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 Oggetto del messaggio: Re: Dolphyn - Privateer Olandese - 1750
MessaggioInviato: 24/06/2010, 14:45 
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Mercoledì 23 Giugno 2010 - Sempre sul primo fasciame

Ho chiuso il mio precedente messaggio anticipando che ci sarebbe stato ancora molto da dire su alcuni aspetti relativi al fasciame di questo scafo. Vediamo quindi di approfondirne alcuni. Allo scopo mi aiuto con delle immagini che sono degli ingrandimenti di quelle già mostrate in precedenza, dove vengono amplificati alcuni aspetti che voglio evidenziare.

Nella prima immagine qui mostrata si può notare come, dopo il completamento del rivestimento, ci si trovi davanti ad una superficie che non è assolutamente perfetta, anzi . . . la giunzione tra un listello e quelli adiacenti spesso mostra dei dislivelli, anche se minimi, che sono dovuti a vari fattori: listelli di diverso spessore, curvature laterali troppo pronunciate che fanno rialzare un lato del listello e altre ragioni. Nella prima foto si notano specialmente nella zona di prua e nei primi listelli che partono dalla chiglia.

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In questa seconda immagine, grazie anche ad un gioco di luce, si vede come tra un listello e l'adiacente si sia quasi sempre uno scalino . . .

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Qui è evidente come il raccordo tra la chiglia (in compensato scuro) e il primo corso di fasciame faccia notare come ci sia uno spessore di mm. 1,5 che in realtà non dovrebbe esserci se la chiglia avesse avuto la "battura".

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Quindi siamo ben lontani dal risultato finale che ci si deve attendere da un primo fasciame pronto per ricevere il secondo . . .

Quali sono allora i prossimi passaggi per arrivare al nostro fatidico "risultato finale" ?

Vediamo di elencarne alcuni:
1) - levigatura dello scafo, per eliminare gli scalini tra un corso e l'altro,
2) - stuccatura eventuale di alcune piccole aree con uno stucco specifico per il legno,
3) - utilizzo di listelli per spessorare zone ove venga a mancare materiale e successivo livellamento,
4) - smussatura del listello adiacente alla chiglia per ridurre a zero il dislivello sul raccordo.

Quindi occorre per prima cosa armarsi di tanta pazienza e sedersi in un luogo all'aperto e cominciare a levigare lo scafo con carta vetrata. Per questo scopo uso dei blocchetti di legno di forme diverse (da rettangolari a tonde e semitonde) atte a raggiungere tutte le zone dello scafo e rimuovere il materiale in eccesso. Di solito non uso lime o raspe per fare queste cose.

La stuccatura di solito tendo a ridurla al minimo necessario, preferendogli, ove possibile riempire le zone con legno (listelli) o con polvere di legno mista a colla. Ma in alcuni posti non può essere evitata. Nel mio caso penso di utilizzarla dove i listelli si incontrano con la ruota di prua.

Per il primo listello vicino alla chiglia è solo una questione di carteggiare con un mezzo tondo per smussare a zero la congiunzione. Quindi principalmente olio di gomito . . .

Poi una volta finito, una mano di vinilica molto diluita per indurire la superficie del legno e a questo punto si è pronti per il secondo fasciame.

Ma a questo punto spero che il tanto sospirato quarto pacco del Soleil Royal sia arrivato, in modo da mettere in sospeso il Dolphyn e riprendere l'altro cantiere. Cordiali saluti. Jack.Aubrey.

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 Oggetto del messaggio: Re: Dolphyn - Privateer Olandese - 1750
MessaggioInviato: 27/06/2010, 15:06 
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Sabato 26 Giugno 2010 - Levigatura del fasciame

Oggi avevo un paio di ore di disponibilità e ne ho subito approfittato per iniziare la levigatura del fasciame. Nella prima fotografia potete vedere i miei ferri del mestiere, cioè dei blocchetti di legno di varie sagome che sono rivestiti con carta abrasiva. Nella mia esperienza sono gli attrezzi, fatti in casa, con i quali mi trovo meglio.

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Armato quindi di santa pazienza e dopo essermi sistemato in un luogo all'aperto e ombreggiato (qui fa caldo) ho iniziato a darmi da fare su un lato dello scafo. Piano piano i vari scalini e imperfezioni sono spariti ed il risultato può essere osservato nelle due immagini che seguono.

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Alla fine ho terminato un solo lato dello scafo, evidentemente mi serviranno un altro paio di ore per l'altro lato. Ma vorrei approfittare di questo fatto per mostrare come i due lati siano ora decisamente differenti e comunque come ci sia stato un non indifferente lavoro di levigatura nella parte adiacente tra il primo corso di fasciame e la chiglia. Nella prima foto vediamo il lato ancora da trattare . . .

