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Continuazione . .

Ulteriori immagini del fasciame clinker . .

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Cordiali saluti, Jack.

Gran bel lavoro, come sempre....
Roberto

Sabato 30 Gennaio 2016

Dopo aver applicato ancora alcuni corsi di fasciame è arrivato il momento di staccare il modello da questo scaletto in quanto non è più possibile utilizzare con efficacia i morsetti del tipo standard per tenere fermo il listello mentre la colla asciuga. Sono però ormai sicuro che difficilmente a questo punto lo scafo potrà deformarsi . . Quindi a presto potremo anche vedere come è venuto l'interno . .

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Salutoni, Jack.

PS: non fate a caso alle diverse lunghezze dei listelli a prua e a poppa; alcuni risultavano lunghi, altri addirittura quasi corti, quando avrò finito il fasciame mi aspetta un poco di lavoro aggiuntivo per sistemare le due zone . .

Lunedì 1 Febbraio 2016

Le foto non sono ovviamente un granché, essendo state scattate con il telefonino e con poca luce, ma rendono comunque l'idea di come si presenta il modello quando è stato, letteralmente, staccato dal suo scaletto al quale era rigidamente fissato.

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Da questo momento è possibile riutilizzare il primo scaletto, anche se teoricamente lo scafo non si deforma più, ma si rende più agevole il lavoro all'interno. Oggi sul tardi ho infine incollato anche il ponte interno, dopo aver passato una mano di colla all'interno del fasciame. Con il ponte installato questa mano di colla all'interno non si vede per nulla e quindi ne ho approfittato per rinforzare ulteriormente l'incollaggio del fasciame.

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Saluti, Jack.

Lunedì 22 Febbraio 2016

Dopo venti giorni dal mio ultimo avanzamento, pubblico, più per disperazione che altro, le foto di questo modello sottolineando che in questo periodo non ho fatto molti progressi. I motivi sono stati molteplici ma di sicuro uno è legato alla maggior complessità legata all'applicazione del fasciame con il sistema clinker. Ormai l'ho soprannominato sistema "Klingon", dall'omonima razza aliena della saga di Star Trek, tanto è ostico e "time consuming": tra applicazione di una metà di un corso di fasciame (ricordo che un corso è fatto da due pezzi, uno di circa 2/3 la lunghezza totale e l'altro del rimanente 1/3) e il passo successivo occorre aspettare che la colla vinilica si asciughi molto bene per passare al passo successivo e quindi sono più o meno obbligato a lavorare in brevi sessioni di un ora alla volta e non sempre riesco ad applicare un corso intero per lato al giorno.
Da qui i tempi lunghi che certamente non stimolano la voglia di proseguire.

Al momento, sono arrivato al punto illustrato dalle foto sottostanti: per terminare il fasciame mancano ancora tre corsi per lato, ma ora per proseguire occorre pulire la sommità delle ordinate, sulle quali è presente dello scarto dovuto all'operazione di rimozione dello scafo dallo scaletto rovesciato e applicare dei nuovi elementi a completamento delle ordinate già presenti.

Iniziamo con una vista d'insieme in verticale, dove si può notare come l'andamento delle curve dello scafo sia tutto sommato abbastanza lineare, con qualche passabile eccezione comunque ancora rimediabile: con il "Klingon" esiste anche qualche vantaggio e uno di questi consiste nel fatto che se un corso non dovesse avere un andamento curvilineo perfetto, si riesce abbastanza facilmente a mascherarlo con il corso successivo, ammesso che lo si installi correttamente.

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Una vista in dettaglio della zona di prua . . qui non ho ancora completamente terminato l'applicazione dell'ultimo corso: devo incollare il listello sulle ultime tre ordinate e la prua, ma siccome la piega che assume è piuttosto marcata, preferisco operare in due tempi.

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Una vista a scafo rovesciato della parte centrale . .

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Delle viste di tre quarti d'insieme e di dettaglio sulla prua, dove potete osservare il discreto casino che ho fatto con la lunghezza dei singoli listelli sia a prua ma anche a poppa. Un problema che affronterò a fasciame terminato . .

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Infine la zona di poppa, venuta sicuramente molto meglio della prua . . qui l'andamento dei corsi di fasciame è più lineare e non ha creato nessun problema . . in compenso la prua è stata, nel mio caso, ben differente !!

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A risentirci, Jack.

