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 Oggetto del messaggio: Re: Nave Vichinga di Gokstad, scala 1/35 - Jack Aubrey
MessaggioInviato: 13/04/2016, 11:31 
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Mercoledì 13 Aprile 2016

Erano mesi che non mi facevo inalazioni di cianoacrilato così !!!

Mi sento un po stranito ma ora gli scudi sono praticamente terminati, manca solo una mano di trasparente opaco per nascondere le piccole ma inevitabili sbavature di colla.

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 Oggetto del messaggio: Re: Nave Vichinga di Gokstad, scala 1/35 - Jack Aubrey
MessaggioInviato: 16/04/2016, 13:38 
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Sabato 16 Aprile 2016

Visto che gli ingredienti necessari per il tipo di invecchiamento suggerito da Andrea (Vass) non richiede chissà quali ingredienti ed alchimie ho deciso di procedere subito ad effettuare una prova e, se positiva, a procedere senza porre indugio all'invecchiamento del ponte della nave vichinga.

Qui sotto la soluzione già preparata e ora devo solo attendere il tempo necessario affinché prenda il colore adatto per procedere con le prove.

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Comunque, da perfetto San Tommaso, sono andato a gironzolare un po su internet per saperne di più ed ho scoperto che è una pratica molto diffusa per anticare i mobili, adottata anche da molti restauratori. Ho trovato un'ottima spiegazione sul sito http://it.wikihow.com/Invecchiare-il-Le ... -d'Acciaio che qui sotto vi propongo in dettaglio. Buona lettura, Jack.

Parte 1: Preparazione dei Materiali

1) Riunisci l'occorrente. Si tratta di una lavorazione piuttosto semplice che richiede solo pochi materiali che, con ogni probabilità, si trovano già in casa. Se così non fosse, puoi acquistare tutto ciò che ti serve nei negozi "tutto a un euro", nei supermercati o nei negozi di alimentari.
Aceto bianco distillato di qualunque marca.
Lana d'acciaio. Dovresti usarne una superfine perché si spezza meglio, ma puoi acquistare quella che preferisci.
Un contenitore di qualunque tipo. Può essere un secchio, un barattolo, una pentola, una ciotola o qualunque altro recipiente dotato di manico. Se non ti piace l'odore dell'aceto, scegli un contenitore che puoi chiudere durante il trattamento, soprattutto se vuoi scurire molto il legno, il che allunga i tempi di riposo.
Guanti di gomma. Questi sono facoltativi, ma vale la pena utilizzarli, se temi di tagliarti con la lana d'acciaio o vuoi preparare una soluzione che può macchiarti le dita.
Un setaccio. Anche questo strumento non è obbligatorio, dato che puoi prendere la soluzione direttamente dal contenitore in cui l'hai miscelata. Tuttavia, può rivelarsi utile se vorrai travasare il liquido in un contenitore per conservarlo e usarlo in un secondo momento.
Un pennello.

2) Assicurati di usare un legno adatto a questo tipo di trattamento. Alcuni materiali rispondono meglio alla soluzione rispetto ad altri. Dovresti evitare di impegnarti nel lavoro per poi accorgerti solo alla fine che il legno non assume un aspetto invecchiato.
Il legno con le venature biforcate è il migliore, soprattutto quello in cui le varie fibre si sovrappongono in strati morbidi e duri. Gli strati più morbidi assorbono il liquido e cambiano colore, mentre quelli duri no, conferendo a tutto il pezzo un aspetto invecchiato naturale.
I legni dolci sono più facili da lavorare rispetto a quelli duri. Il pino giallo, il cedro e l'abete sono ottimi per questa procedura di invecchiamento. La quercia rossa, l'acero e altri alberi che crescono lentamente e producono un legname molto "compatto" non si prestano a questa lavorazione.
Per il tuo progetto puoi impiegare anche i legni duri con venature molto particolari, come il noce americano, la quercia bianca, l'olmo o il frassino.
Questo metodo non è indicato per le pavimentazioni laminate, dato che l'aceto potrebbe indebolire la colla che unisce i vari strati.

3) Decidi quale aspetto conferire al legno. Le colorazioni che puoi ottenere grazie alla lana d'acciaio e all'aceto vanno dal rossiccio al ruggine, fino a un marrone molto scuro, quasi "bruciato". Anche l'intensità della tintura è molto variabile: puoi ottenere solo qualche sfumatura o una tonalità molto coprente. Tutti questi fattori sono determinati dal rapporto fra la quantità di aceto e di lana d'acciaio, oltre che dai tempi di riposo. Prima di iniziare, decidi quale colore desideri e agisci di conseguenza.
Il colore della soluzione è influenzato anche dal tempo di ammollo. Se lasci la lana d'acciaio nell'aceto solo per un paio di giorni, otterrai un colore bruciato piuttosto scuro. Più tempo aspetti e più la soluzione assumerà i toni della ruggine.
L'intensità della tinta invece è determinata dalla quantità di lana d'acciaio e da quanto tempo la lasci in ammollo. In genere sono sufficienti 1-3 pagliette in 2 litri di aceto. Se vuoi che la soluzione si scurisca più velocemente, allora prova ad aggiungere un altro pezzo di lana d'acciaio. Nel caso diventasse troppo scura, puoi diluirla con acqua.

