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Buongiorno Giampiero, la lana d'acciaio o di roccia ho comperato la extra fine e con mano di fata l'ho passata sullo scafo. Usano questo sistema i restauratori, la carta abrasiva dopo qualche passata sul turapori essiccato si forma una patina bianca sulla carta abrasiva stessa e bisogna continuamente cambiarla, con la lana d'acciaio basta soffiare con dell'aria compressa e si pulisce a ridiventare pronta all'uso. Poi anche il fatto che la superficie è molto liscia al tatto. Ovviamente questo sistema mi è stato insegnato proprio da un restauratore. Mi è stato insegnato anche il fatto che i prodotti di finitura per legno vanno usati in giorni abbastanza caldi e non umidi. Se provi in giorni climaticamente diversi ti accorgi della differenza che i prodotti passati in giorni caldi hanno una bella lucidatura, passati in giorni piovosi e umidi guardando contro luce sul legno in generale puoi notare degli aloni opachi e non la lucidatura uniforme.
Per la carteggiatura puoi sempre provare su legno avanzato, poi alla fine quanto detto non è legge, strada facendo ti accorgi dei risultati che più ti soddisfano. Il turapori quando lo passai sul modello, io ho utilizzato un pennello morbido, non con l'aerografo perchè pensai che alla fine doveva essere carteggiato, e anche la finitura lucida opaca satinata passata con pennello morbido un giorno d'estate con temperatura tropicale. Alla fine non si conoscevano nemmeno le passate con pennello perchè il caldo stesso aveva talmente essiccato il prodotto rendendolo uniforme. Da premettere che prima di verniciare il modello ho preso tutti gli avanzi del legno da me utilizzati e fatte le dovute prove di lucidatura per vedere sui vari legni i risultati.
Sul tuo modello ho visto dalle foto il canale delle bisce che è venuto un lavoro impeccabile, ovviamente con la santa pazienza, ma non sapevo la tecnica da te utilizzata.
Un saluto.
vinicio

quest'oggi l'ho passato a fare fori; per avere la giusta posizione dei chiodi ho usato del semplice nastro adesivo per riportarmi i profili delle coste


Questo il risultato: il problema di fondo è forare le cinte: sono così dure che la punta da 1mm facilmente si spezza all'interno

Ciao Gianpiero...ben trovato anche qua!
Nientemeno l'ebano è così duro da rompere le punte!
Sapevo fosse un essenza un po ostica ma non fino a sto punto.
Comunque complimenti , sempre lavori magistrali i tuoi!
Ciao sal.

Le punte da 1mm non è niente in confronto alle lame circolari per il taglio, senza contare la polvere che tocca respirare. E' comunque un bellissimo legno che fa la sua bella figura.

Risolto il problema della foratura: in pratica, le punte si rompevano, oltre che per la non fuoriuscita del truciolo, anche per l'elevata velocità di rotazione del trapano (un avvitatore a 18 volt e velocità fissa) che portava in pratica al surriscaldamento eccessivo della punta fino al "grippaggio" della stessa con conseguente rottura; è bastato cambiare trapano usandone uno a velocità variabile e far avanzare la punta a piccoli scatti per evitare l'attrito prolungato e così non ne ho rotte più....

Dopo aver completato tutti i fori per i chiodi, ho praticato quelli per il passaggio dei cavi di sostegno dei mantelletti
delle cannoniere del primo ponte, i fori per lo scolo delle acque sotto le soglie delle stesse cannoniere (che gli uomini destinavano ad altro uso, da cui il nome di "Vespasiani") e le aperture degli ombrinali delle trombe maggiori, di forma rettangolare, che andranno poi rivestiti di piombo.

In foto si può notare che il piccolo "Vespasiano" è rivestito di un tubicino di rame (in realtà avrebbe dovuto essere di
piombo, ma sinceramente, non sapendo come fare in un foro così piccolo, ho pensato di nobilitarlo!!!...)

Ciao Giampiero, in pratica la continua rottura delle punte da 1 mm era dovuta alla velocità eccessiva del trapano?
I fori dei chiodi sono tutti perfettamente allineati con il metodo del nastro da carrozziere, prima di inserire tutti i chiodi la sezione dello scafo riavrà di nuovo una carteggiata? Dalle foto ravvicinate si nota, specie sull'ebano, delle striature, non so se dipende dal riflesso della luce.
vinicio

sì, prima della verniciatura farò una ripassatina, con la 400 per eliminare i piccoli graffietti che inevitabilmente con l'uso si creano....

Ciao Girovago!
Ovviamente, non avendo ancora piazzato i bagli e quindi il ponte, mi sono attenuto alle misure rilevabili dai piani per quanto riguarda sia le dimensioni che le altezze e distanze dai punti presi come riferimento......
Se può aiutarti, ti posto un tratto della tavola 18 da cui si evince la posizione degli ombrinali



Come puoi notare anche da questa immagine, il dormiente del secondo ponte corre quasi parallelo alla terza cinta

Mi sembra di vedere 2 incinte e 1 incintone cioè totale 3.
Quello evidenziato mi sembra il secondo.
Sbaglio?

Allora devo rimandare.... Non ho ancora affrontato lo studio di questa parte: ho necessità di terminare l'esterno per dare qualche mano di turapori e cercare di proteggere le superfici da graffi ed altro prima di dedicarmi alla costruzione degli interni...