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 Oggetto del messaggio: Re: Dolphyn - Privateer Olandese - 1750
MessaggioInviato: 03/03/2010, 18:11 
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Sabato 27 Febbraio e Domenica 28, 2010

Durante questa settimana ho portato avanti una sperimentazione che mi ha lasciato poco tempo per altro; ho nel frattempo potuto valutare (praticamente far girare per le mani il modello per delle mezz'ore per identificare punti negativi e/o positivi e pensare a correttivi) la situazione e ho deciso che c'erano alcuni punti deboli nel fissaggio del ponte principale e ho quindi deciso di irrobustire questi punti. Rimane comunque il fatto che rispetto ad altri "lavoratori" io sono sicuramente una lumaca . . .

Nelle immagini qui sotto potete vedere come abbia fissato sotto il bordo esterno del ponte, tra un'ordinata e l'altra, un listello di tiglio di rinforzo da mm. 10x3, opportunamente sagomato.

Il listello in questione tiene fissato in modo rigido il bordo del ponte alle ordinate, impedendo ogni flessione. Inoltre da un punto di appoggio maggiore per ottenere un incollaggio più forte in quest'area che prevedo delicata nelle prossime fasi di lavoro.

In questa fase di lavoro di solito sono sempre molto preoccupato per la robustezza dello scheletro in quanto per installare il fasciame c'è molta "manipolazione" da fare e quindi esistono maggiori possibilità di rompere inavvertitamente qualche pezzo. E se osservate i pezzettini di compensato che sopravanzano il ponte in altezza credo potete capire facilmente a cosa mi riferisco.

Torneremo più avanti su questo argomento. Cordiali saluti. Jack.Aubrey

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 Oggetto del messaggio: Re: Dolphyn - Privateer Olandese - 1750
MessaggioInviato: 07/03/2010, 18:52 
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Martedì 2 Marzo 2010

Oggi ho fatto un pò di segatura, di quella finissima. Con un blocchetto di legno sul quale è stata fissata della carta abrasiva ho levigato ben bene la parte poppiera, dove era stato applicato un blocco di legno dolce che, nelle intenzioni, costituisce una parte dello specchio di poppa. Gran polverone e come al solito non mi sono tenuto la segatura prodotta che magari avrebbe potuto venir buona . . . vuol dire che ne farò a meno.

Durante questa fase di levigatura ho anche adattato l'angolo di quartabuono delle ultime tre ordinate di poppa, relativamente alla parte superiore. Quella inferiore seguirà quando avrò capito pienamente il percorso dei listelli del fasciame.

Secondo il piano Corel, l'applicazione del fasciame comincia dall'alto a scendere per i primi 6 centimetri. Questo per mettere al sicuro da rotture la parte dello scafo che andrà a costituire l'impavesata. Questa parte è realmente delicata ed è molto importante metterla in sicurezza prima di procedere con il resto.

Ma comunque sono ancora lontano dal mettere il primo listello. Come sottoprodotto, non trascurabile, di questa operazione otterrò i sabordi dei cannoni totalmente terminati. Su questo modello non sono presenti i portelli.

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Nel prossimo messaggio vedremo invece cosa è stato fatto a prua . . . Saluti. Jack.Aubrey


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 Oggetto del messaggio: Re: Dolphyn - Privateer Olandese - 1750
MessaggioInviato: 08/03/2010, 14:49 
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Giovedì 4 Marzo 2010

A prua il modello ha un piccolo castello. Non si tratta propriamente di un altro ponte ma come un rialzo del ponte principale. Nella prima immagine viene mostrato questo particolare appena terminato.

Anche per questo "ponte" ho usato la stessa tecnica di fissaggio a base di colla alifatica e alcuni chiodini di ottone nei punti strategici, dopo aver preventivamente forato con una punta da 0,8 il ponte. In pratica lo stesso procedimento usato per il ponte principale.