Parte 2: Miscelare la Soluzione

1) Spezza la lana d'acciaio. Questo passaggio non è indispensabile, ma aiuta il processo di disgregazione e accelera la reazione. Se lo desideri, indossa dei guanti di plastica per evitare di tagliarti le dita. Una volta che hai spezzato le pagliette, gettale nel secchio in cui preparerai la miscela.

2) Unisci i materiali. Si tratta di una fase piuttosto semplice. Versa semplicemente l'aceto sulla lana d'acciaio, mescola e metti il coperchio sul contenitore.

3) Lascia riposare il liquido. Nel giro di 15 minuti otterrai una miscela colorata molto leggera, ma è opportuno aspettare più a lungo. Una soluzione che ha riposato per 2-4 giorni, in genere, va benissimo per la maggior parte dei progetti, ma potresti perfino lasciare la lana d'acciaio in ammollo fino a sei mesi, per ottenere un colore davvero molto intenso e conferire al legno un aspetto invecchiato.

4) Filtra il liquido. Anche questo passaggio è del tutto facoltativo ed è importante solo se desideri conservare la soluzione per usi futuri. Una volta che la miscela ha raggiunto la tonalità che desideri, filtrala con un setaccio e travasala in un nuovo recipiente sigillabile. In alternativa puoi prenderla direttamente dal contenitore originale.

Parte 3: Applicare il Colore

1) Testa il liquido su un angolo nascosto. Dato che non puoi sapere quale effetto otterrai finché non avrai applicato la soluzione, non devi iniziare a trattare tutto il mobile. Spalmane un po' su un pezzo di legno di scarto o su un angolo nascosto del mobile e aspetta un'ora. Se non ti piace il colore che hai ottenuto, puoi modificare la miscela; aggiungi altra lana d'acciaio o aspetta ancora un po' per scurire il colore; diluisci il liquido con acqua per schiarirlo oppure aspetta ancora qualche tempo affinché il liquido diventi più rossiccio.

2) Smeriglia il mobile. Se lo levighi prima di verniciarlo, l'aspetto invecchiato sarà ancora più naturale. Si tratta di un passaggio facoltativo e il risultato finale sarà comunque ottimo. La scelta dipende solo dall'effetto che vuoi ottenere.

3) Applica il liquido con un pennello. Non esiste una tecnica specifica da seguire. Fai scorrere il pennello nella direzione delle venature spalmando una mano uniforme di liquido. Aspetta che l'aceto penetri nel legno. Alla fine, non ti resta che lasciare asciugare il mobile e ammirare il tuo lavoro.

4) Aggiungi uno strato di cera. Puoi applicare o meno questo prodotto di rifinitura, in base all'aspetto che desideri conferire al mobile. Se ami l'arredamento lucido, allora aspetta che il legno sia perfettamente asciutto, spalma la cera e attendi un'ora. Alla fine lucida la superficie con un panno. Se preferisci i mobili con un look naturale, salta questo passaggio.


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 Oggetto del messaggio: Re: Nave Vichinga di Gokstad, scala 1/35 - Jack Aubrey
MessaggioInviato: 17/04/2016, 12:07 
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Domenica 17 Aprile 2016

In attesa che la soluzione di aceto e paglietta metallica venga pronta . . . credo ci vorranno un paio di giorni, ecco alcuni elementi delle sovrastrutture terminati e posizionati (ma non ancora fissati) sul ponte . .
La cosa comincia a prendere la sua bella forma originale . .

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 Oggetto del messaggio: Re: Nave Vichinga di Gokstad, scala 1/35 - Jack Aubrey
MessaggioInviato: 22/04/2016, 10:19 
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Venerdì 22 Aprile 2016

Sono ormai sette giorni che ho messo la paglietta nell'aceto ma la soluzione non mi sembra ancora pronta: il colore sembra grosso modo ancora quello che aveva l'aceto all'origine e la paglietta non sembra essersi ossidata o arrugginita per nulla.
La cosa mi fa venire la tentazione di dire: non è più la paglietta di una volta . . . oppure non è più l'aceto di una volta.
Chi ci capisce è bravo. Ho provato a ridurre la quantità di paglietta nella soluzione e quella scartata ho provato a metterla in aceto di mele, boh.
Poi magari si scopre che funziona lo stesso ma al momento non è dato di sapere se è proprio così.
Vass, cosa ne pensi ? Aceto di m.... o paglietta inattaccabile (di acciaio inox) ? Dici che ci vorranno sei mesi come diceva il sito internet ?

Saluti, Jack.


