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Conclusione, la prova numero 5 è quella che decide la scelta fatta sul tipo di cotone composto da sole tre anime e prodotto da ALMA, le sue dimensioni troppo strette per il Comento da 0.25 e troppo abbondante il Commento da 0.75, ma Buono per un Commento da 0.50 mm di cui presto Vi posterò foto fatte nel'argomento che intendo trattare prossimamente e cioè sulla Verniciatura.

Ciao Pino, va bene anche il refe nero per simulare il calafataggio per evidenziare di più il lavoro?
vinicio

Ciao Vinicio, direi proprio di Sì, ma è piu indicato per i ponti di coperta a simulare l'effetto di pece o altro, ben evidenti sopratutto sui velieri, nel mio caso invece si tratta di una piccola imbarcazione da pesca è nella realtà posso dirti che i calafataggi osservati sui vari relitti incontrati non riportano traccia di altro materiale oltre alla canapa e cotonina che è di colore chiaro. Quest'estate, ho partecipato alla messa in acqua del S.Giuseppe, e ho vissuto in prima esperienza l'infiltrazione dell' acqua attraverso i vari corsi in punti diversi che tutti insieme, creavano un buon rientro d'acqua, ma è bastata qualche ora per vedere il ridursi di questo fenomeno grazie al rigonfiamento delle tavole che insieme al Calafato ha chiuso ermeticamente tutte le micro falle che immancabilmente in uno scafo di questa manifattura sono presenti.
Ecco perche queste imbarcazioni sono sempre tenute umide dai loro proprietari, diversamente il gonfiarsi ed il ritirarsi delle tavole su barche da lavoro come questa, renderebbero inutili trattamenti di alta manifattura, più adatti per imbarcazioni da salotto che si possono permettere continue manutenzioni.
Vi posterò prossimamente alcune foto sulle prove fatte con la verniciatura, li qualche consiglio sul colore definitivo del Calafato, sarebbe gradito, a proposito Vinicio anche il ponte di questa piccola imbarcazione presenta la Calafatura, ed anche in questo caso è al naturale, infondo c'è da dire che la vernice che impermeabilizza l'imbarcazione nasconde ciò che per me dovra restare al naturale.
Ciao, --Pino--

In foto i campioni prova, il numero 1 rappresenta quello fatto con Olio di Lino diluito al 50% con acquaragia, anche se la foto non riproduce la realtà, è a mio giudizio la finitura più bella, ma visto come il legno di Abura se lo assorbe ho paura di quello che può succedere ai punti d’incollaggio e quindi non lo utilizzerò.
Nella numero 2 ho impiegato un’impregnante a base di cera che non lascia film di vernice, protegge l’essenza lasciandola al naturale, una degna alternativa al trattamento con l’Olio di Lino, questa è una delle prove che ho preso in seria considerazione.
La terza impiega la classica vernice “Incolore” trasparente, se pur satinata è di effetto sgradevole alla vista e non valorizza l’essenza, ho però ottenuto un risultato inaspettato e cioè se viene passata la paglietta per ebanisteria n°0000 la più fine, l’effetto semilucido che inoltre dà un effetto bagnato sparisce e il risultato è una superfice che al tatto ha una setosità come l’Olio di Lino e il tutto prende un ottimo aspetto anche se non viene conferita alcuna colorazione all’essenza.
L’utilizzo della paglietta sopra citata la consiglio a Tutti, dona omogeneità ha tutta la superficie trattata dai vari prodotti, a patto che sia passata con una certa leggerezza e soprattutto seguendo le venature lignee.
La quarta prova mostra l’impiego del solo Turapori, buono il risultato finale ottenuto con sole due mani di turapori, anche in questo caso ho finito con la paglietta, ed anche in questo caso confermo la setosità della superficie al tatto.
In ultimo la prova 5 dove mostro il risultato della Calafatura fatta in Comenti da 0.50 mm utilizzando il cotone della prova numero 5 relativa alla Calafatura postata la volta precedente, e che per coincidenza ha la stessa numerazione di quella della verniciatura.
In quest’ultima prova ( la numero 5) ho voluto buttarmi e scoprire la Cera. È richiesta una sola mano di Turapori, e successivamente due mani di prodotto di cui vi posto foto.
La cera liquida che asciuga al tatto già dopo 30’ e si può lavorare dopo 2 ore, è stata oggetto di finitura con la paglietta, il tutto conferisce un risultato a mio giudizio molto Buono.
Anche se alla fine il trattamento con la paglietta, dona su tutte le prove lo stesso risultato, questa mia ultima prova è quella che preferisco e che certamente userò sul S.Giuseppe.
I consigli di Tiziano, di Lubra, e di Franco Fissore oltre alla disponibilità di Mario che”Amichevolmente”, si sarebbe sacrificato a donarmi parte del suo prodotto, restano e rimangono un “Tesoro” di vera generosità, ma è anche giusto che ognuno di noi sperimenti sulla sua pelle soluzioni uguali e nuove per acquisire consapevolezza ed esperienza in tutti i campi.
Il bello del Forum è condividere insieme ad Amici tutto questo.