Una volta asciugata la colla ho molato tutte le teste dei chiodi, invece di estrarli, utilizzando un minitrapano . . . e così ho scoperto che i chiodi di ottone sono invece di ferro dorato. Sorpresina della DeA in quanto i chiodi in questione sono la (immensa) riserva fornita con i fascicoli della Santìsima Trinidad.

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Ho poi iniziato a fissare il blocchetto di legno dolce per fornire una base di appoggio ai listelli a prua. Il kit Corel fornisce due blocchetti pretagliati. Questi devono comunque essere sagomati e vanno incollati sulla chiglia. Nella foto qui sotto il blocchetto del kit è identificabile dalle linee di pennarello verde.

Di mia iniziativa ho poi ritagliato un altro blocchetto (compensato multistrato da 10mm.) fissato sull'ordinata. Meglio abbondare. Ora devo aspettare che il tutto si asciughi per passare alla modellatura delle linee della prua. Altra segatura in arrivo.

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Un cordiale saluto. Jack.


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 Oggetto del messaggio: Re: Dolphyn - Privateer Olandese - 1750
MessaggioInviato: 10/03/2010, 17:17 
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Lunedì 8 Marzo 2010

Ancora segatura in questa giornata di bel sole quasi primaverile (almeno fino alle 5 del pomeriggio) durante la quale mi sono occupato di sagomare i blocchetti di legno della prua. Nel messaggio precedente era ben visibile come la zona fosse stata riempita con blocchetti di compensato e come ci fosse una certa quantità di materiale in eccesso da rimuovere.

Armato di santa pazienza e dei miei usuali blocchetti levigatori in legno (devo ricordarmi di farvi vedere come sono fatti) ho pian piano modellato la prua secondo le linee d'acqua più probabili . . . in mancanza di disegni Corel contenenti questi elementi.

In questa foto è visibile il lato destro completamente modellato. Rispetto al progetto Corel tutta l'area è ora riempita da legno avendo aggiunto dei blocchetti aggiuntivi.

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Questo invece è il lato sinistro, anch'esso terminato.

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Da questa particolare prospettiva è visibile anche il famoso angolo di quartabuono che è stato generato sulle prime tre ordinate. Come per la poppa ho comunque eseguito questa importante operazione solo per la parte superiore delle ordinate, dove andranno fissati i primi 5-6 listelli di fasciame. La parte inferiore la curerò a tempo debito. E' inoltre visibile l'applicazione di uno spessoramento sulla terza ordinata a destra, dove c'era mancanza di materiale sulla parte superiore della stessa. Qui si deve ancora rimuovere una leggera parte eccedente dei listelli applicati per riempimento.

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Ed ora veniamo alla poppa. Qui è stato aggiunto un particolare allo specchio di poppa che dà al tutto una forma arrotondata. Il pezzetto di legno di faggio da utilizzare è fornito nel kit già sagomato ma l'angolo esterno di questo pezzo era diverso dall'angolo interno nel quale avrebbe dovuto inserirsi sullo scafo. Quindi ho dovuto riempire la fessura esistente dopo l'incollatura con un listello da mm 3x10 sagomato a forma triangolare. Solo alle estremità è visibile un buchetto triangolare che comunque sarà coperto dal fasciame a tempo debito.

Anche qui, nella fase di rifinitura successiva all'incollaggio dei pezzi eseguita con il blocchetto levigatore ho sagomato in modo definitivo le ultime tre ordinate con l'appropriato angolo di quartabuono.

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Da lunedì ad oggi, causa impegni burocratici e maltempo che hanno spento in modo drastico la mia voglia di fare non ho più messo mano al modello. Speriamo meglio per i prossimi giorni. Cordiali saluti. Jack.Aubrey


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 Oggetto del messaggio: Re: Dolphyn - Privateer Olandese - 1750
MessaggioInviato: 15/03/2010, 17:28 
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Venerdì 12 e Sabato 13 Marzo 2010

La parte centrale della settimana è stata dedicata a perdere tempo per cose burocratiche quindi non ho potuto fare molto da modellista mentre ero impegnato a dimostrare al nostro fisco che loro avessero sbagliato a fare dei controlli e che quindi non dovevo risarcire loro più di 600 euro . . . comunque venerdì, avendo chiuso finalmente la pratica fisco, sono ritornato a lavorare sul Dolphyn.

