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 Oggetto del messaggio: Il Cad e il navimodellismo (secondo Mario Tibollo)
MessaggioInviato: 17/02/2011, 18:31 
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Eccomi ragazzi vi do in pasto la prima puntata del mio "indegno spiegone". che Qualcuno mi assista...

Il cad e il navimodellismo
(secondo Mario Tibollo)
Carissimi Amici, inizio la saga sul cad ed il navimodellismo. Dovrete armarvi di santa pazienza, ma vedrete che alla fine qualcosa otterrete, se non sarà così la colpa è soltanto mia.
Breve ma doverosa presentazione: ho 68 anni, sposato da 45 anni, un figlio, bancario in pensione, dal 1986 vivo a Torino e mi ci trovo bene, sono nato a Foggia ed ho vissuto per motivi di lavoro anche 7 anni a Napoli ed interland, aeromodellista da sempre, passato alle navi verso il 2000. Due realizzazioni da fascicoli settimanali di cui ora mi vergogno pesantemente, ma piacciono a mia moglie e non posso bruciarle nel camino; l’Harvey su disegni Lusci e due o tre progetti abortiti, non vi annoierò. Seguendo riviste inglesi e francesi ho scoperto le pubblicazioni dell’architetto francese Jean Boudriot – ediz.Ancre-, è stato un colpo di fulmine…Ho cominciato ad interessarmi al cosiddetto stile “ammiragliato” ma non ho l’ardire di asserire che è il vertice del nostro hobby in quanto, proprio perché trattasi di hobby, ognuno lo pratica come vuole. Ho visto realizzazioni non in ammiragliato fantastiche e discutibili in ammiragliato. Argomento chiuso…
Come prima realizzazione ho scelto “La Belle” che a detta di tutti dovrebbe essere la più facile tra le monografie Ancre, questo lo dicono gli esperti, per me che sono alle prime armi è stato un mondo nuovo che sto scoprendo man mano. La realizzazione sta procedendo molto ma molto lentamente, un po’ perché posso dedicarvi poco tempo, un po’ per le difficoltà incontrate –ricordate sono un apprendista in questo campo- e forse anche perché mi interesso di troppe cose… ora c’è anche questa mia iniziativa. E’ in corso d’opera una nuova, sempre relativa al nostro hobby, ma è un’altra storia, forse ve ne parlerò alla fine di questi miei appunti, se ci arrivo…
Le premesse sono odiose, ma d’obbligo, quindi: cercherò di intervenire con la massima umiltà, non mi ritengo un insegnante in cattedra, lungi da me; chiedo umilmente scusa ai professionisti del cad; la maggior parte di quello che dirò non è farina originale del mio sacco, ma cose rubacchiate qua e la ed un po’ di esperienza acquisita nel tempo. Non si tratta di un “tutorial” professionale, bensì “dello spiegone” passo-passo di quello che faccio e che so fare, se altri lo sanno fare meglio sono felicissimo per loro e con il loro contributo imparerò a fare qualcosa che ora non so fare…(scusatemi i troppi “fare”)
Ma perché ritengo utile usare il cad? Qui entriamo in un campo minato, chiarirò in seguito. Chi non è interessato può usare “il telecomando” e passare ad altro…canale.
Discorso difficile dove vorrei non essere frainteso: ho parlato di Boudriot, ha dedicato la sua vita, penso nel tempo libero e non, a fare ricerche negli archivi francesi (beati loro che li hanno, li curano e se li coccolano) ed ha pubblicato un’opera che viene considerata fondamentale non solo da me ma anche dai veri esperti: Il Vascello da 74 cannoni, per chi non lo sa trattasi di 4 ponderosi volumi pieni di magnifici disegni (venduti anche separatamente dai volumi). La casa editrice Ancre non mi dà percentuali, ma consiglio a chi vuol interessarsi veramente della materia di acquistarli, costano un po’ a dir la verità…Prendete un volume all’anno, sono tradotti in italiano da quel “demonio” di G.Santi-Mazzini, espertissimo del settore e che mi sembra conosca 4 o 5 lingue. Oltre a questa opera fondamentale ci sono decine di altre monografie scritte da Boudriot e da altri, compreso l’italianissimo Franco Fissore……Date un’occhiata al sito Ancre o contattate Fissore che ne è il fiduciario per l’Italia ed ha tutte le pubblicazioni per la vendita e…parla italiano…
Per iniziare mi pare che basti ed avanzi, vi lascio per ora con la “suspance” sul perché può essere utile ridisegnarsi, in effetti e una copiatura, con il cad i disegni originali…
Per chiarimenti, consigli (nel mio piccolo) ma soprattutto critiche -siate buoni però- vi aspetto su Magellano, per cose più “personali” mi potrete contattare con MP.
Salvo diverso avviso dei gestori di Magellano, aprirò un altro topic che chiamerò “Commenti al Cad e il modellismo” che dovrà contenere solo commenti, critiche, domande ecc. Questo per non pasticciare il primo topic che è già “impiccioso” (difficile, ostico, fate voi) e se ci mettiamo i commenti ecc. diventa un po’ difficile seguire e gestire il tutto, consentitemi un termine che chiarisce tutto, insomma un “casino” che vorrei evitare. Sfoghiamoci nel secondo topic e lasciamo il primo esclusivamente ai miei scritti. D’accordo?
Saluti affettuosi a tutti, arrivederci
Mario

