WWW.MAGELLANO.ORG"

Ciao Jack
Stai facendo un ottimo lavoro, una cosa non capisco, come mai la parte terminale dei listelli di fasciatura, sia a prora che a poppa non seguono la linea regolare della battura di prora e di poppa, andarli a regolare adesso non ti diventa più difficoltosa??
vass

E' stato prevalentemente un errore mio: ogni corso di fasciame è costituito da due pezzi, uno di circa due terzi la lunghezza dello scafo, l'altro di un terzo. Nei primi corsi vicini alla chiglia la giunzione combaciava perfettamente con il centro di un'ordinata, quindi dopo alcuni corsi applicati, ho continuato in questo modo. Ma purtroppo non era così ed a un certo punto un paio di corsi sono risultati più corti del necessario e da quel momento il punto di giuntura non è più stato al centro di un'ordinata ma altrove. Da qui la totale irregolarità della prua e della poppa.
Ho comunque elaborato il famoso piano B che metterò in pratica più avanti, per sistemare il tutto. A tempo debito vedremo se si tratterà di un buon piano B oppure se ci sarà bisogno anche di un piano C . . vedremo.
Prossimi passi terminare alcuni particolari internamente allo scafo, poi affronterò l'esterno.
Spero di essermi spiegato . . almeno su cosa sia successo durante il fasciame. Salutoni, Jack.

Venerdì 18 Marzo 2016

Per prima cosa ho lavorato un poco all'interno della barca: ho aggiunto un particolare non presente nel kit ma che ho trovato riportato nella monografia di Nicolaysen, l'archeologo che nel 1882 scoprì questa nave. Si tratta di un rinforzo sull'ultimo corso di fasciame che implementa anche un piccolo capodibanda. Sul modello si tratta in pratica di spezzoni di listello 1x3 inserito all'interno, tra una costola e l'altra.

01 20160318_141156.jpg


Infine ho stuccato con un impasto di colla e polvere di legno la parte interna della prua e della poppa, in prossimità della chiglia, per fornire un maggior rinforzo all'incollaggio dei listelli in questa zona. Poi, per meglio mascherare questa operazione, che per quanto abbastanza invisibile una volta applicato il mordente non mi soddisfaceva completamente, ho applicato un listello "ad hoc" di impiallacciatura che nasconde proprio tutto . .

02 20160318_141205.jpg


03 20160318_141202_HDR.jpg


Poi mi sono applicato a rifinire la parte esterna nella zona della chiglia, in particolare a prua e a poppa, dove avevo fatto un poco di casino durante l'applicazione del fasciame. Anche qui ho applicato dell'impiallacciatura che mi ha permesso di sistemare per bene le aree soggette al trattamento. Non fate a caso ai legnami diversi utilizzati perché poi non si vedrà alcuna differenza quando verrà tinto . .

04 20160318_141117.jpg


05 20160318_141020.jpg


06 20160318_141048.jpg


Sembra poco, ma mi ci sono volute quattro sessioni di lavoro di 1,5-2 ore ciascuna per finire qui.
Ho anche pensato e sto preparando un ulteriore scaletto, più pratico del primo che ho costruito, per il prosieguo dei lavori. Ma questo non è ancora terminato.
Un cordiale saluto, Jack.Aubrey.

Sabato 19 Marzo 2016

A parte il cambio del colore del tappetino, dal verde all'arancio, non c'è nulla di differente dalle immagini del messaggio precedente salvo il nuovo (e terzo della serie) scaletto che mi accompagnerà nelle prossime settimane (o mesi) fino al completamento di questo modello.

Approfittando del fatto che i lati sporgenti dallo scafo della chiglia sono piuttosto alti, ho pensato ad una soluzione di scalo che la bloccasse in modo deciso e che fosse comunque molto più leggero e maneggevole della prima versione. Semplice ma efficace, credo che d'ora in avanti sarà molto funzionale.

01 20160320_102923.jpg


Di seguito delle immagini con il modello bloccato nello scaletto di lavoro.

Buona visione, Jack.

