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Ciao Vinicio! Come vedi vado avanti con la lamiera!
Vediamo casa ne esce!
Ciao Pino, ostrega ma è funzionante! Lo arguisco dallo strumento sulla caldaia.
Non credo sia un modello prefabbricato o già pronto, altrimenti non verrebbe posto in mostra.
Ciao
OLI
Continuo qui postando una foto del rivestimento che ormai non ha molti problemi se non quello della simmetria tra babordo e tribordo.

Ciao
OLI
Continuo qui!
Ho sospeso il rivestimento, dato che ho avuto la conferma che viene abbastanza bene.
Ho installato il ponte. una cosa inumana!
Intanto ho dovuto subito togliere i terminali delle, ordinate in quanto entrava con troppa difficoltà e c'era il pericolo che si rompesse. Non capisco perchè avrei dovuto farlo a ponte installato!
C'è voluto quasi un giorno per piazzarlo, dovendo aggiustare un sacco di incastri e soprattutto l'ordinata che si era rotta e quindi non combaciava in toto.
Ora lo sto rivestendo con la calafatura in refe nero da 0,20 mm.

Ho notato che nessuno ha simulato la chiodatura delle tavole sul ponte. Come mai!
Essendo di metallo il ponte dovrebbe essere pure di metallo, ma se invece è in doghe di legno (come molti battelli) dovrebbero essere avvitate. (almeno così mi pare)
Ciao
OLI
A proposito di chiodatura (o avvitatura) del ponte questa veniva mascherata con dei tappini in legno di diametro circa 2 cm. Vedi foto della Palinuro che ad occhio mi sembrano appunto attorno ai due cm.

In scala 1:30 si dovrebbero vedere dei circoletti do colore diverso da quello delle doghe e di diametro non superiore a 0,7 mm.
Ci devo pensar su!
Ciao
Ho ingrandito la foto al massimo e mi pare che quei circoletti sull'assito siano proprio dei chiodi!
Se Roberto Venturin mi legge dovrebbe confermare o meno questa cosa!
Manderò comunque una e.mail personale!
Grazie
OLI
Posso continuare qui!
Ora, installando l'assito, mi accorgo che per accogliere il ponte 20 bisogna togliere la parte superiore dei rinforzi 21.
Non ho trovato alcuna indicazione a riguardo sulle istruzioni, solo sui disegni si può notare la cosa. Purtroppo questa è evidente solo nella figura n° 7 che viene dopo le istruzioni per il rivestimento interno della murata. Se uno lo fa, potrebbe trovarsi alla fine con un pezzo mancante a ridosso dell'asta di prua.
Quindi ocio, prima di iniziare il rivestimento della murata interna verificare il tutto.
Ciao
OLI
Continuo qui con una piccola simpatica avvertenza.
Alcuni anni fa un modellista (non ricordo più chi) scrisse su un forum che aveva chiuso il ponte del suo modello e s'era dimenticato di pulire dentro, raccogliendo chiodini, pezzettini di legno ed altro caduti durante la lavorazione.
Muovendo il modello, gli sembrava d'avere in mano una maracas!
Ricordatevi quindi di pulire dentro prima di chiudere!
Ciao
OLI

Amici, lavorando sul ponte la murata interna senza alcun sostegno non mi convince.

Un rimorchiatore che può certamente andare a sbattere da qualche parte (vedi il bottazzo) non colo ma dovendo operare in coperta con gomene di un certo peso e con tensioni enormi, dovrebbe avere una murata robusta.
Admin ha realizzato il suo rimorchiatore in metallo. Siccome io lo ricopro di metallo realizzerei la murata come ha fatto lui.

Ovviamente io incollo i particolari sulla murata in legno.
Mi era successo di rompere i longheroni di sostegno della murata sul battello veneziano.
Gli avevo rifatti in legno ricoperti di lamierino.

Penso di realizzare per l'Anteo una cosa simile ma più sottile.
Ma la chiodatura della murata esterna dova va a prendersi?
Dovrebbe prendere sul longherone che non c'è!
E' giusto o sono io un po' rimbambito!
Amici, purtroppo con l'età ho perso la concentrazione la capacità d'analisi e la memoria.
Quando ho letto che dovevo tagliare i terminali delle ordinate ero rimasto perplesso in quanto mi era venuto l'istinto di tenerli.
Cosa fatta capo ha!
Con l'ipotesi di creare i longheroni di sostegno della murata (più falca che altro) sono andato a vedere i fori delle lamiere in dotazione!
Ma per mille balene coincidono con i terminali delle ordinate divelti!
Ma perchè ce gli han fatti togliere!?
Potrei capirlo se non ci fossero in dotazione le lamiere per la murata esterna, ma essendoci dovevo pensare prima che si sarebbe dovuto ancorarle li!
Quindi messaggio per coloro che vorranno cimentarsi con questa costruzione
pensateci su prima di divelgere i terminali delle ordinate!
Allora amici ho realizzato con i resti delle tavolette in compensato dei vari componenti un primo longherone che ho appoggiato per vederne l'effetto.