Scusate, dimenticavo il pdf, eccolo


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 Oggetto del messaggio: Re: Il Cad e il navimodellismo (secondo Mario Tibollo)
MessaggioInviato: 17/02/2011, 19:28 
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Iscritto il: 19/10/2009, 18:22
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cognome e nome: Tibollo Mario
Non riesco ad impaginare bene in Magellano le mie "puntate", vedi "grassetto", forse immaggini ecc. se volete vedere il tutto un po' meglio aprite il pdf.
Scusate.
Ciao
Mario

OOppss, ci siamo: immagine si scrive con una sola "g", pardon

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 Oggetto del messaggio: Re: Il Cad e il navimodellismo (secondo Mario Tibollo)
MessaggioInviato: 18/02/2011, 13:11 
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Ciao Mario,
interessante il corsetto sul CAD.
Anche io dovrei imparare un po ad usarlo, sopratutto per la resa in 3D.
Al momento uso il Corel Draw, ma è semplicemente utile solo per i disegni in 2D.

Per l'impaginazione non dovresti avere molti problemi. Certo che l'editor associato al forum non potrà mai essere come un qualsiasi word processor, ma almeno le cose basilari come il grassetto, il corsivo, la sottolineatura ed altre piccole cose si riesce a farle.
Forse anche inserire immagini tra due linee di testo. Non credo sia possibile come in un word processor annidando l'immagine nel testo, ma almeno tra due linee di testo si.
Devi usare i bottoni sopra la finestra di scrittura.

Ciao,
Rodolfo.


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 Oggetto del messaggio: Re: Il Cad e il navimodellismo (secondo Mario Tibollo)
MessaggioInviato: 18/02/2011, 14:03 
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Iscritto il: 19/10/2009, 18:22
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cognome e nome: Tibollo Mario
Grazie Rodolfo per i tuoi consigli, è che sono un po' pasticcione con i comandi del forum per cui scrivo i miei interventi "lunghi" con word e poi copio ed incollo in Magellano. Per far venire le immagini nel testo copio lo stesso fino all'immagine poi carico l'immagine, copio ed incollo ancora testo e così via.
E' un po' macchinoso per me ecco perchè consigliavo di leggere il file pdf.
Nella prossima puntata vi saranno immagini e vedrò cosa viene fuori.
Grazie ancora, ciao,
Mario