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. . . e qui di seguito l'altro lato, quello già levigato. E' evidente la notevole differenza in spessore in questa zona.

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Continueremo con il prossimo messaggio, avendo qui raggiunto il numero massimo consentito di immagini. Cordialmente Jack.


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 Oggetto del messaggio: Re: Dolphyn - Privateer Olandese - 1750
MessaggioInviato: 27/07/2010, 15:51 
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Colgo l'occasione per completare l'inserimento delle ultime tre immagini a continuazione del messaggio di ieri.
La prua dalla parte ancora non levigata, con tutte le sue cose orribili . . .

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E sempre la stessa area, ma dalla parte sinistra, dopo il trattamento dell'altro giorno . . .

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In questa immagine invece un esempio, l'unico per ora, in cui ho dovuto ricorrere all'incollaggio di alcuni pezzetti di listello (impiallacciatura mm. 3x0,5) per tappare uno scalino che richiedeva troppo lavoro di levigatura, col rischio di indebolire la zona. Il tutto per non voler usare stucco. Un occhio allenato identificherà immediatamente questi particolari nella foto.

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______________________________________________________________

Ritengo anche interessante riportare in questo messaggio questi tre commenti/dubbi ricevuti da un collega modellista. Mi aiuto con la foto qui sotto tratta dai piani del modello. Qualora non fosse grande abbastanza ho inserito anche il link all'immagine più grande.

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Full sized image: http://i619.photobucket.com/albums/tt27 ... ionBig.jpg

. . vedo che hai lasciato ancora un po' di spessore nella zona dove il 1° fasciame confluisce nel dritto di poppa: anche qui idealmente lo spessore del fasciare dovrebbe azzerarsi in modo che la larghezza dello scafo diventi identica a quella del dritto (a parte dove lo scafo comincia ad allargarsi). Questo perchè il fasciame si incastrava nella battura . .

Credo che l'immagine si commenti da sola, anche se non si riferisce alla zona di poppa: il primo listello del secondo fasciame va posizionato a sporgere oltre il primo fasciame diciamo di un due/tre di millimetri. Conto di evitare di rendere totalmente triangolare il listello del primo fasciame per non indebolirlo troppo e di non ricorrere a stucco come riempitivo. Questo vale al 100% per la zona di prua e centrale, molto meno più ci si avvicina al dritto di poppa. Se necessario potrò sempre ridurre in quest'ultima zona lo spessore prima di applicarci sopra il nuovo listello.

. . poi la stesa cosa dovrebbe valere per il 2° fasciame, ovvero non devono esserci scalini tra il fasciame e la chiglia e tra il fasciame e la ruota di prua e tra il fasciame e il dritto di poppa . .

Anche qui c'è un però: lo scalino è necessario perchè anche la parte sporgente della chiglia verrà ricoperta da un listello, che verrà fissato in piano sul compensato che la compone, come se fosse una continuazione del fasciame. Spero di essere stato chiaro, ma dal disegno si capisce credo abbastanza bene.

. . non sembra che la chiglia sia troppo sporgente, troppo imponente, rispetto alle dimensioni dello scafo? . .

A questo punto l'altezza, o meglio la sporgenza e l'imponenza della chiglia, sarà stata ridotta di quei 2-3 millimetri sufficienti a farla rientrare nelle sue giuste proporzioni, almeno questo mi auguro.

Un ultimo commento: avete letto la data scritta sul disegno ? Significa forse che il progetto è stato eseguito 35 anni fa ? Direi proprio di sì. Ma non pensate che potrebbe essere il caso di un piccolo aggiornamento ? Alla faccia dei produttori di kit. La cosa mi deprime un pò.


Ultima modifica di jack.aubrey su 27/07/2010, 15:56, modificato 1 volte in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: Dolphyn - Privateer Olandese - 1750
MessaggioInviato: 27/07/2010, 15:55 
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Martedì 13 Luglio 2010 - Inizia il secondo fasciame

Sono passati una quindicina di giorni dal mio ultimo messaggio e qualcosa di nuovo è stato nel frattempo fatto. Non molto a causa dell'ondata di caldo e afa di questo periodo, ma comunque quello fatto è abbastanza significativo. In breve è iniziata un nuova, importante attività: l'applicazione del secondo fasciame, quello che sarà poi visibile totalmente.

Prima di iniziare è stato comunque necessario terminare la preparazione dello scafo, cioè lisciare la rimanente metà rimasta ancora grezza. Nulla di nuovo di quanto già scritto in precedenza a parte il tempo necessario per eseguire l'operazione.

