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 Oggetto del messaggio: Re: Caracca Ragusina, Jack.Aubrey, scala 1:60
MessaggioInviato: 23/01/2018, 17:54 
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Iscritto il: 22/07/2017, 15:56
Messaggi: 147
cognome e nome: ceci pier antonio
Ciao Jack;

Si, forse io intendevo il modello della Caracca già finita, è veramente bella, se ha vinto un concorso. Ma, dimmi tu stai facendo lo stesso modello? Se è così il tuo non sarà di meno.
Un saluto.

Pier Antonio.


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 Oggetto del messaggio: Re: Caracca Ragusina, Jack.Aubrey, scala 1:60
MessaggioInviato: 24/01/2018, 13:54 
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Iscritto il: 19/02/2009, 12:56
Messaggi: 915
jack.aubrey ha scritto:
Lubra ha scritto:
Buongiorno

Quindi il mio intervento non vuol certamente sminuire l'ottimo lavoro fatto dal modellista ne il modello ma solo far presente che nel periodo di Colombo l'argano pare non ci fosse sulle caravelle. Semplicemente perché (pare) che non lo avevano ancora inventato.

Luciano
Ciao Luciano, benvenuto.
A me risulta che il cabestano orizzontale, noto in inglese come "windlass", fosse in uso fin dal 13° secolo sulle navi di piccole dimensioni, in particolare sulle navi mercantili tipo caravelle e caracche.
Chi dice questo è Wolfram Zu Mondfeld nel suo stranoto libro "Historic Ship Models" a pagina 178.

Salutoni, Jack.


Ciao Jack
Ok allora andiamo avanti, l'affermazione di Lubra non è tanto campata in aria, poteva anche non esistere l'argano orizzontale per salpare le ancore in piccole navi, sappiamo con certezza che le innovazioni sulle navi erano dure a stabilirsi, passavano decenni prima che un'innovazione potesse essere stabile su una nave. Ad esempio si poteva salpare l'ancora con i paranchi, ma si aveva bisogno anche di bittoni dove poter dare volta alla gomena come puoi vedere in allegato.
Ma sappiamo anche che nel museo di Brema esistono i resti di una cocca, nave più piccola della caracca, se non ricordo male la caracca è una evoluzione della cocca, in cui si vede chiaramente l'esistenza dell'argano orizzontale come puoi vedere dalle foto allegate.
Dunque a mio parere quel modello ha qualche carenza, la sotto un argano orizzontale non poteva esistere oltretutto vedo che sull'ultimo ponte c'è una botola che presumo sia quella della scala di accesso al ponte per cui altro spazio occupato che restringe il campo di azione per la manovra di salpare l'ancora.
vass


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 Oggetto del messaggio: Re: Caracca Ragusina, Jack.Aubrey, scala 1:60
MessaggioInviato: 27/01/2018, 17:32 
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Iscritto il: 03/05/2009, 13:16
Messaggi: 1854
cognome e nome: n/a
Per il momento vorrei accantonare momentaneamente la discussione tra me e Andrea sulla sistemazione interna del castello di prua per aggiornarvi sulla situazione del cantiere.

Sabato 27 Gennaio 2018

Si lo so, le immagini fanno schifo ma non sono proprio riuscito a fare di meglio perché c'era una luce decisamente strana e ho dovuto utilizzare il flash, ma il risultato è scadente comunque.

- Ho terminato di applicare i listelli verticali nell'interno delle murate e contestualmente sono spariti i finti scalmotti sulle ordinate. Ora l'area è completamente liscia pronta per ricevere l'ultimo fasciame costituito da impiallacciatura di ciliegio stesa in modo tradizionale.

- Nel frattempo sto portando avanti l'installazione del ponte principale utilizzando i listelli di noce forniti con il kit e che utilizzo come fondo del primo strato del ponte. A operazione conclusa applicherò il fasciame finale in tanganika come per gli altri due ponti già terminati.

- Ho installato sulle murate interne il trincarino che sporgerà per 1-1,5 mm dal ponte.

Allego la solita carrellata di (brutte) immagini, salutoni, Jack.

