WWW.MAGELLANO.ORG"

Finite le vacanze (finalmente!!! ) eccomi alla ripresa dei lavori sul mio pincolino (nel senso di piccolo pinco).
Dopo aver completato la fasciatura dello scafo (alla carlona come ha ben potuto notare l'amico Jack), è diventato inutilizzabile il supporto che mi ero costruito per tenere verticale il modello e quindi, con l'aiuto del traccialinee ho disegnato e ricavato i due nuovi supporti in corrispondenza di due ordinate.
Tramite un attrezzino ho quindi tracciato la linea di galleggiamento, necessaria per poter iniziare la posa delle piastre in rame.
Seguendo i disegni ho tagliato e posizionato tutta la prima fila di dette piastre da 12x5 mm con la chiodatura sui due lati lunghi e su un lato corto. Preso dalla mia solita, innata (e maledetta) frenesia di fare in fretta, ho continuato a tagliare ed incollare con l'attack anche le piastre delle file successive da 12 x 4 mm senza accorgermi, e senza pensare, che invece queste andavano chiodate solamente su un lato lungo ed uno corto.
Purtroppo quando mi sono reso conto dell'errore avevo ormai fasciato quasi un quarto dello scafo!!!
Lasciarlo così sarebbe stato proprio un volermi far del male da solo quindi, pur se a malincuore, ho cominciato a rifare e scollare quelle già posate (fà e disfà l'è tutt'un laurà, si dice qui).
Adesso per un po' di tempo ne avrò da fare di tagli e sopratutto sagomture visto che a prora ed a poppa tutte o quasi le piastre andranno sagomate. Infatti non ho previsto di posarle sormontandole ma solamente accostandole. E' un lavoro in più ma in questa scala avevo paura che i sormonti sareebbero stati troppo pacchiani.
Vedremo come andrà
Ciao e alla prossima
Roberto

Ciao Roberto. Penso che la chiodatura tu la realizzi con l'apposito attrezzino Amati. Io per non diventare matto, realizzo una striscia (tipo listello) dell' altezza necessaria con del lamierino per sbalzo, simulando la lunghezza della lamiera con una incisione ortogonale. Mi trovo assai meglio anche perchè in alcuni punti posso variare l'altezza della lamiera. Come avviene in realtà.
Ciao
OLI

Questa volta tocca a me di fare il criticone . .

Secondo me le piastre di rame che hai predisposto per questo pinco, se ben osservate, non hanno un aspetto credibile. Secondo me il motivo non è certamente la dimensione, che presumo avrai ricavato dai disegni e quindi presumo sicuramente corretta, ne dal fatto che esse non si sormontano: secondo me sarebbero ancora meno realistiche farle sormontare, a meno di utilizzare un foglio di rame finissimo, cosa che non mi sembra tu stia utilizzando.
Per me il problema sta nella finta chiodatura, assolutamente a mio parere non corretta: secondo me è troppo grossa e sporgente . . inoltre non sono eseguite in modo preciso sia come incisione che posizione . . non hai considerato l'idea di non simularla affatto ? Ho visto alcuni modelli della Victory fatte così e mi sono sembrati più razionali . .

Probabilmente (anzi direi sicuramente) hai pienamente ragione nelle tue considerazioni ed ho voluto aspettare a risponderti dopo aver finito almeno una metà dello scafo. In effetti guardando le fotografie la percezione è che la chiodatura sia abbastanza fuori scala e non perfettamente eseguita ma, osservando il modello nel suo insieme non mi fa venire la voglia di ricominciare daccapo: segno che non è poi così male. Anche considerando la scala (lo scafo è lungo si e no 30 cm in tutto) ed il fatto che si parla di opera viva e quindi, una volta terminato il modello e posizionato sui suoi supporti l'occhio dell'osservatore non dovrebbe poi indugiare a lungo su questa parte.
Adesso ho iniziato l'altra metà e, a parte gli ultimi aggiustamenti una volta completata, credo che nel giro di una settimana avrò finito anche questo noiossimo lavoro.

Roberto

Completata la copertura dell'opera viva in rame.

Dovessi rifarla adesso, con l'esperienza accumulata con questo modello, verrebbe sicuramente meglio. Ci sono parecchie inesattezze e difetti ma non me la sento proprio di rifare il tutto, quindi questo lavoro mi servirà nell'ipotesi di un prossimo, eventuale, modello.
Intanto mi sto portando avanti con il completamento dei ponti e delle paratie.