Ciao Jack
Pensavo che nel tuo eremo toscano producessi di più e più velocemente e invece vedo che ti stai notevolmente rilassando...
Scherzi a parte continuo a seguirti.
Hai sistemato anche il ponte e subito mi sono chiesto: siamo sicuri che le navi vichinghe avessero un ponte? Personalmente, e nella mia assoluta ignoranza in materia, avrei fermamente giurato di no, quindi è proprio vero che non si finisce mai di imparare!!!
Il lavoro del fasciame a klinker mi piace, a me non è mai capitato di posarne perciòi non immagino quali e quante possano essere le difficoltà ma seguendoti ne apprezzo la bellezza.
Buon lavoro e a presto
Roberto

Ti sei posto una domanda interessante: in effetti il ponte che tu vedi sarà poi invisibile una volta applicata la sua finitura che consiste in una serie infinita di assi rimovibili per sgottare (credo si dica così). Queste assi erano appoggiate sopra le costole. Vedi la figura qui sotto.
Mi sono spiegato bene ?
Un salutone, Jack.

Perfettamente

Lunedì 29 Febbraio 2016

Come già avevo anticipato nel precedente messaggio, prima di continuare con l'applicazione degli ultimi tre corsi di fasciamo erano necessarie delle nuove attività.

In questi giorni intercorsi tra il mio ultimo messaggio e questo, ho provveduto a eseguire queste attività, necessarie e che consistevano in:
- Ripulire l'estremità superiore delle costole dal materiale di scarto prodotto durante il distacco dello scafo dal suo scaletto, la rimozione era avvenuta utilizzando il minitrapano con il disco da taglio, la ripulitura invece con tampone abrasivo.
- applicare delle nuove appendici alle costole per proseguire con la struttura necessaria per i prossimi corsi di fasciame; in particolare questa attività, apparentemente semplice, necessitava di lavorare questi nuovi pezzi per ottenere il corretto angolo di quartabuono, altrimenti non si potevano applicare come da manuale di istruzioni.
- infine, più per provare la bontà del mio approccio con la colorazione che per reale necessità di questo momento, ho provveduto alla mordenzatura di parte dell'interno del fasciame e delle costole, per assicurarmi che il colorante si distribuisse in modo corretto sul legno, anche dove sono presenti un po di residui di colla dovuto alla non facile rimozione della stessa in eccesso durante l'incollaggio del fasciame.

A tale scopo ho modificato il colorante a suo tempo preparato aggiungendo una buona quantità di alcool: questo trucco ha fatto si che la forza impregnante del mordente fosse superiore e sopratutto funzionasse anche in presenza di colla sottostante. Dalle immagini qui sotto proposte, sembra aver funzionato perfettamente . . .

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Indubbiamente questo colorante così scuro, che dovrebbe in teoria simulare il calafataggio che veniva eseguito dai vichinghi con catrame su tutto lo scafo, è piuttosto scuro, ma purtroppo era così, quindi . .

Un'ultima considerazione: questo colore decisamente scuro aiuta in modo incredibile a nascondere eventuali difetti di costruzione. Credo che una volta che verranno applicate un paio di mani di trasparente, rigidamente opaco, tutto sembrerà perfetto e anche le differenze di lucidità che si possono osservare, specialmente nell'ultima immagine, spariranno completamente. Anche se mi sto chiedendo se il realismo non vorrebbe che rimangano in quanto il catrame non penso produca un effetto tutto bello e pulito . .
A questo punto dovrei poter continuare con l'applicazione degli ultimi corsi di fasciame . .
Saluti, Jack.

Venerdì 11 Marzo 2016

Finalmente ho terminato la posa del fasciame con il metodo "Klingon".

Devo ammettere che è stata una gran bella esperienza, dalla quale ho imparato molte cose: per primo a procedere lentamente. Dai tre-quattro corsi di fasciame per lato che di solito riuscivo ad applicare in una sessione di lavoro con il metodo carvel, qui andava bene quando riuscivo ad applicarne uno per lato ogni due giorni. Se un corso di fasciame fosse stato composto da un unico listello invece che diviso in due probabilmente ci avrei messo la metà. Un eventuale spunto per una miglioria all'autore del kit.
Comunque un notevole buon esercizio per la pazienza.
In aggiunta, man mano che ci si allontanava dalla chiglia, gli errori iniziali si ingigantivano e quindi ho dovuto spendere tempo e fatica a sistemare un po di cose . . se osservate bene le foto vedrete un po di ordinate dove ho dovuto mettere degli spessori per ottenere una curvatura corretta, senza incavi o pancette.

Ora che la posa dei listelli è terminata, comincia una fase di sistemazione di tutto il complesso, a partire dalle due estremità ma anche la rifinitura degli spessori applicati. Ma tutto questo mi preoccupa molto meno di quello che ho dovuto fare fino ad ora. Comunque la linea di questa barca è uno spettatolo . .

Ora che sono uscito dal tunnel "klingoniano" conto di tenere aggiornato il diario con maggiore frequenza. A risentirci presto, Jack.

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