A questo punto ho iniziato ad applicare i listelli tinti con anilina di color verde. Si tratta di listelli di tiglio da mm. 3x1, due per fiancata (a parte la zona di poppa). Fin qui nessun problema. Per tenerli in posizione sono stati utilizzati dei morsetti.

Poi, a seguire, un listello di noce da mm. 2x2. E in questo caso ho provveduto a mettere a mollo in acqua per un paio di giorni i listelli in modo da poterli piegare abbastanza facilmente nella zona di prua. Prima di incollarli li ho fissati in posizione con dei morsetti e li ho lasciati asciugare in modo che mantenessero la curvatura.

Poi è stata la volta di un listello di palissandro da mm. 4x1. Nell'intenzione del produttore del kit dovrebbe essere un listello rosso (!!). Come legno è molto bello ma secondo me non è adatto a scopi modellistici in quanto sono presenti delle piccole incisioni dovute alla venatura che si notano troppo. Si notano invece poco o niente nelle foto qui proposte, ma dal vivo si notano benissimo. Comunque un bel legno duro e oleoso.

Quindi un altro listello di noce 2x2 applicato con lo stesso procedimento del precedente e infine sempre tre listelli di palissandro 4x1. Alla fine ho rifinito i sabordi dei cannoni con limette ad ago varie.

Ecco alcune immagini fatte un pò di fretta e sopratutto con uno sfondo molto intonato (!).

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Un particolare da sottolineare è il seguente: per applicare e tenere in posizione gli ultimi tre listelli di palissandro, non ho potuto utilizzare i morsetti.
D'altro canto, trattandosi di listelli dello spessore di 1 millimetro, quindi più spessi del solito 0,5 utilizzato per il secondo fasciame (chissà perchè qui hanno scelto listelli più spessi) dovevo per forza trovare un modo per tenerli fermi.
Ho dovuto utilizzare in punti strategici dei chiodini temporanei. E per poter piantare i chiodini senza rischiare che il listello si aprisse (legno duro), ho preferito fare con il minitrapano un foro prima di piantare il chiodo, del diametro adatto.
A colla asciugata ho poi rimosso il chiodino, comunque mai piantato totalmente.

Carteggiando leggermente il listello viene prodotta della polvere di legno, molto fine, che ho lasciato penetrare nel piccolo foro. Quindi ho passato una mano di colla vinilica molto diluita sul listello senza soffiare la polvere infilata nel foro. Una volta asciutta la colla il foro è quasi totalmente scomparso e tappato, in quanto la polvere è ora cementata dalla colla, ed è possibile carteggiare in via definitiva.

Un cordiale saluto. Jack.Aubrey


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 Oggetto del messaggio: Re: Dolphyn - Privateer Olandese - 1750
MessaggioInviato: 28/07/2010, 18:55 
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Altre immagini sempre dello stesso periodo.

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Ora c'è da montare la cinta, costituita da due listelli di noce 4x2 applicati affiancati in modo da costituire un'altezza complessiva di 8 millimetri. Poi ci sarà il fasciame di tanganica su tutta la restante parte dello scafo.

Applicare senza nessun artificio il listello 4x2 della cinta non è possibile a causa della curva abbastanza pronunciata della prua. Ho quindi proceduto nel seguente modo:

- ammollo dei listelli necessari in acqua per (ho esagerato forse . . ) ben 3 giorni;
- con un utensile che vi mostrerò appana possibile ho preso la curva esatta della prua nella zona della cinta;
- ho riportato la curva ottenuta su una tavoletta di dimensione adeguata di truciolato da mm. 10 di spessore;
- ho ritagliato la tavoletta seguendo la curva rilevata ottenendo due pezzi combacianti;
- ho inserito nel mezzo i due listelli della cinta;
- delicatamente ho chiuso i listelli tra le due dime, ho fissato con elastici;
- il tutto ad asciugare per un paio di giorni, e la curvatura è fatta permanentemente . .

seguirà, spero, servizio fotografico. E' tutto per oggi. Jack.Aubrey


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 Oggetto del messaggio: Re: Dolphyn - Privateer Olandese - 1750
MessaggioInviato: 28/07/2010, 18:57 
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Nel mio ultimo messaggio ho cercato di spiegare il procedimento che ho utilizzato per piegare i due listelli di noce 4x2 dandogli la forma dello scafo, almeno nella zona più critica.

Vorrei con questo messaggio spiegare anche visivamente come ho proceduto, avvisando però che per ottenere il risultato, occorre avere pazienza e pianificare per tempo il lavoro, altrimenti si rimane fermi ad attendere.