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 Oggetto del messaggio: Re: Il Cad e il navimodellismo (secondo Mario Tibollo)
MessaggioInviato: 18/02/2011, 18:31 
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cognome e nome: Tibollo Mario
Il cad e il navimodellismo
Seconda puntata
Devo dirvi, con un po’ di rammarico, che parlerò de La Belle, ma non preoccupatevi i contenuti possono essere applicati anche ad altri disegni ed a chi, come Pino, si è disegnato “a mano” il suo progetto. Il tutto sarà corredato da immagini (non ci crederete ho imparato a catturarle ed a pubblicarle da qualche mese…come vedete sono un comune mortale…) che valgono mille parole.
Allora, eravamo rimasti alla “suspance” .
I disegni di Boudriot li considero opere d’arte dal punto di vista dell’architettura navale francese degli anni 1600/1700, considerando anche l’immenso lavoro di ricerca fatta dal “Nostro”, però purtroppo, non sono disegni “operativi” per poveri modellisti alle prime armi come me. Bisogna capirli, interpretarli, fare delle scelte ecc..Il problema può essere risolto in vari modo, come sempre. Uno di questi è affidarsi ai disegni originali, tagliare i vari pezzi “grassi” cioè con un ragionevole margine, usare molta cartavetro ed essere disposti a rifare spesso qualcosa che non torna. Si può fare, il mio obiettivo è restringere il più possibile quanto innanzi e/o quantomeno prendere coscienza di quelle che forse con un eufemismo mi permetto di chiamare “discrepanze o incongruenze”.
Quali sono le cause delle discrepanze ed incongruenze? Posso fare solo delle congetture: i disegni sono stati fatti negli anni ’80 con il classico tecnigrafo, farne 20 o più sovrapponendo fogli trasparenti, mezzo millimetro o decimo di mm. quà, un altro là…e ci siamo capiti…Poi c’è la distorsione della carta, la riproduzione a stampa e forse qualche “ errorino” involontario, concediamoglielo. Tutto questo senza assolutamente criticare l’opera del Maestro che come detto ha ed aveva ben altri scopi più seri…sicuramente non il solo modellismo.
Detto e chiarito, spero in modo esaustivo, il mio pensiero, andiamo avanti. Mi chiederete ma quando passiamo al cad? Presto, ma vorrei cercare di informarvi sul percorso mentale che ho usato per cercare di ridurre, diciamo “normalizzare” il possibile –sempre secondo me, non mi stancherò mai di ribadirlo- se sarete d’accordo qualcosa l’otterrete con il mio sistema o con qualche altro migliore che vi inventerete o vi verrà suggerito. Il mio non è un “dogma” è solo come ho cercato di risolvere il tutto a modo mio ed ottenere disegni quanto più possibile “operativi”. Punto.
Torniamo a noi, in virtù di quanto innanzi, per La Belle ho fatto le mie scelte che ritengo “ragionate” e non “incapotiche” (ora mi sfugge la parola giusta in italiano, scusate) e vedremo in seguito. Ho cercato di capire come era progettata una nave nel 1684, sicuramente con pochissimi disegni e calcoli, ci si basava sulla tradizione, in marina i cambiamenti –fino ad una certa epoca- sono stati sempre molto lenti, solo nel 1700 avanzato si è cominciato ad usare la matematica più seriamente e si sono gettate le basi di una scienza che ora chiamiamo “idrodinamica” . Tutto questo è un semplice accenno, solo per capirci meglio, al riguardo si saranno scritti centinaia di volumi e trattati, chi ne ha voglia può approfondire…
Non ricordo dove l’ho letto, forse ne parla anche Boudriot nel 1° volume del 74 cann., forse sarà un cosiddetto falso storico, non lo so, ne ho avuto comunque riscontri pratici positivi proprio immaginando il modus operandi del Maestro Boudriot.
Non intendo assolutamente “sciorinare” il mio sapere, mi ritengo sempre un apprendista nella materia, ma seguitemi e vedrete che le mie conclusioni “empiriche” forse non sono del tutto lontane dal vero, basta, andiamo nel pratico:
A seconda del tipo di nave che si voleva costruire “l’architetto” chiamiamolo così per capirci, nel caso di piccole imbarcazioni poteva essere il “capo mastro d’ascia”, in base alle sue conoscenze ed alle tradizioni, disegnava per prime le sezioni trasversali, v/immagine
Allegato:
sez.trasv.jpg

Dette sezioni erano più o meno “panciute” o “stellate” a seconda se si trattava di un mercantile, di una nave di linea dei vari ranghi… ecc.
Boudriot, studiando i relitti de La Belle scoperti al largo del Texas (o i rilievi fatti dagli scopritori, non so) e facendo ricerche negli archivi francesi, ha disegnato così le sezioni trasversali. (così è se ci pare, non entriamo nel merito, non ci compete). Assumiamo per ipotesi che il nostro Maestro sia il progettista originale dell’epoca. Poi a seconda del tipo di nave e tenendo presenti le varie sistemazioni interne, diciamo ad esempio: gli alberi, gli argani, punti di forza, stive, alloggi del comandante e di altri e così via, dimenticavo i cannoni…disegnava una vista laterale, eccola:
Allegato:
vista laterale.jpg

