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Marlin
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Autore:  roxyyy [ 22/04/2009, 10:46 ]
Oggetto del messaggio:  Marlin

Dal progetto alla realizzazione del modello

Autore:  roxyyy [ 22/04/2009, 10:54 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Marlin

Eccoci ad iniziare una nuova avventura... modello di Fast commuter navigante...che anche se non dei miei soggetti preferiti, un po' per la storia un'po per la bellezza mi sono convinto di mettere in cantiere.
Qui di seguito posto un articolo comparso su un quotidiano italiano che riassume brevemente la storia e la vita di questa stupenda "barchetta"

Effetto nostalgia, il ritorno delle vecchie barche chic
Passione vera e a prima vista. Cominciata guardando una cassetta con alcuni filmati d' epoca dove John e Jackie Kennedy, felici e bagnati, dribblano le onde sugli sci. A trascinarli è quella barca così elegante e demodé, così discreta e piena di charme. Si chiama Marlin ed è già nella leggenda. Nella leggenda continua a esserlo anche oggi, a 40 anni da quei filmati, dopo aver trascorso un periodo oscuro, essere stata battuta all' asta, rimessa in vita da un amorevole restauro, coccolata da Diego Della Valle, attuale proprietario e protagonista di quella passione a prima vista. La storia di Marlin, una delle barche più famose del mondo, il thrilling del suo acquisto, l' impegno nel conservare e recuperare le sue caratteristiche, sono forse il manifesto più conosciuto di quel gusto rétro che ha fatto riscoprire e restaurare molte vecchie, nobili signore del mare ma ha anche indotto molti progettisti a inserire nei nuovi cataloghi il genere «new classic», barche cioè nuove ma con un' estetica «vintage». Nato negli anni ' 30 come «commuter boat», Marlin, 16 metri, mogano lucido, dettagli cromati, due motori potenti, ha negli uomini d' affari dell' East Cost i clienti ideali per quel tipo di yacht così comodo negli spostamenti dalle ville di Long Island agli uffici di Manhattan. Non a caso il primo acquirente è Edsel Ford, dell' omonima casa automobilistica. Nel ' 52 però Marlin finisce nella piccola flotta privata di Joseph, il «grande vecchio» dei Kennedy, che la piazza a Hyannis Port, vicino alla tenuta di famiglia. Ed è proprio suo figlio John, il presidente, a trasformarla in una barca di culto. Prima per quelle foto che fanno il giro del mondo con lui in maglietta polo, ciuffo al vento, al timone e lei pantaloni capresi, piedi scalzi con la testa appoggiata alla sua spalla. Poi per quei summit con i suoi collaboratori, in cui si prendono decisioni storiche: per esempio l' ultimatum a Mosca sull' invio dei missili a Cuba. Dopo la morte di JFK a Dallas, Marlin segue il disorientamento della famiglia ed esce di scena. Nel ' 70 viene donata all' università della Florida, poi passa in altre mani e infine ricompare, un pochino impolverata, all' asta di Christie' s a New York: è il 25 aprile 1998. Quando il banditore picchia «l' aggiudicato» sulla cifra di circa 300 milioni di lire, l' uomo dell' offerta vincente telefona a Diego Della Valle che attende nella campagna di Tarry Town con l' amico Ralph Lauren: «La barca è sua». Seguono grandi pacche sulle spalle. «Ho sempre considerato Marlin ricorda Della Valle un oggetto stupendo ma soprattutto mi affascinava il fatto che rappresentasse un volto del mito kennediano, alimentato appunto anche da un certo stile di vita e dalla passione per il mare». Dall' East Cost lo yacht passa ai Cantieri Beconcini di La Spezia, specializzati nel restauro di barche d' epoca in particolar modo quelle lussureggianti di legno. «L' impegno racconta Angelo Beconcini era di rispettare al massimo, disponendo dei disegni e di un' ottima documentazione fotografica l' impronta originale. Anzi di esaltare la sua anima del periodo d' oro, quello dei Kennedy». Rifatto il ponte di coperta, ristrutturato il tetto rigido, cambiati i motori, sistemato lo scafo che torna di «quel» beige chiaro, riavviate tutte le funzioni. Ripuliti i bei mobili, le panche, il timone simile a quello delle auto anni ' 30, i comandi in acciaio, la batteria da cucina dove JFK si faceva cucinare la zuppa di pesce che tanto amava, la teiera, l' attrezzatura (sedia compresa) per la pesca al traino. Ci sono perfino le carte di navigazione con le rotte tracciate a matita e il vessillo presidenziale americano che tuttora sventola accanto al tricolore. Il lifting a La Spezia dura quasi un anno. Quando tutto sembra pronto per il nuovo varo, lo champagne viene accantonato perché l' ospite più atteso, John Kennedy jr. muore con moglie e cognata nel disgraziato incidente aereo. La nuova vita di Marlin ricomincia comunque a Capri e quando attracca nei porti più mondani del Mediterraneo la leggenda riprende forma. Gian Luigi Paracchini Gusto rétro LA BARCA DI FOLON Anche il famoso pittore Jean-Michel Folon è stato stregato da una barca d' epoca. «La prima volta l' ho vista abbandonata a se stessa in un piccolo porto della Costa Azzurra», ricorda l' artista belga. Dopo due anni di restauri, il 34 metri del 1930 è tornato a navigare e ora è uno splendido atelier galleggiante. LA DOLCE VITA Sono le barche più amate dalle donne. E che donne. Negli Anni 40 e 50 i mitici motoscafi in mogano del cantiere Riva hanno stregato attrici del calibro di Brigitte Bardot e Anita Ekberg. Ma anche gli uomini non hanno saputo resistere al fascino di queste barche: a partire da Richard Burton e Sean Connery. NEW CLASSIC E' la passione per le barche nuove ma con un' estetica «vintage» COMMUTER BOAT L' americano Marlin è stato posseduto prima dai Ford e poi dai Kennedy
Paracchini Gian Luigi