L'evento futuro principale su questo modello sarà l'applicazione del fasciame nella parte superiore dello scafo, per costituire l'impavesata, inclusi i sabordi per i cannoncini. In tutto si tratterà di installare circa sei o sette listelli da mm. 5 x 1,5 per ogni fiancata. Ma per arrivare a questo punto ci sono un discreto numero di passi, anche abbastanza banali, che vanno considerati come prerequisiti. In questo messaggio ne mostrerò un paio, ma la fase preparatoria non è finita qui. Il 17 Marzo andrò a trovare mia figlia in Toscana e starò via almeno una settimana intera, quindi non succederà più nulla di nuovo.

Prima attività preparatoria è stata l'installazione di due "scalmotti di prua" (così almeno sono stati definiti nelle istruzioni del kit). Per me potrebbero essere anche due "apostoli" in quanto avranno la duplice funzione di fornire sostegno all'impavestata all'estrema prua ma anche quella di contenere al loro interno, e di sostenere lateralmente, il bompresso.

Come potete vedere dalle due immagini qui sotto, una vera banalità: due listelli di faggio 4 x 4 incollati verticalmente ai lati della chiglia e sagomati con un adeguato angolo per seguire le forme della prua. Ma le immagini mostrano anche una struttura retrostante che è semplicemente frutto della mia, diciamo, . . . paranoia per la robustezza. Per essere sicuro che l'incollatura dei due scalmotti tenga durante la fase di listellatura dell'impavesata, ho pensato di incollare dei rinforzi, da rimuovere successivamente. A tale scopo ho utilizzato come collante alcune gocce di cianoacrilato che non fornisce una resistenza tremenda per questo tipo di incollaggio.

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Accantonata la prua, almeno per il momento, mi sono poi dedicato alla poppa. Il cassero a poppa verrà completamente chiuso dal fasciame sulle fiancate e quindi ho pensato fosse meglio applicare il fasciame di questo ponte prima di applicare il fasciame esterno. E prima di listellare il cassero era necessario fare lo stesso per la parete verticale che lo separa dal ponte principale. La parete verticale è listellata con noce di 5 x 0,6 mm. mentre per il cassero si sono usati listelli di tanganica, più chiaro, di 4 x 0,6.

La differenza di colore è netta.

Dopo aver rifinito tramite carteggiatura i listelli ho provveduto ad applicare una mano di olio per legno in modo da fissare il colore in modo uniforme e quindi non dovermi preoccupare se in futuro qualche particella di colla dovesse rendere impermeabile alcune zone. Senza l'olio, che non ha effetto sulla tenuto del collante vinilico o alifatico, una volta assorbito, è possibile che delle tracce di colla non perfettamente rimosse diano una tonalità di colore diversa da dove la colla non c'è. E questo è il motivo per cui, appena posso, uso l'olio ma . . . .

non si smette mai di imparare: ora sembra che il legno utilizzato per il cassero abbia una capacità di assorbimento dell'olio diversa da zona a zona ed il risultato è visibile dalle foto, con zone più chiare e altre più scure. Di solito questo non accade in quanto l'olio viene assorbito uniformemente su tutta la superficie ma non sembra questo il nostro caso. Comunque so per esperienza diretta che l'assorbimento dell'olio va avanti per alcuni giorni ed è molto probabile che alla fine il colore ritorni uguale ovunque. Vedremo al mio ritorno dalla Toscana se questa ipotesi si rivelerà corretta.