Visto? A questo punto doveva assicurarsi che il tutto fosse diciamo coerente, “fair” dicono gli anglofoni e sembra che nel linguaggio moderno nel campo navale non ci sia una traduzione univoca in italiano per cui ormai è usato fair. Come faceva? Disegnava le cosiddette “linee d’acqua”, eccole (possiamo anche chiamarla vista da sopra). Spiego meglio: diciamo che ad una certa altezza di una sezione trasversale ne misurava la larghezza, tale larghezza la riportava sulla vista da sopra, alle distanze determinate con la vista laterale, e così via per altre altezze e per tutte le sezioni trasversali. Si capirà meglio quando andremo a disegnare. Vi sarete resi conto che era un lavoraccio per l’ architetto navale dell’epoca, fatto rigorosamente a mano. A suo favore c’era che aveva molti assistenti ed apprendisti, sottopagati e che erano disposti ad essere trattati quasi come schiavi dal “maestro” pur di apprendere la nobile arte….

Allegato:
linee acqua.jpg

Non sempre la “frittata” riusciva al primo colpo e quindi aggiustamenti opportuni finchè non si giungeva ad un risultato “fair” io direi anche “coerente”. Mi permetto di anticipare che dette linee d’acqua sono tutto sommato una convenzione, mi spiego meglio: il loro numero e la distanza tra di loro in altezza penso che non avessero una regola precisa, ognuno le disegnava all’altezza e nel numero che voleva, certo che più ce ne erano e più “fair” era il progetto. Ma tutto questo lo vedremo più avanti quando finalmente (direte voi e sono d’accordo) passeremo al disegno pratico.
Vi anticipo che ho controllato minuziosamente i disegni che ho postato e senza esagerare posso dire che nei punti giusti corrispondono perfettamente, quasi, è d’obbligo dirlo. Mi permetto di inchinarmi con il cappello in mano al cospetto del Maestro Boudriot e, consentitemelo, ritengo confermate le mie teorie “maccheroniche”. Comunque vedremo in seguito più dettagliatamente, vi anticipo che le tre citate viste le ho prese a “fondamenta” dell’intero progetto, adattando le piccole incongruenze che si possono rilevare nelle altre tavole…non vi preoccupate non ho stravolto il lavoro di Boudriot né ho disegnato (copiato?) un’altra nave, ho solo fatto delle scelte, giuste o sbagliate, sono le mie e me ne assumo la responsabilità, non dovete assolutamente seguirmi se non ne siete convinti e se avete altre idee, figuriamo, sono molto “liberale” non nel senso politico ma nel senso di rispetto della libertà di ciascuno.
Ora me so’ stancato, chissa se il “papillo” entra in un messaggio, eventualmente lo “spiezzo in due” .
Dimenticavo di dirlo, visto che l’ho imparato di recente, se volete alla fine di ogni puntata posso accludere un file pdf visto che non sono pratico nell’inserimento delle immagini sul forum, che non sempre vanno a finire dove vorrei e spesso non nell’ordine giusto, parliamone nei commenti.
Grazie dell’attenzione, alla prossima. Saluti a tutta la ciurma, buon vento,
Mario
P.S.: scusatemi per eventuali errori di ortografia e/o orrori grammaticali, di sintassi ecc. non sono uno scrittore di professione…


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 Oggetto del messaggio: Re: Il Cad e il navimodellismo (secondo Mario Tibollo)
MessaggioInviato: 20/02/2011, 13:42 
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Cari Amici,
oggi, domenica 20/2/11, mentre sto ultimano la stesura della sesta puntata, mi son reso conto che la terza è ancora relativamente discorsiva, anche se si comincia a configurare l'ambiente cad, per cui ho deciso di postarla. Eccola:

