08 - 13 Aprile 2013
Rinforzi della falsachiglia, murate di prua, intermedie e di poppa.
Ciao a tutti Amici, questa settimana, dopo i lavori finali del ponte di coperta, riprendiamo seguendo le schede nr.17, 18 e 19, in cui si comincia ad eseguire una serie di lavori dello scafo, in particolare iniziando con: a) applicazione dei rinforzi alla falsachiglia; b) levigazione delle ordinate di prora, di poppa e dei rinforzi; c) applicazione delle murate di prua, intermedie e di poppa.
a) Giusto per cominciare ho recuperato i rinforzi della falsachiglia di poppa allegati alla scheda nr.15, estraendoli dal loro supporto. Gli stessi identificabili in due gruppi differenti (A e B) li ho fissati alla parte posteriore della falsachiglia e precisamente i rinforzi di tipo A tra le ordinate nr.9 e 10 e i rinforzi di tipo B tra le ordinate nr.10 e 11, collocandoli su entrambi i lati della falsachiglia e facendo attenzione al loro allineamento con la parte finale delle ordinate; ciò in modo che quando giungerà il momento di scartavetrare le ordinate verranno levigati anch’essi facendoli rimanere aderenti al profilo delle ordinate e dare maggiore supporto ai successivi listelli da applicare per lo scafo. Per meglio lumeggiare quanto spiegato vi mostrerò delle fotografie in merito.
b) Seconda fase di questo lavoro è stata la levigatura delle ordinate alla ricerca dell’”angolo di quartabuono”; cioè l’angolo che il fasciame forma con il piano trasversale su cui giace ciascuna ordinata. Il fasciame essendo inclinato in base alla posizione longitudinale in cui si trova e non parallelo alla linea della chiglia, nelle zone di prua e di poppa, dove risulta essere più rilevante l’angolo, sono le costole stesse ad essere inclinate e non perpendicolari alla chiglia con cui formano un angolo, che possa garantire la perpendicolarità con il fasciame. E’ in questa fase che le ordinate devono essere sagomate esternamente, cioè nel punto di contatto con il fasciame in modo che ogni listello possa essere appoggiato completamente e non solo su uno spigolo.
Per dare inizio a questa delicata parte del lavoro, mi son preparato innanzitutto psicologicamente e poi fisicamente, nel senso che ho dovuto prima capire come procedere per eseguire un lavoro pulito e corretto e poi armarmi di mascherina e grembiule per non essere sepolto dalla polvere di legno. Battute a parte, con l’ausilio di un tampone fasciato con carta di grana 100, ho iniziato a levigare le ordinate di prua, capovolgendo lo scafo e partendo dalla prima ordinata di prua in direzione di poppa. Questo lavoro l’ho eseguito con delicatezza e facendo in modo che il tampone levigasse in contemporanea due ordinate per volta (1^/2^ e 3^/4^). Avanzando nel lavoro di levigatura delle ordinate mi son accertato che la procedura avvenisse correttamente e per farlo ho utilizzato una murata di prua come guida; facendola scivolare dandole una leggera pressione contro le ordinate, dal profilo della coperta fino a giungere nella parte più bassa della falsachiglia, assicurandomi che toccasse tutte le ordinate. Lo stesso lavoro è stato eseguito anche a poppa. La levigatura però non è stata eseguita solamente alle costole dello scafo ma, come già dicevo in precedenza, anche ai rinforzi applicati in entrambe le parti (prua e poppa), portandoli a pari con il profilo delle ordinate. Al termine di questa fase posso dire che è stato un lavoro un po’ pesante; non vedevo l’ora di finirlo, ma nel contempo sono riuscito a raggiungere la simmetria in entrambi i lati.
c) Terza ed ultima fase per questa sequenza di lavoro è stato il montaggio delle murate di prua, le intermedie e di poppa. Lavoro molto semplice. Innanzitutto ho levigato i vari pezzi con carta molto fine in modo da togliere tutte le imperfezioni, dopodiché ho iniziato a posizionare quelle di prua assicurandomi che tutte le sporgenze del profilo della coperta fossero libere e correttamente incastrabili nelle varie congiunture delle murate. Ho applicato un filo di colla a presa rapida (in questo caso ho utilizzato la “Bostik Superchiaro”, con cui mi son trovato benissimo), lungo il profilo della coperta ed ho sistemato le murate. Per fare maggiore presa e fissare correttamente ogni murata ho utilizzato dei chiodini che ho inserito su ogni spigolo delle ordinate. Lo stesso lavoro l’ho eseguito con tutte le altre murate, ottenendo un risultato preciso e ben fatto.
Per questa settimana è tutto. La prossima settimana sarà dedicata alle feritoie per i cannoni. Ciao a tutti.
Daniele
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