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 Oggetto del messaggio: Re: Dolphyn - Privateer Olandese - 1750
MessaggioInviato: 01/05/2010, 11:48 
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Venerdì 30 Aprile 2010

Dopo aver passato due o tre giorni ad incollare listelli di tanganika da mm 4 x 0,6 ho finalmente terminato il fasciame dei ponti.

Giusto per dare un'idea più precisa dell'effetto dell'olio sul colore di questo legno, ho lasciato inalterato (cioè senza carteggiare nè impregnare) i listelli del piccolo castello di prua. Il ponte principale è invece stato carteggiato e impregnato con il mio olio abituale.

Vorrete convenire con me che la differenza cromatica è notevole . . .

Immagine

L'applicazione del fasciame del ponte è stata resa leggermente più difficile dal fatto che questo è stato fatto dopo che le murate erano terminate; in particolare non si è potuto chiudere perfettamente le fessure in prossimità dell'angolo tra ponte e murate, ma è qui che interverrà in seguito il famoso "trincarino", impersonificato in questa situazione da un listello di mm. 3 x 2. Sto valutando la possibilità di dare al trincarino una forma triangolare, aiutato dal fatto che, come verrà mostrato dalle immagini del mio prossimo messaggio, il trincarino sarà costituito da tanti pezzetti di listello piuttosto corti, inserito tra gli scalmotti. Vedremo meglio questo fatto nel prossimo messaggio.

Una vista più dettagliata della zona di prua, dove si può osservare il castelletto non ancora rifinito . . .

Immagine

Ed una analoga vista della zona di poppa . . qui è tutto rifinito.

Immagine

Immagine

Un arrivederci a presto dal vostro Jack.Aubrey


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 Oggetto del messaggio: Re: Dolphyn - Privateer Olandese - 1750
MessaggioInviato: 01/05/2010, 13:12 
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cognome e nome: Liberati Elena
stai usando olio paglierino?


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 Oggetto del messaggio: Re: Dolphyn - Privateer Olandese - 1750
MessaggioInviato: 01/05/2010, 16:50 
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Si tratta di un olio per legno della Gubra, del quale ho abbondantemente scritto in viewtopic.php?f=57&t=308&start=6 e anche in viewtopic.php?f=57&t=308&start=12 . Ciao e buon modellismo. Jack.


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 Oggetto del messaggio: Re: Dolphyn - Privateer Olandese - 1750
MessaggioInviato: 01/05/2010, 17:00 
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cognome e nome: Moia Andrea
Ciao Jack!
Innanzitutto... BEL LAVORO !! Congratulazioni! Stai andando alla grande! :shock: :shock:
però volevo farti una domandina.. :?

hai detto che hai passato dell'olio sul ponte... ok...
ma non hai paura che, in seguito, tutto il materiale che dovrai incollare sul ponte, non possa reggere?
Per la mia pochissima esperienza... le volte (all'inizio) che avevo dato olio sul ponte... anche dopo alcune settimane (se non un paio di mesi) che era bello asciutto.. con la colla vinilica non riuscivo a far incollare quasi niente.
In molti casi ho dovuto procedere con della cianoacrilica! :shock:

Da quel momento.. io l'olio lo metto solo e sempre alla fine.. con un pennellino bello fine :roll:

Ciao bello! :D
Andrea M.

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 Oggetto del messaggio: Re: Dolphyn - Privateer Olandese - 1750
MessaggioInviato: 01/05/2010, 17:11 
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Iscritto il: 17/02/2010, 22:10
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Località: Torino
cognome e nome: Bellacicco Giuseppe
Ciao Jack, davvero complimenti per come stai operando, lavoro preciso è pulito.
Curiosità, vedo che durante le varie fasi di finitura usi trattare i vari corsi con l'olio (da te illustrato in precedenza),
questa tecnica sostituisce la verniciatura finale del modello?
L'idea del legno trattato con olii naturali, mi porta a pensare che il tutto avrà un aspetto più realistico, rispetto alle normali vernici.