Il cad e il navimodellismo
Terza puntata
Nel timore di essere malmenato da tutti voi, ho deciso finalmente di parlare di cad, già mi sento ronzare nelle orecchie: era ora, mi associo.
Allora diciamo che abbiamo accesso ad Autocad, il mio è del 2008, secondo me andranno benissimo anche versioni precedenti e quella LT. Mi permetto di dare un consiglio a chi ha il programma, non lo usa e vuole seguirmi più facilmente, vediamo di “sincronizzare” la schermata iniziale, le iconcine ed altro che vi dirò, sarà più semplice capire quello che dirò anche perché posterò le schermate con le indicazioni di cosa cliccare, scegliere ecc. e se abbiamo gli strumenti al posto giusto sarà molto più semplice. E’ come avere ciascuno lo stesso tecnigrafo (tavolo da disegno) con tutte le matite, la gomma, i righelli, i goniometri, i compassi ecc..allo stesso posto sul tavolo. Coloro che conoscono già il programma possono fare come vogliono (anche gli altri, ma potrebbero poi trovarsi in difficoltà…). Insomma come tutti i consigli, se vengono dati un motivo ci sarà…
Avete lanciato il programma? Se no, fatelo, probabilmente avrete uno sfondo nero, personalmente preferisco il bianco, non è che cambi granchè, è solo che ci vedo meglio. Opzione facoltatativa. Se volete cambiare lo sfondo il percorso è questo:
Menù (quello in 2^ fila insieme a file, modifica, visualizza ecc.) scegliete strumenti, poi opzioni (ultimo nell’elenco) nella finestra che si apre cliccate su colore, altra finestra andate su colore, cliccate sulla freccina ed a distesa vedrete i colori, scegliete bianco, facile no? Visto che in genere lo si fa una volta e basta, non mi ricordavo bene ed ho controllato sul manuale autocad 2008 ediz.Tecniche Nuove… 891 pagine direbbe Fantozzi ed ho controllato i comandi da dare…devono funzionare.
Ora altra scelta importante le unità di misura: menù, formato, unità…e copiate l’immagine n.1 ovvero fate le scelte che ho fatto io: (sempre se volete)
Allegato:
Immagine-1.jpg

Le istruzioni che sto dando sono dirette a chi non ha mai usato il programma, abbiano pazienza gli altri. Ove possibile posterò immagini, in specie quando i comandi e le scelte sono molteplici. Per comandi tipo file, modifica ecc. non mi dilungo, sono i soliti dell’ambiente Windows. A questo punto dovreste avere la seguente schermata: sicuramente no, vedremo come “sincronizzarci” in seguito:
Allegato:
Immagine-2.jpg

Se la vedete troppo piccola ditemelo, la ripubblico divisa in due. Ora chiudo la puntata, provate ad ottenere tutte le iconcine, chi ci riesce vince un “bravo”, se non si conosce bene il programma sarà un po’ difficile…ma vedrete che sarà facile perché avete un maestro BRAVO. Chi si loda si sbroda….!!!!
Dimenticavo, una cosa molto importante che potete e dovete fare subito è far apparire le cosiddette “barre di scorrimento” che servono moltissimo per i nostri lavori. Se le avete ok (vedete l’indicazione in rosso sulla precedente immagine 2) se non le avete (consulto il librone): scrivete opzioni sulla riga dei comandi, parte sotto della finestra,dovete posizionarvi col mouse dove dice “comandi:”, cliccare e poi scrivere ed invio -appare la stessa scheda con cui abbiamo scelto il colore di sfondo- poi in “visualizzazione” selezionate : visualizza barre di scorrimento nella finestra di disegno (spunta nel quadratino corrispondente). Dovreste avere le barre.
Quelli più attenti avranno capito che si è ripetuto il comando per cambiare colore allo sfondo ed è vero, la finestra che appare consente di fare più cose per cui la faccio vedere:
Allegato:
Immagine-3.jpg

Ecco, fate venire tutti i segni di spunta che vedete, il colore l’abbiamo già scelto ed anche le barre di scorrimento, avremmo potuto fare tutto insieme, ma ho preferito una cosa alla volta per non ingenerare confusione.
In autocad un comando lo si può dare in diversi modi. Se siete curiosi compratevi uno dei tanti “libroni” altrimenti fidatevi e seguite le mie indicazioni. Dico questo per prevenire “tirate d’orecchi” da parte di chi già conosce il programma.
Vi lascio, prossima puntata “sincronizzazione” delle icone dei comandi e, forse, SI DISEGNA.
Compitino a casa: soffermatevi con il mouse sulle icone che già avete e vedrete succinta spiegazione di cosa otterrete cliccandoci su, fate prove varie ed alla fine non salvate nulla.
Arrivederci e buon vento
Mario


