alle tue direttive:
1) cos'è e quali sono le tre funzioni del bolzone OK
2) dove è presente e dove è assente ( qui si è detto solo in riferimento ad un' imbarcazione a più ponti che man mano si scende di livello il bolzone diminuisce sino ad annularsi)
3) profili geometrici arco di seno o iperbola solo questa informazione, per il resto buoi completo.
4) i rapporti si è detto 1/50 del baglio ma anche 1/8 quindi regole fisse ancora nulla di preciso.
6) dimensionamento trasversale è inverso al bolzone, nel senso che sul ponte superiore la sezione è più piccola e man mano si scende di livello aumenta tale sezione.
7) due aspetti uno è l' incasto a coda di rondine e l' altro e normane; tutte e due per la metà dell' altezza del baglio
Come vedi solo 6 punti sono stati almeno toccati sulla tua base di 10 e ancora non si è detto tutto.
Quindi se solo per un bolzone e relativo baglio c'è ancora tanto da sapere e sapendo che la mia ignoranza è ai massimi livelli non era mia intenzione passare a piedi pari sulla carpenteria di una nave, so che è ancora molto più complicata del semplice bolzone.

Cita:
Conoscendoti per quello che scrivi e giacché non ne hai fatto esplicito cenno, devo ritenere che non disponi di dette conoscenze e allora mi e ti chiedo: come potremmo “prendere di petto” e affrontare la “carpenteria” privi di quegli e tanti altri indispensabili strumenti ?

Perfetto Giuseppe vedo che mi conosci dato che non ho queste conoscenze, come ho sempre detto, quindi puoi dedurre che non era quello il senso.
Come sapete tutti cerco di colloquiare con voi e credetemi non è una cosa che sia facile per me, specialmente quando non si hanno neanche i mezzi per approfondire gli argomenti; quindi man mano che leggo qualche cosa cerco di ragionarci sopra e farmi un' idea che molto spesso è anche sbagliata.

Mi scuso ancora con tutti voi
Un saluto
Sandro

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Colui che crede di sapere sicuramente non sà.


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 Oggetto del messaggio: Re: Bolzone dei Bagli e delle Late
MessaggioInviato: 06/10/2010, 16:37 
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Iscritto il: 06/03/2009, 22:51
Messaggi: 160
Località: Palermo
cognome e nome: Quartararo Antonino
Ciao a tutti.

Ci sono anch'io. Confermo che entro stasera posterò il mio contributo. Per ora è in fase di "revisione".

Ciao.
a presto

Antonino

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"Cominciate col fare ciò che è necessario. Poi ciò che è possibile. All'improvviso vi sorprenderete a fare l'impossibile".
(S. Francesco d'Assisi)


Buon modellismo.

Quanto 48


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 Oggetto del messaggio: Re: Bolzone dei Bagli e delle Late
MessaggioInviato: 06/10/2010, 18:18 
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Iscritto il: 06/03/2009, 22:51
Messaggi: 160
Località: Palermo
cognome e nome: Quartararo Antonino
Ciao a tutti.

Mi dispiaccio per il fatto che la mia “assenza” abbia creato problemi, ma, oltre al fatto che quello che sto attualmente scrivendo è frutto di ricerche “attuali”, e in ambiti nuovi per le mie conoscenze, e quindi sento l’obbligo morale di ben “organizzare” le note, oltre a pubblicarle “corrette”, dopo attente “verifiche” (e non è detto che possa riuscirci sempre), si frappongono necessità familiari inderogabili che mi portano via del tempo prezioso, allontanandomi pure da casa. Per questo vi chiedo un po' di "venia" e di evidenziarmi errori più o meno grossolani presenti in questa chiaccherata, che avrebbe avuto bisogno di una più lunga "revisione".

Comunque…

Adesso consentitemi di iniziare questa “chiacchierata” con questa nuova considerazione.

Se noi osserviamo la struttura di una “sezione” di vascello di primo rango ad un terzo di distanza della misura della chiglia a partire dal dritto di poppa, guardando verso poppavia, noi possiamo notare che alla base le strutture sono più “grosse”, mentre, man mano che saliamo, queste diventano “proporzionalmente” più sottili. Anche la “curvatura” dei bagli muta, ma in maniera “quasi” inversamente proporzionale, dalla base alla massima altezza del vascello (cioè: è minore alla base e maggiore alla massima altezza). Vediamo anche che ci sono come diversi piani, alcuni dei quali sotto il livello del mare, ma la maggior parte al di sopra.

Adesso osserviamo la sezione di un edificio moderno, anch’esso con più piani, in calcestruzzo con strutture in cemento armato. Anche qui, alla base, le strutture sono più “rinforzate” di quelle che stanno in alto.
Manca la “caratteristica curvatura” sui pavimenti, che invece è presente sulle strutture del vascello.

Bene! Adesso poniamo accanto le due figure, del vascello e dell’edificio per “coglierne” le analogie e le differenze.