Autore:  vass2 [ 22/04/2009, 13:53 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Marlin

roxyyy ha scritto:
Eccoci ad iniziare una nuova avventura... modello di Fast commuter navigante...che anche se non dei miei soggetti preferiti, un po' per la storia un'po per la bellezza mi sono convinto di mettere in cantiere.
Qui di seguito posto un articolo comparso su un quotidiano italiano che riassume brevemente la storia e la vita di questa stupenda "barchetta"

Effetto nostalgia, il ritorno delle vecchie barche chic
Passione vera e a prima vista. Cominciata guardando una cassetta con alcuni filmati d' epoca dove John e Jackie Kennedy, felici e bagnati, dribblano le onde sugli sci. A trascinarli è quella barca così elegante e demodé, così discreta e piena di charme. Si chiama Marlin ed è già nella leggenda. Nella leggenda continua a esserlo anche oggi, a 40 anni da quei filmati, dopo aver trascorso un periodo oscuro, essere stata battuta all' asta, rimessa in vita da un amorevole restauro, coccolata da Diego Della Valle, attuale proprietario e protagonista di quella passione a prima vista. La storia di Marlin, una delle barche più famose del mondo, il thrilling del suo acquisto, l' impegno nel conservare e recuperare le sue caratteristiche, sono forse il manifesto più conosciuto di quel gusto rétro che ha fatto riscoprire e restaurare molte vecchie, nobili signore del mare ma ha anche indotto molti progettisti a inserire nei nuovi cataloghi il genere «new classic», barche cioè nuove ma con un' estetica «vintage». Nato negli anni ' 30 come «commuter boat», Marlin, 16 metri, mogano lucido, dettagli cromati, due motori potenti, ha negli uomini d' affari dell' East Cost i clienti ideali per quel tipo di yacht così comodo negli spostamenti dalle ville di Long Island agli uffici di Manhattan. Non a caso il primo acquirente è Edsel Ford, dell' omonima casa automobilistica. Nel ' 52 però Marlin finisce nella piccola flotta privata di Joseph, il «grande vecchio» dei Kennedy, che la piazza a Hyannis Port, vicino alla tenuta di famiglia. Ed è proprio suo figlio John, il presidente, a trasformarla in una barca di culto. Prima per quelle foto che fanno il giro del mondo con lui in maglietta polo, ciuffo al vento, al timone e lei pantaloni capresi, piedi scalzi con la testa appoggiata alla sua spalla. Poi per quei summit con i suoi collaboratori, in cui si prendono decisioni storiche: per esempio l' ultimatum a Mosca sull' invio dei missili a Cuba. Dopo la morte di JFK a Dallas, Marlin segue il disorientamento della famiglia ed esce di scena. Nel ' 70 viene donata all' università della Florida, poi passa in altre mani e infine ricompare, un pochino impolverata, all' asta di Christie' s a New York: è il 25 aprile 1998. Quando il banditore picchia «l' aggiudicato» sulla cifra di circa 300 milioni di lire, l' uomo dell' offerta vincente telefona a Diego Della Valle che attende nella campagna di Tarry Town con l' amico Ralph Lauren: «La barca è sua». Seguono grandi pacche sulle spalle. «Ho sempre