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 Oggetto del messaggio: Re: Il Cad e il navimodellismo (secondo Mario Tibollo)
MessaggioInviato: 20/02/2011, 13:48 
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Lo dovreste sapere essendo utenti del forum, ma ritengo comunque di consigliarlo lo stesso:
se le immagini appaiono piccole ed illegibili, cliccateci su e...si ingrandiscono e si leggono.
Scusate se lo sapevate già.
Ciao
Mario

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 Oggetto del messaggio: Re: Il Cad e il navimodellismo (secondo Mario Tibollo)
MessaggioInviato: 22/02/2011, 17:57 
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Il cad e il navimodellismo
Quarta puntata

C’eravamo lasciati sulla sincronizzazione, che significa? Significa avere tutte le iconcine che ho io, per un buon 80/90% dei comandi che daremo useremo queste iconcine per cui è molto importante averle e se mi consentite anche nel punto giusto. Ricordate la mia schermata iniziale, ora vi do un parziale della stessa. Le icone che vedete dovrebbero apparire all’apertura iniziale del programma, lo spero perché per quanto ho cercato non son riuscito a trovare il comando per farle apparire, al limite chiedo aiuto ai più esperti…ma ritengo che queste appaiano per “default”
Allegato:
Immagine-4.jpg

Cliccate con tasto dx sull’icona che ho cerchiato in rosso (non date retta a quello che è scritto quando vi posizionate sopra) e voila dovrebbe apparire la seguente schermata:
Allegato:
Immagine-5.jpg

Visto? Bene, fate uscire il segno di spunta dove vedete (clic sulla scritta, es. Zoom).
Semplice? Si, ma purtroppo potete “spuntare” una sola scelta alla volta, morale, ripetere l’operazione per 9 volte, se non ho contato male. Non so se è possibile scegliere tutto insieme, non mi sembra, esperti aiuto!!
Posto immagine di esempio di cosa succede ad ogni “spuntata”, farò venir fuori icone che non ci servono, non vi spaventate e tenete presente che è solo un esempio:
Allegato:
Immagine-6.jpg

Va bene? Ora vado a cancellarle, non mi/ci servono. Come? Clic sulle X. Ok. Dopo aver ripetuta l’operazione per ben nove volte avrete la vostra finestra piena di queste figurine, forse qualcuna è già al suo posto, se vi rendete conto che ci sono duplicati, cancellateli come detto. Per “buttarle” al loro posto –SU- dove devono stare per non ingombrare il tavolo di disegno (finestra) andate con il mouse sulla zona celeste (dove vedete anche il nome e la X) e spostatele su, oltre il margine della finestra. E’ più difficile dirlo che farlo. Comunque ditemi sempre se avete difficoltà, nella sez. commenti please…e se volete semplificarvi la vita in seguito cercate di metterle dove le ho messo io ed avremo SINCRONIZZATO, se non volete prendervi questo fastidio, fate pure, lasciatele in ordine sparso…ma vi ho avvisato. A proposito dell’ordine vedete l’immagine mia (l’ho spezzata in due per maggior visibilità)
Allegato:
Immagine-7.jpg

l'altra:
Allegato:
Immagine-8.jpg

Se volete spostarle, ma sempre sopra, spazio riservato alle icone, clic sx su quelle specie di doppie aste, vedi sopra in rosso, tenete premuto e spostatele. Divertitevi…
Quando tutto è a posto potete uscire da autocad dopo aver detto no alla richiesta di salvataggio, riapritelo e dovreste avere la vostra finestra “sincronizzata”. Se ciò non avvenisse vedremo…
Penso di avervi fornito parecchio “mangime” mi fermo, non voglio che facciate indigestione…e neanche oggi abbiamo disegnato…mannaggia, vedrete che alla prossima faremo sul serio, finalmente, inseriremo un file “raster”, non vi spaventate è un ,jpg, ed inizieremo a copiare.
Buon lavoro, ciao a tutti
Il vostro Mario


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 Oggetto del messaggio: Re: Il Cad e il navimodellismo (secondo Mario Tibollo)
MessaggioInviato: 22/02/2011, 18:02 
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Ooopppsss, non ho allegato il pdf,
eccolo
Scusate
Mario
Allegato:
4a puntata.pdf