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 Oggetto del messaggio: Re: Nave Vichinga di Gokstad, scala 1/35 - Jack Aubrey
MessaggioInviato: 23/04/2016, 8:54 
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Vacca boia! Bella! Precisione mostruosa!
Ciao
OLI


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 Oggetto del messaggio: Re: Nave Vichinga di Gokstad, scala 1/35 - Jack Aubrey
MessaggioInviato: 26/04/2016, 9:07 
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jack.aubrey ha scritto:
Venerdì 22 Aprile 2016

Vass, cosa ne pensi ? Aceto di m.... o paglietta inattaccabile (di acciaio inox) ? Dici che ci vorranno sei mesi come diceva il sito internet ?

Saluti, Jack.


Ciao Jack
Non so cosa succede, forse troppa acqua e poco aceto, oppure la paglietta, dovrebbe essere molto fine.
vass


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 Oggetto del messaggio: Re: Nave Vichinga di Gokstad, scala 1/35 - Jack Aubrey
MessaggioInviato: 26/04/2016, 14:55 
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Iscritto il: 09/12/2008, 12:11
Messaggi: 1037
Se è l'aceto che fa arrugginire la paglietta e da quella colorazione scura, allora molto probabilmente il tipo di paglietta è o di acciaio inox o qualcosa di motlo simile.
Se invece il processo chimico è un altro non so cosa dire.

Se hai usato una iscela di acqua e aceto prova con il solo aceto, e come dice nel tutorial da te postato, non chiudere il vasetto con la pellicola. Se è l'ossigeno a provocare la reazione probabilmente lasciarlo aperto è meglio.
Potresti anche vedere se la paglietta arrugginisce bagnandola e lasciandola all'aria, così sai se è ferraccio o più verso l'acciaio.

Ciao,
Rodolfo.


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 Oggetto del messaggio: Re: Nave Vichinga di Gokstad, scala 1/35 - Jack Aubrey
MessaggioInviato: 26/04/2016, 15:05 
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Martedì 26 Aprile 2016

Dopo aver atteso per più di una settimana che la soluzione acida fosse pronta, non avendo assolutamente notato nessuna significativa variazione di colore, piuttosto scoraggiato, sono comunque arrivato alla conclusione che prima di archiviare il tutto forse sarebbe valsa la pena di fare un paio di prove . . tanto per capire.

Quindi ho preso le due soluzioni che avevo preparato, una con aceto di vino e l'altra con aceto di mele e, secondo le istruzioni, le ho filtrate con un colino del té e le ho riposte per un'oretta mentre andavo a procurarmi degli avanzi dello stesso legname utilizzato per il ponte della barca vichinga.

La cosa incredibile è che dopo circa un'oretta da quando avevo filtrato la soluzione e gettato via la paglietta di ferro, il colore della due soluzioni era "improvvisamente" diventato decisamente molto più scuro . .

Ho comunque provveduto a spennellare le due soluzioni sui campioni di legno e mi sono reso conto che erano bastati pochi minuti, giusto il tempo per lasciare asciugare un poco la tavoletta, per capire che il liquido funzionava . . eccome.

Quindi ho proseguito con le prove. Tra le due differenti soluzioni acide non c'era molta differenza, quella con aceto di mele dava un colore leggermente più chiaro dell'altra dopo l'essiccazione. Comunque entrambi mi sono subito sembrati troppo scuri, anche se realistici, per i miei gusti.

Ho quindi preso una parte della soluzione con aceto di vino e l'ho diluita con acqua nella proporzione 1 a 1 ed ho fatto un'altra prova: risultato leggermente più chiaro ma comunque ancora troppo scuro . .
Altra diluizione con acqua e altra prova. Questo procedimento l'ho ripetuto circa 6-7 volte aggiungendo sempre nuova acqua.

Alla fine ho trovato la concentrazione che mi andava bene: diciamo circa 1 parte di soluzione originaria e 9-10 parti di acqua. Con queste proporzioni ho ottenuto un colore che ho ritenuto mi andasse bene sul tipo di legname in questione. E a questo punto ho quindi ritenuto di fare il lavoro sul ponte della barca Vichinga, lavoro che potete osservare nelle due immagini qui sotto proposte. Le immagini, sopratutto i colori, non danno totalmente l'idea del risultato, che dal vivo si nota molto di più ma a me sembra ottimo. Tra l'altro ho notato che i campioni utilizzati per i test col passare del tempo tendono a scurirsi ulteriormente, quindi quello che vedete potrebbe cambiare leggermente domani, presentandosi un po più scuro. Staremo a vedere. Ho ancora un'ulteriore opzione utilizzabile: una seconda passata di liquido, che scurirebbe ancor più il legno, accentuando il colore grigiastro. Però prima di esercitarla voglio aspettare domani . . per vedere il risultato definitivo.

Un cordiale saluto, Jack.

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MessaggioInviato: 27/04/2016, 17:21 
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Altre immagini del ponte, più dettagliate.

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Ciao Jack
Non mi sembra mal riuscito, giuoca molto il colore naturale del legno che come vedo dal mio pc sembra sul rosato, che essenza di legno hai usato, fosse stato bianco tipo il tiglio il risultato sarebbe stato migliore a parer mio.
Comunque non male, complimenti.
vass


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