Già a colpo d’occhio possiamo fare immediatamente delle associazioni, pur non entrando ancora nel merito delle motivazioni.
In ambedue le strutture notiamo una “complessiva” sezione maggiore alla base, che si assottiglia, man mano che si sale.
L’edificio è “piantato” a terra dove la funzione di sostegno è svolta dai pilastri di fondazione, che hanno una struttura diversa in funzione del diverso “supporto”, cioè il terreno dove l’edificio è impiantato.
I pilastri o plinti di fondazione, sono collegati fra di loro opportunamente con travi “rovesce”, così, come nel resto dell’edificio i pilastri sono collegati dalle travi “normali”. Non bisogna dimenticare che tutta la struttura (anima) in ferro, è “compattata col calcestruzzo, formando un unico corpo di strutture concatenate.
Il tutto, fondazioni e parte “esterna (emersa)” costituisce un reticolo ben saldo ed omogeneo, che rende la rete che forma l’edificio (la struttura), quasi un sol pezzo. Tutta la struttura è abbastanza “rigida” e quindi poco incline a grossi “movimenti”.

Sulla nave tutta la “struttura” di assi è collegata alla base da un pezzo di legno duro di sezione “visibilmente” più grande rispetto a tutte le altre.
Questo pezzo di legno, che corre longitudinalmente lungo tutta la nave da prua a poppa, si chiama Chiglia e tutte le altre strutture si collegano ad essa attraverso una connessione, chiamata battura, Essa, assieme al paramezzale, collega solidamente chiglia, madiere coi suoi prolungamenti (scalmi, scalmotti, discolati) e fasciami esterni ed interni mediante la presenza del torello.

Nella nave, la chiglia (e corollario) riveste un ruolo importantissimo di sostegno e concatenamento, pari a quello svolto dalla rete dei pilastri di fondazione dell’edificio.

Gli altri elementi fondamentali della struttura della nave sono fondamentalmente tutti, che con il loro “concatenamento” (similmente al traliccio, direbbe santos), garantiscono che la nave non si spezzi (la catenaria è invece quella curva geometrica che assume una trave appoggiata caricata con un peso).

Ora non posso elencare tutti i pezzi che compongono e mantengono salda la struttura della nave, ma certi elementi essenziali, dei quali alcuni sono sotto la nostra “particolare” attenzione, sì.

Mi riferisco, in particolare, oltre alla chiglia, al paramezzale, ai madieri, agli staminali, agli scalmi, agli scalmotti, ai discolati, che ho citato precedentemente, ai bagli, alle late o latte, i correnti, che sono oggetto del nostro conversare, i puntelli, le anguille, i controparamezzali, i braccioli, il fasciame interno ed esterno, i ponti, per citare quelli che esemplificativamente vediamo nelle illustrazioni delle sezioni maestre.

Abbiamo osservato che ogni elemento della nave è concatenato “rigidamente” (si fa per dire) agli altri.

Il tipo di struttura che sto illustrando è quella di una nave a “scheletro portante” essendoci altro tipo di naviglio a “guscio partante”.
Questa struttura si riferisce a quel naviglio che si costruisce a partire dalla chiglia, alla quale si concatenano, mediante bulloni: madieri, paramezzale, staminali e scalmi, che a loro volta si concatenano fra di loro, mediante correnti di vario spessore e i bagli, che si collegano alla struttura della nave (scalmi), attraverso i dormienti e il trincarino, i sottodormienti e il controtrincarino (che concatenano al di sotto e al disopra il baglio, mediante incastri multipli a coda di rondine), tali componenti sono fissati saldamente agli scalmi mediante bulloni.
Le linee di unione fra i madieri e gli staminali giacciono su due linee simmetriche dette “linee dei fiori”.
Trincarino e dormienti sono collegati, dalla parte superiore alle fiube, e al di sotto ai sottodormienti. Oltre a questi organi i bagli sono collegati alla struttura mediante braccioli orizzontali e verticali, in un primo “periodo” solo in legno, poi in legno e ferro e infine solo in ferro.

Ritornando ad osservare le due figure di nave e di edificio, possiamo notare che normalmente, in tutti i casi gli edifici sono fissati ad una base (terreno), che non deve “spingere” in alcun modo la struttura, mentre la nave (tutte le sue strutture), come abbiamo già visto, è “mossa” dal moto ondoso e si deve “muovere” continuamente.

Questi due “fenomeni” cioè, “stabilità” per l’edificio e “movimento” per la nave stabiliscono criteri di progettazione “diversi”, uno dei quali, per la nave è il bolzone, cioè quell’incurvatura verso l’alto presente nelle travi di collegamento fra i due gusci della nave (i bagli), e che trovano i loro “corrispondenti” nelle travi dei sostegno dei pavimenti degli edifici, dove non è presente alcuna curvatura.

Un “fenomeno atmosferico” comune, ma che determina diversi criteri di progettazione, fra edificio e nave è la pioggia, più o meno torrenziale.