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 Oggetto del messaggio: Re: Il Cad e il navimodellismo (secondo Mario Tibollo)
MessaggioInviato: 24/02/2011, 17:49 
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Il cad e il navimodellismo
Quinta puntata
Lanciamo il programma e…ricapitoliamo: dovremmo avere la finestra bianca, le misure metriche (millimetri), le barre di scorrimento, le icone, forse allo stesso posto delle mie. Dimenticavo, quando si deve digitare una misura i numeri vanno scritti così, altrimenti il programma vi farà impazzire:
mm.1,5 digitare 1.5 cioè il punto al posto della virgola (asse x) e poichè di norma non basta indicare solo l’asse x, ma anche l’asse y, potremmo avere mm.1,5 all’altezza 2,55 quindi x=1,5 y=2,55 (in italiano) per il cad, invece:1.5,2.55 mi ho spiegato? Diciamo anche intero punto decimali – virgola che separa x da y – intero punto decimali. Chiaro?
Vi ricordate la tecnica che usavamo a scuola per copiare dei disegni (tanti anni fa purtroppo) : disegno contro vetro finestra, sopra un bel foglio bianco…e si copiava. Non ci crederete con il cad faremo lo stesso: disegno base, e tanti fogli trasparenti quanti ne vorremo –uso dei Layers (il mio dizionario traduce “strati” sost. maschile- il tutto in un modo più “sciiieentifico” come diceva balbettando Vittorio Gassman ne “I soliti ignoti” che adoro.
Il disegno base da copiare diciamo che è quello delle sezioni trasversali anteriori de La Belle, ma potete usare quello che volete o che vi interessa di più, l’importante è la tecnica. Per questo dobbiamo avere a disposizione dei files .jpg, si ottengono scansionando gli originali, col proprio scanner, se l’abbiamo, per i formati A4, in eliografia per originali più grandi. Vedremo il perché operando, le scansioni devono essere “ortogonali”. Che vor dì? Guardate una ortogonale:
Allegato:
Immagine-9.jpg

Ed ora una non ortogonale (diciamo anche storta)
Allegato:
Immagine-10.jpg

Sulla prima l’ortogonalità l’ho verificata con quella linea rossa disegnata col comando “orto on” e corrisponde alla linea di mezzereria del jpg sottostante.
Le linee che vedete sulla seconda servono invece per raddrizzare il tutto. Si può già fare con PhotoShop ad esempio col comando ruota immagine, ma si può fare anche in autocad, qualcuno dice che è meglio perché con PhotoShop si possono avere errori di parallasse…??? Troppo difficile per me…Ora che mi son ricordato, a fatica ed a furia di prove, come si fa con autocad, me lo sono scritto. E’ un suggerimento che ebbi da qualche parte, forse proprio in Magellano. Visto? C’è sempre da imparare. Devo solo abituarmi a scrivere, la memoria…fa scherzi.
Visto che non siete stati buoni vi dico “arrangiatevi”, in effetti voglio cominciare a disegnare, ma se me lo chiedete “con le maiuscole” vi dirò come fare con autocad, non voglio essere fucilato per via telematica.
Abbiamo tutto a posto, ok? Ora dobbiamo far “entrare” il jpg in autocad. Guardate l’immagine e cliccate sul comando azzurro, linea rossa, non potete sbagliare: Inserisci, scegli riferimento immagine raster
Allegato:
Immagine-11.jpg

Ed appare la schermata che chiede dove si trova il file jpg che vuoi inserire, trovatelo, apri ed ecco cosa vedete in autocad: cioè dove e in che scala lo metto?
Allegato:
Immagine-12.jpg

Sopra = nome: il file jpg. Punto di inserimento= x0,y0,z0, scala= 1. In breve, se punto inserimento e scala sono diversi perché c’è il segno di spunta sul quadratino, levate la spunta cliccandoci su, la finestra deve essere uguale a quella che vedete.
Ottenuto ciò cliccate su OK e viene fuori nell’angolino sotto a sinistra della finestra quello che vedete, un po’ piccolo néh! Non si vede un tubo!
Allegato:
Immagine-13.jpg
.
Piccola parentesi: la puntata prevede 7 immagini, arrivato alla 13a caricavo la 14 e 15, ma veniva sempre la 13. Incazz...grrr., forse ho capito, il sistema accetta solo 5 immgini per messaggio...per cui spezzo...
Continua....
Mario


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