Ciao a tutti.
Mi inserisco fra le trame di questa ultima "diatriba" per ringraziare firpo per l'interesse, provato, partecipando, con la lettura, alla nostra chiacchierata, in questo topic. Lo ringrazio soprattutto per averci fatto sapere che ci legge con “interesse”.
Ma senza volere fare alcuna pressione, se mi permetti, caro firpo, tu dici:
Cita:
Nel mio caso vorrei avere più specifiche nozioni per poter confutare o porre questioni in campo magari un pochino più interessanti, ma aimè intoppo nei miei limiti.
vorrei porre alla tua attenzione che, se ho potuto contribuire scrivendo qualcosa, io che pur non avendo cognizione alcuna della materia, ma solo facendo delle ricerche, accompagnate dalla mia "passione", ho potuto scrivere quello che ho scritto, sicuramente con molte imperfezioni e certamente qualche incongruenza, leggendo del tuo lavoro, reputo possibile una tua più costruttiva partecipazione per l'approfondimento degli argomenti in discussione. Certamente puoi
contribuire più di me!
Naturalmente, questo è un
invito a metterci a parte delle tue esperienze, e naturalmente devi sentirti libero di farlo.
Approfittando di una frase di Shark, vorrei “offrire”, con serenità, la mia opinione “dissenziente” dalla sua visione delle cose!
Il mio “dire”, anche se non sempre può sembrarlo,
è privo di qualunque nota polemica.Caro Shark, con le seguenti parole tu affermi:
Cita:
...per quanto riguarda la latitanza di cui parli questa è probabilmente dovuta all'argomento che, oltre a non colpire particolarmente il classico modellista navale,…
Il mio pensiero è questo:
La latitanza di cui parli nasce da una scelta che si fa in base alle proprie convinzioni, in merito all’importanza che ha la “cosa” in argomento, rispetto alle proprie attese.Per questo, a mio parere,
non può essere discutibile, né sindacabile, trattandosi di “libera scelta Sarei curioso di sapere, seriamente e serenamente, però,
quali sono, secondo te, gli argomenti che “colpiscono” il “classico modellista navale”.
C’è bisogno di saperlo
chiaramente!… Perché rinomati forum in lingua inglese e francese, affrontano qualsiasi tipo di argomento inerente il modellismo navale in modo serio, approfondito e spesso “scientificamente” corretto; soprattutto quei forum dove si affronta lo studio di un modello, per il quale si vogliono realizzare dei miglioramenti se proviene da kit, o se si intenda realizzarlo di sana pianta, dal punto di vista storico e costruttivo in tutti i suoi dettagli particolari, dallo studio dei disegni alla sua realizzazione finale.
Mi permetto di
dissentire anche per quanto riguarda l’affermazione della seconda parte della tua affermazione:
Cita:
…è anche più paragonabile ad una lezione universitaria piuttosto che ad un classico scambio di idee.
Che cos’ha di “universitario” questa “chiacchierata”? Potresti spiegarlo? Forse un “linguaggio difficile”, oppure un modo di “argomentare” arzigogolato?
Secondo me dovrebbe trattarsi
solo di un “
discorso fra iniziati” dell’arte del modellismo navale, in questo particolare momento, in legno!
Il linguaggio che può sembrare difficile, dovrebbe essere il linguaggio degli “iniziati”. Qualunque scienza ha un "linguaggio da iniziati" nel nostro caso, del modellismo navale, lo “mutua” dalla scienza della navigazione e della costruzione navale.
Spesso, tra le righe dei discorsi che si sono fatti in seno all’Associazione e anche in questo forum,
si insiste nell’inoculare in tutte le “salse” e continuamente,
“la necessità” di approfondire la conoscenza delle cose; che quando si costruisce un modello si devono ricercare i documenti storici (che spesso costano un patrimonio), che bisogna sapere questo e quello praticamente per qualunque periodo storico, e quando si comincia a fare ciò, per le linee generali ed essenziali, si tenta di giustificare la latitanza, che non ha bisogno di giustificazione, perché, come ho detto prima si tratta di una scelta insindacabile!
Allora è certamente d’obbligo cominciare ad affrontare ed imparare ad adoperare un linguaggio appropriato, che non può essere che quello scientifico.
E’ appunto quello che si sta tentando di fare, nonostante molti di noi ne siamo distanti anni luce, ma ciò non può e non deve essere scambiato per linguaggio universitario!.
Personalmente ho un figlio che qualche mese fa ha conseguito il titolo di “Dottore di ricerca”, e quando faceva le relazioni, oppure preparava una tesina adoperava tutt’altro che uno sviluppo del genere di quello e nel modo che noi stiamo usando per approfondire il senso e la presenza del nostro “baglio” e compagni!
Gli stessi esercizi proposti da Pippo Mercato, utili per meglio comprendere il senso profondo dell’argomento dello “sviluppo del profilo navale”, sono alla portata di chiunque, con qualunque livello culturale!
Ma sono scientifici! E aiutano tutti coloro che vi si cimentano, a capire perché i bolzoni e anche le navi hanno quelle forme!Per quanto molti reputino il contrario, personalmente ritengo che sia, invece, un argomento utile per qualunque modellista degno di questo nome!
Personalmente, ho iniziato ad avvicinarmi a questa esperienza di ricerca per curiosità e per interesse, per il fatto che, il modello della Soleil Royal della DeA, non comportava la realizzazione di alcun "bolzone".
Qualcuno diceva “Voglio il bolzone”, ma perché realizzare il bolzone su un modello è così importante, e per qualcuno tanto vincolante? Doveva sicuramente esserci una ragione importante!
Quello, che è venuto fuori dalla mia ricerca, e che ho scritto, dubito che possa minimamente paragonarsi ad una relazione universitaria. So, per certo, di non avere adoperato alcuno dei metodi universitari, perché non ne sono in grado, oltre a non conoscerli.
I calcoli che ho eseguito, poi, per verificare le mie prese di posizioni, quando sono stato in grado di farlo, sono state al mio livello “generale” di studi, senza esagerare, ed ho utilizzato un linguaggio "normale" come quello utilizzato in una "chiacchierata", tra persone che vivono trattando questi argomenti. Tra iniziati, appunto! Ma non tra universitari!
Per concludere: Tra di noi ci sono tantissimi esperti (che potrebbero non avere bisogno,
ma potrebbero dare un "contributo") e ci siamo diversi ignoranti (che abbiamo sicuramente bisogno). Quello che si auspica, per elevare il livello complessivo della cultura di tutti i modellisti, a mio parere, è che tutti collaborino attivamente, a qualunque livello (soprattutto personale), a che la nostra cultura cresca in modo corretto, collaborando, secondo le capacità di ciascuno, per raggiungere un alto livello scientifico nel nostro modo di fare modellismo.
Grazie.
Quanto48 (Antonino)