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Ottimo Oli, una scenografia molto realistica. Un pò di carbone ci servirebbe per il barbecue.
vinicio

Amici avevo pensato di realizzare una scala per accedere alla sala macchine.
Avevo predisposto pure la cala, ma poi mi sono accorto che una scala porterebbe via troppo spazio alla sala già angusta di per se e quindi ho richiuso le cale (tanto viene listellato tutto) ed ho realizzato una scala fissa sulla paratia di prua con relative cale.

Intanto procediamo, poi se non va rifacciamo e vediamo cosa salta fuori!
Ciao
OLI
Visto che ci stanno le foto continuo qua!
Ho cominciato a stendere il pavimento metallico.




Mi sembra che comincia a prendere una forma passabile!
Il pavimento praticamente dimensiona la sala macchine che è disposta su un piano più ampio.
Ciao
OLI

Ed ecco il, pavimento metallico interamente posato.


Adesso sono alle prese con le due paratie e rispettivi portelli.
Il tronco di ponte sta anch'esso asciugandosi dal turapori.
Le colonne sono pronte.
Il tutto è da verniciare.
Ancora non so come rifinire la paratia di poppa se con uno spezzone di ponte o meno.
Vedremo.
Ciao
OLI

Ciao Oli
Un po' troppo pulito quel pavimento, non trovi anche tu?
Comunque sta venendo bene, avanti così...
Roberto

Ciao Roberto. Hai ragione c'avevo pensato anch'io lo appena allestito e a dirti il vero sono incerto su come renderlo vissuto. Macchie d'olio no, perchè il personale scivolerebbe e quindi andrebbe subito pulito.Polvere di carbone un po' dappertutto questo si perchè viene pure descritto nelle dispense che trattano la propulsione a vapore a mezzo del carbone. Pure un po di fuliggine. Per il momento lascio tutto fermo, cioè allestisco le due paratie di prua e di poppa con parte dei ponti. A prua è interno della cabina, a poppa invece è parte della coperta.
Siccome molti amici di Barone Rosso, che costruiscono l'Anteo, mi solleticano non poco a realizzare ulteriori apparecchiature, come per esempio il bancone da lavoro, la pompa di sentina, quella di alimentazione dell'acqua alla caldaia, l'oliatore, la dinamo mossa da un motore a vapore a mono azione e via discorrendo, quando avrò finito il complesso cercherò di arredarlo.
Intanto sto allestendo la parte del ponte sulla paratia di poppa che è una parte della tolda.
La calafatura l'ho ottenuta inserendo tra i listelli del refe nero. La chiodatura invece l'ho simulata con un principio di foro tinto di nero.


Insomma non è poi tanto male.
Eccolo fiinito. Debbo simulare la chiodatura.

Piuttosto sono incerto nel rifinire i bordi.
Essendo un troncone di ponte, lo lascerei così come sta con la cafalatura penzoloni, magari un po' accorciata, per dargli pèiù veridicità.
Cosa ne dici?
Grazie per l'intervento.
Ciao
OLI

Amici dovete scusarmi se mi prendo la libertà di suggerirvi una cosa.
Tutti i manuali di modellistica, o quanto meno la maggior parte, consigliano di simulare la calafatura con la grafite di una matita fatta correre sul bordo del listello.
Io ho sempre fatto così, impiegando un tempo abbastanza lungo e con risultato piuttosto misero.
Alcuni modellisti invece impiegano o listelli molto fini neri, oppure refe nero.
Ho provato col refe nero.
Perbacco e perdinci! Impiego un tempo decisamente breve. Il risultato è praticamente reale.
Allora stendo la colla,

siccome i listelli si attestano sulla paratia, taglio il listello a metà ottenendo due tronconi, stendo il refe,

appoggio i due tronconi lasciando un piccolo spazio fra le due teste,

vi inserisco uno spezzone di refe,

che poi rifilo col taglierino.

Non capisco perchè i manuali di modellistica non promulghino tale metodo, semplice, veloce e di sicuro effetto.
Con le scuse.
Ciao
OLI

Ciao Oli, ci sono matite che scrivono più chiaro e più scuro, mio cugino ha una cartoleria e ho avuto modo di constatare diversi tipi, oppure altro metodo ancora più sbrigativo, incollare un foglio di carta velina nera su un lato della tavoletta e affettare i listelli. I libri vabbè insegnano teoricamente poi ogni modellista adotta un suo modo di fare. Il filo che hai messo a vederlo sembra un pò doppio forse la foto ravvicinata fa questo effetto.
Un saluto.
vinicio

Ciao Vinicio, scusami ma non ho capito cosa vuoi dire che il filo sembra doppio!
Il refe che ho usato come calafatura ha una dimensione (in scala) molto simile a quella che calpesto più volte al giorno andando sul pontile sotto casa per prendere il battello. L'ho anche misurato con un doppio decimetro (la gente attorno mi ha guardato come se fossi matto) e la percentuale della sua grossezza rispetto alla doga è molto simile a quella che ho realizzato. Ovviamente in miniatura posso aver perso qualche frazione di millimetro, ma per calafatare bisogna incalcare la stoppa attorcigliata in un dato modo e questo "salamino" non è certo sottile.
Piuttosto lasceresti il troncone di coperta così come sta?
A me sembra più reale!
Ciao
OLI

A volte la foto ravvicinata fa sembrare tutto più grande e fuori scala, poi la gente per criticare è fatta apposta.
Un saluto e buon lavoro!!!!
vinicio

Ma certo Vinicio! C'è un detto a Venezia che recita "Chi xe in barca voga chi xe in tera critica" comunque la critica è costruttiva è la polemica che è sterile e avvilente e non serve a nulla!
Comunque non avevo capito cosa volevi dire con "doppio", ovviamente non l'ho passato due volte e la sua dimensione mi sembra abbastanza azzeccata, rispetto a quella che calpesto ogni giorno.
E' ovvio che ad una calafatura simulata con il tingere di grafite la costola del listello è ben lungi da quella ottenuta con il refe. Quella con il refe è quasi vera, mentre quella con il listello nero ha pure effetto ma non è per niente reale.
Posso assicurarti che realizzarla col refe risulta veloce e facile.
Ecco perchè da oggi in poi la calafatura la farò così, ovviamente utilizzando refe di sezione adeguata alla scala.
Non mi hai risposto come pensi che io lasci il troncone di coperta.
Ciao
OLI