Ciao Airon, prego mio dovere.
Piuttosto visto l'argomento della zavorra, vorrei chiedere lumi a chi ne sa più di me.
Per esempio la Victory ha una stiva enorme.
La S.T. invece ce l'ha più bassa.
Forse questo per le funzioni diverse che avevano le due navi.
Sui due modelli vengono posizionati macigni, botti grandi e piccole e cordame.
Secondo me c'è un particolare che manca, l'imbragatura del tutto.
Allora per non far andare in giro per la stiva i macigni, non enormi ovviamente, nel beccheggio e nel rullio, (attenzione la nave è a vela e si inclina abbastanza vistosamente sulle due murate con uno strappo di ritorno al loro cambio) pertanto questi sassoni dovrebbero essere imbragati con una rete molto grossa.
Le botti enormi, ivi depositate, dovrebbero anch'esse essere ancortate con cime piuttosto robuste alle ordinate della nave.
Esistono inoltre piastre di piombo fissate ad una specie di paiolato piantato sul fondo sopra i raccordi delle ordinate. (non mi ricordo come si chiamano).
Almeno così a naso!!!!!
C' qualcuno che può erudirmi su tutto ciò?
Nel frattempo ho cercato di documentarmi sull'argomento.
Ho osservato quanto descritto da Guido Ercole nel libro "Le galee mediterranee" che illustra a pag 95 lo spaccato trasversale di una galea di fiandra 1350 o giù di lì.
In queste barche e in quelle posteriori, la zavorra andava posta in sentina, con le palle dei cannoni.
In sentina veniva e viene tutt'ora raccolta l'acqua di infiltrazione e quella piovana con le pompe di sentina, ora elettriche, ma almeno sulla Victory, manuali.
Inoltre nei madieri venivano praticati dei fori affinchè l'acqua raggiungesse il centro barca per esservi raccolta.
Cosa che esiste tutt'oggi.
Mi sembra strano che la zavorra, in un veliero, venga messa in stiva rubando spazio vitale per le merci!
Il volume della sentina è piuttosto ampio e quindi ritengo che il rivestimento interno del galeone terminasse ad un certo punto al centro della nave per dar luogo al paiolato di sentina.
La sentina deve essere ispezionabile per riparare eventuali falle anche in mare.E quindi è li che dovrebbe andare la zavorra, costituita da pietrame, lastre di piombo e palle di cannone di riserva che essendo posta in un ambiente circoscritto non ha bisogno di imbragatura.
Altra cosa: le colonne di sostegno dei vari ponti non possono poggiare sull'assito, ma sui bagli.
Inoltre ritengo, forse errando, che il rivestimento interno finisca a livello della linea di galleggiamento e che le stive ne siano quindi prive.
Questo appunto per poter riparare eventuali falle in navigazione che, con il rivestimento interno sarebbe impossibile.
Almeno così mi sembra d'aver capito.
Grazie e ciao
OLI
A questo punto prendo una "decisione irrevocabile" ricavo il paiolato di sentina modificando il rivestimento interno. pratico i fori sul madiere, davanti sistemo la zavorra e dietro (lato maestra) realizzo le pompe si sentina attingendo da quanto proposto dall'amico Ivan Bartolacci.
Inoltre per simulare meglio l'assito sui ponti, incollo un listello in testa al ponte e simulo le teste delle tavole!
Quando avrò finito posterò delle foto.
Mi sa che ho stravolto il modellino!!!!
Ecco le prime foto di come ho impostato una pompa di sentina:
Debbo finire il tutto ma l'inizio non mi sembra male (anche se non sono pulito come modellista).
Allegato:
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