02 20160320_102755.jpg


03 20160320_102823.jpg


04 20160320_102739.jpg


05 20160320_102811.jpg


06 20160320_102802.jpg

Complimenti devo dire che l'hai ripresa abbastanza bene, una volta verniciata non si vedrà nulla.
vass

Martedì 22 Marzo 2016

Oggi ho rifinito la parte di fasciame e delle costole all'interno dello scafo, arrotondando la parte terminale delle costole dopo averle livellate al bordo superiore dello scafo. Alla fine ho applicato il mordente "speciale" preparato a suo tempo per simulare la catramatura. Il fatto principale da sottolineare è quello che, pur avendo fatto il possibile per ripulire dalla colla in eccesso, ove questa è purtroppo ancora leggermente presente l'aspetto del legno dopo la tinteggiatura è semilucido, mentre dove la colla non c'è per niente risulta invece opaco. Si renderà obbligatoria una mano o due di trasparente opaco come tocco finale per uniformare il tutto e rimuovere questo antiestetico effetto.

Ora tocca alla parte esterna dello scafo subire una rifinitura e lo stesso trattamento di colorazione. Alla prossima.

PS: ho trovato delle serie difficoltà a fare delle foto nelle quali si riuscisse a vedere qualcosa in questo fondo omogeneo e molto scuro risultato dal trattamento con il colorante; per questo motivo ho dovuto modificare le immagini originali con Photoshop per far emergere particolari altrimenti non visibili. Chiedo umilmente scusa dell'infame manipolazione.

01 20160322_161618.jpg


02 P1100494.jpg


03 P1100495.jpg


Arrivederci a presto, Jack.

Giovedì 24 Marzo 2016

Oggi ho rifinito la parte esterna dello scafo: carteggiatura con carta abrasiva a grana prima media e poi fine eseguita individualmente su ogni corso di fasciame, operazione conclusa poi con l'applicazione del colorante utilizzato anche per l'interno.

Da sottolineare come pure qui sia emerso, anche se in misura minore, lo stesso problema presentatosi per la parte interna, dovuto agli eccessi di colla che non mi è stato possibile ripulire totalmente. Anche perché sinceramente essi erano completamente invisibili prima di applicare il mordente, che ha funzionato in questo caso come un evidenziatore. Quindi una o più mani di trasparente opaco saranno decisamente essenziali per rendere il tutto uniforme.

Saluti, Jack.

01 20160325_094013.jpg


02 20160325_094024.jpg


03 20160325_093805.jpg


04 20160325_093823.jpg


05 20160325_093757.jpg

Martedì 29 Marzo 2016

Terminato lo scafo, per quanto riguarda l'aspetto generale, ho iniziato la realizzazione del ponte. Lavoro senza particolari difficoltà, dove è necessaria solo una certa pazienza e precisione.

Qui sotto le immagini del modello quando sono a metà del lavoro di copertura del ponte. Buona visione, Jack.

01 20160330_103606.jpg


02 20160330_103556.jpg

Sabato 2 Aprile 2016

Ho terminato la copertura del ponte con impiallacciatura, credo di pero o ciliegio, senza particolari problemi. Allego alcune immagini del lavoro fatto.

Comunque questo ponte mi sembra un po troppo "perfetto" e "pulito" per essere realistico su una barca di questo tipo. Non credo che i vichinghi lo tenessero come fosse un "parquet" di pero. Ora mi devo mettere a pensare ad un qualche procedimento di invecchiamento . . cosa che però non credo potrò fare qui a Pisa, per mancanza dei materiali adatti.

Comunque non è una cosa da fare adesso . . si può aspettare.
Salutoni, Jack.

01 20160403_095554.jpg


02 20160403_095547.jpg


03 20160403_095614.jpg


04 20160403_095623.jpg


05 20160403_095602.jpg


06 20160403_095607.jpg

Ti sta venendo bene Jack. Molto bella.
Riguardo alla pulizia sono d'accordo con te. Il ponte risulta troppo pulito adesso.
Le imperfezioni della tinteggiatura dello scafo rendono abbastanza l'idea di una certa usura e non uniformità che ci sta bene, dandogli un certo aspetto vissuto.

Per il ponte qualcosa forse puoi farli anche lì. Così com'è è troppo perfetto, sia nel colore che nella finitura. Sembra come dici un parquet tirato a lucido. Personalmente proverei a fargli dei graffi, e poi fargli un lavaggio scuro per evidenziarli.
Purtroppo sul legno non so come verrebbero, quindi ti conviene fare una prova su un pezzo di impiallicciatura che ti è avanzata.
Per il lavaggio prova lo stesso mordente molto diluito, molto ma molto.
L'idea è di costruire l'effetto con diversi passaggi, fino ad ottenere l'effetto voluto.
Sulla plastica funziona e il colore si deposita appunto nei solchi dei graffi, negli interstizi e negli spigoli. Con il legno non so come verrrebbe assorbito. Per questo è meglio fare delle prove.

Ciao,
Rodolfo.