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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Jack Aubrey, mi presento . . .
MessaggioInviato: 22/07/2009, 11:07 
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Iscritto il: 03/05/2009, 13:16
Messaggi: 1854
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Mi presento ora, ma con un notevole ritardo rispetto al solito in quanto ho già da tempo iniziato a inserire messaggi in alcune discussioni di questo forum. Chiedo scusa a tutti per questa mia mancanza.

Ho scelto lo pseudonimo di Jack Aubrey perchè sono un appassionato e affezionato lettore della saga di romanzi di Patrick O’Brian incentrati sulle avventure dei due protagonisti Jack Aubrey, capitano di vascello della Royal Navy, e di Stephen Maturin, il suo miglior amico, medico di bordo, naturalista e agente segreto. La saga si articola su circa venti romanzi e si è purtroppo interrotta a causa della morte dell’autore nel 2000. L’ambientazione è nel periodo delle guerre napoleoniche e, dovendo scegliere un nickname per partecipare ai vari forum di modellismo, quello di Jack mi sembrava molto adatto. In realta il mio vero nome è Sergio Galli, sono nato nel 1949 e dal 2007 sono pensionato. Ho quindi una certa disponibilità di tempo da dedicare al mio hobby preferito: il modellismo. Abito in una città vicino a Milano, Cinisello Balsamo, sede guarda caso dell'Associazione Magellano, ma ho da sempre un progetto di andare a vivere in Toscana, tra città e campagna.

Il modellismo navale scorre nelle mie vene fin da quando avevo 16 anni. Fui iniziato da un mio zio, che in gioventù aveva costruito modelli di aerei ad elastico, a costruire alianti ma ben presto mi appassionai alle navi. A parte un primo modello (la caravella Nina) che in verità non mi era riuscita molto bene, successivamente ho costruito l’Amerigo Vespucci in kit di montaggio della gloriosa (si fa per dire) Aeropiccola di Torino. Poi ho costruito un rimorchiatore come si direbbe oggi scratch built, una barca a vela navigante, ancora un’altra Amerigo Vespucci per un conoscente che si era innamorato di quel modello, e quindi un altro lavoro autocostruito e molto impegnativo: l’incrociatore pesante tedesco Prinz Eugen. Mi sono poi rivolto ai velieri antichi ed ho costruito i seguenti modelli: Wasa, Le Mirage, Half Moon (tutti della Corel) e la Berlin (a suo tempo prodotta dalla Movo).

A 25 anni ho sposato Miriam e successivamente ho avuto da lei Virna e Silvia. La mia attività di modellista ha risentito di questi eventi e non ho più fatto nulla fino al 2006, quando, in previsione di un mio ritiro dal lavoro e attirato dalla presentazione della Santìsima Trinidad da parte della DeAgostini, decisi, dopo una lunga pausa di circa 30 anni, di ripartire ..

Dopo circa tre mesi mi accorsi che, vista la frequenza dell’opera, avevo tempo per altri modelli ed ho quindi iniziato il modello “Lancia Armata 1803” della Panart e poi mi sono preso l’onere e l’onore di completare un modello di clipper di Baltimora iniziato da un’altra persona. Per ultimo una volta terminato il clipper, ho iniziato la costruzione del vascello spagnolo da 74 cannoni San Juan Nepomuceno.

Quindi agli inizi del 2008 avevo in cantiere la costruzione in contemporanea di tre modelli. Credevo che per almeno un altro anno sarei stato impegnato con essi . . . . quando ho avuto un periodo con problemi di tutti i tipi che mi hanno costretto a lasciar perdere il modellismo e sopratutto a perdere da disponibilità del mio laboratorio. Ho solo ripreso recentemente, dopo quasi un anno di astinenza, durante il quale ho venduto il modello della Santìsima Trinidad incompleto ed ho quasi terminato la Lancia Armata.

Rispetto a quando ero giovane, ora nei miei lavori si nota la maggior pazienza ed esperienza dovuta alla non più giovane età Inoltre ora posso contare su strumenti di lavoro e materiali molto più sofisticati, quindi poter costruire particolari con maggior precisione di allora.

Progetti per il futuro: non sono in grado di identificare cosa farò una volta terminati questi modelli ma sicuramente mi dedicherò a modelli autocostruiti, possibilmente in scala 1:64 o meglio 1:48 per poter espandere la mia passione per il dettaglio che in scala 1:100 è un poco inibita. Questa scelta mi obbligherà quindi molto probabilmente ad abbandonare i grossi vascelli di linea in favore di velieri di minori dimensioni, quali piccole fregate, brig, shooner e galeoni del periodo elisabettiano.


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 Oggetto del messaggio: Re: Jack Aubrey, mi presento . . .
MessaggioInviato: 22/07/2009, 11:26 
Ciao Sergio,

presentazione che imita la saga dei romanzi da te citata (mi è piaciuta) !

Ho aperto la Sezione Costruzioni per dar modo a noi tutti di dibattere sull'interessantissimo
reportage (amorevolmente) portato avanti.

Ho dato un mio primo contributo tentando di porre una serie di possibili temi di analisi tendenti a trovare reali (efficaci ed efficienti) metodi ci costruzione degli scafi capaci di
soddisfare le differenti tipologie di Modellismo Navale Statico Antico.

Con simpatia,

Giuseppe MERCATO


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 Oggetto del messaggio: Re: Jack Aubrey, mi presento . . .
MessaggioInviato: 22/07/2009, 12:09 
Ciao Sergio,

la tua presentazione è stata la "saga" da te menzionata che, sia pure presentata
in scala 1-10 000 000, è risultata di mio gradimento.
Nella Sezione Architettura Navale, ho aperto il capitolo Tecniche Costruttive,
dando seguito alla nostra conversazione, originata dalla tua splendida presentazione
passo passo di una delle differenti tipologie realizzative modellistiche.
Perché di questo si tratta: un qualsivoglia Modello Navale Statico può realizzarsi
con svariati differenti procedimenti costruttivi, tenuto conto delle svariate variabili
presenti nell'Ambiente intorno all'intera opera che s’intende realizzare.
Discutere per sviscerare queste variabili e imbrigliarle per aiutare i più a realizzare
“Modelli Realistici” con le più svariate finalità, è un preciso dovere degli "Specialisti".
Gli specialisti, però, devono tenere ben presente (sempre) che molto spesso anzi
spessissimo, umili suggerimenti “risolvono” demolendo mille elucubrazioni mentali di
certi sapientoni improvvisati.
Questo era, e rimane, il senso della mia disponibilità. Altri miei pallini sono la
modellazione solida ed il taglio CNC.

Buon proseguimento di collaborazione,

Giuseppe MERCATO


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