Lunedì 11 Giugno 2012Nei giorni passati dal mio ultimo messaggio mi sono concentrato sullo studio, la raccolta del materiale e le operazioni iniziali per la realizzazione della poppa, in modo particolare sulla preparazione degli sbalzi delle tre balconate.
Il materiale fornito dalla DeA è alquanto dissimile come qualità: certi pezzi sono di un compensato di buona qualità, mentre altri lo sono di meno se non peggio . . si tratta di un problema costante in queste opere, spesso tra un fascicolo e il successivo la qualità di un pezzo similare è totalmente differente. In questo caso ci sono due possibilità: o richiedere la rispedizione del fascicolo, perdendo grosso modo tre settimane, oppure rifare il pezzo con materiale migliore. Comunque in questo frangente la qualità non è così importante in quanto i pezzi "insufficienti" verranno in seguito nascosti.
Una volta montati gli sbalzi della balconata inferiore e intermedia ho dovuto adattarli alla forma dello scafo in modo che si inserissero perfettamente nella posizione finale . . modifica un pochino e prova, ri-modifica ancora un pochetto e riprova . . fino a quando il pezzo va bene.
Quindi ho provveduto a listellare la parte superiore dello sbalzo con listelli simili a quelli dei ponti, che ricordo su questo mio personale modello essere in faggio. Poi le solite rifiniture dei bordi e a questo punto mi sono focalizzato sulla balconata inferiore.
Per il fissaggio dello sbalzo ho utilizzato la colla vinilica ma per sicurezza ho anche provveduto a mettere in sede quattro perni di metallo
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Questa balconata deve essere allineata alla quarta cinta (a partire dal basso) e, grazie ai disegni inesistenti e alle istruzioni che non ti dicevano di fare una particolare attenzione, ho scoperto che, per mantenere l'ideale linea di curvatura della cinta, lo sbalzo risulta essere in posizione più alta di un paio di millimetri (forse anche tre) di quanto dovrebbe essere . . . la foto sotto mostra questo aspetto. Ovviamente a questo punto le restanti due balconate saranno anche loro più alte dello stesso spazio con possibili implicazioni al momento non quantificabili. Comunque la cosa non mi spaventa più di tanto in quanto mi aspettavo situazioni simili. A tempo debito vedrò come procedere
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Infine un'interpretazione personale del posizionamento della scaletta per accedere al "cassero" più alto (non so come chiamarlo esattamente): siccome in quella posizione ho pensato bene, tempo fa, di metterci una porticina, ovviamente non potevo poi metterci davanti una scala . . (anche qui dei disegni del modello DeA avrebbero certamente aiutato).
Quindi ho pensato, per correggere l'errore, di spostare la scala indietro e da qui la necessità di questa piccola piattaforma sporgente.
Immagino le reazioni dei "puristi", in questo caso avrebbero totalmente ragione, ma sono cose che capitano con le così dette "raccolte a fascicoli" . . . abbinate ad altre amenità come istruzioni talvolta carenti e la cronica mancanza di disegni.
A proposito di disegni, se da un lato comprendo il perché non vengano pubblicati in questo genere di kit, da un'altro punto di vista basterebbero dei disegni, di formato adeguato, che mostrino particolari o anche viste di insieme in formato prospettico del tipo, per restare in tema con il Soleil Royal, del modello della Panart (Mantua) e più precisamente la tavola n° 4 dalla quale avevo ad esempio rilevato la presenza della porta (ovviamente non presente nel modello DeA). Tali disegni non potrebbero essere utilizzati come piani veri e propri, quindi verrebbero incontro alle necessità dell'editore, ma sarebbero di incredibile utilità per i cosidetti "fascicolari" . .
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Dopo queste incredibili divagazioni su materiali e disegni, vi saluto cordialmente e vi auguro una buona serata. Jack.Aubrey