Vorrei anche sottolineare l'importanza di installare le cinte in modo perfetto, in quanto sono particolari altamente visibili e se non sono applicate più che bene l'errore viene immediatamente evidenziato.

Ieri ho applicato la cinta su un lato del modello, ma non ho immagini da mostrare, lo farò solo quando anche l'altro lato sarà completo. Per ora mi limiterò ad illustrare il processo di piegatura dei listelli.

Per prima cosa occorre prendere una dima della forma dello scafo nella zona prodiera. Ho utilizzato l'attrezzo mostrato nella fotografia che segue. Qui e riprodotto nello stato "a riposo".

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Appoggiando l'attrezzo nella zona dove occorre rilevarne la forma, esso prende la forma dello scafo in quel punto. Qui è visibile nella parte sinistra dell'attrezzo. Facendo attenzione a non spostare i ferretti di metallo, si riporta la forma sulla tavoletta di legno che diventerà così la nostra dima.

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Questa terza immagine mostra la dima ritagliata e pronta all'uso.

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Si prendono quindi i due listelli che sono stati in ammollo per qualche giorno e delicatamente si serrano tra le due dime. Si fissa poi il tutto con un paio di elastici e si mette ad asciugare per un pò di tempo (nel mio caso un paio di giorni).

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Quando è il momento d utilizzarli, si liberano i listelli dalla loro dima e si utilizzano. Come potete vedere hanno mantenuto la forma desiderata ed in questo modo la loro installazione è semplicissima.

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Spero sia tutto chiaro. Un cordiale saluto. Jack.Aubrey


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 Oggetto del messaggio: Re: Dolphyn - Privateer Olandese - 1750
MessaggioInviato: 31/07/2010, 18:21 
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Sabato 17 Luglio 2010 - La cinta

Venerdì e sabato ho proseguito il lavoro su questo modello installando la famosa cinta preparata come descritto nel mio precedente messaggio. E' evidente che con quel pò pò di preparazione la cosa è stata relativamente semplice ma ho comunque dovuto utilizzare alcuni chiodini, fino a colla essiccata, in posti strategici, come ho già descritto sempre in precedenza in un altro messaggio.

Successivamente ho iniziato ad installare alcune file di corsi di secondo fasciame a scendere verso la chiglia. In questo caso si tratta di listelli di tanganica 0,5x3 tagliato ad una lunghezza massima di 16 centimetri. Nella realtà dovrebbero essere delle assi di 15 centimetri di altezza e di 8 metri di lunghezza. Ho deciso di utilizzare (ho deciso perchè si tratta di un modello di "fantasia", probabilmente mai esistito dal vero, quindi ho fatto di testa mia) un "pattern" che si ripete ogni quattro corsi con uno schema simile a quello dei ponti.

Il colore del tanganica mi sembra un pò chiaro. Se il tutto risulterà troppo evidente e quindi non troppo realistico, vedrò di pitturare l'opera viva con il classico color panna delle vernici usate a quei tempi. Parlo di vernici e non di piastre di rame in quanto nel 1750 non erano ancora state adottate dalle marinerie (in questo caso quella olandese) in modo indiscriminato.

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Alla prossima occasione. Jack.Aubrey


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MessaggioInviato: 31/07/2010, 18:22 
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Due ulteriori immagini di dettaglio della fiancata e della parte prodiera. Da notare che uno dei prossimi lavori sarà quello di colorare nello stesso colore rosso degli scalmotti anche lo spessore delle murate all'interno dei sabordi.

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Ed ora veniamo allo specchio di poppa. Il kit fornisce in fusione metallica tutto lo specchio di poppa. Esso deve essere fissato in posizione dopo aver applicato all'interno delle due aperture delle finestre una pellicola di plastica trasparente. Ovviamente il fondo dello specchio di poppa andrà colorato in modo da dare la sensazione del buio all'interno delle finestre.

Ma qui ho incontrato una sorpresa: lo specchio di poppa così come è venuto seguendo rigorosamente il progetto è piatto, mentre la fusione metallica ha una forma bombata.

Le due cose non vanno assolutamente d'accordo e quindi ho provveduto a costruire alle due estremità (superiore e inferiore) dello specchio di poppa due pezzi posticci, opportunamente sagomati, sempre con il rilevatore di forme descritto in precedenza. I due elementi aggiuntivi sono visibili nelle foto che seguono.

