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Ciao Jack,
Mi fa piacere sentire che ti sei rimesso a modellare. Vuol dire che il peggio è passato.
Ora non ti stancare troppo, ma recupera adagio adagio.

Ciao,
Rodolfo.

Ciao Rodolfo, ti ringrazio per i buoni auspici che contraccambio di "quore" e dei consigli sul come ripartire. Anche oggi ho passato circa tre orette di lavoro sul Soleil Royal. Di più non ho fatto perchè il laboratorio è si riscaldato ma in questi giorni di buon freddo non è sufficiente. Nei prossimi giorni mi attrezzerò con il classico termosifone elettrico ad olio per integrare quello esistente . . . . . speriamo che basti.

Comunque il lavoro è stato lo stesso di lunedì e martedì: secondo fasciame in castagno, sto cercando di fare sul lato destro quello che ho fatto su quello sinistro. Obiettivo: finire questo lavoretto prima di Natale così da aver qualcosa da mostrare.

Poi, prima di proseguire in alto devo rifinire i contorni delle impavesate e poi devo prendere le misure precise per le ultime due cinte, quelle inferiori, che a prua devono arrivare in una posizione ben precisa che devo calcolare opportunamente in quanto la ruota di prua non è ancora posizionata . . sono gli inconvenienti del mio metodo (abbinato alla mancanza di disegni), che però mi piace un sacco . . .

Augurando a tutti buone feste, cordialmente vi saluto, Jack.

Martedi 10 Gennaio 2012

Dopo una lunga pausa natalizia, dove l'influenza ha baciato a turno tutti i membri della famiglia, mi sono rimesso al lavoro ed oggi finalmente ho qualcosina di nuovo da mostrarvi.
Come avevo scritto, il lavoro era incentrato sulla stesura del secondo fasciame. Ora sono arrivato ad un punto fermo da entrambi i lati: finalmente la parte più noiosa, quella della zona delle troniere, è terminata.

Allego alcune immagini prese quest'oggi in modo che si possa osservare lo stato del modello.

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A questo punto sono davanti ad un bivio: proseguire sopra il ponte superiore oppure proseguire sotto il ponte inferiore ?

Per proseguire sopra devo rifilare ben bene il contorno delle impavesate, che come ricorderete, erano state lasciate in eccesso per proteggere lo scafo in caso di colpi durante la lavorazione.
Per la parte sottostante invece occorre installare una nuova cinta, poi una striscia di listelli in mogano, un'altra cinta e poi via fino in fondo.

Tenuto conto che fa ancora comodo avere i profili delle impavesate protette, molto probabilmente deciderò di finire completamente il fasciame sotto il ponte inferiore e poi, non dovendo più manipolare troppo lo scafo, finire la parte superiore.

Un cordiale saluto, Jack.

Mercoledì 11 Gennaio 2012

Alla fine ho deciso per proseguire l'applicazione del fasciame verso il basso.

Oggi ho quindi speso un pomeriggio molto profiquo: ho installato la prima delle due cinte in faggio, poi una striscia di listelli di mogano, quindi la seconda cinta. Tutto questo su entrambi i lati dello scafo. Lavoro delicato ma alla fine mi è riuscito abbastanza bene. Siccome poi avanzava del tempo, ho iniziato ad installare alcuni listelli di castagno sotto la seconda cinta, ma solo da un lato.

Sta venendo molto bene . . sono contento. Appena possibile allego delle foto dei progressi. Salutoni, Jack.Aubrey.

Giovedi 12 Gennaio 2012

Anche oggi ho proseguito sulla falsariga del lavoro di ieri. Ora i due lati dello scafo sono allo stesso punto.

Ho poi passato il resto del pomeriggio a spolverare un veliero che avevo costruito circa 30 anni fa e che ora sta in bella mostra (purtroppo senza teca protettiva) sopra una cassettiera di mia suocera.

In seguito a questo operazione ho dovuto fare due o tre piccole attività di restauro di pezzi che si erano staccati.

E' forse da questo genere di esperienze che ora ho un po la fissazione della robustezza. Ora certe incollature ci penso due volte prima di eseguirle. E anche se è verissimo che molte colle in trent'anni sono molto cambiate, bisogna comunque metterci un'attenzione particolare per ottenere fissaggi duraturi negli anni . .

Questa sera poi mi sono dato a fare quattro foto al mio Soleil per illustrarvi l'evoluzione del lavoro. Nelle cinque immagini che seguono potete osservare le due nuove cinte e cinque file di listelli sotto di esse. Direi che ora è solo questione di incollare listelli, listelli ed ancora listelli.

Una sola osservazione: non so cosa consiglieranno le istruzioni della DeA per l'opera viva, ma io ho intenzione di verniciarla di bianco sporco.

A tale scopo, visto che comunque quasi tutto il fasciame sotto l'ultima cinta in basso verrà coperto dalla vernice, ho deciso di non perdere tempo più di tanto a rastremare i listelli ma di utilizzare a piè mani la tecnica dei triangolini. Questo mi permette di proseguire molto più velocemente.

Un cordiale saluto a tutti voi, Jack.Aubrey.

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Piccola domanda.
Come mai a poppa sono tronchi? Ci vanno forse le decorazioni?

Bel lavoro, come sempre.

Ciao,
Rodolfo.