Un saluto da chi ti segue con attenzione. --Pino--

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-Ognuno di "noi", se davvero lo vuole, ce la può fare!-


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 Oggetto del messaggio: Re: Dolphyn - Privateer Olandese - 1750
MessaggioInviato: 02/05/2010, 9:00 
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Iscritto il: 15/04/2010, 7:49
Messaggi: 78
cognome e nome: Liberati Elena
Ordigno ha scritto:
Ciao Jack!
Innanzitutto... BEL LAVORO !! Congratulazioni! Stai andando alla grande! :shock: :shock:
però volevo farti una domandina.. :?

hai detto che hai passato dell'olio sul ponte... ok...
ma non hai paura che, in seguito, tutto il materiale che dovrai incollare sul ponte, non possa reggere?
Per la mia pochissima esperienza... le volte (all'inizio) che avevo dato olio sul ponte... anche dopo alcune settimane (se non un paio di mesi) che era bello asciutto.. con la colla vinilica non riuscivo a far incollare quasi niente.
In molti casi ho dovuto procedere con della cianoacrilica! :shock:
Ciao bello! :D
Andrea M.



Da quel momento.. io l'olio lo metto solo e sempre alla fine.. con un pennellino bello fine :roll:

Ciao Andrea,
premetto che io l'olio non l'ho (ancora) mai utilizzato. Tuttavia, spulciando i topic di vari modellisti (viva internet, viva i forum e chi li ha inventati!) e osservando le offerte dei bricocenter, ho notato una spiccata differenza tra olio di lino cotto, cere varie, e olio paglierino.
L'olio di Gubra usato da Jack sembra affine all'olio paglierino, cioè da asciutto consente ancora l'incollaggio dei particolari


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 Oggetto del messaggio: Re: Dolphyn - Privateer Olandese - 1750
MessaggioInviato: 02/05/2010, 11:24 
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Iscritto il: 03/05/2009, 13:16
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Ordigno ha scritto:
hai detto che hai passato dell'olio sul ponte... ok... ma non hai paura che, in seguito, tutto il materiale che dovrai incollare sul ponte, non possa reggere?
Per la mia pochissima esperienza... le volte (all'inizio) che avevo dato olio sul ponte... anche dopo alcune settimane (se non un paio di mesi) che era bello asciutto.. con la colla vinilica non riuscivo a far incollare quasi niente.
In molti casi ho dovuto procedere con della cianoacrilica!
Da quel momento.. io l'olio lo metto solo e sempre alla fine.. con un pennellino bello fine

Probabilmente c'è olio e olio, quello che uso io non crea assolutamente di questi problemi. Quest'olio "penetra" nei pori del legno e procede oltre. In questo modo i pori rimangono liberi per attirare la colla anche successivamente. Questo a differenza delle vernici e anche di alcuni olii tipo l'olio di lino cotto, che è più assimilabile sotto questo punto di vista alla vernice trasparente.

Pino ha scritto:
Curiosità, vedo che durante le varie fasi di finitura usi trattare i vari corsi con l'olio (da te illustrato in precedenza),
questa tecnica sostituisce la verniciatura finale del modello? L'idea del legno trattato con olii naturali, mi porta a pensare che il tutto avrà un aspetto più realistico, rispetto alle normali vernici.

In effetti sto seriamente considerando di sostituire la verniciatura con l'uso dell'olio. Mi manca solo la prova del tempo, cioè del suo comportamento dopo diversi anni. Comunque il risultato finale è molto più realistico della vernice.

madamalouise ha scritto:
premetto che io l'olio non l'ho (ancora) mai utilizzato. Tuttavia, spulciando i topic di vari modellisti (viva internet, viva i forum e chi li ha inventati!) e osservando le offerte dei bricocenter, ho notato una spiccata differenza tra olio di lino cotto, cere varie, e olio paglierino. L'olio di Gubra usato da Jack sembra affine all'olio paglierino, cioè da asciutto consente ancora l'incollaggio dei particolari

Ciao Elena, non sono in grado di conoscere la formula di questo olio ma sicuramente il suo contenuto non dovrebbe contenere cere varie oppure olii cotti. Altrimenti perderebbe la sua formidabile capacità di infiltrarsi nel legno fino a profondità molto pronunciate.

_________________________________________________________________________________

Mi rendo conto ora ora che sto menando il can per l'aia da un bel pò di tempo con la costruzione delle murate/impavesate/ponti/sabordi senza aver dato una spiegazione esaustiva a cosa voglio arrivare.

Per spiegarmi meglio ho deciso di buttar giù uno schizzo a pennarello dove si dovrebbe vedere l'interno dell'impavesata una volta terminato il lavoro. Premetto, credo di averlo già scritto, che il risultato è esattamente quello richiesto nel progetto della Corel, ma il modo con cui ci sto arrivando è totalmente differente.

