Visto che ultimamente non sono molto attivo nel modellismo praticato,
vi propino la serie completa dei frontespizi della serie di romanzi di Patrick O'Brian dedicata ai personaggi di Jack Aubrey e Stephen Maturin.
Tutte le immagini sono del pittore
Jeoff Hunt che si è specializzato in questo tipo di raffigurazioni. Volendo è possibile acquistare via internet le riproduzioni di tutti i suoi quadri, tra i quali anche quelle dalle quali sono tratte queste immagini. Spero apprezzerete.
Personalmente ho ripreso in questi giorni la ri-lettura in sequenza di tutti questi romanzi a partire al primo. Ogni volta che lo rileggi scopri qualche novità. Cordiali saluti. Jack.Aubrey
Primo Comando (Master & Commander): Essere al comando di un veliero, dare la caccia alle navi nemiche nel Mediterraneo o in pieno Atlantico, vivere in prima persona arrembaggi e duelli: questi sono i sogni di Jack Aubrey, uomo di mare temerario e irruente, fedele suddito di Sua Maestà Britannica e capitano di corvetta fresco di nomina. E se la 'Sophie'- la sua prima nave, il suo 'primo comando' - non brilla ancora di particolare gloria, Aubrey è deciso a trasformarla in una nave modello, orgoglio della Royal Navy e spauracchio dei nemici a tutte le latitudini. Ma la dura vita di bordo gli riserverà grosse sorprese...
Avvincente e serrato nell'intreccio, straordinariamente documentato nella ricostruzione storica e meticolosamente preciso nella descrizione della vita manieristica del XIX secolo: "Primo comando" è uno dei migliori romanzi storici di avventure sui mari che siano mai stati scritti.
Costa Sottovento (Post Captain): Per Jack Aubrey, capitano di fregata della Royal Navy nei primi anni dell'Ottocento, la vera dimensione della vita è sul mare. Lo sa bene anche il suo amico Stephen Maturin, medico di bordo, marinaio per caso e suo malgrado, che ha condiviso con lui ogni avventura. I due, ora che Aubrey è privo di un comando, affittano una residenza nel Sussex, dove vivono come agiati gentiluomini, tra una caccia alla volpe e una serata musicale. E se la terraferma presenta insidie non meno terribili di quelle che si possono incontrare sulle navi, il mare, soprattutto, reclama ben presto i suoi diritti. Dopo una fuga rocambolesca dalla "tranquilla" campagna inglese, Aubrey è di nuovo a caccia di gloria, prima a bordo della corvetta Polychrest e finalmente al comando della Lively, una vera e propria signora degli oceani...
Buon Vento dell'ovest (H.M.S. Surprise): Al tempo in cui i vascelli inglesi sembrano l'unico baluardo in grado di opporsi validamente allo strapotere napoleonico, Jack Aubrey, abilissimmo ufficiale della Royal Navy in perenne lotta non soltanto con il nemico, ma anche con ammiragli restii a riconoscergli i benefici derivanti dalla cattura delle prede di guerra, assume il comando di una piccola fregata, la 'Surprise', con l'incarico di far giungere in Indonesia un inviato di Sua Maestà britannica. Ma il viaggio, compiuto insieme all'inseparabile amico (nonché agente segreto ed erudito medico di bordo) Stephen Maturin, si rivelerà ben presto una della traversate più difficili della sua carriera. Infatti, poiché il capo di Buona Speranza non è più in mano inglese, la 'Surprise' dovrà scendere fino a incontrare il 'buon vento dell'ovest' delle basse latitudini per compiere il periplo dell'Africa e affrontare poi l'oceano Indiano... Giunti infine, tra furiose tempeste e interminabili giornate trascorse nell'attesa di prendere il vento, a Calcutta, Jack e Stephen ignorano però che la loro avventura è appena cominciata, perché l'India, con il suo fascino esotico, il profumo inebriante delle spezie e i ruggiti sacri delle tigri, riserverà loro mille (e non sempre gradite) sorprese, non esclusi duelli all'ultimo sangue e cocenti delusioni d'amore... Con questo romanzo, che, come sempre, unisce con inarrivabile abilità l'invenzione alla scrupolosa fedeltà alle vicende storiche, Patrick O'Brian si conferma scrittore di straordinario talento, per il particolare soffio epico (sorretto da una rara competenza tecnica) che anima le vicende narrate, in cui uomini della più varia natura s'incontrano e si scontrano sul mare, sconfinato teatro di battaglie vinte e perdute, di sogni che diventano realtà oppure sono destinati ad arenarsi nelle secche del disincanto.
Verso Maurizius (The Mauritius Command): E' il 1810. Mentre l'Europa è impegnata nelle guerre napoleoniche, Jack Aubrey, intrepido comandante della Royal Navy, si gode un periodo di meritato riposo nel suo cottage sulle colline dello Hampshire. Ma le gioie della vita familiare vengono bruscamente interrotte dall'arrivo dell'amico Stephen Maturin, che gli ha procurato il comando di una fregata, la 'Boadicea', ammiraglia di una squadra allestita per neutralizzare quattro potenti navi francesi che stanno ostacolando il traffico dei velieri della Compagnia delle Indie nelle acque di Mauritius e di Reunion, al largo del Madagascar. Inseparabili e determinati come sempre, Aubrey e Maturin si preparano a sfidare le onde degli oceani, pronti a far tuonare i cannoni della 'Boadicea' contro le navi di Napoleone e a vivere da protagonisti un epico scontro navale, in cui talento e fortuna saranno, come sempre, gli arbitri della vittoria.
L'isola della desolazione (Desolation Island): Jack Aubrey, costretto a terra da troppo tempo e ormai in preda a un desiderio incontenibile di esplorare mari sconosciuti, non mostra la minima esitazione quando gli viene proposto il comando di un vecchio vascello da cinquanta cannoni, dal passato non proprio glorioso. Così, accompagnato dal fedele Maturin, Aubrey salpa a bordo della "vecchia orrenda Leopard" alla volta dell'Australia e più precisamente verso Botany Bay, dove un manipolo di soldati ribelli tiene prigioniero il celebre comandante del 'Bounty', il capitano Bligh. Ma prima di giungere a destinazione il veliero di Aubrey si troverà a fronteggiare diverse avversità: per cominciare, una devastante epidemia che getterà nello scompiglio l'intero equipaggio, poi lo scontro con la nave da guerra olandese, ben più potente, che costringerà il 'Leopard' a far rotta verso i ghiacci dell'Antartico. Tra ufficiali inetti e marinai scoraggiati, tra tempeste improvvise e deviazioni repentine, Aubrey dovrà fare appello a tutta la sua esperienza di vecchio lupo di mare per aver salva la vita e per portare a compimento la sua missione.