Le quattro cinte superiori sono interrotte, come da istruzioni di montaggio, perché come hai giustamente scritto tu, in quella zona verranno installate le decorazioni e quant'altro di poppa. E' puramente, credo, una questione di praticità in quanto nella realtà una soluzione simile non era certo applicata, visto che le cinte erano degli elementi parecchio strutturali. Comunque, non avendo a disposizione i piani, che non vengono mai approntati dalla DeA, sono stato leggermente più abbondante di quanto consigliavano nelle loro istruzioni . . . si fa sempre in tempo a rifilare via qualche millimetro. Saluti, Jack.

Mercoledì 18 Gennaio 2012

Un breve aggiornamento prima della pausa forzata dei prossimi giorni . .

Nelle immagini qui sotto proposte potete osservare come si sia sviluppato il processo di installazione del secondo fasciame. Al momento i due lati non sono uguali in quanto mancano sul lato destro quattro corsi di fasciame, giusto un paio d'ore di lavoro.
Conto di applicare ancora un paio di corsi di fasciame su entrambi i lati e poi penso sia giunto il momento giusto di partire dal lato opposto, cioè dalla chiglia a risalire.

Però, prima di iniziare questo nuovo proposito, ho un lavoro preliminare da eseguire: installare in modo definitivo la chiglia, con tutte le implicazioni del caso.

E' un metodo che ho utilizzato precedentemente nella costruzione del Dolphyn e del San Juan Nepomuceno. Con il Soleil è, in aggiunta, motivato anche dalla qualità del materiale distribuito per la chiglia, un compensatino che non può, secondo me, essere lasciato a vista così come è.

Da qui la decisione di ricoprirlo con un "secondo fasciame" in mogano in modo da farlo apparire in linea con le essenze utilizzate per le altre parti dello scafo. A tale scopo allego questa immagine del Dolphyn dove si può osservare questo lavoro ed il risultato estetico. Ritengo che avere la chiglia applicata prima di iniziare il fasciame a risalire sia la situazione migliore per ottenere un risultato valido.

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Per maggiori dettagli vedete anche: http://i619.photobucket.com/albums/tt27 ... 060641.jpg

E qui sotto le immagini del Soleil Royal scattate oggi:

Un cordiale saluto a tutti, Jack.Aubrey.

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. . continuazione del messaggio precedente.

Di seguito altre immagini "da vicino" di alcuni particolari del secondo fasciame.

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A risentirci, o meglio a rileggerci, a presto, Jack.

28 Gennaio 2012

Un rapido aggiornamento sull'avanzamento lavori del Soleil Royal.

Rispetto alla situazione dei due messaggi precedenti, ho dovuto forzatamente fare uno stop dal 19 al 23 Gennaio ma il giorno 24 ho ripreso l'attività e ho lavorato di buona lena per quattro pomeriggi consecutivi per recuperare il tempo perso.

Come avevo anticipato nei messaggi precedenti, ho giudicato opportuno interrompere l'applicazione del fasciame a scendere verso la chiglia per lavorare in senso inverso, cioè dalla chiglia a salire.

Ma la cosa che andava assolutamente fatta prima, almeno secondo il mio schema mentale di lavoro, era il fissaggio della falsa chiglia e di almeno una parte della ruota di prua. Per il dritto di poppa non è ancora il momento, anche se è relativamente prossimo.

Il fissaggio della falsa chiglia non ha generato problemi particolari in quanto i pezzi, almeno nella loro forma, erano veramente precisi, ho dovuto solo preparare per bene la scanalatura a prua nel primo fasciame, dove la chiglia si doveva incastrare con precisione. Per il resto normale amministrazione.

Dimenticavo: per garantire un incollaggio più robusto della falsa chiglia, ho inserito ogni 10 centimetri un perno di acciaio, ricavato da un chiodo di questo materiale che di solito si usa per appendere i quadri, ovviamente privato della testa. Un forellino con il trapano e con la punta di diametro adeguato ed il tutto si è inserito perfettamente, assicurando credo, un fissaggio più forte e robusto della falsa chiglia allo scafo, robustezza a questo punto non demandata solo alla colla ma integrata dai perni di acciaio.

Una volta fissata definitivamente la falsa chiglia, ho iniziato ad applicare alcuni corsi di fasciame a partire da essa, in modo da posizionarli esattamente a contatto con la chiglia stessa.

Di seguito due immagini di insieme . .

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Dopo aver applicato alcuni corsi di fasciame in questa zona sia a destra che a sinistra, ho interrotto questa attività ed ho provveduto a finire definitivamente la chiglia nella parte che va da poppa fino a prua dove inizia a curvare verso l'alto. Utilizzando il tranciato di mogano, ho provveduto a ricoprire totalmente il compensatino fornito dalla DeA. Lavoro molto semplice ma che ha ulteriormente ridotto eventuali fessure esistenti tra il primo corso di fasciame e la chiglia stessa. La ruota di prua per il momento deve ancora essere finita. Lo farò solo a fasciame terminato.

Alcune immagini con focalizzazione sulla falsa chiglia . . .

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Ho poi continuato ad applicare alcuni corsi di fasciame ed ora, come potete osservare dalle immagini proposte, mancano grosso modo sette listelli per parte per concludere il lavoro del secondo fasciame. In considerazione del fatto che comunque questi sette listelli sono in teoria quelli più ostici da applicare, prevedo almeno un paio di pomeriggi di lavoro.

Poi però devo preparare un piedistallo, di tipo provvisorio e con adeguate caratteristiche di stabilità e di contenimento dello scafo, per poter proseguire il lavoro. Lo scaletto fin qui utilizzato (quello di color azzurro) d'ora in avanti non servirà più . .

Un cordiale saluto, continua con altre immagini . . .