Immagine

Come potete osservare dalle foto del modello fin qui presentate, sono ancora ben lontano dall'arrivare in fondo, ma pian piano mi ci sto avvicinando.

Nello schizzo si può vedere che tra uno scalmotto e il successivo, alla base dell'impavesata, dovrebbe essere incollato un listello (mm. 3 x 2) con funzione di trincarino. Ho in mente di modificare la sua forma da rettangolare a quella più realistica di triangolare. La cosa dovrebbe essere abbastanza semplice. Noterete inoltre che la forma della murata di questo modello è decisamente differente da quella dei vascelli, dove esisteva un fasciame non solo esterno ma anche uno interno che ricopriva quelli che nello schizzo sono identificati come scalmotti. Presumo fosse una semplificazione per i velieri di piccole dimensioni che non dovevano pagare un tributo alla robustezza come le navi di linea.

Quindi, in ottemperanza al progetto di cui sopra ho iniziato a provare la fabbricazione e l'installazione di alcuni scalmotti, su una fiancata. In particolare si tratta degli scalmotti che sono posizionati dove prima c'erano i loro "equivalenti" sulle ordinate. Sono realizzati con quadrelli di faggio mm. 4 x 4 opportunamente sagomati. Il quadrello è stato preventivamente verniciato con base poliuretanica all'acqua di color rosso. Fin qui siamo ancora nella fase esplorativa. Poi passerò alla realizzazione di tutti questi pezzi, compresi quelli che racchiudono i sabordi dei cannoni/carronate.

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Un cordiale saluto. Jack.Aubrey


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 Oggetto del messaggio: Re: Dolphyn - Privateer Olandese - 1750
MessaggioInviato: 02/05/2010, 18:59 
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jack.aubrey ha scritto:
Poi passerò alla realizzazione di tutti questi pezzi, compresi quelli che racchiudono i sabordi dei cannoni/carronate.

Scusate, ho detto un'eresia, nel 1750 le carronate non erano ancora state inventate . . . leggere qui per maggiori informazioni http://it.wikipedia.org/wiki/Carronata .
Saluti, Jack.


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 Oggetto del messaggio: Re: Dolphyn - Privateer Olandese - 1750
MessaggioInviato: 02/05/2010, 19:18 
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cognome e nome: Bellacicco Giuseppe
Jack, mi sono letto tutte le tredici pagine dedicate alla sezione della Santissima Trinitad da te realizzata, e come lavoro di riscaldamento mi sembra che sei andato "Forte", hai fatto un'ottimo lavoro!
Riguardo al Bolzone o alla torsione della struttura e ad altri piccoli dettagli, dalle foto non mi sono accorto di nulla, ritengo che siano dettagli che solo pochi intenditori possano notare, nel mio piccolo rimane un bellissimo lavoro.
Ho visto inoltre che anche in quel caso hai trattato le varie parti con l'olio da te illustrato, e dalle foto (perfettamente visibili dal mio PC), ti dico che l'effetto è notevole.
Parlando sempre dell'olio in questione, mi sorge un dubbio in riferimento ad alcuni interventi fatti da altri amici modellisti,
nel mio piccolo senza avere alcuna esperienza ti chiedo se nel tempo queste sostanze possano indebolire i punti dove la colla fa presa, l'olio potrebbe attaccare i pori dei vari particolari incollati, e generare il distacco dei vari pezzi?
Il mio pensiero si concentra sopratutto sui corsi di fasciame dove le forze di torsione in gioco sono elevate!
Ti ringrazio per un eventuale chiarimento. Saluti --Pino--

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 Oggetto del messaggio: Re: Dolphyn - Privateer Olandese - 1750
MessaggioInviato: 02/05/2010, 19:39 
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Ciao Pino, come ho scritto nel mio precedente messaggio, non sono in grado di poter portare un'esperienza sull'uso di questo olio che sia più lunga di quattro anni, quando per la prima volta usai questo materiale su un modello (intero e venduto prima di terminarlo) della Santìsima Trinidad e su un altro modello di vascello da 74 cannoni. Quest'ultimo è ancora in mio possesso, anche se non finito e per il momento le parti trattate con l'olio sono ancora a posto. Credo comunque che quattro anni siano un periodo significativo, anche se la vita di un modello è certamente molto, molto superiore. Un cordiale saluto. Jack.


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