considerato Marlin ricorda Della Valle un oggetto stupendo ma soprattutto mi affascinava il fatto che rappresentasse un volto del mito kennediano, alimentato appunto anche da un certo stile di vita e dalla passione per il mare». Dall' East Cost lo yacht passa ai Cantieri Beconcini di La Spezia, specializzati nel restauro di barche d' epoca in particolar modo quelle lussureggianti di legno. «L' impegno racconta Angelo Beconcini era di rispettare al massimo, disponendo dei disegni e di un' ottima documentazione fotografica l' impronta originale. Anzi di esaltare la sua anima del periodo d' oro, quello dei Kennedy». Rifatto il ponte di coperta, ristrutturato il tetto rigido, cambiati i motori, sistemato lo scafo che torna di «quel» beige chiaro, riavviate tutte le funzioni. Ripuliti i bei mobili, le panche, il timone simile a quello delle auto anni ' 30, i comandi in acciaio, la batteria da cucina dove JFK si faceva cucinare la zuppa di pesce che tanto amava, la teiera, l' attrezzatura (sedia compresa) per la pesca al traino. Ci sono perfino le carte di navigazione con le rotte tracciate a matita e il vessillo presidenziale americano che tuttora sventola accanto al tricolore. Il lifting a La Spezia dura quasi un anno. Quando tutto sembra pronto per il nuovo varo, lo champagne viene accantonato perché l' ospite più atteso, John Kennedy jr. muore con moglie e cognata nel disgraziato incidente aereo. La nuova vita di Marlin ricomincia comunque a Capri e quando attracca nei porti più mondani del Mediterraneo la leggenda riprende forma. Gian Luigi Paracchini Gusto rétro LA BARCA DI FOLON Anche il famoso pittore Jean-Michel Folon è stato stregato da una barca d' epoca. «La prima volta l' ho vista abbandonata a se stessa in un piccolo porto della Costa Azzurra», ricorda l' artista belga. Dopo due anni di restauri, il 34 metri del 1930 è tornato a navigare e ora è uno splendido atelier galleggiante. LA DOLCE VITA Sono le barche più amate dalle donne. E che donne. Negli Anni 40 e 50 i mitici motoscafi in mogano del cantiere Riva hanno stregato attrici del calibro di Brigitte Bardot e Anita Ekberg. Ma anche gli uomini non hanno saputo resistere al fascino di queste barche: a partire da Richard Burton e Sean Connery. NEW CLASSIC E' la passione per le barche nuove ma con un' estetica «vintage» COMMUTER BOAT L' americano Marlin è stato posseduto prima dai Ford e poi dai Kennedy
Paracchini Gian Luigi




Ciao Roxy
NOOOO!!!!!! Non ci posso credere!!!!! :o :o :o :o
Non dirmi che riprendi il vecchio progetto del Marlin???
vass

Autore:  roxyyy [ 22/04/2009, 14:32 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Marlin

vass2 ha scritto:
roxyyy ha scritto:
Eccoci ad iniziare una nuova avventura... modello di Fast commuter navigante...che anche se non dei miei soggetti preferiti, un po' per la storia un'po per la bellezza mi sono convinto di mettere in cantiere.
Qui di seguito posto un articolo comparso su un quotidiano italiano che riassume brevemente la storia e la vita di questa stupenda "barchetta"

