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Ciao Pino
nelle foto dove non si evidenzia il cantiere (del modellista) mi sembra di vedere la costruzione di una barca vera.....complimenti....bravo
Luciano

Buonasera Pino, vedo con piacere l'avanzamento del lavoro sul San Giuseppe, sta venendo un vero capolavoro. Ottime le rifiniture. Il rivestimento del fasciame lo realizzerai fino a metà quinti in modo da lasciare a vista l'accostolato?
Comunque complimenti per il lavoro svolto fin qui e buone vacanze d'agosto!!!!!!!!
vinicio

Vinicio ciao, grazie dei complimenti ma è tutto merito della macchina fotografica che non fà vedere le imperfezioni che ti farebbero dire il contrario. Per l'accostolato in vista non saprei, potrebbe essere un'idea.
Luciano un Grazie anche aTe, troppo Buono!
Ancora Buone Vacanze a Tutti
--Pino--

Ciao Pino, è la mano dell'artista che è ottima.............altro che macchina digitale!!!!
Un saluto a tutti..............vinicio

Vacanze finite, domani si ricomincia, Vi ricordate la prima foto che vi ho postato del S.Giuseppe?, non aveva un bel aspetto!
Ma era ciò che mi serviva, per comprendere le tecniche, che i Maestri d’Ascia applicavano nella costruzione di questo tipo d’imbarcazione, lo stato di verniciatura molto alterato, ne consentiva di rilevare dettagli impossibili da notare sotto strati di vernice.
Lo scorso anno, il proprietario mi aveva assicurato che avrebbe provveduto a verniciarlo appena finita la stagione estiva, ma dovete sapere che il S.Giuseppe è stato vittima di un’improvvisa mareggiata che dalla spiaggia lo ha trascinato in mare scaraventandolo più volte sulle strutture della passeggiata del lungomare fino ad affondarlo. Recuperato si sono rilevati molti danni: la murata di Babordo, Prua e accostolato gravemente danneggiati, oltre al distacco delle tavole di coperta e del fasciame, la rottura del Dritto di Prua e di Poppa, in molte parti il legno è risultato nella sua struttura interna molto patito, anche volendolo riparare di cantieri in zona nessuno, l’ultimo chiuso alcuni anni fà, proprio quello dove il S.Giuseppe era nato il 10 Marzo del 1989, il suo costruttore vecchio Maestro d’Ascia del litorale Ionico era già molto anziano all’epoca, e nessuno ha ereditato questo antico mestiere.
Troppo costoso caricarlo e portarlo sul litorale del Mediterraneo, dove ancora si trovano cantieri attrezzati per questo tipo d’intervento, cosa fare allora?
L’orgoglio di vincere una sfida per mantenere in vita il S.Giuseppe, accompagnato dai valori e tradizioni di un mondo ormai arrivato alla sua fine era troppo grande, ha fatto sì che “Giuseppe S.” (proprietario del S.Giuseppe), ultimo erede di quel gruppo di pescatori di cui fa parte, armato di pochi attrezzi da “Brico Center” è con il solo aiuto di un falegname mobiliere, che ha messo ha disposizione la sua sega a Nastro, è riuscito con la sua forza di volontà ha rimettere in sesto il S.Giuseppe, è in due soli mesi ha fatto il “Miracolo”, ha ridato Lustro a questa piccola imbarcazione ,
ed oggi è un piacere rivederla nuovamente in acqua cullata dal Mar Jonio.
Saluti, --Pino--

Ciao Pino a leggere la storia che ci hai postato riguardo al San Giuseppe "originale" il suo padrone ha davvero fatto un miracolo nel rimetterla in sesto. Peccato che oggi più nessuno vuole portare avanti le tradizioni marinaresche di una volta, oggi si guarda solo al lavoro in ufficio, divertimenti......ecc.....ecc.... trascurando la cultura e le tradizioni di una volta.
Comunque faccio i migliori complimenti al signor Giuseppe per aver riportato allo splendore un pezzo di storia che è appartenuto ai tempi passati dimostrando un attaccamento a queste tradizioni e soprattutto la sua forza di volontà.
Un saluto.............vinicio

Quest’estate ho avuto l’ occasione di osservare alcuni relitti abbandonati, uno dei dettagli che mi interessava studiare era la “Calafatura”.
Il termine “Calafatura”, indica quella lavorazione che consente di rendere stagno lo scafo attraverso l’applicazione di Canapa o Cotonina direttamente tra i Comenti, cioè nelle giunzioni delle tavole che compongono i vari corsi del fasciame di uno scafo. Molto materiale didattico si trova su Internet, nel caso vogliate approfondire l’argomento.
Il mio modello in scala 1 : 6, consente di realizzarlo come nella realtà, di seguito Vi mostro le varie prove fatte per simulare questo dettaglio.
Per prima cosa mi sono procurato alcuni materiali che per dimensione potessero essere preposti alle varie prove, per il colore sarà ovviamente scelto un colore chiaro come il Beige o Panna, proprio come nella realtà è la Cotonina usata dai “Maestri Calafati”.
Nella realtà a fine lavorazione le calafatare sono impregnate di resine che aumentano l’impermeabilità dello scafo, donando al Comento un effetto cerato, dettaglio che scompare sotto lo strato di vernice, ma Io voglio mettere in evidenza questo particolare, lasciando il più possibile a vista la fibra del materiale che andrò a scegliere per dimensione e mancata pelosità dello stesso, onde evitare problemi nella verniciatura.
Ho proceduto eseguendo dei banchetti prova, incollando alcune tavole a distanze diverse tra loro, mi spiego meglio, attraverso alcuni spessori da 0.25 e 0.75 decimi di mm, ho replicato l’ipotetico “Comento”, di seguito vi ho inserito il materiale preposto a riprodurre la “Cotonina”.
Nel banchetto “1” ho usato del filo in cotone composto di sei anime prodotto della MAYFOWER acquistato in merceria, presenta poca pelosità ed è stato inserito in una fessura di 0,25 mm, si riesce ad inserire ma comporta la fuoriuscita dalla parte opposta perché doppio e da solo non riesce a colmare il comento, quindi l’ho scartato.

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La prova numero 2, impiega del filo di cotone distribuito dalla LIBERON, acquistato al BRICO nel reparto prodotti per Ebanisteria, venduto in busta serve per la fase di lucidatura e ne contiene di dimensioni diverse, si lavora meglio del precedente, ma al contrario di quanto scritto sulla confezione presenta troppa pelosità, anche in questo caso il comento è da 0.25mm, scartato anche questo.

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La prova numero 3, impiega del Filo di lino cerato, del diametro di 0.4 mm inserito in un Comento da 0.75 mm, anche questo trovato al Brico, ottimo l'effetto se passato da solo ma risulta abbondante se passato doppio, consigliato per fasciame di spessore superiore ai 2 mm, conclusione scartato!

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Prova 4, sempre in un Comento da 0.75 mm questo filo di cotone Egiziano prodotto da ALMA, possiede una trama interessante che pù si avvicina alla realtà della cotonina inserita nel fasciame, ma purtroppo scartata anche questa per la sua dimensione che causa la sua fuoriuscita!