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Ragazzi finalmente dopo tanto penare sono riuscito a finire gli scalmi.Non dico che sono stati un parto ma poco ci manca....
Per le spiegazioni di come ho fatto ,come vi avevo già detto ,ho seguito il sistema di FAUSTO letti sul forum di long john's cafè, non lo conosco ma lo ringrazio vivamente per le spiegazioni ben dettagliate.
Quindi oltre alle sue spiegazioni, posto alcune foto solo per far vedere come ho eseguito il lavoro.
Un consiglio; per lo spessore degli scalmi ho usato una tavola da 15mm. Vi semprerà esagerato ma meglio togliere che trovarci con uno scalmo troppo magro.

Eccomi qua come promesso ,nella speranza di essere compreso ,a spiegarvi come ho fatto gli scalmi di prua. Avevo postato alcune immagini, ma cerco di essere più chiaro in virtù anche del lavoro fatto sui disegni con l’individualizzazione di alcune linee e riferimenti molto importanti.
Premesso che per arrivare a determinati riferimenti ho dovuto elaborare alcuni disegni e di questo ringrazio Adriano per il corso accelerato di adobe Photoshop e di alcuni disegni che mi ha modificato.

Inizialmente ero convinto che tutte le indicazioni fossero riportati sulla tavola nr 8 della monografia ,ma poi studiando attentamente mi sono accorto che le indicazioni più importanti erano sulla tavola 6.


Come potete vedere in quest’ultima tavola nel disegno della ruota di prua sono riportate dei punti,potrebbero essere delle linee d’acqua che poi in realtà non mi sembrano proprio esserle ma per semplicità le chiamiamo così, indicate con le lettere “a”,”b”,”c” e “d” di cui sulla destra sono riportati anche dei disegni .
Di queste linee la “b” e la “c” sono in definitiva i riferimenti dove poggiano i due gruppi di 3 scalmi, la “a” non ha molta importanza mentre la “d” è un secondo riferimento importante che vedremo in seguito

Come si può vedere da queste immagini una volta individuata la posizione di queste linee le ho riportate su tutti i disegni ;dall’ordinata di caposesto nr11, sugli scalmi e sulla ruota ,insieme alla linea d’acqua nr 10 già però segnalata sulla tavola nr 8.


E’ molto importante poi in fase di montaggio riportare la linea 10 sia sugli scalmi ma soprattutto sull’ordinata 11 ,questo ci permetterà di avere una perfetta assimetria di tutta la prua.

Il procedimento che mi accingo a spiegare determina un perfetto risultato però solo se le misure dei disegni sono perfettamente identici al nostro modello.Mi spiego: se dalla ruota di prua dove poggiano gli scalmi tracciamo una perpendicolare con l’ordinata nr 11 troviamo una misura che sul disegno nel nostro caso è di 40mm c.ca. Se la stessa misura la misuriamo sul nostro modello e supponiamo invece di 40 fosse di 41 o 42 mm (cosa possibilissima) dovremo riportare questa differenza anche sul profilo degli scalmi,considerando la larghezza dello scalmo stesso leggermente maggiore, ma lo spiegherò magari meglio successivamente.Nel disegno della ruota ve l’ho indicato con la lettera “A”.


Questo disegno è la parte più fondamentale di tutto lo studio.

Come potete vedere sono disegnati i profili degli scalmi visti dall’alto sempre in riferimento della linea d’acqua nr10 ,e da qui riusciremo a trovare la giusta inclinazione di ogni singolo scalmo

Come potete vedere prolungando con una matita tutti i profili fino ad incontrare la linea che identifica l’ordinata 11,troveremo i punti di origine di ogni raggio per ogni scalmo.Questo sarà importante per poi verificare nel proseguo del lavoro l’esatta inclinazione da dare allo scalmo
Gli stessi punti di origine vengono riportati sul disegno della vista della ruota vedi immagine sotto.

Fatto questo taglieremo il disegno, per comodità io l’ho incollato su del compensato ma va benissimo del cartoncino , come dalla seguente foto.

Finito di lavorare sui disegni passiamo ora al taglio vero e proprio degli scalmi.
Per prima cosa come già detto riportiamo anche sul disegno dei singoli scalmi le linee di riferimento.



Come potete vedere in questa foto è sufficiente stare qualche decimo abbondanti senza esagerare. Per tutti gli scalmi ho utilizzato una tavola da 15mm in quanto nessun scalmo nella parte più larga raggiunge questa misura.

