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Ciao Daniele se il ponte non è ancora incollato ma provvisorio per tenere le ordinate allineate in fase di incollaggio potresti effettuare la calafatura interna come detto anche da Mario, non hai idea della robustezza che acquisisce lo scafo e nel carteggiare non avrai nessun avvallamento dovuto ai listelli che flettono.
Buon lavoro.

14 - 18 Maggio 2013

Levigatura scafo e tasselli della falsachiglia di prua

Buonasera a tutti i naviganti.
Già da qualche giorno ho iniziato la levigatura dello scafo che mi sta impegnando abbastanza perché durante il lavoro di fasciatura inevitabilmente si son venuti a creare degli avallamenti del legno, delle piccole gobbette e fessure, leggeri disallineamenti oppure delle piccole sovrapposizioni dei listelli.
Iniziando dalla prua verso poppa ho levigato lo scafo per sezioni, facendo molta attenzione ad ogni punto, che al tatto non era uniforme al resto della superficie, levigandolo e portandolo a piano.
Una volta levigato l’intero scafo con carta abrasiva da 100 ho constatato che sulla parte anteriore sinistra dello scafo vi era un punto in cui l’applicazione di tre listelli non era stata eseguita correttamente, pertanto ho dovuto ricorrere ad una delle tecniche più utilizzate nel caso in cui vi sia una fossa del rivestimento, quindi applicando sulla stessa un tratto di listello che successivamente va levigato portandolo a superficie.
Dalle immagini che posterò sicuramente sarà più comprensibile la procedura utilizzata.

Seguita questa tecnica sono riuscito nell’intento e devo dire che la curvatura dello scafo è venuta adeguata e precisa. Su entrambi i lati dopo la levigatura, eseguita inizialmente con carta a grana grossa e poi con carta fine ho ottenuto una perfetta simmetria dello scafo.
Subito dopo la levigatura in alcuni punti ho notato che dovrò intervenire comunque anche con un po’ di stuccatura in quanto dei listelli risultano avere tra loro ancora delle piccole fessure che inevitabilmente fanno muovere i listelli stessi.
Successivamente sono stato impegnato nel profilare le parti basse del rivestimento, sia in zona prua che a poppa, levigando i listelli sulle ordinate 1 e 11, in modo tale da poter applicare successivamente i tasselli della falsachiglia, di cui ne parlerò con la scheda nr.39.

Ultimo lavoro per questa fase è stato quello di portare a superficie tutta la parte inferiore dello scafo facendo soprattutto attenzione a profilare i primi listelli su entrambi i lati.

Con la scheda nr.39 ho dato inizio all’applicazione dei tasselli della falsachiglia di prua, che non sono altro che dei pezzi di legno adeguatamente sagomati che ho inserito nella parte lasciata vuota a prua, su entrambi i lati.
Dopo aver applicato gli otto pezzi di legno, incollandoli tra la falsachiglia e la prima ordinata, dovrò limare il tutto portando a filo della superficie dello scafo.

Per quanto riguarda la considerazione di Oli sui chiodi, ritengo che sia giusto ciò che dici ed infatti in alcuni modelli precedentemente fatti, li lasciavo sui listelli, ottenendo una maggiore robustezza dello scafo e della fasciatura stessa. In questo lavoro ho voluto toglierli per due motivi:
- il primo perché la testa di ogni chiodino non essendo piatta, quindi riportabile a superficie dello scafo mediante levigatura, ma tondeggiante e quindi sporgente dopo la chiodatura, non mi andava di dover fare troppa forza utilizzando una lima a grana media o un martello per allinearli o inserirli in ogni listello, con il rischio di spaccare l’ordinata sottostante;
- il secondo motivo invece, e qui mi aggancio anche a Vinicio, è che per distrazione nella stesura dei miei post precedenti, ho dimenticato di dire che ogni quattro/ cinque corsi di listelli, per ogni sezione dello scafo ho applicato nella parte interna dei pezzetti di listello in modo da bloccare il tutto e farsì che la superficie si mantenesse stabile e soprattutto uniforme. Purtroppo il ponte di coperta essendo stato incollato in principio, non mi ha dato la possibilità di eseguire una garzatura interna allo scafo.

Alla prossima. Ciao. Daniele

altre 5 immagini...

le ultime immagini...

19 - 25 Maggio 2013

Applicazione tasselli della falsachiglia di prua e arcaccia di poppa
e levigatura finale

Salve a tutti.
Questa settimana, tra lavoro e famiglia sono riuscito a trovare spazio per completare le schede dalla nr.40 alla nr.44, raggiungendo finalmente il completamento della fase di primo rivestimento dello scafo.
I lavori che mi hanno tenuto impegnato in questi giorni sono stati i seguenti:
a) applicazione dei tasselli della falsachiglia di prua;
b) levigatura dei tasselli di prua;
c) elementi del paiolato con altre scale e altri carabottini;
d) applicazione dell’arcaccia di poppa;
e) levigatura dell’arcaccia di poppa;
f) rifinimento dello scafo;
che descriverò in dettaglio.