La pioggia e la neve sono due fenomeni atmosferici di non poca importanza, essendo la prima, se in forma cospicua a dovere essere “bisognosa” di essere smaltita dai tetti nel più breve tempo possibile, per limitare le infiltrazioni e il sovrappeso. Ciò vale ancora di più per la neve, che “compattandosi” fa aumentare notevolmente il “carico” sulla struttura sovrastante in modo da arrivare anche a fare “sprofondare” le coperture. Le superfici “aggettate” (balconi), per smaltire velocemente la pioggia, hanno una pendenza del 5 - 10%.
Avrete notato che nei luoghi dove tali fenomeni sono molto presenti i tetti sono molto ”spioventi” .

Sui natanti di grandi superfici anche soltanto 10 cm di acqua comportano un peso tale, congiuntamente al fatto che l’acqua è un “carico” mobile, tende a fare “sbandare” fortemente le navi, in quanto sposta, in maniera assolutamente imprevedibile, oltre che instabile, il baricentro sopra il metacentro.
Sulle loro “coperte”, oltre all’”eventuale” pioggia, sono sempre presenti i “marosi” di diversa intensità, a seconda delle condizioni del mare.
Tale smaltimento, sulle navi, è facilitato dalla presenza del bolzone, che favorisce lo scivolamento delle acque ai lati delle coperte, oltre che dagli ombrinali e dalle altre aperture praticate, ad hoc, verso l’esterno, per lo svuotamento veloce dell’accumulo.

Chiaramente, più in alto si va, e più i pesi “aggiunti” determinano pericoli di “sbandamento”, quindi è assolutamente necessario smaltire al più presto pioggia e marosi.

L’opera morta, cioè quella sopra il livello del mare, è soggetta principalmente a “forze fisiche” che sono rivolte verso il basso e l’esterno della nave, senza che ce ne siano di significative dall’esterno verso l’interno, diversamente dall’opera viva, dove accade il contrario e tutto mantiene un certo equilibrio, come abbiamo avuto modo di approfondire precedentemente.
Nel precedente discorso, abbiamo approfondito, da un punto di vista “concettuale”, le condizioni fisiche alle quali sono sottoposte le strutture della nave nel loro insieme.
Abbiamo visto come le maggiori tensioni, dal punto di vista “statico e dinamico” sono” “rivolte” complessivamente verso tutta la nave, ma con maggiore intensità verso la sezione maestra.

Come abbiamo potuto osservare mi sono limitato nell’enumerare le parti interessate a tali sollecitazioni, perché altrimenti il discorso sarebbe stato troppo lungo, anche potremmo riprenderlo per approfondirlo anche in altra sede.

Però, numerosi studi sono stati esperiti per capire la relazione fra tutte le dimensioni di ogni componente rispetto alle tipologie delle navi di legno nel periodo storico della loro presenza, compresa la “dimensione” del “bolzone” in funzione della sua altezza rispetto alla posizione della chiglia, nonché , complessivamente, degli “spessori” delle varie parti, rispetto alla lunghezza della chiglia e al dislocamento della nave.

Le navi in genere, quelle “lunghe”, prima, e quelle “tonde”, poi, sono state sempre oggetto di studio dal punto di vista storico e archeologico.
Quello che Pippo ci ha “suggerito” di fare è, se ho capito bene, di “visitare quei “periodi” per essere più consapevoli, parlando di navi, di sapere di cosa si stava parlando, e parlando di modellismo, perché una cosa va fatta in un “certo modo”, anziché in un altro, al di la di libri e personaggi “illustri”.

Passo la parola a Pippo, il quale, negli anni scorsi ha approfondito in lungo, in largo e in profondità, tali argomenti, comprendenti tutti gli aspetti della costruzione delle suddette navi, traducendo i trattati dell’epoca e arrivando alla possibilità di poterle progettare in prima persona. Naturalmente, immagino che per prima cosa ci parlerà dei “bolzoni” dei “bagli”, e dei criteri per ricavarne le "curve matematiche" per rappresentare "correttamente" le loro forme geometriche e le "entità" della freccia.

Ciao a tutti.

Antonino

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Quanto 48


Ultima modifica di Quanto48 su 06/10/2010, 23:44, modificato 1 volte in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: Bolzone dei Bagli e delle Late
MessaggioInviato: 06/10/2010, 19:39 
Sandro,
non ho minimamente inteso esprimere rimproveri e/o disapprovazioni: ho piuttosto voluto sottolineare che molto rimane da “sviscerare” per ritenerCI (io e qualcuno di Voi) – sotto assistente apprendista Marangone frequentanti la prima classe delle cinque previste nell’Arsenale di Magellano.
Grazie e alla prossima occasione

Bene Antonino, domattina leggerò il tuo messaggio.

A tutti buona serata,
Pippo


Ultima modifica di Giuseppe MERCATO su 21/10/2010, 9:06, modificato 2 volte in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: Bolzone dei Bagli e delle Late
MessaggioInviato: 06/10/2010, 19:44 
Messaggio cancellato dall'autore


Ultima modifica di Giuseppe MERCATO su 07/10/2010, 12:06, modificato 1 volte in totale.

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