Una volta tagliati con la matita riporto in tutte e 4 le facce i riferimenti delle due linee,la nr 10 e la “ d” .

Nel disegno dei profili misuro con un righello la larghezza di ogni scalmo sia all’altezza della linea 10 e sia di quella della linea “d” , e queste misure come si vedono nella foto vengono riportate sia sul disegno che su ogni singolo scalmo.



Una volta fatto passiamo alla fase più critica.La levigatura dell’inclinazione.Per questo lavoro io mi avvalgo di una levigatrice a nastro da banco,a mio avviso indispensabile per questo lavoro. Una volta disegnato sulla testa dello scalmo l’inclinazione ,questo lavoro viene fatto un po’ ad occhio,

appoggio tutto il pezzo sulla levigatrice inizialmente dandogli la giusta inclinazione e poi mantenendo il pezzo il più fermo possibile procedendo fino a quando arrivo ai due punti segnati sullo scalmo.

Questo lavoro non è difficile ma dobbiamo avere una certa delicatezza nel tenere il pezzo nella giusta inclinazione e che il nastro levighi su tutta la faccia dello scalmo contemporaneamente, ma credo che ve ne accorgerete da soli già al primo scalmo e capirete cosa intendevo dire.

Fatto il primo scalmo ma questo vale per tutti lo appoggiamo sul disegno e ne verifichiamo l’esatta inclinazione con un righello e l’esatta altezza con la dima precedentemente preparata.


Per essere oltrettutto certi di arrivare alla fine in perfetta squadra è sufficiente appoggiare una tavoletta in prossimità del punto di origine di ogni scalmo e appoggiarla sullo stesso come si può vedere in questa foto,


Procediamo così con tutti gli scalmi fino all’ultimo.Se avete mantenuto l’esatta inclinazione la larghezza indicata e controllata con la dima vi ritroverete con una parte della prua finita (almeno questa è la speranza, poi in realtà non è proprio così perché basta pochissimo per sballare tutto.Probabilmente dovrete fare più pezzi ma alla fine il lavoro verrà fuori bene.

L'importante è che alla fine tutto sia perfettamente in squadra e che la perpendicolarità dell'ultimo scalmo "e" cada perfettamente in linea con il caposesto.
Nelle seguenti figure si vede il lavoro incollato e alla fine gli scalmi finiti.Non credo debba spiegarvi come levigarli ma vi anticipo che c'è molto da togliere.
Il consiglio è quello di cercare nel taglio degli scalmi di essere il più preciso possibile nella parte interna e nella fase di incollaggio di unirli tenendo conto il filo interno degli scalmi,in questo modo il lavoro di levigatura all'interno sarà più leggero e vista la sua forma concava questo è un bel sollievo.
Nei disegni degli scalmi così come in tutte le ordinate ,Budriot ha riportato con linee tratteggiate la parte che dovrà essere tolta.Personalmente sconsiglio di levigare gli scalmi prima della messa in opera ma di fare tutto il lavoro alla fine.

Consiglio inoltre di prepararsi uno scalo per la sola prua.Personalmente ho costruito uno scalo con una ruota e il caposesto tagliati in modo supericiale e su legno scadente.In questo modo posso levigare senza preoccuparmi di rovinare la ruota.Alla fine sarà riportato tutto sul modello vero e proprio.


Consiglio inoltre di costruire il quinto di caposesto lasciando tutti i profili esterni e interni senza accennare nessun angolo di quartabuono.Ci sarà da lavorare di più alla fine ma il risultato sarà sicuramente migliore.

Un'ultima cosa : per i maggior controllo della linea finita degli scalmi ,Sarebbe una bella cosa costruire delle dime in cartoncino anche delle linee a-b-c-d così come fatto per la linea 10. In questo modo avrete un maggior controllo sia in fase di montaggio che alla fine in fase di levigatura.
Ho dimenticato anche di dirvi che ogni ualvolta finiamo uno scalmo questo deve essere incollato in modo provvisorio ai precedenti.Consiglio di usare una goccia di colla tipo attack. Prende subito,si stacca abbastanza velocemente ma soprattutto non restano fastidiose incrostazioni da togliere.

Spero che questo articolo possa aiutarvi e comunque sono a vs disposizione per qualsiasi chiarimento

Ciao Paolo