Credo che farò così dopo aver rivestito sia il ponte che la murata. Non serve poi rivestirla in metallo perchè essendo nera e con la chiodatura solo esterna rimane liscia!
Ciao
OLI

Ho finito l'assito del ponte ed ho controllato come si posano le lamiere in dotazione per sapere dove fermarmi con quelle che faccio io.
Ora ho ripreso il rivestimento dello scafo.

Ciao
OLI

Mario stai andando veramente alla grande, mi piace la posa in quel modo delle lamine di rame. Ma vanno incollate o saldate?

Ciao Vinicio grazie!
Le piastrine vengono incollate.
Si deve cartavetrare abbastanza la fiancata in modo che non ci siano o fessure troppo grandi o dislivelli tra i listelli.
Non serve carteggiare troppo, perché è bene che il legno rimanga un po' rugoso per assorbire la colla.
Si presenta una lastrina, io uso quelle del CWR in alluminio anodizzato rame 15 x 30 cm, sulla fiancata e si vede che superficie copre completamente senza fare gobbe. Si contorna la zona con una matita e poi si taglia con la forbice. Sui bordi e all'interno dove presumibilmente andrebbe ad inchiodarsi sulle ordinate, si passa il ferro che simula la chiodatura.
Si passa sulla zona dove va incollata un lieve strato di colla vinilica e si passa sui bordi del, lamierino della colla cianoacrilica.
La si appiccica e la si stende con le dita! che diventano insensibili!
Spero dì essere stato chiaro!
Ciao
Buona domenica!
OLI

Sei stato chiarissimo Mario, buona domenica anche a te.

Bene Vinicio grazie della risposta.
Vorrei ora porre l'attenzione sulle istruzioni. Sulla tavola 2 alla figura 10 si consiglia di rivestire lo scafo all'esterno prima della verniciatura con la carta modelspan in modo da evitare nel tempo possibili crepe ed infiltrazioni d'acqua.
Anche su altri modelli Mantua si consiglia questa cosa, per esempio sulla Amerigo Vespucci qualora la si dovesse rivestire con la balsa in dotazione. Sempre in dotazione venivano forniti listelli di tiglio, non molto belli che ho provveduto a sotituire con quelli acquistati a parte di altra ditta.
Non conosco questa tecnica avendo calafatato tutte le barche all'interno, tranne queste ultime che lo faccio al'esterno, ottenendo una superficie abbastanza liscia senza tanto insistere con la levigatrice sul primo rivestimento.
Ovviamente rivestendo le fiancate in metallo cospargo di colla tutta la fiancata (ovviamente spezzone per spezzone) per incollare le lastre di rame e quindi compatto ulteriormente le fiancate. Più di così "nin sò"
Di solito la carta modelspan viene applicata su listelli in balsa (il perchè non lo so esattamente vado a supposizione) per compattarla e non su listelli in tiglio o, pero o altro legno!
Ad ogni modo a suo tempo avevo provato combinando un pasticcio d'inferno!
Io non faccio il modello dinamico ma solo statico quindi il problema delle infiltrazioni non ce l'ho!
Ho visto che molti modellisti vetroresinano il modello per maggior garanzia di tenuta prima della verniciatura.
Questa credo sia la mossa vincente per modelli dinamici.
Ora ho completato la chiglia.


Adesso parto dalla prua per andare verso poppa.
Ciao
OLI
Continuo qui
Ecco come chiama a prua.


Quando ero bambino, mio zio aveva una impresa di costruzioni con appalto alla Breda! Mi sono fatto regalare una fotocopia in scala dei disegni completi per la costruzione di una nave mercantile.
Avevo intenzione di costruirla adoperando le lattine di conserva, ma non ne feci nulla.
Li ho conservati, ma non ricordo più dove li ho messi!
Con calma li vado a cercare perchè sono un ricordo sia di io zio che di mio cugino che oggi non ci sono più.
Le dimensioni delle lamiere venivano calcolate e disegnate numerandole. In quel caso venivano saldate e non chiodate.
Per me è più facile perchè le adatto al momento sullo scafo in legno, se dovessi calcolarle non saprei da che parte cominciare!
Ciao

Ciao Mario, quando mi dedicavo anche all'aeromodellismo rivestivo la fusoliera le ali e piani di coda con la carta velina e la fissavo con il turapori. In pratica poggiavo la velina sulle parti e con pennello ci passavo il turapori, questo perché la miscela del motore conteneva olio di ricino e il fumo dello scarico impregnava il legno. Questo trattamento serviva per impermeabilizzare, irrobustire e come fondo per verniciare l'aereo.

Ciao Vinicio grazie per la spiegazione.
Ormai la prua è sistemata!



Dovrò adesso, con molta più facilità, rivestire la parte centrale.
La parte alta, che ora è libera, dovrà ospitare le lamiere in dotazione. Il raccordo tra queste e le mie non ha alcun problema essendoci di mezzo il bottazzo.
Ciao
OLI

Amici, ho terminato di rivestire l'Anteo.





La parte in legno dovrà venir coperta dal laminato in dotazione e poi regolata.
Adesso lascio riposare un po tutto (soprattutto le mie dita)
Ciao
OLI