WWW.MAGELLANO.ORG"

Ciao Pino, le tavolette che stai usando per il rivestimento dello scafo è sempre pero? Ricavato da un tavellone abbastanza spesso e portato a spessore?
Comunque è un bel lavoro quello che stai facendo.

Ciao Pino
confermo quanto già detto in altro post: "sembra di vedere la costruzione di un gozzo al vero"......complimenti !!!!!.....gran bel lavoro !!!!!
Luciano

Troppo gentili ragazzi, in effetti il mio intento è quello di avvicinarmi il più possibile alla realtà, pur mettendo alla prova la mia inesperienza, e devo dire che sono abbastanza sodisfatto.
La paura sarà subire le critiche, quando questo lavoro andrà sotto il naso di un vero esperto, come uno di "Voi", all'ora saranno dolori, per adesso le foto mascherano la realtà, e per questo mi salvo!.
Per quanto riguarda l'essenza utilizzata per la realizzazione del fasciame, si tratta sempre della stessa utilizzata per tutto il resto, e cioè legno di "ABURA", acquistato da un distributore di legnami quì a Torino.
Da un tavellone di 3 mt largo 10 cm e spesso 4 cm, sono riuscito attraverso una sega a nastro che è in grado di effettuare tagli di 15cm di spessore, acquistata per l'occasione, ha realizzare ciò che mi occorre.
Tanta delusione dalla sega circolare acquistata al Brico, perchè mangiava troppo materiale, ho quindi dovuto affrontare questa spesa ha discapito della piccola sega a nastro PROXXON che ne soffriva troppo, meglio tutelarla per un utilizzo meno intensivo e per dettagli più piccoli.
Per finire la fase costruttiva del fasciame, che nel mio caso ha uno spessore di 2mm, e che per ottenere la giusta larghezza, ho dovuto realizzarlo di larghezza anche di 4 cm, tutto questo per contenere la curvatura che il corso richiede, visto che non è mai retto come invece credevo, ho necessariamente passato il tutto attrverso la pialla aspessore, che ha finito per mangiare l'eccesso fino a portare il pezzo allo spessore desiderato.
Un Saluto e a presto, Pino.

Ciao Pino,
decisamente un bel lavoro.
Anche se non è il mio campo devo dire che è fatto molto bene.

Ciao,
Rodolfo.

Ciao Pino,
anch'io costruisco gozzi e barche da lavoro e stai facendo un ottimo lavoro, ma ho dei dubbi sulla larghezza delle tavole del fasciame, se corrispondesse alla realtà dovrebbero essere delle tavole larghe 30 cm. , e a mio parere
dovrebbero essere più rastremate a prua e a poppa. Infatti come si vede dagli allegati 8374, 8353 e altri, ti trovi nei guai con la terza tavola che termina sulla seconda e non a prua come dovrebbe.

ciao Patrizio

Grazie Rodolfo, Patrizio la tua osservazione è più che giusta, le tavole in effetti variano dai 25 ai quasi 35 nei punti più estremi, ed in effetti sono rimasto allibito davanti all'originale, che riporta esattamente questo tipo di applicazione, quest'estate non è stato per nulla facile, rilevare l'esatta conformazione del fasciame al punto che mi è venuto in aiuto il proprietario, poichè a seguito della recente ristrutturazione, le linee dei corsi erano parecchio mascherate dalla nuova vernice.
Il bello è proprio questo, tutta la teoria a mia conoscenza è andata ha farsi benedire, mi aspettavo la classica fasciamatura a "botte", ed invece ecco la cruda realtà. Ritengo forse che l'intervento del proprietario negli anni, abbia alterato anche se non di molto la reale costruzione del fasciame. Questi pescatori che nei lunghi inverni si dilettano nel fai da te, cercano di arrangiarsi con quello che hanno, sopratutto per la mancanza di manod'opera artigianale che da quelle parti ormai non si trova più, così le tavole sostituite nel tempo in alcuni punti dello scafo, hanno sicuramente alterato l'originale linea di costruzione. Mi sarebbe piaciuto molto avere contatti con un Maestro d'ascia, per carpire le varie procedure di costruzione, ma ciò non è accaduto.
Quanto vi mostro è frutto della mia manualità e di quello che ho potuto osservare, cercando di rispettare la realtà.
Patrizio, mi piacerebbe vedere alcuni dei tuoi lavori potrei acquisire quelle tecniche di costruzione che tu hai potuto rilevare in altre situazioni, sarebbe un vero piacere consultare le tue realizzazioni, un cordiale Ciao, Pino.

Nelle prime e nelle ultime pagine le ho guardate tutte e guardato quasi tutto nel resto di questo topic.
Mi è piaciuto assai soprattutto il passaggio dalla barca vera al disegno!

Ho notato che hai fatto il fianco della baca su AutoCAD.
Hai poi fatto il resto?
Nel caso in cui non l'hai fatto, se non è un problema te li potrei fare tutte io e te lo passo.

Nell'immagine che ho postato ho evidenziato tramite cerchietto cui si vede un piccol spazio vuoto nel madiere della terza costola vicino alla chiglia.
E' proprio così nella barca vera?

Grande Stefano, che acuta osservazione, non credevo che dalla mia macchinetta fotografica si potesse vedere tanto, è proprio così, quel particolare non è altro che una delle biscie per lo scolo dell'acqua, che in quel punto per evitare il salto a mò di cascata, e cioè dalla ruota di Prua o di poppa verso la chiglia, è realizzato sul fianco della base del madiere, le altre biscie realizzate alla base degli altri madieri sono invece a contatto della chiglia e quindi nella realtà non generano salti d'acqua e lasciano passare la stessa in modo naturale fino a raggiungere il foro di scolo, che ancora devo realizzare nella chiglia in un punto ben preciso, sia per quanto riguarda Prua che verso Poppa.
Ciao, Pino.

Ah sì, vero dovevo pensarci prima che è una biscia.
L'ho già visto nella lancia armata e me ne sono dimenticato.

Grazie per la risposta

Ciao Stefano, ho pensato di fotografare il detaglio che hai evidenziato e con le foto che allego forse potrai capire meglio il significato delle "Biscie", come potrai vedere sono quei fori quadrati sotto il Madiere a contatto con la chiglia, e spero si possa capire meglio del perchè è stato realizzato lateralmente, quello da te evidenziato, guarda bene la differenza tra quelli a contatto con la chiglia e i sucessivi che sono posti sulla controruota su cui appoggiano i quinti verso Prua, lo stesso vale per quelli posti a Poppa, se fosse stato eseguito come gli altri non avrebbe consentito il riversamento dell'acqua verso il comparto del successivo madiere.
Ciao, Pino.