Una cosa che mi rende perplesso è come sia possibile la presenza della porta di accesso ai ponti inferiori dell'altezza (in scala) di soli 90 centimetri, senza che ci sia la possibilità di far scorrere all'indietro il tettuccio stesso data la presenza della strumentazione posta direttamente sul tettuccio. Quindi penso che sposterò la strumentazione simulando il tettuccio scorrevole.

Roberto

Si vede proprio che non hai fatto i compiti, la marina non è il tuo forte , I marinai si possono pure piegare, abbassare la testa ed entrare, oppure mettere le mani sul tettuccio e entrare di gambe. Non devi partire dal fatto che in una nave il tutto doveva essere comodo, specialmente in quell'epoca dove la statura media non era quella attuale di 1,70 mt. Io ricordo quando ero in marina, e ti parlo del 72, alcuni passaggi all'interno della nave dovevi piegarti per passare ed io non sono un gigante
vass

In attesa di decidere come sarà la finitura dell'opera viva, e cioè se lasciarla così, coprirla con una vernicetta trasparente per mantenerla "nuova", trattarla con effetto "vissuto" (ho sentito dire che strofinandola con del succho di limone si ottiene un buon risultato) ho proceduto con la lavorazione e, a grandi linee, adesso lo scafo è quasi completato, almeno nelle parti che più causano polvere, e quindi ne ho approfittato per dare una pulita alla postazione di lavoro.


Rimane ancora parecchio da fare: completamento specchio di poppa, levigatura finale, verniciatura col trasparente opaco, eccetera, ma saranno tutti lavori abbastanza "puliti".
Contrariamente al mio solito non ho ancora dato una pennellata di vernice e quindi ancora non so che effetto farà il contrasto di tonalità dei legni fin qui usati. Aspetto di mettere in opera almeno lo specchio di poppa, preparato all'inizio, per dare una prima verniciatura e vedere cosa salta fuori...



Alla prossima
Roberto

P.S. Ciao Andrea, probabilmente hai ragione tu ma a me sembra impossibile che in fase di progettazione abbiano previsto un ingresso ai ponti inferiori così sottodimensionato avendo, oltretutto, spazio a sufficienza per offrire almeno un minimo di agio. Rimango dell'idea che ci sia qualcosa che non va nella realizzazione dei disegni.

Proseguendo nel completamento della poppa ho ricavato da un unico pezzo il corrimano ed ho installato le due decorazioni laterali traforate ed incollate su un pezzo di impiallacciatura prima di fissarle ai due lati della poppa.

Ho praticato il foro per il passaggio del buttafuori di poppa ed ho iniziato gli otto fori laterali sulle murate.
Una volta rifinito e levigato il tutto penso che mi deciderò a dare una prima mano di vernice protettiva al tutto.
Alla prossima
Roberto

Ritenendo ormai alle spalle il grosso del lavoro di segatura ho finalmente potuto dare una prima mano di protettivo a tutto lo scafo il che ha messo in evidenza il contrasto cromatico delle varie tonalità di legno usate.



Naturalmente aspettando l'asciugatura non sono riuscito a stare con le mani in mano e ho provato a realizzare la piccola pompa di sentina in legno.

Ho anche iniziato la lavorazione degli alberi principali con i particolari alloggiamenti delle varie carrucole. Questa volta sono riuscito a ricavare anche le gole essendo di uno spessore leggermente più consistente (,75 mm).
Ad una prima verifica in opera (provvisoriamente) sembra non vada poi male.


Alla prossima
Roberto

Dai, ora comincia ad avere un'altra faccia . .

Una domanda: perchè ti ostini ad usare la vernice "damar" ?
Secondo me la "damar" ha i seguenti difetti:
- puzza e ci mette una vita ad asciugare (cosa comune a tutte le vernici a solvente);
- è lucida, cosa che di solito si tende ad evitare e utilizzare vernice ad acqua totalmente opaca, che maschera tutti i possibili difetti della siuperficie.

Per tirar fuori il colore del legno, prima della vernice (di solito uso la poliuretanica) uso olio per legno del tipo quello della Gubra, che in mezza giornata viene totalmente assorbito dal legno . . Spesso la lascio solo così, senza vernice.

Ciao e buon lavoro. Jack.