In ogni progetto e realizzazione di modellismo navale (statico o dinamico che sia) se si vuole posizionare il modello in un determinato periodo o contesto storico, il reperimento, l'analisi e "l'incrocio" delle fonti documentative (spesso in disaccordo tra loro) diventa una attività fondamentele, e secondo me anche affascinante, anche se lunga ed a volte noiosa...
Anche in questo caso, come per gli altri miei modelli, la documentazione è diventata parte integrante e fondamentale del progetto e, quindi, volevo darvi a titolo di esempio, quella che sono riuscito a reperire in cui c'erano direttamente od indirettamente riferimenti a questa nave.
Dunque...la documentazione di base è quanto di più "fragile" e "delicato" si possa immaginare, dato che una parte dei disegni sono proprio quelli originali francesi del 1862.
e quando dico "originali" intendo proprio "gli originali" di cantiere.
Dato che è impossibile pensare di maneggiarli per tirare fuori le parti del modello che interessano, la prima fase di tutto è stato scannerizzare ad alta definizione i fogli originali.
Questi sono di due fonti : quelli del cantiere francese del 1861 (i più malridotti) e quelli del cantiere di la Spezia, del 1889, fatti nell'epoca di una delle trasformazioni della nave.
La scannerizzazione ha subito molti trattamenti, per "pulire" (o meglio.."ripulire") le immagini dalle macchie e dalle zone scure/chiare che risultano dopo anni di sepoltura in chissà quale archivio.
A questo punto, disponevo dei seguenti disegni/piani : * Linee d'acqua della Regina Maria Pia e della San Martino * Sezione longitudinale della Regina Maria Pia e della San Martino * Vista dall'alto della Regina Maria Pia * Piano velico della Regina Maria Pia * Piano velico della San Martino * Sezione a centro nave, sull'ordinata della Castelfidardo * Sezione posteriore della Castelfidardo * Vista laterale della Castelfidardo con piano velico e andamento della corazzatura * Sezioni trasversali e longitudinali dello sperone a prua
Dal punto di vista bibliografico, le fonti che sto utilizzando sono le pubblicazioni dell'Istituto Storico della Marina Militare ed in particolare : * Le navi di Linea italiane * Tutte le Navi Italiane - 1861-1986
E poi i seguenti volumi con dati e fotografie: * L'armata navale italiana - 1860-1920 di Pecchioli/Ferrante/Gay * Le prime Navi di Linea Italiane - di Bargoni - Edizioni Bizzarri
Oltre, ovviamente, a diverse notizie reperite su Internet.
Disponendo quindi di una trentina di foto/immagini delle varie navi della classe, ho avviato la ritracciatura delle ordinate (sono 23 sezioni) su carta, cercando di lavorare in grafica raster/vettoriale per ricostruire le varie sezioni.
La scala che ho scelto per il modello è di 1:100 e questo ha richiesto la verifica e la congruità dimensionale in quanto a seconda delle fonti, le scale andavano dall'1:25 all'1:100
Le ordinate, ridisegnate, sono state stampate su carta da stampante, e lì tagliate accuratamente e riportate su cartoncino spesso bianco.
La stessa cosa è avvenuta per la falsa chiglia, che ho deciso di fare a centro nave ed a prua bassa fino al ponte di batteria, mentre a poppa arriva fino al ponte superiore. In questo modo realizzerò completamente gli interni del ponte di batteria (cannoni, caldaie, cucina, argano, boccaporti, etc..) fino alla paratia di poppa che chiude la "scatola" corazzata a centro nave.
Una volta trasferite tutte le ordinate e la falsa chiglia su cartoncino pesante, le ho tagliate da questo e le ho riportate a matita su compensato.
Ho deciso di utilizzare due tipo di compensato : un foglio di compensato multistrato "avio" da 3 mm per la falsa chiglia, ed un compensato multistrato in tiglio (più morbido) da 5 mm per le ordinate. Il maggior spessore delle ordinate mi servirà per aumentare la parte da incollare.
Nei prossimi messaggi mando le foto dell'avvio della lavorazione dell'ossatura
Ciao ed a riscriverci presto
JP
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