P.S. : E’ prova numero 5 anche il provino con la Calafatura con la tavola di fasciame in Noce.

Ciao a Tutti, --Pino--

Ciao Pino, io l'avevo sempre detto nel mio topic e in giro che la paglietta è di gran lunga meglio della abrasiva se passata con mano di fata. L'abrasiva dopo due passate diventa un vero schifo e da buttare, la paglietta basta ogni tanto dargli una soffiata con aria compressa e vai con il lavoro. Riguardo agli olii per legno volevo chiederti se al tatto danno quel senso di appiccicaticcio.
saluti.

Ciao Pino,
stai andando alla grande, bravo.
Mario

Ciao Vinicio, adesso che me la racconti qualcosa avevo letto della discussione su questa paglietta, credo di poter confermare anche se non ricordo dove l'avevo letta, che si trattava proprio di "Te", a questo punto se qualcuno avesse dubbi non può che provare con mano e sono convinto che ci darà ragione.
Grande Mario, felice di risentirti, è quasi Natale...... sarebbe quasi ora di riprendere un caffè insieme, scherzi a parte per quanto possa scrivere sul mio cantiere sono pratimente fermo, il tuo invece come procede, non mi sembra di aver visto avanzamenti o mi sono perso qualche tuo intervento?!
Salutoni, --Pino--

Ciao Pino,
hai ragione, sono fermo forse da maggio...dopo una brutta bronchite a maggio, una ricaduta a luglio, altri acciacchi vari per cui farò ora degli accertamenti, poi una richiesta di € 1700= da parte dell'Agenzia delle Entrate mentre peraltro ero in vacanza, ho penato un mese ma si sono convinti che non dovevo nulla. Lo dico per inciso ovemai ci fosse sul forum qualche "collega" ex bancario che aveva un fondo pensione aggiuntivo che è stato "attualizzato" che non deve pagare altre tasse oltre quelle già trattenute alla fonte. Ad Imperia ho conosciuto un collega al quale hanno chiesto € 150=, ha pagato perchè non sapeva che si poteva evitare data anche la somma irrisoria...Eventualmente se interessa a qualcuno sentiamoci con MP. Chiuso l'inciso.
Dimenticavo il blocco del computer fisso, fortunatamente ho anche il portatile, ma disegnare con il cad è più impegnativo con uno schermo da 15" invece che 19".
Insomma forse era meglio fare un viaggio a Lourdes...comunque con filosofia spiccia mi son detto: son cose che succedono ai vivi.
Ora sono sotto il trauma del ritorno dalle vacanze (succede anche ai pensionati) ma mi sto riprendendo pian piano e penso che dalla prossima settimana metterò mano al pero...
Scusami-scusatemi lo sfogo, grazie, mi sento meglio è come parlare a buoni Amici...
Ad maiora.
Ciao
Mario

P.S.: ne parlerò con l'amico Marco (scala 1:250) se sarete d'accordo potremmo vederci in tre. Ne riparliamo

Accidenti Mario, sapevo di qualche acciacco, ma non di tutto questo, le hai passate proprio tutte.
Speriamo che d’ora in poi vada tutto per il meglio, i più sinceri Auguri, e se posso essere d’aiuto in qualche modo, non esitare a chiamarmi.
Conoscere Marco, sarebbe un grandissimo onore, sentiamoci non appena l'occasione lo permetterà.
Un saluto,--Pino--

Grazie Pino,
auguri di buona salute fanno sempre piacere...ed effettivamente ne ho bisogno.
Questa notte ho capito l'origine di alcuni disturbi che ho: una medicina a cui ho scoperto di essere allergico...ho ragione io che temo le medicine...ho sospeso la sua assunzione, naturalmente.
Per l'incontro ne parlerò con Marco e ci metteremo d'accordo.
Ciao
Mario