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La NAVE
Le corvette italiane della classe Gabbiano, delle quali fa parte la Danaide, furono costruite intorno agli anni 1942. Risultarono ottime costruzioni e quelle che sopravvissero alla guerra prestarono servizio ancora per un periodo di tempo abbastanza lungo, pur con diverse modifiche.
A causa del castello che si prolunga nella tuga centrale la linea non è bellissima ma restano sempre delle navi piacevoli che attraggono. A questo si aggiungono tutti i vari particolari del ponte.

Il MODELLO
Il modello non è certo inedito: già altre volte è stato costruito ed anche in maniera ottima.
Essendo abituato a vedere, in foto, la nave quasi sempre in navigazione ho deciso di costruire il modello water line in scala 1/100. Inoltre avendo avuto da sempre voglia di costruire un modello tutto in metallo questa era l'occasione buona. Pur avendo una lunga esperienza con lavorazioni con il tornio e la fresatrice non ho molta esperienza con la lavorazione della lamiera. per cui saranno tutte esperienze nuove.
Lo scafo in legno che servirà da forma per l'applicazione delle lamiere è stato realizzato in maniera piuttosto semplice.
Tutte le ordinate sono state tagliate sino alla linea di galleggiamento. Sono poi state incollate ad una tavoletta di compensato che aveva la forma della linea di galleggiamento.
Per la fasciatura dello scafo invece di usare dei normali listelli avendo un certo numero di listelli di tiglio 10x20 ho tagliato degli spezzoni e li ho inserite in verticale tra ordinata e ordinata a filo delle murate. Alla fine mi sono ritrovato un guscio spesso 10mm. Lavorando di raspa e, alla fine, di carta vetrata ho ottenuto quello che si può vedere nella foto. Il ponte è realizzato con compensato di betulla di 0,6mm. Non ho avuto necessità di tener conto dello spessore della lamiera di rivestimento in quanto lo spessore è di soli 0,1mm.
A questo punto mi sono reso conto che la fasciatura dello scafo non dovrebbe presentare problemi per cui mi sono dedicato alla costruzione della plancia.
Nelle foto che seguono potete vedere i primi risultati. Non sono eccezionali ma li considero un buon punto di partenza. Per le saldature ho deciso di utilizzare l'argento per sperimentare nuove tecniche.

caro Antonio,
non finirai mai di stupirmi !

E' sempre un piacere leggerti. E poi con te si impara sempre. Ti seguiro con vivo interesse.

buon lavoro

un abbraccio

Complimenti Antonio, la tua precisione mi esalta . Devo dire che la CNC ti dà sicuramente una mano, ma certamente non può sostituirsi completamente alla realizzazione e soprattutto all'assemblaggio del tutto.

A presto ALIMURIMETA

Ciao Antonio,
stai facendo un bel lavoro.

Per la lavorazione della lamiera, ho visto che alcuni pezzi li hai piegati. Forse te ne sarai già reso conto che le dimensioni del pezzo prima della piega non devono essere quanto la somma dei due lati, ma un po meno. Purtroppo questi sono ricordi dei primi anni lavorativi e non ho più le tabelle per calcolare quanto deve essere di meno, in base allo spessore della lamiera e del tipo di metallo. Però gli spessori che lavoravo io erano sull'ordine del millimetro e anche più. Non ho mai lavorato su lamierino d'ottone molto sottile. Può anche darsi che l'estensione del metallo sia trascurabile.

Ciao,
Rodolfo.

Ciao Rodolfo
come vedi quando ti ho detto che mi occupo di moderno non stavo scherzando. Se poi ancora non sono passato alla plastica è solo questione di tempo. Con il metallo c'è da perdersi.
Ho dei libri e dei manuali per la lavorazione della lamiera ma dovendo lavorare con spessori di pochi decimi, da questo punto di vista, non ci sono grossi problemi.
Man mano che procedo con il lavoro ti/vi terrò aggiornati anche perché sto usando nuovi tipi di saldatura che saranno comodi anche in altri settori.
Un saluto
antonio b