Un ultima annotazione: è stato adottato un pattern per la stesura dei listelli sul ponte che varia ogni quattro corsi di fasciame. A causa del colore del legname e molto probabilmente dalla non eccelsa qualità delle tre immagini, questa "scacchiera" si vede abbastanza poco. Comunque c'è. Vedrò in seguito, visto anche gli altri ponti, se è il caso di adottare delle misure per evidenziare maggiormente le giunture. Di solito preferisco lasciare il legname al naturale ma a tutto c'è un limite. Per il momento è abbastanza così.

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Un cordialissimo saluto. Jack.Aubrey


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 Oggetto del messaggio: Re: Dolphyn - Privateer Olandese - 1750
MessaggioInviato: 15/03/2010, 17:42 
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cognome e nome: Negrelli Roberto
Ciao Jack...
..una divagazione: anch'io 15 gg. fà ho ricevuto la letterina dell'Agenzia Entrate..in cui mi si riconosceva un credito di
Euro 600 invece di quello dichiarato pari a Euro 1.400 (mio ultimo Unico relativo al 2007)..!!
..dopo aver prenotato appuntamento con un funzionario..per fortuna sono riuscito a dimostrare la mia versione!!!
..tornando al tuo modello..volevo chiederTi quale olio usare per i ponti..???

Grazie Roberto

_________________
" cuore saldo non fallisce il colpo "


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 Oggetto del messaggio: Re: Dolphyn - Privateer Olandese - 1750
MessaggioInviato: 15/03/2010, 19:03 
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Roberto Negrelli ha scritto:
Ciao Jack...
..tornando al tuo modello..volevo chiederTi quale olio usare per i ponti..???
Grazie Roberto
Si tratta di un olio per legno, disponibile anche in tonalità colorate, che io ormai tendo ad utilizzare al posto delle varie vernici tipo turapori, trasparenti acrilici o poliuretanici, ecc. Nella foto che segue puoi vedere la bottiglietta (quella di destra) che io trovo presso un Bricocenter; è un prodotto della Gubra.

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Per l'applicazione di questo olio, che una volta penetrato è perfettamente asciutto e opaco, utilizzo un pennello non molto grande e spalmo l'olio sulla parte da impregnare. E' però necessaria una buona preparazione tale da rimuovere il più possibile tracce di colla che altererebbero la penetrazione dell'olio. Quindi bisogna armarsi di pazienza e di carta vetro e "fare un po' di polvere". Applicare questo olio, che io uso nella versione non colorata, fa mutare il colore del legno, specialmente quelli scuri come il noce e il mogano (o sapelli) in modo impressionante.

Uno dei vantaggi di questo olio è che non tappa i pori del legno e quindi permette, anche dopo la sua applicazione, di utilizzare tranquillamente colla vinilica o alifatica sicuri che l'incollaggio che ne risulterà sarà come sul legno non trattato.


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 Oggetto del messaggio: Re: Dolphyn - Privateer Olandese - 1750
MessaggioInviato: 16/03/2010, 16:43 
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Buon Lavoro.
Abraços,
Rildo
Brasil


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 Oggetto del messaggio: Re: Dolphyn - Privateer Olandese - 1750
MessaggioInviato: 14/04/2010, 23:21 
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Martedì 13 Aprile 2010

Come da piano che avevo in un certo senso anticipato circa un mese fa, al ritorno da Pisa e passate le feste pasquali ho ripreso in mano il modello del Dolphyn per installare i listelli necessari a costruire l'impavesata.

Ancora una volta ho deciso di utilizzare una soluzione diversa da quella presentata dal costruttore del kit. Il metodo proposto non era male, abbastanza intelligente, ma personalmente non mi soddisfaceva troppo dal punto di vista della robustezza. Il vantaggio principale sarebbe stato che l'applicazione del fasciame veniva effettuato avendo già pronti i sabordi dei cannoni, per il resto il lavoro era più complesso.

Siccome mi sono fatto una esperienza "della madonna" ad aprire sabordi per i cannoni in altre costruzioni, ho deciso di ignorare questo particolare per il momento e di applicare i listelli come visualizzato nelle due immagini qui sotto proposte.