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Il problema ora è che il casseretto dovrebbe essere ri-listellato in quanto una parte è scoperta, a meno di un'altra soluzione, ovviamente plausibile.
Vedremo più avanti cosa si potrà fare, sono in teoria possibili diverse soluzioni che possono nascondere la parte posticcia. Ho poi rivestico con listelli la parte sottostante allo specchio di poppa, con listelli di sapelli in corrispondenza della scriscia di palissandro (purtroppo finito!!) e di tanganica più in basso. Mancherebbe al momento un listello più spesso in corrispondenza della cinta per completare il tutto. Devo solo trovare quello più adatto.

Per il momento è tutto. Forse oggi riprendo a fare qualcosa di nuovo. Jack.


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Venerdì 23 Luglio 2010 - Capo di banda

Durante questa settimana ho lavorato principalmente alla preparazione ed all'installazione del capo di banda.

Per i neofiti ecco la definizione di questo particolare data da Pier Maria Giusteschi Conti nel suo Vocabolario della Lingua Marinaresca: Capo di Banda (anche frisata o listone) - Orlo superiore delle murate di qualsiasi imbarcazione. Nelle imbarcazioni prive di impavesata il - può coincidere con la suola e con il trincarino, con i quali è spesso confuso (francese: lisse d'appui, inglese: gunwale).

Sul Dolphyn abbiamo una zona (la maggior parte dello scafo a partire da prua, dove esiste l'impavesata, mentre nella parte poppiera, dove è posizionato il casseretto, l'impavesata non esiste.

Per costruire questo particolare dovevo utilizzare un listello di faggio da mm. 3 x 6. Il problema principale che si presentava era quello di piegare questo listello dalla parte della larghezza uguale a mm. 6, specialmente nella zona di prua. Un'operazione secondo me al limite del possibile, forse addirittura non possibile con metodi artigianali.

Allora ho optato per una soluzione diversa. Invece di usare un listello 3 x 6 o usato due listelli 3 x 3 incollati affiancati. In questo modo ottenevo la stessa misura richiesta ma potevo tentare di piegare i listelli con alte probabilità di successo.

Vediamo come ho proceduto in dettaglio.

1) Per prima cosa ho messo in ammollo in acqua i listelli per un paio di giorni.
2) Nel frattempo ho preparato alcune dime nello stesso modo utilizzato alcuni giorni fa per piegare i listelli della cinta.
3) Ho provato a piegare separatamente i listelli di faggio per saggiarne la capacità di curvarsi.
4) Dopo quest'ultimo controllo ho incollato i due listelli 3 x 3 tra di loro e li ho stretti all'interno della dima che è stata bloccata.
5) Ho lasciato asciugare perfettamente la colla ed il legno per alcune ore e finalmente ho sbloccato le dime e staccato il capo di banda che ha mantenuto invariata la sua forma.

Dimenticavo di dire che per evitare di trovarmi il listello incollato al fondo avevo preventivamente sistemato del nastro adesivo tra il fondo del tavolo e i listelli di faggio.

La parte centrale è piuttosto diritta quindi non ha presentato problemi mentre la parte poppiera ha dovuto essere trattata nello stesso modo della prua, anche se con molto meno problemi.

La fase finale del'operazione, cioè l'incollaggio del capo di banda sullo scafo è stata ordinaria amministrazione.

Appena possibile seguiranno delle immagini. Un cordiale saluto. Jack.Aubrey


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 Oggetto del messaggio: Re: Dolphyn - Privateer Olandese - 1750
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Domenica 25 Luglio 2010 - Capo di banda

Oggi ho scattato alcune immagini relative al capo di banda installato sul Dolphyn.

Due immagini di dettaglio della zona di prua. Da notare la mancanza di una piccola parte del capo di banda all'estrema prua della nave, sopra i due scalmotti che in questo caso si chiamano apostoli. Questo particolare non è stato installato perchè prima di poterlo fare devo decidere, osservando i disegni, come si inserisce nella prua il bompresso. Quindi in questa zona occorre aspettare ancora un poco.

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Qui invece ci sono due immagini di poppa. Da sottolineare due cose: la finitura del casseretto nell'estrema poppa, dove avevo aggiunto (vedere messaggi precedenti) dei particolari bombati per dare la forma giusta alla poppa per installare le decorazioni in fusione metallica (per una volta tanto non fanno totalmente schifo) dello specchio di poppa. Alla fine è stato più semplice del previsto nascondere sotto un listello 2 x 3 il fasciame mancante del casseretto.

L'altro particolare è la zona di congiunzione tra il capo di banda "basso" e quello "alto". Qui non c'è modo di piegare un listello 3 x 6. Occorre modellare un blocchetto di legno nella forma adatta e poi fissarlo. Anche qui un lavoro ancora da completare.

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Segue . . . cordiali saluti. Jack.


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