a) Come già descritto nell’ultimo post, la scorsa settimana, ho applicato dei tasselli alla prua, nello spazio lasciato vuoto tra la prima ordinata e la falsachiglia di prua. All’interno di questo spazio infatti, dapprima ritagliati dai testimoni, quindi levigati con carta fine, ho proceduto ad incollare 8 pezzi opportunamente già sagomati e a misura, su entrambi i lati, in modo da chiudere lo scafo anteriormente e simmetricamente. I rinforzi applicati poi saranno limati nelle parti in cui superano lo scafo e la falsachiglia, in modo da avere una superficie uniforme.

b) Dopo aver posizionato il modello a pancia in su, ho iniziato a levigare i tasselli utilizzando una carta abrasiva da 60, mantenendo un movimento da prua verso poppa, con lo scopo di allineare i tasselli con i listelli di rivestimento dello scafo.
Per verificare la loro linearità e uniformità, ho appoggiato sugli stessi un pezzo di listello da cm 1x5, dallo scafo sino alla punta della falsachiglia di prua ed in ogni punto, partendo dalla base della feritoia alla parte più bassa dello scafo, il listello si è appoggiato perfettamente su tutta la superficie, senza far risaltare avallamenti o gobbe. Dopo aver utilizzato carta grossa, ho rifinito le due parti con una levigata a carta fine.

c) Come già eseguito in precedenza, ho continuato anche a montare elementi del ponte, tra cui altre due scale interne, inserite nelle aperture degli altri carabottini e ho iniziato a ritagliare i listelli a pettine per creare la copertura del foro più ampio del ponte. In quello spazio infatti andrà applicato un carabottino lungo quanto l’apertura e suddiviso in varie griglie.
Per far comprendere meglio posterò delle immagini del lavoro finora svolto a riguardo.
In questa fase, inoltre, per trovarmi già avanti con il lavoro, ho ritagliato un po’ di tempo da dedicare al montaggio di alcuni paiolati, fissandoli con acqua e colla in modo che non si smontino.
In questa fase ho infine ripassato le scale e i vari carabottini con il solito olio ravvivante mantenendo la stessa tonalità degli altri elementi.

Tra una fase e l’altra del lavoro ho dovuto staccare le murate precedentemente fissate con i chiodini e colla a presa rapida in quanto durante la levigatura dello scafo alcune di queste si stavano spaccando. Infatti per tenere lo scafo a pancia in su, durante la fase di levigatura, a causa dei movimenti forti dovuti alla sgrossatura dei listelli, in alcuni punti della murata, che toccavano sulle gambe piuttosto che su una base, si staccavano con il rischio di spezzarsi.
A questo proposito, per chi dovesse cimentarsi in questo lavoro, consiglio di applicare le murate successivamente alla levigatura dello scafo. Ciò non provocherà alcuna differenza.

...continua nel prossimo post...

...

d) Nella zona di poppa dello scafo ho levigato inizialmente le estremità delle feritoie e delle murate per dargli la giusta obliquità per la successiva applicazione dello specchio di poppa. Ho ridotto quindi le murate e le feritoie allineandole con la coperta e il primo rinforzo dello specchio. Successivamente ho incollato due listelli di rivestimento davanti ai rinforzi inferiori dello specchio eliminandogli l’eccedenza. A questo punto ho segnato a matita una linea sopra l’ultimo rinforzo partendo dalla falsachiglia verso l’esterno in maniera perpendicolare alla falsachiglia in modo da generare una linea di partenza per la giusta inclinazione da eseguire (dalle immagini probabilmente sarà meno complicato comprendere questa operazione).
Una volta eseguita la giusta inclinazione ho cominciato l’applicazione dei tasselli di poppa (nr.6 pezzi di legno giustamente sagomati) utilizzando la stessa modalità per quelli di prua.

...altre 5 immagini ...











continua...

e) Con la scheda nr.44 ho dato il via alla levigatura dell’arcaccia di poppa utilizzando la stessa grammatura di carta abrasiva e mantenendo la direzione di sgrossamento dalla poppa verso l’interno dello scafo in modo da rendere tondeggiante la parte e far si che si allineasse al rivestimento dello scafo. Sui due lati ho fatto attenzione a non sbagliare nell’uniformare la curvatura e poi ho rifinito il tutto con carta più fine senza modificare lo spessore della falsachiglia.

f) Infine ho eseguito un rifinimento dell’intero scafo con carta fine e nella zona di poppa e prua ho allineato le parti basse allineandole al resto della superficie. A prua ho levigato il rivestimento in modo tale da avere la falsachiglia che non superasse uno spessore di 5 mm.

A questo punto lo scafo è pronto per il secondo rivestimento in noce.
Vi mostro alcune immagini catturate durante tutta questa fase.

Salutoni. Alla prossima. Daniele

Interessante il raccordo di prua e poppa!
E' una tua invenzione o l'hai trovata da qualche parte?
Ciao
OLI

Ciao Oli....No. Non è una mia invenzione ma della DeA e devo dire che questa tecnica semplifica molto l'applicazione del primo fasciame sullo scafo.

Daniele