Piccolo attrezzo auto costruito con fermacarte di diverse dimensioni per incollare i corsi di fasciane fin dove ci si arriva.
Per tutti i diavoli del infero, :face: ho purtroppo perduto del tutto la concentrazione.
Una cosa del genere non mi sarebbe mai successa. Ho realizzato più di 20 navi anche con rivestimento in lamiera! Sono proprio diventato vecchio! :ac6: Per fortuna posso rimediare anche per il fatto che ci vanno sopra le cinte.
Magra consolazione, purtroppo mi debbo arrangiare. Speriamo di non combinare altri guai.
Mi accorgo che i vari spezzoni riguardanti i corsi di fasciame sono tutti con altezza diverse pure nello stesso involucro.
Bisogna rettificarli uno a uno perché negli incontri, specie con palella, non sarà facile farli combaciare.
Allestite le basi (chiamiamole così) per le cinte sia a tribordo
che a babordo
e finita questa fase di montaggi un po' anomala, lascio perdere per un po' per la polvere fin qui inspirata. Ho rischiato molto. Ovviamente sono solo approssimativamente livellate e non carteggiate. Poi riprendo Hachette da dove ho lasciato
In questo periodo ho ovviamente studiato la parte enciclopedica di Hachette. Come ho osservato tempo addietro, è molto ampia sia in generale che a riguardo La Belle. Ora alcune soluzioni di Hachette diversificano dalla monografia del Boudriot, ovviamente per questioni commerciali, credo di non sbagliarmi, ma Hachette secondo me invita il modellista a migliorare il suo prodotto. Non penso pubblichi tanto materiale per niente. E questo lo ritengo positivo.In questo periodo ho ovviamente studiato la parte enciclopedica di Hachette. Come ho osservato tempo addietro, è molto ampia sia in generale che a riguardo La Belle. Ora alcune soluzioni di Hachette diversificano dalla monografia del Boudriot, ovviamente per questioni commerciali, credo di non sbagliarmi, ma Hachette secondo me invita il modellista a migliorare il suo prodotto. Non penso pubblichi tanto materiale per niente. E questo lo ritengo positivo.
Visto che non debbo fare polvere per guadagnare tempo ho castigato le dormienti del casseretto dopo averle bagnate con la saliva e piegate con il piega listelli.
Aspetto alcuni giorni che asciughino. Poi le incollo.
Essendo andato un po' avanti mi sono imbattuto nelle cinte, realizzate secondo me, un po' superficialmente rispetto a quanto la stessa Hachette illustra nella parte enciclopedica. Quello che non mi convince sono le cinte nere (dicono di dipingerle) che invece, secondo me, dovrebbero essere in mogano, ecco perché darei il mordente e non la pittura. Ma questo mi rende perplesso. Hachette da pag. 20 a pag. 24, nella rubrica Velieri nel tempo, accosta La Belle alla chiatta, confermando appunto che La Belle non era altro che una chiatta. Quindi alcune finiture non le riterrei valide per il loro costo, mentre alcune decorazioni potrebbero infatti esistere.
Piccolo appunto a pag 28 dei modelli d'arsenale si osserva una foto delle cannoniere de La Belle viste da dentro, e una cannoniera col portello aperto verso l'alto. Certo non può essere de La Belle in quanto apribili di lato. Ma ciò potrebbe trarre in inganno. Bene "Tirem innans"
Bisogna a questo punto considerare che esperti ingegneri navali hanno criticato i francesi perché nei loro modelli inseriscono parti in nero corredate da chiodatura in ottone. Secondo loro è un anacronismo al quale i francesi hanno risposto che per loro è bello così. Potrebbe essere anche così per La Belle?
Ci debbo riflettere e cercare notizie.
Per spezzare una lancia a favore di Hachette noto che per le cinte sul primo volume "Costruiamo un modello di nave a vela" di Ostan, Bassi a pag 341 si possono fare anche a due strati.
Quindi me la son presa con Hachette ingiustificatamente. Poteva però pure dirlo! o no?