01 Ragusian Carrack/27012018/IMG_20180127_154827.jpg
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01 Ragusian Carrack/27012018/IMG_20180127_154850.jpg
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01 Ragusian Carrack/27012018/IMG_20180127_154901.jpg
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01 Ragusian Carrack/27012018/IMG_20180127_154914.jpg
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 Oggetto del messaggio: Re: Caracca Ragusina, Jack.Aubrey, scala 1:60
MessaggioInviato: 08/02/2018, 16:21 
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Iscritto il: 28/02/2012, 23:23
Messaggi: 26
Località: Zabor (Polonia)
cognome e nome: Marinoni Giuseppe
Incuriosito da questo fornitore ho ordinato , oltre ad altro materiale, la Galita Dubrovacka.
In una settimana li materiale é arrivato nel mio paesino in Polonia, servizio che altri fornitori non prevedono.
I listelli di noce, tutti 1,5x5, sono di ottima qualità, senza difetti e di colore uniforme, le vele sono già finite, ferzi già cuciti.
Ma passo alle manchevolezze:
nel disegno non sono presenti le centine, quindi non è riproducibile
non è previsto il doppio fasciame, nella realizzazione userò 1x5 di betulla e 0,5x3 per il fasciame esterno
il ponte prevede listelli di noce con sovrapposti listelli 0,5x3 ma io preferisco il ponte in compensato da 0,5
la chiglia è in compensato da 4mm (0,5+3+0,5) notevolmente imbarcata e non sono riuscito a raddrizzarla, poiché è prevista una controchiglia in massello non ho sporgenza sufficiente per metterla in dima, sarebbe stato preferibile usare un miltistrato di qualità
il taglio a laser non è perfetto in tutti i punti e ripassandolo con il traforo si ha una notevole scheggiatura, comunque non visibile a modello finito
per questo modello, a differenza di altri modelli dello stesso produttore, non è prevista la lingua italiana, sto provvedendo ad una accurata traduzione per semplificare il lavoro in fase di costruzione.
Comunque prevedo che sarà una splendida galea degna di un socio Magellano.
Incrociamo le dita e buon lavoro a tutti.


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 Oggetto del messaggio: Re: Caracca Ragusina, Jack.Aubrey, scala 1:60
MessaggioInviato: 08/02/2018, 19:03 
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Iscritto il: 03/05/2009, 13:16
Messaggi: 1854
cognome e nome: n/a
Ciao Giuseppe, ben trovato.
Io sono al secondo modello di questo produttore e devo riconoscere che molti problemi o difetti che hai descritto sono corretti.
Sulla qualità del materiale fornito, intendendo qui legname e accessori, sono sostanzialmente soddisfatto ma personalmente, fossi stato in lui, avrei fatto scelte diverse.
Proprio nel primo messaggio di questo topic ho accennato ai "problemi" con questo kit ma, procedendo con i lavori, ho praticamente intrapreso una strada totalmente diversa:

- ho aggiunto rinforzi durante l'assemblaggio della struttura e blocchetti di riempimento a prua e a poppa;

- anche per questo modello è previsto un solo fasciame in noce ma presto mi sono reso conto della sua impraticabilità. Non mi dilungo sui perché in quanto non è facile in poche parole da spiegare ma alla fine ho optato per un primo fasciame in tiglio e un secondo in ciliegio;

- anche per i ponti ho optato per due passaggi, il primo utilizzando i listelli di noce forniti nel kit che altrimenti non userei seguito da un secondo strato di tanganika, in questo modo ho introdotto un paio di tonalità i legno al posto di un unico legno (il noce) che personalmente non mi ispira più di tanto; qui il risultato credo mi dia ragione, così come penso avverrà in futuro per il secondo fasciame dello scafo.

- ho anche fatto ulteriori modifiche alla costruzione, fermo restando l'attinenza al progetto, e a questo punto mi sento di affermare che del kit userò solo i materiali ma sul come ci arriverò è tutta un'altra storia. Comunque sono fiducioso sull'esito finale, il modello è molto carino ed originale.


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 Oggetto del messaggio: Re: Caracca Ragusina, Jack.Aubrey, scala 1:60
MessaggioInviato: 09/02/2018, 19:08 
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Iscritto il: 03/05/2009, 13:16
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cognome e nome: n/a
Venerdì 9 Febbraio 2018

Sono un po di giorni che non mi faccio vivo con novità . . ma il problema è che, pur lavorando abbastanza regolarmente e con continuità, non avevo purtroppo materiale interessante da mostrare. E anche ora non è che ci sia chissà cosa. Ma ritengo comunque utile farmi sentire anche perché di novità ce ne sono effettivamente state.

