Dolphyn - Privateer Olandese - 1750Diario di Costruzione - Jack.Aubrey Ho ripreso a darmi da fare con il modellismo da una settimana appena e già mi trovo a pieno regime. Ho in ballo la costruzione della Sezione maestra della Santìsima Trinidad come lavoro principale. La potete osservare sullo sfondo della prima immagine. Qui sono ad un buon punto dal completamento, diciamo ad un 75/80%.
Poi ho da riprendere il modello del San Juan Nepomuceno, sempre visibile sullo sfondo. Questo modello è praticamente fermo da più di un anno ma ho deciso di portarlo a termine, contrariamente alle mie idee iniziali.
Poi, durante i lavori di ristrutturazione del seminterrato, da cui ho poi ricavato anche il nuovo laboratorio, ho trovato tra le cose che mia suocera neppure sapeva di avere, una scatola di montaggio (chissà come è arrivata lì) di un modello della Corel.
Si tratta del modello di un ketch corsaro olandese chiamato Dolphyn. In inglese questo tipo di nave viene definita "privateer" che significa che il suo comandante era in possesso di una "Letter of Marque" rilasciata dal suo governo che lo autorizzava a intraprendere azioni belliche contro le navi del paese con cui la nazione era in guerra.
Nulla a che vedere con la "pirateria", che non era autorizzata dal governo e che era così considerata illegale. Un "corsaro" era quindi un combattente legittimo, anche se non un militare, un "pirata" non lo era e se veniva catturato normalnente veniva "fatto fuori" immediatamente. Se lo facevano fuori più tardi era per lasciarlo appeso per il collo fino a quando non andava in totale putrefazione in qualche piazza . . .
Da una veloce ispezione del materiale ho potuto constatare che era tutto in ottimo stato e, dopo aver dato un'occhiata ai piani costruttivi, mi sono messo a montare a tempo perso alcuni pezzi. In parole povere: ho iniziato un nuovo cantiere.
Il modello è in scala 1:50. Ottimo per le mie intenzioni. Ho fatto un poco di ricerche su internet per saperne di più ma non c'è nessuna fonte storica che lo riguarda.
Molto probabilmente si tratta di un modello che non è mai esistito nella realtà e questo è, per certi versi, un immenso vantaggio:
posso fare tutte le sperimentazioni che voglio e le personalizzazioni che mi paiono opportune senza il pericolo di essere sputtanato da un modellista che appartenga alla categoria dei "puristi". Per il momento ho iniziato a fare un veloce montaggio a secco, dove non ho avuto problemi: la chiglia è decisamente diritta. Le ordinate si incastrano senza sforzo e non sono serviti interventi correttivi se non una pulitura delle ordinate con carta vetrata. Quindi ho provveduto ad incollare singolarmente le prime ordinate di prua e di poppa come potete vedere qui sotto.
Ecco qui sotto le prime immagini del Dolphyn. Per l'occasione ho rispolverato uno strumento che avevo preso un paio di anni fa e mai usato per il suo scopo originario: si tratta del rastrema listelli della Mantua che ho deciso essere una mezza P******** per quella funzione primaria ma ho scoperto che è un oggetto notevolissimo come scaletto. Quindi ho deciso di utilizzarlo per questa funzione. Tra l'altro può essere fissato al tavolo di lavoro con un semplice morsetto tipo quelli per l'assetta del traforo. Potete giudicare voi stessi dalle foto che seguono . .
Per oggi è tutto. Cordiali saluti. Jack.Aubrey