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Carissimi amici di Magellano:
come molti di voi sapranno i modelli che preferisco costruire sono quelli RC, ma ogni tanto capita anche qualche statico. E' la storia di questo modello nato dalla necessità di verificare le mie abilità nell' uso di Autocad e per poter lavorare all' interno del mio laboratorio dato che la stagione invernale non mi consente di proseguire la costruzione dell' altro modello RC (il LADY GAYA ex BBC FINLAND) che attualmente necessita di rifiniture e verniciatura dello scafo che devo fare necessariamente all' aperto.
Premetto che ho usato molti scarti di falegnameria (ottenuti gratuitamente) e dei blocchi di balsa con i quali ho costruito uno scafo pieno opportunamente levigato a mano per dargli la sua forma.
La documentazione disponibile è limitata esclusivamente ad un piccolo disegno longitudinale formato A4 da cui ho sviluppato un disegno in Autocad, integrandolo con le poche foto che ho recuperato sul web. Ora passo ad illustrarvi i passi di questo mio esperimento:

Eccovi i passaggi successivi:

Avanzamento lavori:

Carissimi amici: eccovi un altro aggiornamento nel quale potrete osservare la disposizione dei blocchetti di balsa nella parte del pozzetto prodiero.

Saluti a tutti

Carissimi amici eccovi le foto che mostrano il completamento della costruzione dello scafo.
Permettetemi una osservazione: per la chiglia e le ordinate, ho usato degli scarti di falegnameria avuti a costo zero. Poi ho usato degli avanzi di una costruzione precedente per i ponti e parte dello scafo. Per cui gli acquisti sono stati: un tubetto di vinavil, uno di cianoacrilato, un foglio di compensato di betulla da 1 mm, una tavoletta di balsa da 5 mm, una tavoletta di balsa da 10mm, ed un blocchetto di balsa. Il tutto per la somma di circa venti euro. Questo a dimostrazione che con pochi soldi e con un pò di materiali di recupero (ho usato anche il retro bianco dei fogli A4 delle vecchie bollette, per le stampe di Autocad)si può creare un modello che non debba necessariamente svuotare il portafoglio.

Saluti a tutti

Capt.Luciano

Ciao Luciano, la tecnica delle ordinate e i blocchetti di balsa mi sembra molto rapida e di buon risultato. Magari per qualche modello futuro cercherò di usarla anch'io.

A presto ALIMURIMETA

Carissimi: aggiungo ora le risposte per gli amici Alimurimeta e Anassilao di cui non trovo più il suo ultimo post replay. A Francesco dico che effettivamente con i blocchetti si risparmia molto tempo e più di qualche operazione fondamentale come ad esempio il calafataggio all' interno dello scafo. L' unico inconveniente che ho dovuto affrontare lavorando con la balsa è stata la forte reazione allergica che mi provoca il pulviscolo della balsa quando la devo levigare con il mouse o con la carta abrasiva. E' superfluo che ti dica che mi proteggo con la mascherina e gli occhiali antipolvere. Al momento non ho ancora trovato un rimedio idoneo.
Per l'amico Anassilao confermo invece, la mia prassi di rivestire lo scafo con un velo di stucco epossidico del tipo usato dai carrozzieri, così riesco a tappare i buchi, a correggere le imperfezioni ed inoltre a irrobustire lo scafo.
Nelle foto allegate vedrai i comunissimi materiali ed attrezzi che uso ed un anteprima del lavoro che sto facendo adesso.

Saluti a tutti

Capt.Luciano