Ci eravamo lasciati nell'ultimo aggiornamento che stavo lavorando per installare il fasciame del ponte principale. Dalle foto allora mostrate si vedeva che c'era ancora abbastanza lavoro per completare questa attività. Nella foto che segue possiamo vedere come questo sia stato quasi totalmente concluso. Manca solo un ultimissimo listello ai due lati esterni per poter affermare: "operazione conclusa". Questo accadeva circa una settimana fa.
Altra attività che può dirsi conclusa è la listellatura della parte interna delle fiancate sul ponte principale: un ultimo strato in impiallacciatura di ciliegio è stato posato in orizzontale. I listelli sono al momento della foto solo posati e non ancora rifiniti ma comunque siamo ancora lontani dal risultato finale sulle fiancate interne, ma questo punto diventa la base di partenza per future attività.

01 Ragusian Carrack/09022018/IMG_20180203_103247.jpg
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Parallelamente ho ripreso a pensare al completamento del fasciame in tiglio dello scafo, quindi ho iniziato a verificare che tutto fosse in ordine e che non ci fosse qualche ordinata da "ritoccare". Dalla foto sembrerebbe che per il momento non ci sia nulla da fare con la sola eccezione di una ordinata a prua che dovrà essere leggermente spessorata al momento dell'applicazione dei prossimi listelli.

02 Ragusian Carrack/09022018/IMG_20180207_101751.jpg
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Sempre in parallelo ho iniziato la posa del secondo fasciame sul ponte principale. Secondo i disegni lo schema di questo fasciame prevede l'uso di un listello lungo 72mm suddiviso in quattro segmenti di 18mm. L'applicazione è sfalsata ad ogni corso di un segmento e si ripete ogni quattro corsi. I corsi centrali in tanganika e i due più scuri in mogano solo larghi 5mm mentre quelli più esterni sono (e saranno fino in fondo) in tanganika larghi 4mm. Le due prossime immagini mostrano il lavoro fin qui fatto. A me sembra che il tutto stia venendo bene. Per il colore del legno questo diventerà uguale ai due ponti più alti dopo l'applicazione dell'olio per legno, quindi più scuro.

03 Ragusian Carrack/09022018/IMG_20180209_163107.jpg
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04 Ragusian Carrack/09022018/IMG_20180209_163114.jpg
Immagine

Infine ho applicato quattro corsi di fasciame sullo scafo su entrambi i lati. Per semplificarmi la vita sto utilizzando il metodo che si solito utilizzo in presenza di secondo fasciame, senza tanti fronzoli stilistici che poi non si vedranno comunque. I vuoti a forma "triangolare" li colmerò nei prossimi giorni con un po di santa pazienza. A occhio questo metodo terminerà qui nella zona di poppa ma continuerà ancora a prua, dove la forma a boccia richiede misure diciamo più drastiche. Le tre immagini che seguono mostrano il lavoro effettuato fino a ieri. Oggi invece niente modellismo, sono stato in giro per Pisa per commissioni e di tempo non ne ho avuto. Domani qui è previsto bel tempo e non è detto che non faccia una scappatina al mare . . altrimenti vai con altri listelli !!

Un cordiale saluto, Jack.Aubrey.

05 Ragusian Carrack/09022018/IMG_20180209_163124.jpg
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06 Ragusian Carrack/09022018/IMG_20180209_163133.jpg
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07 Ragusian Carrack/09022018/IMG_20180209_163140.jpg
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 Oggetto del messaggio: Re: Caracca Ragusina, Jack.Aubrey, scala 1:60
MessaggioInviato: 20/02/2018, 11:28 
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Lunedì 19 Febbraio 2018

Ho finalmente completato di applicare il fasciame al ponte principale. Come per gli altri due ponti più piccoli ho utilizzato impiallacciatura in tanganika, ridotta in listelli di 4 o 5 millimetri di larghezza e lunghi poco più di 7 centimetri. Il risultato è come un parquet con uno schema di giunzioni ogni quattro corsi.

