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Ciao Mario volevo chiederti..........il rivestimento in rame dello scafo come sarà trattato con vernice? Ho visto i vari attrezzini per simulare le chiodature sulle piastrine di rame e quella dell'ingranaggio dell'orologio è molto originale, è proprio vero bisogna ingegnarsi specialmente di questi tempi di crisi. Un saluto e buon lavoro!!!!
viny

Ciao Vinicio, in effetti il modellino della nave è rivestito ma in realtà la nave è tutta in ferro!
Quindi il ponte dovrebbe essere grigio, le murate interne ed esterne dovrebbero essere grige, il capodibanda nero, le fiancate nere con linea di galleggiamento bianca e la ciglia rossa sottomarin.
Questo è quello che vorrei fare io; che non corrisponde a quanto disposto dal modello, ma io l'ho stravolto facendolo in ferro.
Ciao
OLI
Continuo qui!
Ho trovato per caso su internet che Modeltecnica ha un modello di scafo in vetroresina per Anteo, fatto apposta per il modello dinamico.
Per coloro che vogliono farlo navigare credo possa essere interessante.
Ciao
OLI
Visto che ci sto, continuo qui!
Ho quasi del tutto rivestito lo scafo.




Manca solo la falchetta di babordo a prua con relativa finitura del capodibanda.

Adesso debbo aspettare che la colla si rapprenda e poi rifinisco tutte le bordature prima della verniciatura.
Ciao
OLI

Ho iniziato la tavola n° 3 perchè devo impostare per prima cosa l'argano salpa ancore in quanto dovrei forare la tolta e le fiancate per far passare le catene delle ancore, visto che non è dinamica! Questo per forare nel posto giusto e prima di dipingere la tolda e le fiancate.
L'argano l'ho fatto color canna di fucile con qualche "sporcheso e onto" per simularne l'uso.


Ciao
OLI

Per continuare debbo realizzare il ceppo d'ancora sulle fiancate.
Ovviamente rivestito di metallo!





Ho passato pure un filo di ferro per passarvi la catena.
Ciao
OLI
Siccome ci sto continuo qui!
Ora procedo con la tavola n° 3 dove c'è illustrato l'assemblaggio di tutto il rimorchiatore.
I numeri progressivi dei particolari dovrebbero essere in sequenza per la realizzazione dei particolari.
Non mi sembra proprio!
Faccio un esempio: la tuga è il particolare 6 mentre la campana è il particolare 2.
Come faccio ad installare la campana se non ho la tuga dove va ad essere supportata?
Non capisco perchè non si finisca del tutto lo scafo, completo di bottazzo, rinforzi per le murate,elica.timone e ceppi per le ancore.
Solo a questo punto lo si può verniciare e a dedicarsi alle sovrastrutture.
Nei cantieri navali si varava prima lo scafo finito per liberare l'invasatura e poi lo si riportava in bacino per le sovrastrutture.
Per carità ognuno è libero di lavorare come gli pare e come si trova bene,
Io non riesco a saltare di palo in frasca e cerco di finire ogni particolare partendo dal inizio fino alla sua collocazione sul modello.
Mah! Scusatemi avevo piacere di scambiare un opinione!
Ciao
OLI

Anvedi che lavoro !!! Con quello che costa il rame oggi il tuo modello è preziosissimo altro che oro.......... vai Mario!!!!!!!!!!

Ciao Vinicio, vero non è oro tutto ciò che luccica, ma in certi casi forse vale di più!
Penso proprio che finirò lo scafo in tutte le sue parti manipolandolo per dritto e per rovescio, ed in fine a verniciarlo senza alcun problema di sovrastrutture.
Quindi realizzerò i particolari della tavola n° 5 particolare 26, 27 avendo già fatto i ceppi delle ancore particolare 35.
A questo punto non so se verniciare lo scafo oppure inserire prima il bottazzo tavola n°4 part. 28.
Forse è meglio verniciare prima per non correre il rischio di sporcarlo.
Fissato in fine il bottazzo, potrò lavorare tranquillo sullo scafo poggiato definitivamente sulla sua base senza doverlo mai più capovolgerlo, dato che lo faccio statico!
Ciao
Già che c'è spazio continuo qui.
Ho impostato asse elica e timone. Non vado a sostituire l'elica, non ne vale la pena, anche perché non saprei dove andare a comperarla visto che a Venezia e Mestre non c'è più nessun negozio di modellismo. Cercherò di aggiustarla alla meno peggio con le frese.
Per quanto riguarda il timone ho copiato la soluzione ideata da Penelope modellista di Barone Rosso). Tranne che ho utilizzato dei chiodi di ottone che avevo in casa, al posto dei tubicini.