Effetto nostalgia, il ritorno delle vecchie barche chic
Passione vera e a prima vista. Cominciata guardando una cassetta con alcuni filmati d' epoca dove John e Jackie Kennedy, felici e bagnati, dribblano le onde sugli sci. A trascinarli è quella barca così elegante e demodé, così discreta e piena di charme. Si chiama Marlin ed è già nella leggenda. Nella leggenda continua a esserlo anche oggi, a 40 anni da quei filmati, dopo aver trascorso un periodo oscuro, essere stata battuta all' asta, rimessa in vita da un amorevole restauro, coccolata da Diego Della Valle, attuale proprietario e protagonista di quella passione a prima vista. La storia di Marlin, una delle barche più famose del mondo, il thrilling del suo acquisto, l' impegno nel conservare e recuperare le sue caratteristiche, sono forse il manifesto più conosciuto di quel gusto rétro che ha fatto riscoprire e restaurare molte vecchie, nobili signore del mare ma ha anche indotto molti progettisti a inserire nei nuovi cataloghi il genere «new classic», barche cioè nuove ma con un' estetica «vintage». Nato negli anni ' 30 come «commuter boat», Marlin, 16 metri, mogano lucido, dettagli cromati, due motori potenti, ha negli uomini d' affari dell' East Cost i clienti ideali per quel tipo di yacht così comodo negli spostamenti dalle ville di Long Island agli uffici di Manhattan. Non a caso il primo acquirente è Edsel Ford, dell' omonima casa automobilistica. Nel ' 52 però Marlin finisce nella piccola flotta privata di Joseph, il «grande vecchio» dei Kennedy, che la piazza a Hyannis Port, vicino alla tenuta di famiglia. Ed è proprio suo figlio John, il presidente, a trasformarla in una barca di culto. Prima per quelle foto che fanno il giro del mondo con lui in maglietta polo, ciuffo al vento, al timone e lei pantaloni capresi, piedi scalzi con la testa appoggiata alla sua spalla. Poi per quei summit con i suoi collaboratori, in cui si prendono decisioni storiche: per esempio l' ultimatum a Mosca sull' invio dei missili a Cuba. Dopo la morte di JFK a Dallas, Marlin segue il disorientamento della famiglia ed esce di scena. Nel ' 70 viene donata all' università della Florida, poi passa in altre mani e infine ricompare, un pochino impolverata, all' asta di Christie' s a New York: è il 25 aprile 1998. Quando il banditore picchia «l' aggiudicato» sulla cifra di circa 300 milioni di lire, l' uomo dell' offerta vincente telefona a Diego Della Valle che attende nella campagna di Tarry Town con l' amico Ralph Lauren: «La barca è sua». Seguono grandi pacche sulle spalle. «Ho sempre considerato Marlin ricorda Della Valle un oggetto stupendo ma soprattutto mi affascinava il fatto che rappresentasse un volto del mito kennediano, alimentato appunto anche da un certo stile di vita e dalla passione per il mare». Dall' East Cost lo yacht passa ai Cantieri Beconcini di La Spezia, specializzati nel restauro di barche d' epoca in particolar modo quelle lussureggianti di legno. «L' impegno racconta Angelo Beconcini era di rispettare al massimo, disponendo dei disegni e di un' ottima documentazione fotografica l' impronta originale. Anzi di esaltare la sua anima del periodo d' oro, quello dei Kennedy». Rifatto il ponte di coperta, ristrutturato il tetto rigido, cambiati i motori, sistemato lo scafo che torna di «quel» beige chiaro, riavviate tutte le funzioni. Ripuliti i bei mobili, le panche, il timone simile a quello delle auto anni ' 30, i comandi in acciaio, la batteria da cucina dove JFK si faceva cucinare la zuppa di pesce che tanto amava, la teiera, l' attrezzatura (sedia compresa) per la pesca al traino. Ci sono perfino le carte di navigazione con le rotte tracciate a matita e il vessillo presidenziale americano che tuttora sventola accanto al tricolore. Il lifting a La Spezia dura quasi un anno. Quando tutto sembra pronto per il nuovo varo, lo champagne viene accantonato perché l' ospite più atteso, John Kennedy jr. muore con moglie e cognata nel disgraziato incidente aereo. La nuova vita di Marlin ricomincia comunque a Capri e quando attracca nei porti più mondani del Mediterraneo la leggenda riprende forma. Gian Luigi Paracchini Gusto rétro LA BARCA DI FOLON Anche il famoso pittore Jean-Michel Folon è stato stregato da una barca d' epoca. «La prima volta l' ho vista abbandonata a se stessa in un piccolo porto della Costa Azzurra», ricorda l' artista belga. Dopo due anni di restauri, il 34 metri del 1930 è tornato a navigare e ora è uno splendido atelier galleggiante. LA DOLCE VITA Sono le barche più amate dalle donne. E che donne. Negli Anni 40 e 50 i mitici motoscafi in mogano del cantiere Riva hanno stregato attrici del calibro di Brigitte Bardot e Anita Ekberg. Ma anche gli uomini non hanno saputo resistere al fascino di queste barche: a partire da Richard Burton e Sean Connery. NEW CLASSIC E' la passione per le barche nuove ma con un' estetica «vintage» COMMUTER BOAT L' americano Marlin è stato posseduto prima dai Ford e poi dai Kennedy
Paracchini Gian Luigi

si si :) un progetto veloce ... forse e senza aver bisogno di grosse attrezzature :)



Ciao Roxy
NOOOO!!!!!! Non ci posso credere!!!!! :o :o :o :o
Non dirmi che riprendi il vecchio progetto del Marlin???
vass

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