Di seguito alcune immagini del lavoro terminato. Debbo sottolineare che le rifiniture sono ancora tutte da eseguire, quindi eventuali fessure verranno livellate e sopratutto il colore del legno cambierà, e probabilmente di molto, dopo l'applicazione di un paio di mani di olio per legno. Vedete il colore degli altri due ponti per avere un'idea.

A questo punto credo che le prossime attività saratto totalmente rivolte al completamento del primo fasciame dello scafo: siamo più o meno in dirittura di arrivo anche se probabilmente questa potrebbe essere la parte più difficile da eseguire.

Comunque ci risentiremo, salutoni, Jack.

01 Ragusian Carrack/19022018/IMG_20180219_180631.jpg
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02 Ragusian Carrack/19022018/IMG_20180219_180809.jpg
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03 Ragusian Carrack/19022018/IMG_20180219_180847.jpg
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04 Ragusian Carrack/19022018/IMG_20180219_180701.jpg
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05 Ragusian Carrack/19022018/IMG_20180219_180710.jpg
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MessaggioInviato: 25/02/2018, 13:10 
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Venerdì 23 Febbraio 2018

Nulla di nuovo . . unico lavoro che ho eseguito in questi giorni è applicare una mano di olio per legno sul ponte principale, attività che ha radicalmente modificato il colore del legno.

Ed è proprio questo che mi preme far notare.

Le prime tre foto sono state fatte con la (poca) luce naturale mentre le rimanenti tre sono state scattate nelle stesse condizioni di luce artificiale del mio messaggio precedente e che dovrebbero permettere di meglio notare la differenza tra il prima e il dopo.

Per quanto riguarda le prossime attività questo subiranno una pausa di circa una settimana, stando alle previsioni meteo, a causa dell'ondata di freddo siberiano prevista: non sono minimamente interessato a passare ore nel mio box laboratorio al freddo !! :mrgreen:

01 Ragusian Carrack/23022018/IMG_20180223_130847.jpg
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01 Ragusian Carrack/23022018/IMG_20180223_130922.jpg
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01 Ragusian Carrack/23022018/IMG_20180223_192344.jpg
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01 Ragusian Carrack/23022018/IMG_20180223_192500.jpg
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01 Ragusian Carrack/23022018/IMG_20180223_192544.jpg
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 Oggetto del messaggio: Re: Caracca Ragusina, Jack.Aubrey, scala 1:60
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Ciao Sergio!!
Ho un attimo di pausa ed ho visto il tuo post
... lavoro sempre iper superbo e pulito il tuo... ma lasciamo stare le congratulazioni :P
Volevo farti una domanda:
Adesso hai messo l'olio per legno ... ma poi non ti darà noia quando dovrai incollare dei componenti?
A me risultava da sempre che una volta messo l'olio, anche se passava un po di tempo, con la vinilica si aveva difficoltà ad eseguire incollature.. non so
Grazie e buon modellismo a tutti :(
Ciao

_________________
L'educazione e la conoscenza sono l'arma piu' potente che si puo' usare per cambiare il mondo.


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 Oggetto del messaggio: Re: Caracca Ragusina, Jack.Aubrey, scala 1:60
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Ordigno ha scritto:
Adesso hai messo l'olio per legno ... ma poi non ti darà noia quando dovrai incollare dei componenti?
A me risultava da sempre che una volta messo l'olio, anche se passava un po di tempo, con la vinilica si aveva difficoltà ad eseguire incollature.. non so
Ciao
Secondo me dipende dall'olio. Se parli dell'olio di lino cotto sono d'accordo con te, è come se fosse una mano di vernice. E provocherebbe gli effetti che tu dici.
Per quanto mi riguarda quello che uso io e che trovi in fotografia qui viewtopic.php?f=57&t=3045&start=45
esso non crea assolutamente di questi problemi. In compenso ha degli effetti che io reputo positivi.
Aggiungo anche che sono forse 10 anni che uso questo olio e non ho riscontrato nessun problema né con le colle che con le vernici. A onor del vero con le vernici un problema l'ho riscontrato ed è legato all'uso delle vernici a solvente. Usandole sopra il legno così trattato ho riscontrato una tendenza ad allungare in modo talvolta esagerato i tempi di asciugatura. Questo fenomeno invece non si verifica mai per le vernici acriliche e poliuretaniche. Ma al giorno d'oggi credo che sia anacronistico l'uso delle vernici a solvente nel nostro hobby.
Un saluto, Jack.


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