Poi ho ricavato gli incavi per le cerniere che a mio parere dovrebbero essere in numero sufficiente a tenere il timone sull'asse in funzione dei carichi dinamici che assumerebbe durante manovre a traino.

Ovviamente è un ipotesi fatta da me completamente ignorante della tecnica di navigazione, ma pi piace un timone così fatto. L'ho fatto così pure per la Vespucci.
Poi preparerò le cerniere fisse che bloccherò con un nastro adesivo e fisserò con i chiodi al supporto timone.
Ciao
OLI

Ed ecco il timone finito!


Ciao
OLI
Visto che c'è spazio continuo qui!
Per tutti i diavoli dell'inferno! Un modellista di Barone Rosso mi ha fatto presente che i rimorchiatori anni 30 avevano il bottazzo in ferro e legno! Ho controllato: molti ce l'anno anche oggi!
Ho provato quindi con degli spezzoni di listello a simulare il bottazzo a poppa, dove la curvatura è molto accentuata e quindi bisogna spezzettare il listello.



Non mi sembra male. Il listello è solo inchiodato per vederne l'effetto!
Se continuo, li incollo e poi sopra aggiungo altri listelli fino ad ottenere un buon spessore per il bottazzo.
La verniciatura che ho dato è solo alle prime mani.
Quindi dovrò sistemala quando avrò installato tutto il bottazzo.
Ciao
OLI

Ho predisposto il bottazzo di legno che simulerà il ferro. Per far ciò ho utilizzato 4 listelli avanzati dalla fiancata sovrapponendoli e livellandoli opportunamente in modo da avere un percorso parallelo alla fiancata.





Adesso lascio asciugare il tutto, poi lo raccorderò meglio specialmente a prua.
Poi incollerò sopra un listello adeguatamente bombato e lo lascerò a legno.
Ciao
OLI

Ciao Mario, ma l'hai già verniciato lo scafo?

Ciao Vinicio, lo scafo è verniciato alla meno peggio. Per fare una verniciatura decente debbo passare alcune mani. Quando ho impostato il bottazzo in gomma che la scatola di montaggio prevede, mi sono accorto che lo stesso è installato direttamente sullo scafo. Per me questo non corrisponde al vero perchè senza un rinforzo piuttosto robusto la sua azione di para botte risulterebbe inefficiente o quanto meno ridotta.
Mentre pensavo a come realizzare un rinforzo, un modellista di Barone Rosso mi ha messo la pulce nell'orecchio e quindi ho fatto si il rinforzo, ma poi ho abbandonato il bottazzo in gomma per farlo in legno, in quanto la gomma negli anni 30 non veniva usata.
A parte il fatto che molti mezzi privati e pubblici a Venezia hanno il bottazzo in ferro e legno di facile sostituzione.
Per far ciò ho dovuto sgangherare la vernice che avevo già dato. Poco male devo dare tante mani.
Ciao
OLI
Continuo qui!
Amici, le osservazioni di un modellista di Barone Rosso mi hanno fatto pensare! Quindi ho cercato di approfondire la mia scarsa cultura marinara.
Mi potrò sbagliare ma da quanto ho potuto apprendere consultando vari siti internet, mi pare d'aver capito che c'è una differenza tra il bottazzo e il parabordo.
Il primo dovrebbe rinforzare la murata a livello del trincarino o la fiancata a livello della linea d'immersione ed è pure composto in alcuni casi da ulteriori rinforzi sempre nel materiale che compone la nave, ferro o legno comunque rigido.
Il parabordo invece non è un rinforzo, ma soltanto un ammortizzatore che tenderebbe a smorzare l'urto e non è rigido.
Forse oggi bottazzo e parabordo sono un tutt'uno essendo lo stesso in gomma rigida.
Cosa ne dire?
Mi farebbe piacere saperne di più!
Ciao
OLI
Già che c'è spazio continuo qui!
Per il parabordo di prua, e per i bottazzi, mi sono attenuto a questo rimorchiatore di Trieste che all'inizio aveva copertoni pure a prua.

ed in seguito è stato dotato di parabordo in corda.

Si notino i bottazzi che sono su diversi livelli.

Addirittura ha pure un parabordo in corda a poppa.

e questo è quello che ho fatto io con degli stracci avvoltolati ed un canavo arrotolato sopra.

Ciao
OLI