I listelli sono incollati sulle ordinate e tra di loro in modo da non necessitare ulteriori interventi per irrobustire il fasciame. In alcuni posti ho dovuto utilizzare dei chiodini di ottone che poi ho rimosso una volta che la colla era asciutta. Alcuni ho dovuto inchiodarli fino in fondo e non ho ritenuto necessario toglierli, mi sono limitato a limarli a filo del listello stesso, tanto è previsto un secondo fasciame.

01 Immagine

02 Immagine

Comunque prima di installare i cinque listelli per lato che compongono l'impavesata ho dovuto prima ricoprire la parete verticale dello "pseudo" castello di prua con listelli di noce 0,5x5mm. come visibile nella prossima immagine.

03 Immagine

E con questa immagine si inizia a vedere l'interno dell'impavesata. Ma qui è un'altra storia che racconterò nel prossimo messaggio. Comunque il lavoro fatto e presentato in queste tre foto non è ovviamente stato fatto tutto in una giornata: mi ci sono voluti diversi giorni, circa una settimana intera lavorando per almeno un paio di ore ogni giorno.

Come al solito non sono uno "stakanovista". Un cordiale saluto dal vostro Jack.Aubrey.


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 Oggetto del messaggio: Re: Dolphyn - Privateer Olandese - 1750
MessaggioInviato: 15/04/2010, 11:36 
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Continuiamo, come promesso, con ulteriori commenti al messaggio precedente . . .

Dopo aver completato l'installazione dei listelli che vanno a costituire l'impavesata, che ricordo essere dello spessore di mm. 1,5, la logica continuazione avrebbe dovuto essere la rimozione degli pseudo scalmotti integrati nelle ordinate, ben visibili nelle immagini che seguono.

Ma, come ormai avrete capito, sono ossessionato dalla robustezza e ho quindi voluto fare un ulteriore passo in tal senso per evitare che questa parte fosse a rischio di cedimento.

Per irrobustire il tutto ho quindi utilizzato dei listelli di tiglio da mm. 6 x 1 che mi erano avanzati da un modello precedente e con santa pazienza ho rivestito la parte interna delle murate ritagliando i listelli in modo che si incastrassero tra uno pseudo scalmotto e l'altro. La diversa altezza di questo listello (6 mm) ha fatto in modo che questo secondo strato non andasse a sovrapporsi alla giunzione dei listelli esterni, evitando quindi aree di debolezza. Utilizzata colla vinilica e i pezzetti sono stati tenuti in posizione leggermente pressati con dei morsetti.

Nella zona verso poppa, dove le murate sono più alte ho pure provato una variante che prevedeva di installare il listello interno verticalmente anzichè orizzontalmente. Questo nelle intenzioni avrebbe reso molto più robusta questa area più alta e quindi verosimilmente più fragile. Si vede nella prima fotografia.

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Nella zona di prua, visto la vicinanza degli pseudo scalmotti tra di loro, ho deciso di toglierli prima di applicare il fasciame interno per facilitarmi la vita e provare questa delicata operazione.

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Questo fasciame interno non è quello definitivo, che potrà essere installato solo dopo aver rimosso tutti gli scalmotti associati alle ordinate. Tale fasciame sarà composto da listelli di noce da mm. 4 x 0,5. Lo spessore totale dele murate arriverà quindi dopo questa operazione a mm. 3 che in scala 1:50 significa all'incirca 15 cm. Mi sembra una misura abbastanza corretta per un veliero di questo tipo, non certo fatto per assorbire cannonate da 32 libbre . .

In teoria l'interno delle murate andrebbe colorato di rosso. Sono indeciso se colorare il listello con il mordente rosso e applicarlo già colorato (come ho fatto per la sezione della Santìsima Trinidad) oppure se stendere una mano di rosso acrilico sul tutto una volta applicato tutti i listelli. A meno di lasciare tutto color legno . . .

Seguono altre due immagini di tutto lo scafo con focus sulla parte interna dell'impavesata.

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A presto. Jack.Aubrey


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